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la crescita non è necessaria


pietroancona
Famed Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 2649
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La "crescita" non è necessaria
Respingiamo gli obiettivi di "crescita"che il governo Monti vuole imporre attraverso una redistribuzione delle risorse a vantaggio delle banche e delle imprese e delle rendite. Non è necessario "crescere" in un mondo in cui esiste un fortissimo squilibrio a danno di tante aree emarginate o sfruttate ed in cui alcuni Paesi hanno intrapreso una coraggiosa battaglia per la loro emancipazione, per fare stare meglio i loro popoli e si stanno sviluppando : Brasile, India, Cina, Venezuela, argentina,....
L'Italia e l'Europa non hanno bisogno di crescere ma di usare diversamente le loro risorse, ripartirle in modo equo, fermare la crescente diseguaglianza sociale, usare meglio e parsimoniosamente i beni naturali della terra. Deve cessare l'ossessione del PIL e la guerra finanziaria , aborrire l'idea stessa della competitività, stabilire rapporti di import-esport basati sui bisogni generali e con obiettivi davvero liberali verso i paesi più poveri.
Al posto della crescita una diversa organizzazione economica ed un piano di riallocazione delle risorse dal capitale e dalla rendita al lavoro di almeno il cinque per cento l'anno. Migliorare i consumi collettivi, aumentare i salari subito di almeno il venti per cento, abolire tutti i contratti atipici , dismettere tutte le privatizzazioni che creano sanguisughe sui beni e sui consumi pubblici (vedi autostrade e treni), ripristinare la scala mobile. Realizzare un programma di investimenti pubblici basati su piccoli progetti di manutenzione e miglioramento del territorio, rinnovo del patrimonio immobiliare scolastico ed ospedaliero etcc. Investire sulla cultura e non asservirla alle imprese!
L'Italia può anche decrescere del 2 per cento o stagnare come è successo al Giappone per almeno un decennio ma può farsi un equilibrio economico e sociale interno che le consenta di stare serenamente al mondo senza l'angoscia dei listini di borsa e del saliscendi dello spread. Potremmo decidere di non negoziare i nostri titoli di Stato e di emetterli con un tasso fisso e fare una politica di progressivo sganciamento dal finanziamento dello Stato attraverso il mercato finanziario. Obiettivi non di crescita del PIL ma di miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle popolazioni oggi sull'orlo della rivolta sociale per la crescente pauperizzazione dei ceti medi produttivi ed il degrado del ruolo dello Stato. Dare un lavoro a tutti costa molto meno che avere il nove per cento dei disoccupati. Si può dare lavoro a tutti remunerato con il Salario Minimo Garantito spostando risorse dai privilegi delle caste politiche regionali a vantaggio di cantieri di lavoro aperti fino all'assorbimento di tutta la disoccupazione locale.
Pietro Ancona


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 14446
 

ineccepibile Pietro, questa nazione ormai spolpata di tutto deve ricominciare da zero e perfino le basi son tutte da reimpostare dato che ormai sono sempre di più le persone che non hanno prospettive nemmeno di mangiare e assicurarsi un tetto.


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andrea78i
Eminent Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 37
 

Ciao Pietro,
le cose purtroppo non sono così semplici. Il problema dei nostri disagi non è dovuto agli sforzi che ci stanno obbligando a sostenere per supportare la crescita.

In primo luogo perchè con le misure che ha avviato il Governo Monti, l'effetto più immediato sarà quello di frenare lo sviluppo e deprimere i consumi. In secondo luogo non è corretto concettualmente confrontare gli strumenti a disposizione di Paesi come il Giappone (che dispone di una moneta propria ed ha il controllo diretto della Banca Centrale) con Paesi come l'Italia.

Ogni Paese europeo, per sopravvivere, è costretto a chiedere in prestito denaro a chiunque (anche strozzini mascherati da finanzieri), perchè la BCE stampa solo una quantità minima di denaro che non è sufficiente a supportare le spese degli Stati.

A mio modo di vedere il vero problema è il sistema. Le tasse, la stagnazione, le speculazioni finanziarie e quant'altro, sono solo delle conseguenze.

Quinto Potere
http://qpotere.blogspot.com/


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