Notifiche
Cancella tutti

La situazione a breve si farà pericolosa


dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14384
Topic starter  

Sarà mica che la Germania si oppone al Quantitative Easing che la FED porta avanti da anni a beneficio di banche, finanza, speculatori e magnati vari??
Ecco che i servetti della finanza e delle banche ovviamente si "accontentano" (che caso, del caprio espiatorio fornito dai padroni). Già, perché per costoro le banche e la finanza, il FMI, la troika. la BCE, i trattati firmati oltre 20 anni fa NON C'ENTRANO NULLA (anzi costoro erano a sunoare le fanfare di quanto magnifica e benefica fosse la UE, ignorando scientemente e volutamente di informare su quale fosse la vera natura di questo mostro partorito dagli USA)

Il cartello esposto, per altro assai razzista, (se vi fosse stato scritto un altro termine dispregiativo riferito ad un popolo o etnia diversa ci sarebbe stato il finimondo, questo è molto indicativo per comprendere contro chi sia lecito sparare, ordine impartito dai poteri forti che la "soc civile" prontamente esegue.

La situazione a breve si farà pericolosa

di Marco Della Luna

I dati economici per l’Italia e le proiezioni degli organi specializzati non lasciano dubbi: la recessione continuerà, le riforme di Renzi faranno cilecca, la situazione a breve si farà pericolosa. Gli interessi costituiti, la casta europeista e austerofila, si attrezzano per fronteggiare una possibile situazione prerivoluzionaria mediante una riforma del parlamento e della legge elettorale che metta tutto nelle mani dei segretari di pochi grandi partiti politici, e in particolare si consolida l’asse neoliberista Renzi-Berlusconi.

Andiamo infatti verso uno scenario di fallimento delle promesse renziane, di forte peggioramento economico, di dirompenti tensioni sociali, con un parlamento ultra-maggioritario neoliberista che assicurerà, sì, la maggioranza a un governo fedele al modello economico in via di costruzione, ma che non rappresenterà la popolazione, anzi sarà in palese contrapposizione agli interessi di questa, e dovrà ricorrere alla repressione, legittimandola con i numeri in aula e con l’appoggio dell’”Europa”, e alla bisogna perfezionandola con l’arrivo della Trojka e dell’Eurogendfor.

L’etica finanziaria del rigore e della virtuosità, incarnata dall’UE, è un’etica per i creditori renditieri, per gli usurai, per i produttori monopolisti di moneta e credito. Storicamente, l’inflazione del primo del secondo dopoguerra assieme alle politiche di spesa pubblica a sostegno della crescita economica, alla forte crescita dei redditi nazionali e all’effetto redistributivo di questa combinazione, è ciò che aveva sostanzialmente ridotto i loro privilegi economici.

Essi ora si prendono la rivincita imponendo un modello che antepone a tutto la salvaguardia delle rendite anzi la loro rivincita, attraverso l’imposizione di condizioni opposte a quelle del secondo dopoguerra, cioè stagnazione, spostamento di ampie quote dei redditi dal lavoro alle rendite, concentrazione dei redditi e dei capitali nelle mani di cerchi sempre più ristrette, crescita della quota della spesa pubblica che i paesi subalterni, come l’Italia, devono destinare al pagamento degli interessi sul loro debito pubblico.

La popolazione generale viene posta dai mass media e dalle istituzioni in condizione di conoscere solo la vulgata economica sottesa a questo modello economico e di dimenticare, in quanto ai meno giovani, e di non apprendere, in quanto ai meno vecchi, che è possibile, è esistito ed ha funzionato modello economico diverso, in cui il denaro veniva prodotto e speso per assicurare occupazione e sviluppo, in cui le banche centrali assicuravano l’acquisto dei titoli pubblici a un tasso sostenibile escludendo la possibilità di default, e che in questo modello i disavanzi interni ed esteri nonché i debiti pubblici erano molto più sostenibili di quanto lo sono ora nel sistema della virtuosità per usurai, sicché i governi e i parlamenti avevano la capacità di elaborare e decidere politiche economiche e sociali anziché farsele dettare dai mercati. E le persone avevano la possibilità di fare programmi di vita – cosa che in fondo è lo scopo non solo dell’economia ma della stessa esistenza dello Stato.

