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L'aggressione diventa rissa


pietroancona
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L'aggressione diventata rissa

Colpisce il comportamento della stampa italiana quando si occupa di questioni riguardanti gli ebrei o Israele. La verità viene subito manipolata e, quando non si può stravolgere del tutto, immediatamente si derubrica o si definisce diversamente il fatto come è accaduto ieri: una aggressione organizzata da un gruppo appartenente alla comunità ebraica di Roma è stata riportato come "rissa".
Secondo il nostro Codice Penale la rissa è un reato punibile dall'art.588 con una multa ed il carcere fino a cinque anni. Nella rissa le responsabilità sono di tutti i partecipanti e non può essere invocata la provocazione. Come nella notte tutti i gatti diventano neri così, così le responsabilità di quanto è accaduto ieri a Roma non sono attribuibili soltanto allo squadrismo di quegli ebrei romani che hanno fatto una spedizione punitiva contro i pacifisti colpevoli di voler ricordare accanto al soldato israeliano anche gli undicimila palestinesi chiusi nelle carceri da anni e dimenticati dall'opinione pubblica mondiale. Ricordo che tra queste undicimila persone che soffrono e spesso vengono torturate nelle carceri di Israele ci sono centinaia e centinaia di bambini.
Tra i pacifisti aggrediti un giovane è stato ricoverato all'ospedale per le percosse subite forse non a mani nude.
La Comunità Ebraica di Roma non è nuova ad episodi di squadrismo. Nel maggio del 2007 organizzò una spedizione punitiva a Teramo contro i professori Faurisson e Moffa. I due professori furono aggrediti in piazza, insolentiti, strattonati e picchiati. La loro colpa è stata quella di voler intervenire nel dibattito sui lagers nazisti e sull'Olocausto.
Sono stati subito criminalizzati dalla lobby ebraica che è assai influente in Italia. E' stato loro impedito di parlare e poi sono stati malmenati. L'anziano professore Faurisson ha subito un colpo al collo infertogli da un aggressore esperto di arti marziali.
L'episodio di ieri a Roma si inquadra nel clima di intolleranza e di violenza che si è incrudelito dopo la elezione di Alemanno a Sindaco. Roma è diventata teatro di violenze contro rom, omosessuali, extracomunitari. Insomma contro coloro che da sempre i fascisti considerano "diversi" da eliminare per ripulire la città dalla loro presenza. Anche i pacifisti sembrano ora rientrare nella categorie dei "diversi". Alemanno è stato recentemente in Israele a ritirare il premio istituito da un imprenditore di Tel Aviv. Israele non tollera neppure la più piccola critica del suo operato e concede alla sua amicizia soltanto a coloro che accettano senza discutere la sua politica militare. Quindi Alemanno è engageè e non è una cosa buona nè per Roma nè per l'Italia, che dovrebbero sostenere le ragioni della pace e del rispetto della integrità fisica e della dignità umana di tutti. Sopratutto per i milioni di palestinesi che oggi vivono reclusi e privati di tutto a cominciare dall'acqua da bere. Israele si è infatti impossessata dei due terzi dei pozzi esistenti in Gisgiordania ed a Gaza lasciando a milioni di palestinesi soltanto quelli peggiori e di acqua salmastra.
La comunità ebraica dovrebbe riflettere su posizioni sempre più aggressive ed intolleranti di coloro che ne monopolizzano la rappresentanza. Ricordo con vero rammarico la stima ed anche l'affetto che figure come Toaff e Zevi, che per moltissimi anni ne furono i portavoce, sapevano suscitare. Ora il tratto prevalente è l'intolleranza, lo squadrismo. Sono certo che non tutti gli ebrei italiani condividono la politica del governo di Israele e la crescente aggressività verso tutti coloro che si compenetrano nella infelice condizione dei palestinesi. Ma anche la stampa italiana che oggi protesta per la legge bavaglio dovrebbe riflettere sulla propria responsabilità nell'occultare la verità e nel criminalizzare ed isolare quanti difendono una popolazione oppressa dal militarismo colonialista israeliano.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

http://www.viaroma100.net/notizia.php?id=10329


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Affus
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la veggente di lourdes dice in proposito : " la veil, le de l'an 2000, on assistera au choc des adeptes de Mahomet et des nations chrétiennes. Une terrible bataille aura lieu dans laquelle 5 650 451 soldats perdront la vie et une bombe très destructrice sera lancée sur une ville de la Perse. Mais à la fin c'est le signe de la croix qui vaincra et tous les musulmans se convertiront au christianisme.


