La Cancellieri alle feste di casa Ligresti
Cenoni di Natale, banchetti, pranzi di compleanno. Agli incontri conviviali organizzati dalla famiglia siciliana partecivano politici, finanzieri e poliziotti. Da Ignazio La Russa a Bruno Tabacci. E il ministro della Giustizia. Che ha accettato più volte l'invito nella cascina a sud di Milano
di Vittorio Malagutti
La Cancellieri alle feste di casa Ligresti Annamaria Cancellieri
Pranzi in cascina. Cene di Natale e di compleanno. Per anni don Salvatore ha banchettato con una schiera di amici: banchieri, manager, imprenditori, politici, militari e alti burocrati di Stato. Un'inchiesta dell'Espresso racconta i bei tempi della famiglia siciliana, tra feste e ospiti di rango, alcuni dei quali, contattati nei giorni scorsi, ora negano e minimizzano.
Nell'elenco non manca Annamaria Cancellieri, finita al centro delle polemiche per le sue telefonate di solidarietà alla compagna del costruttore siciliano.
Secondo quanto ricostruito da L'Espresso sulla base del racconto di più di un testimone diretto, anche il ministro della Giustizia ha più volte accettato l'invito dei Ligresti nella loro cascina a sud di Milano. A questi incontri conviviali partecipavano i manager di punta del gruppo, ma anche altri amici stretti come l'ex ministro Ignazio La Russa con il figlio Geronimo, avvocato da anni a libro paga del gruppo Fonsai.
Tra gli invitati anche l'immobiliarista Manfredi Catella, gestore del fondo Hines, socio d'affari e amico di Salvatore Ligresti. In Cascina passavano anche il finanziere Francesco Micheli e l'ex prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, da poco nominato commissario straordinario dell'Aler dal governatore lombardo Roberto Maroni. Lombardi non si è fatto mancare neppure i soggiorni al Tanka Village.
Ai bei tempi, nel resort in Sardegna gestito dalla catena Atahotels dei Ligresti, poteva capitare di incrociare ministri e politici come Beppe Pisanu e Bruno Tabacci, insieme ad alti ufficiali delle forze armate e ai vertici della Polizia di Stato. Il gran finale nel calendario mondano dei Ligresti arrivava pochi giorni prima di Natale con una festa ospitata in uno degli alberghi milanesi di Atahotels. Decine e decine gli invitati, dagli immancabili La Russa e Micheli, a Marco Tronchetti Provera, al finanziere franco-tunisino Tarak Ben Ammar e, nel 2007, anche Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, per anni e anni principale creditore di Fonsai.
non rosicate perchè non vi hanno mai invitato.alle feste poteva essere invitato solo il fiorfiore
del putridume politico,economico,militare,ecc.gente che ha la scorta,ha megastipendi,e avrà megapensioni.loro non sono cittadini ma membri dell'aristocrazia contemporanea,cioè essi rappresentano il fomite d'ogni nequizie che ammorba la nostra esistenza,sono favorevole alla confisca e alla ghigliottina.
cioè essi rappresentano il fomite d'ogni nequizie che ammorba la nostra esistenza,
interessanti i termini ma non dicono nulla
sono favorevole alla confisca e alla ghigliottina.
puoi essere favorevole a quello che vuoi ma non sei tu a decidere come non decidi tu chi invitare alle feste e nemmeno chi è invitato decide se andare o no. Se vuole stare in quei posti di deve andare e basta.
Nessuno oltre loro rosica di non essere stato inviato.
Loro se non sono invitati a certe feste sono finiti.
La ghigliottina e la confisca per loro sta in questo.