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20 Gennaio 2012 16:55
- la “rivoluzione” siciliana -
di Paolo De Gregorio, 20 gennaio 2012
La “rivolta dei forconi” in Sicilia, che sta bloccando tutta la economia dell’isola, ci sta comunicando alcune cose:
-cervelli piuttosto raffinati hanno capito che ormai la vecchia politica e la Casta politica siciliana sono totalmente impresentabili e vanno sostituiti con nuovi “dirigenti” che nascano da una lotta vittoriosa, “popolare”, sulla base di un reale disagio di molte categorie di cittadini travolti dalla crisi e dagli aumenti di benzina e tasse
-i vecchi partiti sembrano fuori gioco, mentre la mafia ha un vitale interesse ad infiltrare personaggi legati ad essa per potere un domani fare politica in prima persona
-il metodo usato è quello dei blocchi stradali, illegali, che sembra avere complicità nell’apparato dello Stato che tollera e non interviene, comportamento ben diverso dal solito, quando si tratta di studenti e operai
-la fase storica in cui si inserisce questo movimento è di grande confusione politica, con un governo non eletto dal popolo, e quindi debole, ma con il pericolo, mortale per i vecchi partiti conniventi con le mafie, che faccia qualcosa di buono e innovativo sul terreno della evasione fiscale, del controllo dei movimenti di capitale, della legalità
-credo che vi sia stata una valutazione del pericolo che questo governo possa toccare alcuni santuari intoccabili e si sia data una accelerazione verso la sua caduta in quanto incapace di assicurare l’ordine pubblico e la libera circolazione di persone e merci nell’isola, con la popolazione in difficoltà senza cibo, benzina, acqua
-il tutto avviene senza che vi sia un progetto alternativo, senza il riconoscimento della strutturalità della crisi, senza individuare nel capitalismo finanziario e nella globalizzazione le cause del disastro, illudendo chi lotta che si potrà tornare ai tempi belli quando il consenso sociale si comprava con soldi pubblici a pioggia, e si aumentava quel debito pubblico (1900 miliardi di euro) che oggi ci strangola per gli interessi da pagare.
-un progetto alternativo, di cui non c’è traccia nelle rivendicazioni, è quello di una svolta industriale che preveda la autosufficienza energetica con la solarizzazione di tutta la Sicilia (che comprenda la produzione in loco dei pannelli fotovoltaici) in particolare nelle campagne comprese le serre, a cui va aggiunta la ristrutturazione della agricoltura per realizzare l’autosufficienza alimentare dell’isola.
Questo tipo di protesta oggi è senza sbocchi e non ha futuro. E’ cambiato il quadro internazionale e la globalizzazione ha già i suoi vincitori e i suoi vinti: chi ha materie prime, manodopera a basso costo, grandi multinazionali ha vinto. L’Italia non ha nulla di tutto ciò, non investe nemmeno nella ricerca ed è destinata al declino.
Chi rimane ottimista è un cretino.
Paolo De Gregorio
20 Gennaio 2012 17:07
Mi scuso anzitempo per il seguito, esprimendo la mia opinione su quanto sopra letto:
"Parole vane s'intrecciano in discorsi privi di senso".
20 Gennaio 2012 17:21
Quand'è così, come dice Paolo, non c'è più speranza ...
Banche e multinazionali hanno vinto ....
Non condivido minimamente ...
20 Gennaio 2012 17:28
mi dispiace paolo ma radisol e MM riassumono quello che penso della tua lettura sui forconi..
20 Gennaio 2012 18:46
Paolo De Gregorio che pena mi fai.
e sei pure un giornalista ?
Complimenti per l'ignoranza.
Sei sul sito sbagliato
20 Gennaio 2012 20:13
Analisi fatta da lontano
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21 Gennaio 2012 8:25
la mia analisi "fatta da lontano" come dice Pietro Ancona, non pretende di essere esaustiva e difatti non ho accennato al "separatismo siciliano" che è invece citato e auspicato da quel Masoero che Affari Italiani ieri presentava come uno dei leader dei forconi.
E' proprio la veloce presenza di "leader" che fa riflettere.
Inoltre, come ho scritto, non ho letto di un progetto alternativo alla attuale situazione, si chiede la riduzione delle tasse e dei carburanti, ma questo fa conto sulla vecchia politica.
La situazione attuale, inasprita dagli effetti della globalizzazione, non nasce improvvisamente, la memoria sembra cortissima e l'autocritica assente. Tra l'altro andate a vedere il risultato delle elezioni politiche del 2006.
Quanto ai contadini, mi sento di dire loro di produrre per il mercato interno, passando alla vendita diretta dei prodotti, senza il cappio dei mercati ortofrutticoli e della grande distribuzione, e di non basarsi sulle monocolture che a questi ultimi vanno benissimo, ma non altrettanto all'ambiente ed ai produttori. Il reddito agricolo può essere integrato con la vendita dell'energia prodotta da un impianto fotovoltaico che consenta almeno l'autosufficienza energetica.
I dubbi sul movimento spariranno quando vedrò ipotizzati questi obiettivi, che di fatto sono contro le speculazioni e le concentrazioni mafiose e multinazionali.