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dana74
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anche quando si denuncia un'aggressione del genere, circostanziata incredibilmente se ne approfitta per fare propaganda politica
riprovevole.

Se ti può consolare anche il Chiampa si subito messo dalla parte giusta
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Sindaco Chiamparino, perché?
Sindaco Chiamparino, perché non spegne le luci della Mole anche per la Freedom Flotilla e per i 10 mila prigionieri palestinesi?
Scritto il 2010-06-24 in News

Egregio Sindaco Sergio Chiamparino,

apprendo con perplessità che lei ha accettato la proposta della Comunità ebraica ( http://ilblogdibarbara.ilcannocchiale.it/post/2501849.html) di far spegnere le luci della Mole Antonelliana, questa sera e in occasione della Festa di San Giovanni, in onore del soldato israeliano Gilad Shalit.

Le rammento che il caporal Shalit venne catturato (non rapito, perché solo per i civili si usa il termire "rapire") in territorio palestinese, mentre si trovava in missione di guerra e non certo di pace, e armato di tutto punto.

Signor Sindaco, a lei che fu eletto in quanto espressione dei valori politici, culturali e umanitari del centro-sinistra, non pare importante ostentare analoga solidarietà anche ai 10 mila prigionieri politici palestinesi, imprigionati da Israele perché partigiani resistenti contro l'occupazione della propria terra?

Signor Sindaco, lei fu eletto in qualità di rappresentante di tutti i cittadini, e non solo di una parte, e, in quanto presidente dell'Anci, è "ambasciatore" di tutti i Comuni d'Italia. Perché dunque non ha chiesto di spegnere le luci della Mole per manifestare solidarietà agli Italiani - giornalisti e attivisti - della Freedom Flotilla diretta a Gaza? Flottiglia che, come è noto, è stata vittima di un atto di palese pirateria in acque internazionali, e i cui membri sono stati rapiti e imprigionati da Israele.
Perché non ha spento le luci per ricordare le vittime innocenti della Flotilla umanitaria? Non sono essi degni di solidarietà quanto e forse più di un soldato catturato mentre era in azione di guerra su un territorio straniero?
Come sindaco d'Italia non ha sentito la stessa urgenza di prendere posizione a favore e a tutela dei suoi connazionali?
A maggior ragione come Sindaco di una città come Torino, storicamente gemellata con Gaza, ci si sarebbe aspettato un accenno di solidarietà politica e umana.
Constato invece con rammarico che non c'è proprio più alcuna differenza tra centro-destra e centro-sinistra, e lei, come il suo collega del Pdl, Alemanno, si pregia di render omaggio a un soldato di un altro Paese, ma tace sugli abusi di cui sono stati oggetto suoi connazionali, a bordo della FF per impegno professionale e umanitario.
Non ci si lamenti allora che l'elettorato va in confusione e che i voti attesi di "qua" vadano "di là". Ormai la differenza tra i due schieraenti è totalmente nulla.
Aspettiamo dunque con ansia che anche lei, come il suo collega romano, conferisca la cittadinanza onoraria al caporal Shalit.
Ma San Giovanni, si racconta, non vuol inganni...

Angela Lano, giornalista, direttore InfoPal.it
http://www.infopal.it/leggi.php?id=15125


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pietroancona
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confesso che non lo sapevo! Chiapparino serve Marchionne ma anche Israele che controlla molto denaro e molta stampa in italia