Rabbia operaia

La popolazione generale italiana, se tiene la testa dentro alla “realtà” che le è permesso conoscere, cioè dentro il predetto modello di economia virtuosa per usurari e renditieri marca Maastricht, può davvero pensare che il rimedio alle sofferenze che sta vivendo consista nel rinegoziare i parametri per spuntare qualche punto percentuale di flessibilità, di spesa a deficit in più, come promettono vari statisti-contaballe, oppure l’immissione di qualche centinaia di miliardi da parte della BCE, che, come in passato, finirebbero alle banche per chiudere i loro buchi sommersi o per gonfiare nuove bolle speculativa, come sempre avvenuto durante questa “crisi”. L’unico rimedio effettivo sarebbe la sostituzione di quel modello con altri, che ho descritto anche in questo blog.

Un’opposizione sociale vera e realistica dovrebbe puntare apertamente a questo rovesciamento di modello, non a negoziati per ottenere qualche concessione che, per forza di cose, sarebbe presto revocata. E dovrebbe lottare con la coscienza che i tagli di salari, occupazione, garanzie, servizi sono stati intenzionalmente introdotti dalle istituzioni nazionali e sovranazionali come strumento per garantire e rafforzare le posizioni di una classe di renditieri finanziari, di monopolisti del credito; e che quindi si tratta di fare, con i mezzi necessari, se disponibili, una lotta di classe diretta a rovesciare un ordinamento economico-giuridico e a riprendersi i poteri pubblici, governativi, istituzionali, togliendoli a un preciso avversario di classe, per darli alla generalità dei cittadini.

È probabile che la rottura dell’equilibrio, dell’omeostasi di questo attuale sistema, sia alle porte, determinata dalla continua contrazione del reddito nazionale, che rende insostenibile il servizio dei debiti pubblici e privati, quindi tende a far saltare il sistema bancario. Se a questo punto i poteri forti decidono di mettere le mani nei conti correnti della gente e confiscare il risparmio per puntellare le banche e i conti pubblici, questa può essere la scintilla che coalizza le forze euro-scettiche e trasforma gli “scioperi sociali” della Fiom (novembre 2014), e in cui già si nota il ritorno di una coscienza e di una rabbia di classe, in un’attuazione di reale sovranità popolare di contro alla irreale rappresentanza di un parlamento di nominati e ultramaggioritario. Anche perché tale opzione di bail-in a carico dei risparmiatori farebbe capire a molti che il sistema di governance globale creato intorno al FMI, alla FED, alla BCE, al MES, alla Banca dei Regolamenti internazionali, alla Commissione, ha proprio la funzione di scaricare su lavoratori, pensionati, risparmiatori, cittadini, i danni causati dalle attività di azzardo e dalle truffe finanziarie di quella stessa classe internazionale che dirige le predette istituzioni sovranazionali.

Un simile rovesciamento dal basso del modello socioeconomico non è possibile su scala nazionale, bensì solo su scala almeno continentale. Ed è improbabile che parta dagli italiani, che sono storicamente incapaci di simili imprese.

Fonte: Marco Della Luna
http://www.controinformazione.info/la-situazione-a-breve-si-fara-pericolosa/#comment-39949


Citazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14384
Topic starter  

ovviamente sarà colpa dei crucchi anche questa...."povere banche".....

SOFFERENZE bancarie: sempre in aumento. Ma non si andava meglio?
Scritto il 19 novembre 2014 alle 15:14 da Danilo DT
Questo è un dato che fotografa sempre in modo ideale lo stato di salute di un’economia. Si, economia intesa in senso REALE e non di finanza. Quella economia a cui un giorno si dovrà tornare,verso cui la finanza dovrà quantomeno convergere. Impensabile che tutto possa essere gonfiato ancora per lungo tempo. Prima o poi i nodi verranno al pettine.Ma c’è ancora tempo, mi sa.

Intanto, dicevamo, tuffiamoci nuovamente nella triste realtà e parliamo del lato oscuro dei bilanci delle banche italiane. Nella fattispecie di sofferenze bancarie.
Anche se la cosa forse non ha fatto troppo notizia, sappiate che il rapporto mensile ABI segnala sofferenze lorde nuovamente lievitate a 177 miliardi di Euro, in aumento dal mese precedente e a +22% su base annua.
Per farla molto breve, il rapporto tra sofferenze lorde ed impieghi è praticamente raddoppiato.

