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Attenzione al cretino, è molto più pericoloso


dana74
Illustrious Member
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riporto un commento all'art di cui sotto: "CONDIVIDO. Unico appunto è che al di là delle belle parole autoreferenziali che la sinistra si auto attribuisce, fa tutt'altro di quanto crede.
Se la sinistra è onesta, basti vedere le cronache giudiziarie, se è ambientalista nonostante si professi tale, basti pensare alla cementificazione SEMPRE AVALLATA o ostacolata solo per mantenere le apparenze"

Attenzione al cretino, è molto più pericoloso del ladro
Odiamo i ladri di denaro pubblico, giustamente. Ma non vediamo il vero pericolo: gli imbecilli. Sono loro, gli incapaci, a firmare i disastri peggiori. Aldo Giannuli consiglia di sfogliare i libri di storia: dimostrano che le catastrofi del pianeta non sono mai state causate dai disonesti, ma dagli inetti. Certo, «rubare denaro pubblico è un gesto assolutamente odioso che delegittima la democrazia, spesso affetta dalla corruzione, e crea disfunzioni sistemiche anche gravi», dunque «cacciare i politici corrotti è un obbligo». Ma, mentre l’opinione pubblica teme la corruzione dei politici, non fa caso alla piaga dell’inettitudine: «Il cretino fa tenerezza: si è convinti che, poverino, sbagli in buona fede. Per cui, pazienza se non ne imbrocca una». Non lo fa apposta: ha sbagliato, ma imparerà. Sintetizza Giannuli: voi da chi vi fareste operare, da un giovane medico onestissimo ma inesperto o da un chirurgo mascalzone, che magari prende tangenti sulle forniture dell’ospedale e rilascia certificati compiacenti ai mafiosi, però salva il 100% dei pazienti? «E cosa vi fa pensare che la politica sia diversa dalla chirurgia?».

«Noi non dobbiamo scegliere “Mister onestà” o proclamare santo qualcuno, dobbiamo scegliere il miglior chirurgo o il politico più in grado di risolvere i problemi del paese», scrive Giannuli nel suo blog. Obiezione: come fidarsi di un disonesto Garibaldimettendogli in mano la propria vita? «Debbo deludervi, l’esperienza storica insegna che molti grandi sono stati autentici banditi: avete idea dei traffici del “signor” Giulio Cesare? O della grande disinvoltura di Napoleone in materia di denaro pubblico? Danton era un corrotto terrificante, ma non c’è dubbio che sarebbe stato assai preferibile che vincesse lui al posto di quel fanatico dell’Incorruttibile Robespierre». Vogliamo parlare di Cavour? «Con il denaro pubblico fece scavare il grande canale che oggi porta il suo nome e che, del tutto incidentalmente, ha irrigato essenzialmente terre che gli appartenevano». Garibaldi? «Il figlio letteralmente rubò un milione del tempo al Banco di Napoli e tentò una maxi-speculazione con il progetto della deviazione del Tevere, sempre con la protezione e benedizione paterna». L’eroe? Un genio militare ma, «politicamente, era un vero imbecille».

Un altro peso massimo della storia patria, Giolitti, era «un super-disonesto» ma, al tempo stesso, «un grande riformista che avrebbe tenuto il paese fuori dal carnaio della Prima Guerra Mondiale, a differenza di Salandra che ce lo portò». Lyndon Johnson: «Non era esattamente uno stinco di santo, ma fu il presidente più progressista e riformatore dopo Roosevelt». Il generale Maurice Gamelen, capo dello stato maggiore francese nel 1940, era un soldato integerrimo, al di sopra di ogni sospetto, ma «sotto il suo comando la Francia perse la guerra in quattro settimane e le truppe tedesche sfilarono sotto l’arco di Beriatrionfo». Pio X? «Un santo, però fu anche uno dei peggiori papi del Novecento, persecutore del modernismo», l’uomo che impedì ogni rinnovamento della Chiesa. In Urss, Laurentj Beria – capo del Kgb – disdegnava denaro, privilegi e benefici, «ma fu un criminale responsabile delle peggiori repressioni di epoca staliniana».

Il presidente americano Herbert Hoover? «Non era particolarmente chiacchierato sul piano morale, ma fu un totale incapace che portò gli Usa al disastro nella crisi del 1929». Anche per questo, sottolinea Giannuli, è bene ricordarsi che «l’incompetenza è la maggior forma di disonestà, perché «se non sei pari al compito che ti è assegnato, ma resti al tuo posto, sei il peggiore delinquente che si possa trovare». Molti dei maggiori disastri della storia «sono ascrivibili più alle scelte di personaggi inetti che a personaggi corrotti». Spiegazione: se il corrotto è intelligente, ha tutto l’interesse ad allevare la sua “gallina dalle uova Hooverd’oro”. «Il che non costituisce l’autorizzazione a rubare a man salva, anche perché poi i corrotti non sono tutti Cavour, Danton e Giulio Cesare». Il punto è un altro: «Un corrotto puoi sempre sorvegliarlo, circondarlo di persone oneste e capaci, creare un sistema di controlli e, al limite, punirlo. Ma con un cretino cosa puoi fare?».