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AndFinallyWillBeZeitgeist
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Mangiamo ogni giorno mille notizie amare, che definiscono il mondo in cui viviamo........ L'embargo economico decretato unilateralmente dagli USA e da Israele contro il legittimo governo palestinese di Hamas, eletto secondo la ritualità democratica del voto - è bene ricordarlo ai fautori insigni delle elezioni che dichiarano guerra a chiunque non si conforma a tale "santissimo" principio - sta mettendo in ginocchio, non un governo, ma tutto un popolo. In Palestina muoiono almeno cinque persone al giorno per la scarsità di medicinali e per il malfunzionamento delle apparecchiature tecniche negli ospedali ............ Gli impiegati pubblici non ricevono lo stipendio da più di due mesi e tutto il settore produttivo si sta sgretolando sotto il peso delle sanzioni e dei divieti commerciali imposti dai cosiddetti Stati civili d'occidente .......................................... PER QUANTO I MEMBRI DEL GOVERNO DI HAMAS STIANO CERCANDO INTESE ECONOMICHE CON I PAESI "NON ALLINEATI", PELLEGRINANDO DA UN CAPO DI STATO ALL'ALTRO, LA SITUAZIONE NON ACCENNA A MIGLIORARE. L'EUROPA, ANCHE IN QUESTA OCCASIONE, HA DIMOSTRATO LA PROPRIA INETTITUDINE E SI È ACCODATA, SENZA CHIEDERE IL PERMESSO AI SUOI CITTADINI, ALL'ALLEANZA AMERICANO-SIONISTA CHE VUOLE IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE. LA PALESTINA È DIVENUTA UN VERO E PROPRIO CAMPO DI CONCENTRAMENTO, CIRCONDATO DA UNA CINTURA DI ARMI E CEMENTO POSTA A "PROTEZIONE" DEL POVERO STATO NUCLEARE D'ISRAELE, VESSATO E MARTORIATO DALL'INTIFADA E DAI KAMIKAZE CHE TURBANO LA SUA QUIETE............. Ma nonostante la sproporzione delle armi dei belligeranti e dell'ultracinquantennale occupazione illegittima di territori appartenenti alla sovranità palestinese, il coro dei governi occidentali è unanime: o si cambia strada o in Palestina si muore. Eppure il governo di Hamas è stato votato con tutti i crismi della proceduralità democratica ..... Come mai un governo eletto dal popolo deve cadere? Non è per tale principio che lor signori dell'ipocrisia bombardano quotidianamente i popoli che si sono fatti sottomettere dal giogo delle dittature islamiche? Non è per questo che si esporta la democrazia? EVIDENTEMENTE, NONOSTANTE IL TAM TAM MEDIATICO CON IL QUALE SI CREA IL CONSENSO NEI NOSTRI PAESI, LA DEMOCRAZIA È SOLO LA FACCIATA CON LA QUALE SI CELANO GLI INTENTI DI ASSOGGETTAMENTO DI INTERE AREE CONSIDERATE STRATEGICHE DAI DOMINANTI AMERICANI E DALLA NEBULOSA EUROPEA, ATTRATTA DA TALE FORZA GRAVITAZIONALE ................................ Ma mentre l'economia palestinese crolla sotto i colpi sferrati dai governi del mondo "sviluppato", l'economia israeliana vede crescere il suo PIL oltre le più rosee aspettative e per il I trimestre del 2010 si parla del 6,6%. Questo trend positivo non accenna ad arrestarsi ed è strettamente connesso al maggior contenimento delle azioni di resistenza palestinesi..... INVECE, L'AUTORITÀ NAZIONALE PALESTINESE, DOVRÀ RISTRUTTURARE LA SUA ECONOMIA NON POTENDO CONTARE SUGLI AIUTI EUROPEI (CIRCA 250 MILIONI DI EURO ANNUI), E DOVENDO CONTENERE LE PERDITE SCATURENTI DAL BLOCCO ISRAELIANO DEI DAZI DOGANALI (60 MILIONI DI DOLLARI AL MESE )... COSÌ IL PRODOTTO INTERNO LORDO È GIÀ CADUTO DEL 30%, LA DISOCCUPAZIONE È AL 40% E 2/3 DELLA POPOLAZIONE SONO SOTTO LA SOGLIA DI POVERTÀ .............................. Chissà se inviando ai palestinesi il ministro italiano dell'economia, geniaccio della triste scienza, del quale noi italiani ci priveremmo volentieri, si potrebbe risollevare la situazione. Naturalmente speriamo nella resistenza dei palestinesi e nella capacità di mediazione dei leaders di Hamas, soprattutto occorrerà insistere sulla possibilità di intessere e fortificare le relazioni con altri paesi non allineati e che vivono, seppure con meno emergenza, lo stesso stato di assedio.


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