Negli ultimi anni le sofferenze sono più che raddoppiate, sia in termini di numero di affidati che di ammontari. In dettaglio, il numero di affidati in sofferenza è passato da 593.820 nel 2008 ad oltre un milione e duecento mila a giugno 2014, mentre in termini di ammontari le sofferenze sono passate da 41 miliardi a quasi 162,5 miliardi. Se si considera la classe di grandezza fino a 125 mila euro si può riscontrare che a giugno 2014 tale classe ha visto il raggiungimento di oltre un milione di affidati, più 465 mila rispetto a fine 2008. (Source)

E nello stesso tempo le banche che fanno (ovviamente)? Chiudono i rubinetti. Alla faccia diTLTRO e compagnia bella.

(…) il totale del prestiti ai residenti (compresa la P.a.) è sceso dell’1,9% rispetto al -2,2% di settembre e in “costante recupero rispetto al picco negativo del -4,5% di novembre 2013″. I finanziamenti a famiglie e imprese sono calati dello 0,8%, lo stesso risultato del mese precedente. A pesare, secondo l’Abi, è l’andamento in calo degli investimenti e la debolezza del ciclo economico. (cit)

Si presta di meno, le banche emettono meno bonds, ed in linea di massima, se finanziano qualcuno, lo fanno solo se sono ben certe di non rimetterci e quindi si lavora solo con clienti molto solidi che ovviamente, alla fine fanno loro il prezzo del finanziamento. Mi fa quindi sorridere il ragionamento dell’Abi, che ovviamente è di parte.

La situazione però ha qualche riflesso positivo, almeno per i consumatori: le misure di stimolo all’ecoomia della Bce, infatti, fanno scendere i tassi sui nuovi mutui ai livelli di 4 anni fa. Il tasso medio si è ridotto al 2,92% (2,99% il mese precedente). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è ridotto al 2,82% (il valore più basso da febbraio 2011). (cit)

Tutto questo sta a significare che la situazione è ancora in totale difficoltà, totale perché gli unici benefici che stiamo vedendo oggi sono legati NON ad un miglioramento congiunturale ma semplicemente ad un tasso di cambio (EURUSD) che ci permette di esportare di più. Vabbè, da qualche parte occorrerà pur cominciare….

Chart by @cigolo

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

http://intermarketandmore.finanza.com/sofferenze-bancarie-sistema-bancario-italiano-sempre-in-tilt-69871.html?utm_medium=referral&utm_source=pulsenews


RispondiCitazione
Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
 

L'articolo di Della Luna è stato pubblicato in homepage 2 giorni fa


RispondiCitazione
radisol
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8261
 

L'articolo di Della Luna è stato pubblicato in homepage 2 giorni fa

Ed anche la foto dello striscione "governo servo dei crucchi", portato in corteo a Roma da alcuni operai di Terni, estranei e conflittuali rispetto al sindacato "ufficiale" ... sono quelli del Comitato di Lotta .... già è apparsa su CdC e già se n'è parlato a lungo ...

Ed oltretutto si riferisce chiaramente e specificatamente ai propri padroni, la teutonica ThyssenKrupp, che li vogliono licenziare ... ed al governo che li aveva fatti caricare dalla celere .... e non ad analisi e teorie d'ordine più generale ...

E comunque questa tesi, ovviamente semplifico molto, della Merkel "buona" rispetto all'Obama "cattivo" sulla quale da tempo declami ... non regge proprio ...

Sicuramente hanno tra di loro le loro brave ed anche pesanti contraddizioni ... ma, per quanto riguarda l'interesse dei popoli, sono due facce della stessa identica medaglia ....


RispondiCitazione
Tetris1917
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 285
 

Sono convinto che fra poco succedera' quello che sta gia' avvenendo sotto gli occhi di tutti: catastrofe.


RispondiCitazione
ilcomplottista
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 203
 

Sto pensando a tutti quei poveracci che qualche anno fa hanno rinegoziato il proprio mutuo scegliendo il tasso fisso al 5% credendo di aver fatto l'affare della vita. Un po' di disinformazione, un po' di paura - vista la oscillazione dei tassi - e credo che quasi tutti ci siano cascati nel tranello !!!!!!
Tutto preparato a tavolino........... Cosa avranno inventato ancora per darci il colpo di grazia finale ?


RispondiCitazione
Condividi: