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la tomba di Padre Pio riaperta


paolodegregorio
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- la tomba di Padre Pio riaperta -
a cura di Paolo De Gregorio -4 marzo 2008-

Il Vaticano deve essere proprio a corto di soldi visto che ha fatto partire questa lugubre operazione, che molti credenti considerano una profanazione, che ha lo scopo di portare milioni di pellegrini a visitare la salma di Padre Pio, visibile dietro una teca di vetro, confidando nella morbosa curiosità della morte che è propria di molti cattolici.
Si sospetta anche che verranno operate manipolazioni estetiche che rendano la salma più di richiamo, magari creando suggestioni miracolistiche sulla eventuale buona conservazione.
La faccenda non ha nulla di spirituale, ma molto di materiale, se si pensa alle offerte, ai negozi di articoli religiosi, agli alberghi, ai ristoranti, ai trasportatori e a tutti gli affari che milioni di curiosi porteranno a San Giovanni Rotondo.
L’ideologia, invece, è ben presente e complessa, perché arrivano a S. Giovanni Rotondo persone con problemi di malattia o di affettività che si affidano ad una speranza miracolistica e, una volta deluse, trovano anche la rassegnazione e la speranza di una felicità ultraterrena.
Tutte le religioni spacciano speranza, e inevitabilmente attirano i poveri, quelli che vivono male, i malati, perché la vita di certe classi sociali sarebbe impossibile da accettare senza la speranza di una migliore vita dopo la morte.
I canti religiosi degli schiavi negri sotto il tacco dei colonialisti ci dicono che senza la superstizione religiosa, senza la speranza ultraterrena,lo schiavismo non sarebbe mai stato accettato dagli schiavi e l’unica strada sarebbe stata quella di liberarsi con le armi.
La perversa forza di spacciare false speranze da parte della religione, sostiene un assetto sociale e la accettazione di un tipo di vita che sarebbe inaccettabile se la gente pensasse razionalmente e considerasse la propria vita, unica, fragile, breve, degna di essere vissuta solo se piacevole.
Chi andrebbe a crepare in guerra o a fare lavori nocivi, pericolosi, faticosi, per tutta la vita senza mai godersi nulla, se fosse convinto che quando la propria vita finisce, finisce tutto?
Il potere politico è sempre stato intrecciato con quello religioso, dai sommi sacerdoti ai tempi dei Faraoni, ai colonialisti spagnoli, agli inglesi dove ancora oggi il capo della Chiesa anglicana è il re o la regina, ai Richelieu e Mazzarino in Francia. I preti in tutto il mondo sono sempre stati decisivi nel far accettare agli sfruttati e ai poveri la loro condizione impedendogli di ribellarsi, spacciando balle e speranze.
Gli islamici, ben consapevoli di quali frustrazioni sessuali impongono ai loro credenti, promettono ai “martiri” un elevato numero di vergini bellissime con cui sollazzarsi nell’aldilà.
La vera tragedia nel mondo è che c’è ancora un sacco di gente che crede a queste stronzate e penso che l’Illuminismo debba ancora diffondersi, come teme quel reazionario “pastore tedesco” a capo della Chiesa di Roma.
Quando sostengo che capitalisti e preti sono alleati, sono la vera destra, e gli uni senza gli altri non possono andare, sostengo una elementare verità, e chi comprende la natura e la forza di questo intreccio sta una spanna sopra gli altri e quasi tutto ha una chiara spiegazione.
I preti stanno con i poveri perché hanno il compito di impedirgli di ribellarsi, di farli diventare pecorelle con tanta speranza di un’altra vita felicissima. Per intanto rendono felice quella dei loro sfruttatori.
Paolo De Gregorio


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mat612000
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Non sono credente e nemmeno religioso però questa ricostruzione del fenomeno religioso mi lascia molto perplesso, intanto perchè sa troppo di marxismo ortodosso senza filtro (l'oppio dei popoli) senza alcuna mediazione, dimostrando un atteggiamento fideistico nei confronti di una dottrina politica al posto di una divinità.
Poi perchè identifica in toto la religione cattolica con un suo aspetto (la mercificazione delle reliquie) ampiamente criticato anche all'interno della stessa Chiesa.
Credo che il fenomeno e la ricerca del sacro da parte dell'uomo non possa esaurirsi in una semplice fuga verso il trascendente in mancanza di un'immanenza accettabile e vivibile quasi proprio come una droga.
Non credo nemmeno al 100% all'ipotesi dell'esistenza di una santa alleanza tra religiosi e politici reazionari anche se storicamente questo fenomeno si è verificato tante volte.
Però qui si entra nel difficile campo dell'uso politico del sentimento religioso che, secondo me, meriterebbe una trattazione separata.


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remox
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Paolo De Gregorio è un caso disperato. Le sua "analisi" sono più arcaiche di quelle dell'800; tra l'altro sono del tutto prive di logica ed è naturale visto il suo rifiuto del "Logos".
Siccome esistono commissioni mediche di altissimo profilo dovrebbe soffermarsi sul fatto centrale, il corpo incorrotto del Santo, piuttosto che dilungarsi in chiacchiere prive di senso.
D'altronde il miracolo e lo straordinario sono indispensabili in quanto manifestazione diretta del divino.
Ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...


