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Le “nuove verità” su Moro, tutte bufale ...

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radisol
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Si, è 1984, ho sbagliato sulla data dell'anno ...

Ma avevo ben presente, e lo avevo detto chiaramente, che avvennero lo stesso anno del referendum sulla scala mobile ed a pochi giorni dalla morte di Berlinguer avvenuta durante un comizio elettorale proprio per le europee ...

E non vedo francamente cosa cambi nel discorso più generale ...

Anzi, credo proprio che il tutto sia la dimostrazione che appena il Pci torna ad una opposizione frontale recupera immediatamente anche sul piano elettorale ... forse, se non moriva Berlinguer, non c'era il sorpasso ... ma non c'è dubbio comunque che c'è anche l'effetto referendum ... e più in generale l'effetto del ritorno ad un protagonismo di massa del Pci nelle piazze e nella società ...

Quando, appena sepolto Berlinguer, smettono immediatamente questa opposizione e questo protagonismo di massa ... fatalmente ricrollano ... ma che c'entra Moro ?


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MarioG
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https://youtu.be/BWj8Q9LO-qg

Il moro barbuto rappresenta la ragione mente il biondino furbetto rappresenta la Rosanna.

L'unica differenza è che il furbetto è consapevole e si burla del barbuto, mentre la Rosanna è convinta e offende la ragione.

😆


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Anonymous
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Si, è 1984, ho sbagliato sulla data dell'anno ...

Ma avevo ben presente, e lo avevo detto chiaramente, che avvennero lo stesso anno del referendum sulla scala mobile ed a pochi giorni dalla morte di Berlinguer avvenuta durante un comizio elettorale proprio per le europee ...

E non vedo francamente cosa cambi nel discorso più generale ...

Anzi, credo proprio che il tutto sia la dimostrazione che appena il Pci torna ad una opposizione frontale recupera immediatamente anche sul piano elettorale ... forse, se non moriva Berlinguer, non c'era il sorpasso ... ma non c'è dubbio comunque che c'è anche l'effetto referendum ... e più in generale l'effetto del ritorno ad un protagonismo di massa del Pci nelle piazze e nella società ...

Quando, appena sepolto Berlinguer, smettono immediatamente questa opposizione e questo protagonismo di massa ... fatalmente ricrollano ... ma che c'entra Moro ?

nell'ambito del discorso generale non cambia assolutamente nulla.

sottoscrivo questa tua affermazione:

Anzi, credo proprio che il tutto sia la dimostrazione che appena il Pci torna ad una opposizione frontale recupera immediatamente anche sul piano elettorale ... forse, se non moriva Berlinguer, non c'era il sorpasso ...


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Primadellesabbie
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GiovanniMayer ha scritto:
https://youtu.be/BWj8Q9LO-qg

Il moro barbuto rappresenta la ragione mente il biondino furbetto rappresenta la Rosanna.

L'unica differenza è che il furbetto è consapevole e si burla del barbuto, mentre la Rosanna è convinta e offende la ragione.
Laughing

Penso che Rosanna colga qualcosa che non torna nel pur accurato tentativo di ricostruzione di radisol.

Le interferenze dei servizi avverrebbero esclusivamente grazie ad uno snodo, un passaggio obbligato, che potrebbe benissimo essere una delle tante balle (e situazioni) costruite, diffuse e sostenute all'epoca un po' da tutti. Se così fosse la sua insistenza avrebbe un senso, ad esempio.

Non capisco perché si sputtani Carlos con tanta leggerezza, é possibile che la sappia lunga, altrimenti i francesi non si sarebbero impegnati così a fondo e non sarebbero così "gelosi", e le istituzioni di casa nostra non ne starebbero così accuratamente alla larga.

Anche questa, difficile venirne a capo: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=89423

E poi, ora crediamo di aver capito tante cose, il tempo trascorso pare aver semplificato la lettura, ma forse non é così che se ne viene a capo.


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radisol
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Francamente, al di là del titolo a sensazione, non vedo nessuna particolarità novità in quanto dice il tizio del Fplp palestinese ...

