La pescivendola contro la vegana: finisce in rissa la convivenza a Testaccio
Nel mercato del rione di Roma la convivenza tra vicini di banco diventa impossibile. Tra dispetti, «propaganda animalista» e incensi non graditi
Francesco Olivo
ROMA
13/11/2015
Prima o poi doveva succedere: tra pescivendoli, macellai e vegani è finita in rissa. E non è un caso che sia accaduto proprio a Testaccio, un tempo il quartiere più popolare di Roma, oggi abitato da una popolazione mista, attori e meccanici, benzinai, professori, baristi ed Enrico Letta. Realtà diverse che convivono bene, a differenza di quello che succede da due mesi nel (bellissimo) mercato del rione, a dieci metri dall’ex mattatoio della città.
Ad agosto nel box 83 arriva Barbara, 40 anni, animalista, studiosa di sanscrito e vegana convinta. Di fronte c’è Fabio, frequentatissimo alimentari, con salumi ben esposti, alle spalle, box 95, c’è il banco di Simona, verace e apprezzata pescivendola. Più in là, tanti macellai. La vegana, insomma, è circondata. «Io mi sono presentata con educazione - racconta lei - però certo non ho amici tra i norcini (i venditori di salumi umbri, molto venduti a Roma, ndr)».
Alla diffidenza, diciamo così, culturale, si aggiunge il fastidio, perché Barbara espone volantini contro la carne e il pesce, a un metro dal salumiere. Di scintille ne scoccano molte, la «propaganda animalista», appunto, ma anche «i piccioni che si piazzano lì davanti» e i cani che fa entrare nel box.
Ma a innescare lo scontro finale è l’incenso che dal Vegan Store si diffonde nell’aria. Giovedì all’ora di pranzo la signora del pesce affronta la vegana e il dialogo non è cordiale: «Me riempi tutta la cella frigorifera co’ sta puzza». L’altra attacca: «Parli te che puzzi de pesce». Poi le versioni differiscono: l’animalista denuncia di essere stata colpita da una manata, l’altra ammette soltanto di aver rovesciato un cesto di nocciole (bio, ovviamente). «Io faccio boxe - dice, mostrando il bicipite - se l’avessi presa doveva chiama’ la scientifica, non la polizia». Gli agenti in effetti arrivano, «ma quelli se so messi a ride, è ’na pazza, la madre l’avrà cresciuta co’ la tera», dice la pescivendola Simona. Se la rissa sia stata verbale o anche fisica, lo decideranno i poliziotti e, chissà, forse anche i giudici, visto che Barbara ha sporto denuncia per aggressione.
Il clima ieri era un po’ teso: «Ho paura la sera quando torno a casa», dice la proprietaria del Vegan Store. «Stamattina sono arrivati dieci ciccioni con una maglietta con la scritta “quelli del suino party” e mi hanno fissato. In giro hanno scritto “uccidi un vegano”. Sono razzisti». Nel dibattito è intervenuta la Lega antivivisezione: «Intervenga Tronca», dichiara senza ironia. Forse sì, anche al mercato serve un commissario.
alla fine vinceranno loro
è come la questione dei sodom ehm gay
😉
si impongono e non ci puoi far nulla
quest'estate c'erano due trans in spiaggia (pubblica) che si comportavano in maniera irrispettosa con i bagnanti nei dintorni
e non chiamatemi benpensante o bigotto perché quei due ne combinavano di tutti i colori con aggeggi di gomma, simulazioni, tette di gomma al vento ecc cc
ho dovuto cambiare spiaggia perché non mi andava più a genio l'ambiente che si era creato intorno
purtroppo è così che deve andare
In giro hanno scritto “uccidi un vegano”. Sono razzisti».
"razzisti"??? 😯
Io sono vegano, ma solo da parte della nonna paterna...
La pescivendola contro la vegana
... su don Chisciotte channel!
[
Ad agosto nel box 83 arriva Barbara, 40 anni, animalista, studiosa di sanscrito e vegana convinta.
Già ho capito come è fatta questa qua.
Lì c'è gente che lavora e guadagna la pagnotta per campare. Non rompa con le sue fissazioni.
GERARACHIA dell'EVIDENZA IX, LOL
Brainsheet compared
😀
grande.
mentre leggevo l'articolo pensavo proprio alle classiche zuffe tra Ordinalfabetix e Automatix
~certevolteilsolebatteanchesulculodiuncane~
@ sandrez
C'é una tavola, nel "Le Cadeau de Cesar", dove il pescivendolo si preoccupa che il nuovo vicino, l'albergatore, non faccia la griglia: "parce que moi, je ne supporte pas l'odeur du graillon", che si sarebbe adattata a completare il commento, ma é difficile trovarla trasponibile.
Comunque questa storia del Testaccio mi piace molto, la fanatica che non sa come fare a provocare, le prova tutte...i cartelli...il cane..l'incenso. Mi immagino i suoi, sicuramente pittoreschi supporter, che la vanno a trovare...
Sarebbe curioso sapere se ha messo il banchetto per viverci o solo per passatempo.
Io che mi sento la nausea quando, per errore, mi trovo a traversare il reparto profumeria dei grandi magazzini, capisco benissimo.
PS - Non ho assolutamente nulla contro i vegetariani, solo che spesso é più una posa per fare provocazione, come i ciclisti che, se osservi, si comportano in modo più aggressivo dei motorizzati.
cito
"PS - Non ho assolutamente nulla contro i vegetariani, solo che spesso é più una posa per fare provocazione, come i ciclisti che, se osservi, si comportano in modo più aggressivo dei motorizzati."
gli automobilisti hanno la tendenza ad ignorare i ciclisti, ecco spiegato il loro nervosismo
un ciclista (che ha rischiato spesso la pelle a causa di motorizzati "distratti" o semplicemente rincoglioniti)
8)
PS - Non ho assolutamente nulla contro i vegetariani, solo che spesso é più una posa per fare provocazione, come i ciclisti che, se osservi, si comportano in modo più aggressivo dei motorizzati.
Hai colto bene i personaggi.
I vegani tendono a scassare i maroni. Scassamento irritante per il carattere bislacco delle loro teorie. Parte dell'umanità deve sempre perdersi in un idiozia che in quel momento va di moda.
Ho capito il personaggio di Barbara: una di quelle a cui il salame non piace neanche...in mezzo alle cosce..