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paolodegregorio
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Ho la netta impressione che il mio intervento sulla macabra riesumazione di Padre Pio non voglia essere compreso nella sua essenza, perché io parto da questo fatto di cronaca particolare per andare al generale del credo religioso di tutte le religioni.
Il fatto in sé non mi interessa con le sue implicazioni lugubri e commerciali, mi interessa molto invece far capire che tutte le religioni hanno un ruolo preciso, che è quello di consegnare i poveri e i deboli come pecorelle rassegnate ai loro sfruttatori temporali, che sono i capitalisti, con la promessa della vita eterna o di miracoli.
Trovo ridicolo voler incasellare e mettere etichetta “marxista” a questa riflessione, né parlo ai credenti, parlo a chi usa la ragione, il materialismo e la scienza come unico strumento di analisi, per far comprendere che se non si incrina questo “archetipo” culturale che incatena gli uomini a dei dogmi irrazionali, che in buona sostanza sono favole inventate, avremo sempre schiavi rassegnati e le classi subalterne non cambieranno mai la loro condizione di vita.
Le religioni nascono dalla paura per la morte, dalla paura delle malattie e della sofferenza, paure per gli eventi calamitosi (peste, terremoti, alluvioni), che i preti hanno sempre interpretato come “punizioni divine”. Paure umanissime che vengono incasellate in una sorte di “disegno divino” che dà le risposte fondamentali: vita eterna dopo la morte, e sofferenze e disgrazie come prova e come passaporto per il paradiso.
La religione dà risposte, false, inventate, ma risposte: i miracoli per chi ha fede e certezza della vita eterna se nella vita ti comporti bene (ossia ti rassegni a lasciare le cose come sono).
La scienza, invece, ci parla di una complicatissima evoluzione, di un DNA per il 99% uguale a quello degli scimpanzè, che la terra è uno dei miliardi di pianeti dove potrebbe esserci la vita, che la nostra esistenza è tutto quello che abbiamo e dopo la morte non vi è nulla, che la terra stessa quando il sole cesserà di riscaldarci con le sue esplosioni nucleari sarà senza vita.
Fides et ratio non hanno nulla in comune, nessun dialogo è possibile, né fruttuoso. L’unica certezza è l’accanimento con cui nella storia la Chiesa cattolica ha ostacolato la scienza e le spiegazioni scientifiche sull’origine del mondo e degli uomini, cosa che spiega chiaramente quale è il terreno su cui tutto il sistema può franare, visto che i MEDICI e la SANITA’ PUBBLICA salvano ogni giorno migliaia di vite, a fronte di due millantate “guarigioni” di Padre Pio in 40 anni.
Presto con la clonazione degli organi con le proprie cellule si potrà sostituire ogni organo malato con uno nuovo e sano, e il “disegno divino” della sofferenza e i miracoli di Lourdes saranno messi in soffitta.
La Chiesa riceve un sacco di soldi dai capitalisti e dal potere politico, compreso il mantenimento dei luoghi di culto, per offrire ai preti le condizioni MATERIALI per fare il lavoro sporco che gli viene richiesto, ossia lasciare i deboli, gli umili, i poveri, gli emarginati, nella ignoranza, nella rassegnazione, nel fatalismo, e per raggiungere questi obiettivi ha bisogno di soldi, Tv, radio, opere, mense per poveri, editoria, strutture sportive, cinema, teatri. Altro che spiritualità!
Essa è intrecciata intimamente al potere politico e, senza la sua complicità e senza i soldi prelevati dalle tasse dei cittadini, sarebbe totalmente ininfluente come negli evoluti paesi nordici.
La massima espressione di questa “sinergia” la troviamo in Spagna, dove fu fondata la associazione segreta gesuita “Opus Dei” che ebbe un ruolo fondamentale nel golpe antirepubblicano del fascista Franco il cui potere fu costantemente puntellato dalla Chiesa.
Solo chi non vuol vedere la realtà può sostenere che la Chiesa non fa politica. Fa politica e la fa con la destra fascista e oscurantista.
Il periodo post-conciliare di apertura a sinistra e all’ecumenismo è stato brutalmente chiuso dall’anticomunista Woityla e dall’attuale “pastore tedesco”.
La Chiesa resisterà fino a quando le classi subalterne, che ha il compito di lobotomizzare, non troveranno una sponda politica nuova, credibile, che difende i diritti sociali, la libertà sessuale, l’ambiente, che promuove la scienza, la contraccezione, la cultura scientifica, che abolisce il Concordato e i trattati militari, che offre un orizzonte con meno nascite, più spazio e lavoro per tutti, terreno che è stato vergognosamente abbandonato da una falsa sinistra che parla nei salotti e non tra i poveri e gli emarginati.
Paolo De Gregorio
5.3.08


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mat612000
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Santi numi...la replica è ancora più rozza del primo intervento.
Contesti l'atteggiamento fideistico dei credenti ma tu stesso hai una fede cieca nella Dea Ragione, come gli illuministi di tre secoli orsono, forse non te ne rendi conto ma contrapporre ad una fede "irrazionale", una fede "razionale" non ha alcun senso.
E' l'atteggiamento fideistico in sè che andrebbe criticato.
Poi non capisco perchè ti ostini a identificare l'aspetto religioso e una visione mistica della vita con la Chiesa cattolica che altro non è che una delle infinite espressioni dell'aspetto religioso.
Davvero, aggiornati, entrambi gli approcci (religioso e razionalista) hanno da tempo mostrato grossi limiti e causato grossi disastri (vedi le dittature fasciste e naziste degli anni 30 e 40).
Medita su questo invece d'improvvisare dei pamphlet anticlericali che sanno di vecchiume lontano 10 km.


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