Che ci fu anche un tentativo di "trattativa" che si basava su Giovannone e sul Medio Oriente ... ma che non ebbe alcun esito per l'assenza reale di collegamenti diretti allora tra le BR ed i palestinesi ... è cosa arcinota ...

Come è arcinoto che gli Usa lavorarono scientemente per far fallire TUTTE le ipotesi di trattativa ... questa, quella vaticana a base di riscatto economico ... ed anche quella, molto più fattibile, della liberazione di un solo detenuto, nemmeno brigatista e gravemente malato, in cambio del rilascio di Moro ...

Cosa che come gli Usa, però, fece, per quello che poteva pesare, anche il Pci ...

Ve l'immaginate quindi, solo sulla base di questa considerazione, l'assoluto rifiuto di ogni genere di trattativa ... un titolo a sensazione del genere "Berlinguer ordinò : uccidete Moro !" ? .... siamo seri ...

Carlos invece dice di più, scende in particolari .... decisamente però, a mio giudizio, poco credibili ... e comunque assolutamente non dimostrabili ...


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Rosanna
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Le stragi del 1974

Maggio 1974 Brescia

Dovrebbe essere, nelle intenzioni, il prologo al golpe di Sogno, golpe come dicevo "bianco", con chiare protezioni inglesi, prevede il ripristino della monarchia con preferenza però per Amedeo D'Aosta rispetto al diretto discendente di Umberto, prevede la messa fuorilegge del Pci e dei gruppi dell'estrema sinistra ma anche quella del Msi e di tutti i gruppi di estrema destra...

Pochi giorni dopo, un gruppo di sanbabilini milanesi, con un carico di armi da poter scatenare una guerra, vengono bloccati da agenti del Sid sulle montagne di Pian del Rascino, vicino Rieti, dove sono accampati e da dove dovevano venire a Roma per compiere un clamoroso attentato, forse addirittura al presidente Saragat, il 2 Giugno, festa della Repubblica ... e questo ulteriore attentato doveva innescare il golpe militare ... il capo del gruppo dei sanbabilini, Giancarlo Esposti, che fa capo al Mar di Fumagalli, che è a sua volta il luogotenente di Sogno, e che è forse l'unico a conoscere mandanti ed obiettivo dell'azione, viene praticamente e gratuitamente giustiziato sul posto ...

Il Sid agisce su precisa indicazione del posto dell'accampamento, in zona montuosa e praticamente deserta, da parte della Cia, quindi sono proprio gli Usa a bloccare, con ancora Kissinger segretario di stato, il golpe "inglese" di Sogno ...

Agosto 1974 treno Italicus nei pressi di Bologna

Mai fatta chiarezza alcuna ma è universalmente riconosciuto da moltissimi storici e ricercatori che l' Italicus è la "vendetta" degli ambienti golpisti "inglesi" per essere stati scaricati ...

Ergo, sono proprio quelle due stragi a fare da "cesura" ad un cambio totale di strategia dei "poteri forti", sia italiani che internazionali, rispetto all'Italia ed in particolare da parte degli Usa ...

Si passa ... complice la disponibilità totale del Pci a fare da stampella agli equilibri di potere sia politici che economici e sia nazionali che internazionali ...dalla strategia "anticomunista" ... a quella cosiddetta "antifascista" ... come scrisse allora molto chiaramente ed acutamente Giorgio Bocca ....

Il 1978, anche se sono passati solo 4 anni, dal quel 1974 è politicamente lontano un secolo ... un altro mondo ... non c'è nemmeno più Kissinger al potere negli Usa ... e la "strategia antifascista", peraltro cominciata già con lui, può dispiegarsi pienamente e fino in fondo ...

Ma anche la nuova "strategia antifascista" è semplicemente un opzione completamente diversa ed opposta ma per raggiungere gli stessi identici obiettivi ... bloccare la lotta di classe in Italia ... normalizzare quelle fabbriche che sono una specie di Vietnam quotidiano ... svuotare le piazze ribollenti da quasi un decennio ... e garantire per l'Italia il rispetto assoluto degli accordi di Yalta ...

E si ritiene che il Pci possa riuscirci meglio di golpe militari e fascisterie varie ... e con problemi d'immagine assai meno pesanti per tutti ...

Naturalmente questo fino a che serve ... poi, come già scaricati fascisti e golpisti vari, si scaricherà pure il Pci .. .nel frattempo fatalmente indebolito sul piano elettorale per aver deluso i propri settori sociali di riferimento ...

E invece arriva una banda di matti .... che qualcosa di come stanno andando le cose nel potere globale, sia pure confusamente, lo hanno pure capito ... ma che non hanno capito niente invece delle masse popolari e del fatto che stavano sì lottando pesantemente da un decennio per ottenere maggiori diritti e migliori condizioni economiche e sociali, ma che non hanno però nessuna intenzione di seguirli in una avventura che rischiava di trasformare l'Italia nel Libano o nella Irlanda del Nord di allora ... e sparigliano tutti i giochi senza nemmeno rendersene conto fino in fondo ... e finiscono così per sparigliare anche se stessi ...

Così è andata ... i "servizi" di ogni genere e tipo entrano in gioco solo dopo Via Fani ... in minima parte, soprattutto quelli occidentali, già durante i 55 giorni, ma al solo scopo di evitare ogni possibile trattativa ... e poi tutti quanti, occidentali ed orientali, dopo la morte di Moro, per giocare le loro partite incrociate attorno al "memoriale" ...

E lì veramente, intorno al "memoriale", si scatena l'ira di Dio ... in Italia con gli ammazzamenti di Pecorelli e poi di Dalla Chiesa e poi con la confusa vicenda del doppio ritrovamento in Via Montenevoso a Milano ... ma anche fuori dall'Italia ... ma questo quando le BR, dopo il viaggio a Parigi di Moretti e della Braghetti e dopo il conseguente affidarsi completamente ad Est, nelle decisioni ormai c'entrano molto poco ... o addirittura niente ...

Ok ... tu fai la storia delle stragi, ma non hai risposto alla domanda dalle 100 pistole:

dunque come fanno gli Usa a fidarsi del Pci, se il risk manager Napolitano sta proponendo le sue azioni proprio in quei giorni ?????

dunque come fanno gli Usa a fidarsi del Pci, se il risk manager Napolitano sta proponendo le sue azioni proprio in quei giorni ?????

dunque come fanno gli Usa a fidarsi del Pci, se il risk manager Napolitano sta proponendo le sue azioni proprio in quei giorni ?????

infatti Napolitano fu il primo leader del Pci ammesso in quanto tale negli Stati Uniti, grazie a un visto d’ingresso concesso in palese deroga a quella legislazione ideologica e restrittiva (iniziata con lo Smith Act del 1940, e proseguita col McCarran Act del 1950), che impediva il rilascio di visti a chi costituiva una “minaccia” per il Paese, e i comunisti rientravano in tale categoria.

Nel suo soggiorno, dal 4 al 19 aprile 1978, Napolitano si fece latore della speranza che gli americani comprendessero meglio il Pci, il suo percorso di ricerca, il suo peculiare approdo all’eurocomunismo, e accettassero, infine, l’anomalia italiana e il compromesso storico. Quando, però, egli giunse finalmente in America, Aldo Moro era stato rapito da più di due settimane. Scriverà Napolitano, su Rinascita (in un articolo intitolato "Il Pci spiegato agli americani") a mo’ di commento finale della sua permanenza negli Stati Uniti: «È comunque un fatto che si è acceso un interesse verso il Pci, che si sono aperti canali di comunicazione e di confronto. Bisogna percorrerli, anche se il cammino non sarà semplice».

Certo Carter e Brzezinski, consigliere per la Sicurezza nazionale, che aprono all'eurocomunismo, ma le cose non sono così semplici, inoltre, poco prima dell’arrivo in America di Napolitano era stata divulgata dal Dipartimento di Stato la famigerata dichiarazione del 12 gennaio 1978 che ammoniva a non perseguire governi anche “in coalizione” col Pci.

