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La bella e la bestia


Pegaso
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La notizia è di qualche giorno addietro: Domenica sera, il 19/5, un uomo quarantenne viene trovato morto nella sua abitazione di Monterotondo; a dare l'allarme sono i familiari: moglie e figlia conviventi. I primi riscontri parlano di una responsabilità della figlia, diciannovenne, che lo avrebbe colpito con un pugno "violentissimo", ed in seguito alla caduta sarebbe rimasto ucciso; poi fra le tante parole si parla di una coltellata.
Subito si scatena, nei giornalisti, la gara di solidarietà ... con la parricida: il padre era un violento, era probabilmente ubriaco, le donne erano state aggredite, la figlia si è difesa, è stato un incidente, la figlia è distrutta per questo esito.
A ruota seguono le dichiarazioni di rincalzo attribuite agli inquirenti: si spera che l'accusa di omicidio venga derubricata in quella di eccesso colposo di legittima difesa o addirittura venga ritenuta una legittima difesa e pertanto non aver conseguenze sul lato penale!
Come ad un segnale convenuto scatta la solidarietà mediatica sul web con la parricida.
Infine, oggi l'agenzia Ansa prova stupore della chiesa piena ai funerali del colpevole, che qualcuno potesse amarlo, essergli amico.

www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2019/05/23/chiesa-piena-a-funerale-padre-violento_b46b5ff0-0348-4291-8efe-a8b0f324bcb3.html

Alcuni particolari della vicenda:
non risulta, dai resoconti, che figlia e madre abbiano avuto necessità di cure mediche; il padre invece, morto prima di giungere in ospedale, era un pugile ...

Ovviamente chi conduce le indagini non ha bisogno di consigli; tuttavia mi domando come mai non siano state rilasciate dichiarazioni circa i riscontri oggettivi dello svolgimento della tragedia: tasso alcolico della vittima (cioè il morto ammazzato), ferite contusioni delle vittime (cioè madre e figlia), evidenze desunte dai rilievi, testimonianze dei vicini ... si conosce soltanto la versione delle due donne, che nel seguito si dichiarano addolorate; per tacitare ogni dubbio si dovrebbe poter escludere si sia trattato di una 'esecuzione' organizzata dalle donne in precedenza, magari con lo scopo di liberarsi di una presenza non più tollerabile, approfittando dei pessimi precedenti del padre come copertura.

Invece, per tacitare i dubbi, viene rilasciata dalla stampa una immagine che unisce il ritratto di lei, giovane, bella, femminile, curata, gli occhi grandi, le labbra modellate, con il ritratto di lui, taurino, tumefatto, il naso rotto, la barba incolta, lo sguardo inespressivo; siamo chiamati a giudicare chi sia il mostro: la bella o la bestia?

E dell'altro ieri la conferma della derubricazione del capo d'accusa.

www.ansa.it/lazio/notizie/2019/05/21/torna-libera-deborah-dopo-la-morte-del-padre-violento_6cb04067-8026-4290-96d0-4b72865b0156.html


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uomospeciale
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Nulla di nuovo sotto il sole l'occidente tutto è sempre stato figocentrista fino alla nausea e l'addove una donna ( non importa di cosa sia accusata ) viene condannata a 8-10 anni un uomo per lo stesso identico reato comesso con le stesse identiche modalità si becca minimo 20 anni se non di più...
E questo vale un po' dovunque in occidente tanto che in molti paesi tipo la Spagna questa sproporzione delle punizioni in base al sesso del reo non contenti di averla gia elevata a consuetudine "de facto" nei vari tribunali si è provveduto pure ad inserirla PER LEGGE nel codice penale come ad es, nel famigerato "diritto sessuato" made in zapatero, che stabilisce per legge che una donna colpevole di un qualsiasi reato debba obbligatoriamente essere condannata ad una pena molto più lieve di quella riservata ad un uomo colpevole dello stesso identico crimine.
Perchè?
Perchè lei ha la figa, ecco perchè.
Del resto pure qui in Italia siamo sulla buona strada, basti pensare che in caso di infanticidio o di figlicidio ad opera della madre la condanna va da 4 a 12 anni, mentre e se ad uccidere i figli è il padre le pene partono dai 21 anni all'ergastolo.
Inutile dire che sempre parlando di infanticidio e figlicidio quando ad uccidere è la madre viene concessa quasi sempre ( 95, 98% dei casi..) la temporanea infermità mentale, che garantisce alla donna la non punibilita totale, previo ricovero di qualche settimana in ospedale e terapia "antidepressiva"
Mentre se ad ammazzare i figli è il padre l'infermità mentale non viene praticamente mai concessa.
Potrei andare avanti per ore e ore, ma non ne vale neppure la pena.
In tutto l'occidente ormai è così:
Non solo la parola di una donna in tribunale vale molto più di quella di un uomo, ma pure la sua vita e la sua sicurezza per lo stato sono parecchio più importanti di quella di noi uomini.
Noi siamo considerati "i sacrificabili" quelli cioè la cui vita, integrità fisica, e salute sono ritenuti sacrificabili e spendibili per un fine utile o per un cosidetto "intaresse superiore" tipo guerre, crisi, terremoti, alluvioni, lavori usuranti e pericolosi ecc ecc ecc....
In occidente nessuno mai dirà:
" E' troppo pericoloso, troppo rischioso, troppo faticoso mandateci una donna"
Perchè un uomo da mandare a crepare si trova sempre, e la sua morte non scandalizza nessuno.
In fondo è solo un uomo, no?
Cosi è se ti piace....
E pure se non ti piace.
Ora non so voi ma io è già da un pò che sono in rivolta, la rivolta di Atlante.


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Pegaso
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uomospeciale;240947 wrote:
Ora non so voi ma io è già da un pò che sono in rivolta, la rivolta di Atlante.

Molti sono in rivolta, e questo non piacerà alle signore.
Se non lo avesse già fatto potrebbe trovare illuminante una pubblicazione del prof. Roy F. Baumeister, Eminent Professor of Psychology & Head of Social Psychology Area, Florida State University, dal titolo: "Is There Anything Good About Men?"; è in lingua inglese. Nel caso posso fornirle una breve presentazione scritta per l'American Psychological Association; del libro esiste anche la versione digitale.


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lurker
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"Pegaso wrote:
Se non lo avesse già fatto potrebbe trovare illuminante una pubblicazione del prof. Roy F. Baumeister, Eminent Professor of Psychology & Head of Social Psychology Area, Florida State University, dal titolo: "Is There Anything Good About Men?"

Molto interessante, grazie per la segnalazione.

Nel caso posso fornirle una breve presentazione scritta per l'American Psychological Association

Immagino sia questa:
https://psy.fsu.edu/~baumeisterticelab/goodaboutmen.htm


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Pegaso
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lurker;240954 wrote: Immagino sia questa: https://psy.fsu.edu/~baumeisterticelab/goodaboutmen.htm

Si, è codesta, ne avevo smarrito il riferimento; il trattato cui si riferisce è sconcertante e percuote molte delle convinzioni che ci formano; ci ho ritrovato molte considerazioni sui generi ed il loro comportamento che avevo incontrato in un trattato di etologia (Irenäus Eibl-Eibesfeldt - Etologia della guerra) ma che mai avevo in precedenza od avrei altrimenti esteso alla specie Homo; da allora mi è difficile ignorare ciò che mi si palesa innanzi nelle mie relazioni sociali; tuttavia adesso non vorrei proprio non averlo letto. Buona lettura!


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