21 Gennaio 2012 11:05
Ma se chiarezza su questi aspetti non ce l'ha, non dico la sinistra "di governo" - tutta interna, appendice Sel compresa, alle compatibilità capitalistiche - ma nemmeno quella antagonista, vuoi che ce l'abbia un movimento largamente spontaneo e fortemente impolitico come questo ?
E poi, mi sono rotto di aspettare la "lotta perfetta" che oltretutto politicamente non esiste, per reagire alla dittatura finanziaria che hanno messo in campo ...
Quanto ai "leaders", mi sembra siano stati largamente scavalcati dalla base in rivolta ... volevano concludere tutto o dopo l'incontro con Lombardo o al massimo ieri sera ... ed invece sono stati costretti a prorogare i blocchi almeno fino a mercoledì ....
Sicuramente l'aspetto confusamente "autonomista" , la "Sicilia ai siciliani" è largamente presente come stato d'animo nei manifestanti .... ma è pure vero che tutti i poteri forti, questi sì compromessi con la mafia, stanno dando addosso di brutto al movimento ed invocano la repressione ...
Lascia poi perdere i risultati elettorali ( nel 2008 comunque già largamente riequilibrati) .... che si tratti in gran parte di elettori del centrodestra delusi è persino ovvio .... ma per giudicare un movimento di questa portata mica si possono fare gli "exit pool" all'indietro nel tempo .... e poi te la raccomando la "sinistra governista" siciliana come alternativa ... non a caso appoggiano l'impresentabile giunta di Lombardo ....
21 Gennaio 2012 11:27
La mia opinione:
Finche' il Movimento dei Forconi restera' fuori dai soliti partiti, oramai stantii, tipo sinistra/destra/centro etc potra' avere una credibilita', qualcosa di nuovo ... una rinascita morale per questa Rivoluzione Socio/Culturale evvvaiiii, io ci sto ... Solo cosi si potra' far capire (a chi di dovere) che i margini si sono rotti, il popolo e' stanco, ed e' ora di cambiare TUTTO.
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21 Gennaio 2012 12:19
caro radisol,
ovviamente non auspico affatto come alternativa la "sinistra governista" che citi e quella antagonista, quella dei movimenti, credo non sia diffusa in Sicilia, e inoltre so bene che nel movimento c'è una buona parte di persone in buona fede, veramente fuori dai partiti, ma il fatto che si muova nel movimento anche Scilipoti mi lascia assai "perplesso".
Ovviamente condivido la lotta contro Equitalia, sia in Sicilia che in Sardegna e in altre regioni, grande deve essere la pressione sul governo centrale per farle cambiare regole e metodi e gli interessi e spese da usurai.
21 Gennaio 2012 13:05
Scilipoti, che con la Sicilia non c'entra un tubo, è andato pure ad esprimere solidarietà agli operai dei vagoni-letto che protestano sulla torre a Milano contro i licenziamenti.
Che facciamo ? Pure quella diventa una lotta sbagliata perchè Scilipoti esprime solidarietà ?
Il "movimento antagonista" in Sicilia non è gran cosa ma dove c'è, in particolare a Palermo, Catania ed Avola ( remember 1968 ?), è presente ai blocchi ed alle manifestazioni sin dal primo giorno.
21 Gennaio 2012 16:28
"Contro la crisi è ora di lottare" - VIDEO corteo Palermo 20.1.2012 :
http://www.youtube.com/watch?v=brzVFqjovX4&feature=player_embedded
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22 Gennaio 2012 17:35
Scilipoti, che con la Sicilia non c'entra un tubo, è andato pure ad esprimere solidarietà agli operai dei vagoni-letto che protestano sulla torre a Milano contro i licenziamenti.
Che facciamo ? Pure quella diventa una lotta sbagliata perchè Scilipoti esprime solidarietà ?
Il "movimento antagonista" in Sicilia non è gran cosa ma dove c'è, in particolare a Palermo, Catania ed Avola ( remember 1968 ?), è presente ai blocchi ed alle manifestazioni sin dal primo giorno.
cara radisol,
certo la "solidarietà" di Scilipoti non è l'aspetto principale, anche se ha un significato. Quello che mi fa molto pensare è che il movimento dei forconi contesta tutti i politici, di destra e di sinistra dicono, ma se è così perchè non ha "assediato" l'assemblea regionale che è la responsabile principale della situazione (a parte il prezzo dei carburanti e delle malefatte di equitalia) e risulta un vero peso economico per la Sicilia, una CASTA che non molla i privilegi.
22 Gennaio 2012 18:49
Cazzo, hanno "assediato" l'intera Sicilia per sei giorni, che senso aveva assediare "solo" l'Assemblea Regionale Siciliana, della quale hanno comunque chiesto le totali dimissioni ?
La verità vera, senza offesa, è che spesso non si riesce a comprendere le cose un tantino "diverse" da noi .... e dai nostri "schemini" ....
A scanso di equivoci, io non sono un sostenitore del "superamento dei blocchi" ed ho spesso anche qua sopra criticato ogni ipotesi rosso/brunista, ma so anche riconoscere un movimento popolare VERO, al di là delle inevitabili contraddizioni ed anche dei capetti quantomeno politicamente ingenui, tra l'altro ormai largamente divisi tra loro e scavalcati dalla base popolare.
Invito a leggere anche questo :
http://www.informarexresistere.fr/2012/01/22/la-verita-sul-movimento-dei-forconi/#axzz1k6Yh4Pnd