L’ambasciatore americano dell’epoca, Dick Gardner, rivendicò a suo tempo – e lo scrisse poi nel suo libro di memorie – che la dichiarazione fu scritta da lui, dopo aver incontrato a Washington sia Carter che Brzezinski. Gardner affermò di aver agito in quel modo per contrastare in Italia e in Europa un’interpretazione errata sulla cosiddetta “apertura” ai comunisti. Preoccupazione condivisa dallo stesso segretario di Stato Vance… Figuriamoci poi se il presidente Carter voleva assumersi tale rischio nei confronti del Congresso, dove l’anticomunismo è nel Dna stesso del parlamentare americano “tipo”.

Il professor di scienze politiche Joseph La Palombara: «A mio giudizio, a Washington mancava la facoltà di comprendere che, anche con i comunisti in coalizione, Andreotti avrebbe avuto la capacità di governare e gestire serenamente il rapporto col Pci, tenendolo a bada. Se mi consente, c’era invero da soppesare anche un’altra dimensione di Andreotti, quella per cui qualcuno a Washington mal digeriva che l’Italia avesse un ruolo non marginale da giocare nel Mediterraneo e col mondo arabo».

Una cosa è certa, la dichiarazione del gennaio ’78 non facilita il dialogo, né la possibilità per Giorgio Napolitano di costruire ponti di comprensione. «Quando abbiamo pensato di invitare Napolitano era perché pochi come lui avrebbero potuto illuminare i miei connazionali sul Pci, che non era di stile sovietico e i cui aderenti non andavano i giro con le bombe in tasca. Visto e sperimentato da vicino, a questo fine comunque lui si rivelò ex post il personaggio ideale», sintetizza La Palombara.

«Un comunista in carne e ossa tra noi»
Eccoci al 4 aprile 1978, inizia il tour in America. Il compromesso storico può funzionare, la solidarietà nazionale non danneggia in alcun modo gli interessi degli Stati Uniti: questo era il messaggio che Napolitano recapitava. Ma come si sarebbe rivolto al suo uditorio? «Né Wahl né Hoffmann e neppure io eravamo sicuri al cento per cento di quello che avrebbe potuto dire. Eravamo inoltre in leggero imbarazzo nei suoi confronti, perché il visto – com’era accaduto per Carrillo e gli altri eurocomunisti – era stato concesso per un periodo specifico e limitato, ed era soprattutto subordinato alla necessità che dichiarassimo – se non ora per ora, comunque giorno per giorno – dove si sarebbe trovato in suolo americano.

Il terrorismo “cosiddetto di sinistra”
Un tema spuntò purtroppo in ogni discussione che Napolitano dovette affrontare durante il suo soggiorno: il terrorismo in Italia. Qualcuno addirittura rinfacciò all’ospite italiano il famoso articolo, apparso sul Manifesto solo due giorni prima del suo arrivo in America, a firma di Rossana Rossanda, sull’Album di famiglia: fu il professor Mike Ledeen. «Certamente una cosa del genere non sarebbe mai potuta accadere qui a Yale.

Sul legame Pci-Brigate rosse Napolitano era stato irremovibile: negava e precisava vigorosamente che se qualcuno tralignava mai gli altri “compagni” a livello territoriale avrebbero accettato di tenerlo nel Partito. Costoro anzi andavano estromessi immediatamente».

La “transizione” pagata dall’Italia
Una domanda non possiamo non rivolgere al professore: se è vero che la politica italiana possa aver pagato una certa confusione americana nella fase di transizione, da Kissinger a Brzezinski, che fece da cornice al viaggio di Napolitano. Così ci risponde: «Siamo stati anche noi accademici e intellettuali a contribuire a tale confusione. Come il collega Peter Lange – celebre il suo giudizio per cui i comunisti italiani erano “filoamericani” –, eravamo tutti portati a pensare che Carter avrebbe ripreso la strada iniziata da Kennedy. E che l’apertura di Kennedy al centrosinistra col Psi sarebbe proseguita con Carter includendo il Pci. Non eravamo concordi nel ritenere che il Pci sarebbe arrivato nella stanza dei bottoni, però il successo del nuovo tandem Carter-Brzezinski lasciava ipotizzare un cambiamento di linea.