Nel caso di un’emergenza che richieda genialità, prontezza di riflessi e inventiva, «il governante capace, intelligente e preparato forse sarà all’altezza della situazione, anche se dovesse essere un corrotto, mentre è certo che l’inetto sbaglierà tutto provocando catastrofi, anche se fosse il più onesto degli uomini». Stendhal diceva che “l’onestà è la virtù dei mediocri”. Certo esagerava, conclude Giannuli, «ma non sbagliava di molto, se considero il “festival della mediocrità” che stiamo vivendo, dove l’“onestismo”, insieme alla nonviolenza, al buonismo e all’ambientalismo fanatico è uno dei principali ingredienti della torta alla glassa della sinistra “politicamente corretta”». Attenzione: «Anteporre l’onestà alla competenza è una delle più sicure stimmate dell’antipolitica corrente: un segno di grande modestia intellettuale». Punire i disonesti? «Benissimo, aprire le celle. Ma solo dopo aver convocato il plotone di esecuzione per gli imbecilli».
http://www.libreidee.org/2014/11/attenzione-al-cretino-e-molto-piu-pericoloso-del-ladro/?utm_source=pulsenews&utm_medium=referral&utm_campaign=feed+%28LIBRE+-+associazione+di+idee%29


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spadaccinonero
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Post: 10314
 

tutte le volte che trovo qualcosa di giannuli la scarto immediatamente


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Truman
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Post: 4113
 

Un articolo di quelli meno apprezzabili scritti da Giannuli.

Intanto perchè la guerra agli imbecilli è una guerra infinita (c'è un famoso aneddoto di De Gaulle a proposito) ma ancor di più perchè i furbi che lui apprezza hanno scritto la storia in modo a loro favorevole. In particolare Cesare.

Il problema degli onesti (che accomuna agli imbecilli, e questo può infastidire) è che solitamente si vergognano a falsificare la storia per scopi di potere.


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Stodler
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Registrato: 3 anni fa
Post: 3972
 

Un articolo provocatorio ma con qualche fondo di verità, forse più che l'imbecillità, è la stupidità il vero nemico.

Anche qui la stupidità può essere corrotta o meno, ma è molto deleteria, perchè lo stupido oltre che a far danno agli altri lo fa anche a se stesso.

Comunque credo che Giannuli abbia veramente ragione quando dice, forzando le cose ovviamente, che l'onestà da sola non basta, bisogna cercare anche di non essere stupidi.

Anche a livello popolare.

L'euro e relative politiche neoliberiste ne sono un esempio, soprattutto a sinistra.


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Storno
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http://www.giovis.com/cipolla.htm

E come la mettiamo con i pentastellati (Castelli, Scibiliae compagnia bella): in che asse li mettiamo?


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MarioG
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http://www.giovis.com/cipolla.htm

E come la mettiamo con i pentastellati (Castelli, Scibiliae compagnia bella): in che asse li mettiamo?

Fra i cretini


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Truman
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Registrato: 3 anni fa
Post: 4113
 

E come la mettiamo con i pentastellati (Castelli, Scibiliae compagnia bella): in che asse li mettiamo?

Lasciando perdere le provocazioni, l'approccio di Giannuli che contrappone stupidi a disonesti (omologando stupidi ed onesti) è in sostanza un approccio unidimensionale. Questa è una delle cose più pericolose che si possano fare, è una eccessiva semplificazione del mondo che può fare molti danni. Sembra intelligente ed è stupida.

Avrebbe un po' più di senso stabilire due assi cartesiani, uno per stupidi/intelligenti e l'altro per onesti/disonesti e su questo piano provare a disegnare delle curve di utilità politica. Si potrebbe pensare che un eccesso di onestà sia pericoloso, se non unito a intelligenza.

onestà
^
|
stupidi/onesti | intelligenti/onesti
|
|
|
|
------------------------------------------------------------------->intelligenza
|
stupidi/disonesti |
| intelligenti/disonesti
|
|

Con uno schema come quello sopra si potrebbe fare qualche considerazione un po' più seria, del tipo che gli stupidi disonesti di solito non fanno gravi danni, mentre gli intelligenti disonesti possono fare danni più seri.

E comunque su questi temi è difficile fare qualcosa di più che giochi.


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 3 anni fa
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http://www.giovis.com/cipolla.htm

E come la mettiamo con i pentastellati (Castelli, Scibiliae compagnia bella): in che asse li mettiamo?

Fra i cretini

XD


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 30947
 

Non sono assolutamente d'accordo con Giannuli.

L'onesto, pur se incompetente, è cosciente della sua incompetenza e cercherà una soluzione ai problemi attraverso il metodo cooperativo, mai da solo. In più lavorerà comunque per il bene comune o almeno per le classi più deboli.

Tutte cose che un corrotto competente non farà mai, dato che lavorerà con metodo personalista, per il proprio arricchimento e solo a favore del suo gruppo.


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