La volontà del Pci di interpretare lo spostamento della politica americana sotto Carter-Brzezinski è comprensibile, l’aspettativa era enorme». Ma la risposta che i comunisti italiani immaginavano non arrivò. Anzi, «l’ambasciatore Gardner fece uscire la famosa dichiarazione del gennaio ’78 contro i governi in coalizione col Pci», spiega La Palombara. «Il futuro non avrebbe smentito Gardner. L’Italia dopo il 1978 non è stata più la stessa».

Ad aiutare Napolitano possono essere stati poi i già citati rapporti di Amendola con Brzezinski e con la Cia. L’8 febbraio 1978, un mese prima del sequestro Moro (16 marzo), Norman Birnbaum dell’Amherst College (oggi professore alla Georgetown University), un uomo che alcune fonti indicano come espressione della Cia, invita Berlinguer per un ciclo di conferenze alla New York University e in altri luoghi degli Stati Uniti. «Dai documenti – scrive Pasquale Chessa nel suo libro su Napolitano – traspare un febbrile lavorio sommerso intorno al possibile viaggio negli Usa del segretario del più grande partito comunista dell’Occidente, arrivato democraticamente alle soglie del potere.»

http://temi.repubblica.it/micromega-online/i-segreti-di-napolitano/

Pasquale Chessa pone un quesito interessante: «Che ci faceva Birnbaum a Roma in missione presso il Pci allo scopo di invitare Berlinguer in America, appena un mese prima che le Brigate rosse mettessero in scena, con geometrica potenza, il rapimento di Aldo Moro? […]. Ma se si è trattato di una guerra culturale, combattuta dalla Cia e dal Kgb con le armi della politologia, a colpi di convegni e corsi universitari, articoli scientifici e interpretazioni giornalistiche, sul teatro dell’opinione pubblica mondiale, il viaggio di Napolitano negli Usa ha giocato un ruolo nient’affatto di secondo piano».

Qualcosa però succede e
Berlinguer non parte. Il meccanismo si inceppa. A recarsi in Usa è invece Napolitano. Perché? Deve ricevere «istruzioni» dagli americani in quel momento delicatissimo? A pianificare l’operazione sono il segretario di Stato Cyrus Vance e il consigliere per la Sicurezza nazionale Zbigniew Brzezinski.

Quindi a questo punto ripeto la domanda a cui non hai risposto:

come fanno gli Usa a fidarsi del Pci, se il risk manager Napolitano sta proponendo le sue azioni proprio in quei giorni ?????

come fanno gli Usa a fidarsi del Pci, se il risk manager Napolitano sta proponendo le sue azioni proprio in quei giorni ?????

come fanno gli Usa a fidarsi del Pci, se il risk manager Napolitano sta proponendo le sue azioni proprio in quei giorni ?????

e come mai definisci le BR un gruppo di pazzi che disorientano e colgono alla sprovvista i servizi segreti di mezzo mondo? la loro vicenda era iniziata ben 8 anni prima, e per 8 anni i servizi segreti si sono disinteressati della questione ... boh


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radisol
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Ripeto ... inutile confrontarsi con le "suggestioni" ...

Il Sid, tra il 1972 ed il 1973, usando l'"infiltrato" Marco Pisetta smantella completamente le Brigate Rosse ... che devono praticamente ricostruirsi da capo ... non hanno più nè covi nè armi ... ed infatti un pò di armi gliele procura Morucci che all'epoca trafficava in questo senso con la Svizzera ... una parte Morucci e c. le rimediano, spacciandosi per fascisti, dal padrone fascistissimo della Ignis di allora, Borghi ... naturalmente a pagamento ... un altra parte addirittura da una complessa operazione con la camorra napoletana nella quale comunque Morucci ed un brigatista fatto scendere apposta da Milano ( realisticamente Miagostovich) vengono in parte pure truffati dai napoletani ...

E ancora nel 1975, dietro l'operazione Girotto che porta all'arresto di Curcio e Franceschini c'è si Dalla Chiesa ... è lui che si fa "prestare" dal Pci Silvano Girotto ... ma c'è anche il Sid ....

Ed è un uomo del Sid, il colonnello Santoro, che arresta e tenta di uccidere un disarmato Giorgio Semeria ( che si salva solo perchè il colonnello lo credeva morto invece che gravemente ferito) alla stazione di Milano a fine 1975 ...

Come si fa quindi a dire che, prima del 1978, i servizi si disinteressano delle Brigate Rosse ?

Certo, come anche giudici, carabinieri e polizia ( parziali eccezioni, solo Dalla Chiesa e Caselli, che qualcosa di più ci capiscono ma non poi moltissimo), tutti, anche i servizi, fanno un gran casino .... per cui arrestano pure molta gente che non c'entra nulla ... come l'ex partigiano Castagnino ... ma anche Lazagna e Levati che qualche contatto con Curcio l'hanno avuto ma che certo non sono "organici" all'organizzazione .... e addirittura fanno spiccare, su indicazione di Pisetta che lo scambia per un altro, un mandato di cattura contro Adriano Sofri che certo brigatista non è ... in una certa furia iconoclasta pensano probabilmente che le BR siano solo l' "ala militare" della normale sinistra extraparlamentare .... e chiaramente si basano pure su schedature molto vecchie .... gli stessi fermi di massa a Roma del pomeriggio del 16 Marzo 1978, eseguiti dai CC su indicazioni del Sid che è appena diventato Sismi, riguardano in larga parte militanti del Pdup/Manifesto, in assoluto il gruppo dell'estrema sinistra più lontano come impostazione dalle Brigate Rosse .... oppure gente che dopo i "fuochi" del 1968/69 si è semplicemente ritirata a vita privata e che forse proprio per questo è guardata con sospetto ... e devono essere tutti rilasciati entro 48 ore ...

Ma da questo a dire che si siano "disinteressati" proprio non si può ...


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GiovanniMayer
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GiovanniMayer ha scritto:
https://youtu.be/BWj8Q9LO-qg

Il moro barbuto rappresenta la ragione mente il biondino furbetto rappresenta la Rosanna.

L'unica differenza è che il furbetto è consapevole e si burla del barbuto, mentre la Rosanna è convinta e offende la ragione.
Laughing

Penso che Rosanna colga qualcosa che non torna nel pur accurato tentativo di ricostruzione di radisol.

Primadellesabbie, a parte tutte le cose che può cogliere la Rosanna e che potrebbero anche essere giuste, il post che tu hai citato si riferisce al fatto che, anche davanti ai numeri, la Rosanna continua a negare l'evidenza, dicendo che il PCI, dopo il caso Moro e a causa del caso Moro, ha subìto un duro colpo dal quale non si riprenderà più e ha cominciato un inarrestabile declino. Afferma questo prendendo come standard il risultato delle politiche del 76, che invece fu il massimo storico del PCI e non il suo standard, un exploit irripetibile, e senza tener conto di quanto pesasse il PCI prima di quel momento e di quanto fosse arrivato a pesare dopo. Rimanendo costante per più di un lustro dopo Moro.

Non sto dicendo che la CIA non potesse aver architettato il caso Moro con lo scopo di distruggere il PCI, anche se lo ritengo molto improbabile, sto dicendo che anche se fosse, non ci sarebbe riuscita. Infatti il PCI non è crollato di colpo né gradualmente, anzi, dopo il picco miracoloso si è assestato su valori nettamente più alti di prima.

Quindi ti chiedo:

Secondo te il PCI è crollato o ha iniziato un inarrestabile declino a causa del caso Moro?

Se la tua risposta fosse negativa, come penso, puoi spiegarglielo alla Rosanna...magari tu, con l'ascendente che hai su di lei, riesci a farla rallentare, alzare la testa, respirare e guardarsi intorno...non dico scusarsi, ma almeno riprendersi un attimino...


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Rosanna
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Ripeto ... inutile confrontarsi con le "suggestioni" ...

Il Sid, tra il 1972 ed il 1973, usando l'"infiltrato" Marco Pisetta smantella completamente le Brigate Rosse ... che devono praticamente ricostruirsi da capo ... non hanno più nè covi nè armi ... ed infatti un pò di armi gliele procura Morucci che all'epoca trafficava in questo senso con la Svizzera ... una parte Morucci e c. le rimediano, spacciandosi per fascisti, dal padrone fascistissimo della Ignis di allora, Borghi ... naturalmente a pagamento ... un altra parte addirittura da una complessa operazione con la camorra napoletana nella quale comunque Morucci ed un brigatista fatto scendere apposta da Milano ( realisticamente Miagostovich) vengono in parte pure truffati dai napoletani ...

E ancora nel 1975, dietro l'operazione Girotto che porta all'arresto di Curcio e Franceschini c'è si Dalla Chiesa ... è lui che si fa "prestare" dal Pci Silvano Girotto ... ma c'è anche il Sid ....

Ed è un uomo del Sid, il colonnello Santoro, che arresta e tenta di uccidere un disarmato Giorgio Semeria ( che si salva solo perchè il colonnello lo credeva morto invece che gravemente ferito) alla stazione di Milano a fine 1975 ...

Come si fa quindi a dire che, prima del 1978, i servizi si disinteressano delle Brigate Rosse ?

Certo, come anche giudici, carabinieri e polizia ( parziali eccezioni, solo Dalla Chiesa e Caselli, che qualcosa di più ci capiscono ma non poi moltissimo), tutti, anche i servizi, fanno un gran casino .... per cui arrestano pure molta gente che non c'entra nulla ... come l'ex partigiano Castagnino ... ma anche Lazagna e Levati che qualche contatto con Curcio l'hanno avuto ma che certo non sono "organici" all'organizzazione .... e addirittura fanno spiccare, su indicazione di Pisetta che lo scambia per un altro, un mandato di cattura contro Adriano Sofri che certo brigatista non è ... in una certa furia iconoclasta pensano probabilmente che le BR siano solo l' "ala militare" della normale sinistra extraparlamentare .... e chiaramente si basano pure su schedature molto vecchie .... gli stessi fermi di massa a Roma del pomeriggio del 16 Marzo 1978, eseguiti dai CC su indicazioni del Sid che è appena diventato Sismi, riguardano in larga parte militanti del Pdup/Manifesto, in assoluto il gruppo dell'estrema sinistra più lontano come impostazione dalle Brigate Rosse .... oppure gente che dopo i "fuochi" del 1968/69 si è semplicemente ritirata a vita privata e che forse proprio per questo è guardata con sospetto ... e devono essere tutti rilasciati entro 48 ore ...

Ma da questo a dire che si siano "disinteressati" proprio non si può ...

Scusa radisol, io ti faccio una domanda e tu parti per la tua strada deviando dal seminato e non rispondi alla domanda ...

non ci siamo capiti o il web impedisce ogni tipo di comunicazione logica ...
io non ho detto che i servizi si disinteressano delle BR ... anzi ho detto decisamente il contrario, coè che tutti i servizi si occupano delle Br, anche quelli stranieri, quindi Cia, Mossad, P2, Kgb ...

anzi ho detto che Il sequestro, ma soprattutto la morte di Moro, sarebbe stata pilotata dalla Cia ... invece tu dici di no ...

sei tu che neghi ogni intervento dei servizi segreti stranieri, compresa la P2, non certo io ...

adesso tu dici che i servizi italiani si occupano della questione ... e parecchio anche, ma che i servizi stranieri smbra che se ne disinteressino ...

Ho capito bene? chissà ...

e poi tu dici che gli Usa erano ormai preparati ad un ingresso del Pci nella maggioranza di governo e quindi non erano per niente preoccupati che si realizzasse il "compromesso storico" ... quindi avrebbero dovuto accogliere Napolitano con un atteggiamento diverso, quando invece nel 1976 un suo viaggio venne rifiutato e nel 1978 il suo primo viaggio in Usa fu il primo tentativo di esplorazione di una possibile apertura da parte degli USa ...

allora ripeto la domanda ...

come fanno gli Usa a fidarsi del Pci, se il risk manager Napolitano sta collocando le sue azioni proprio nei giorni del delitto Moro ?????

e secondo quanto ho postato prima le trattative per una eventuale apertura da parte degli Usa erano magari in corso ... non certo ormai definite ...


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GiovanniMayer
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Scusa radisol, io ti faccio una domanda e tu parti per la tua strada deviando dal seminato e non rispondi alla domanda ...

Che strano...mi viene in mente quello che il merlo disse al corvo:
COME SEI NERO!
🙂


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helios
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Scusa radisol, io ti faccio una domanda e tu parti per la tua strada deviando dal seminato e non rispondi alla domanda ...

Che strano...mi viene in mente quello che il merlo disse al corvo:
COME SEI NERO!
🙂

ma perchè te la prendi tanto Giovanni Meyer, è il gioco delle parti e non il contenuto che si sta portando avanti.
Renditene conto quanto prima e non troverai motivo per cercare di portare alla ragione chi non vuole ragionare.


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GiovanniMayer
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Scusa radisol, io ti faccio una domanda e tu parti per la tua strada deviando dal seminato e non rispondi alla domanda ...

Che strano...mi viene in mente quello che il merlo disse al corvo:
COME SEI NERO!
🙂

ma perchè te la prendi tanto Giovanni Meyer, è il gioco delle parti e non il contenuto che si sta portando avanti.
Renditene conto quanto prima e non troverai motivo per cercare di portare alla ragione chi non vuole ragionare.

Aaaah...ok... 😉


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radisol
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Vedi ... non è che la visita di Napolitano fosse stata resa pubblica prima che avvenisse ... almeno non mi sembra ...

Ma certamente, da un punto di vista COMUNISTA RIVOLUZIONARIO, sarebbe stato una favola rovinargliela con il sequestro Moro ...

Tutto lascia pensare che non sia andata così ... le BR nulla sapevano della "missione" di Napolitano negli Usa ... e la coincidenza è stata del tutto casuale ...

Ciò non toglie che il discrimine di fondo è evidente ...

Se si da dell' ipotesi di "compromesso storico" un giudizio sia pure moderatamente positivo ... poi diventa tutto credibile ... anche l'intervento dei marziani per sabotarlo ed impedirlo ...

Se invece si da, ed è questo il mio giudizio ... e sicuramente sarà stato quello delle Brigate Rosse ... a tutto il discorso del "compromesso storico" un giudizio invece negativo ... cioè di "normalizzazione" autoritaria della situazione italiana, a quella data la più socialmente turbolenta dell'intero mondo occidentale .... di cui si erano visti i segni nefasti già nel 1977 .... diventa politicamente legittima qualsiasi azione contro di questo ... dico legittima, sia chiaro, e non per questo politicamente azzeccata ... ma comunque del tutto legittima ...

Ed il fatto che questo possa anche coincidere ... e francamente, per mille cose già dette, non credo che sia andata così ... con eventuali interessi opposti in questo senso .... diventa completamente secondario e marginale in una ipotesi appunto COMUNISTA RIVOLUZIONARIA ....

Ed è su questo che non ci si intende ... ma perchè è proprio impossibile intendersi ... è appunto il giudizio sul "compromesso storico" il vero discrimine .... da cui discende tutto il resto ....


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Primadellesabbie
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...le BR nulla sapevano della "missione" di Napolitano negli Usa ...

Le BR no, ma chi dirigeva gli infiltrati sì.

@GiovanniMayer

Guardo le cose con un'ottica mia che semplifico all'osso, sono convinto che quando un fenomeno subisce una crescita anormale, o supera certi limiti fisiologici, o crescendo incorpora componenti o forme che ne intaccano la natura, sia destinato a sfaldarsi, a perdere le caratteristiche che lo hanno individuato in origine, e a decadere inesorabilmente. Questo non solo in politica, pensa a cosa é divenuto lo sport ad esempio, o la guerra, o quali complicazioni siano comparse con la vita sessuale, l'istruzione, la cucina, l'economia, tutte cose che hanno, in qualche modo, trasceso i limiti della loro funzione.

Quindi il ridimensionamento del PCI, per me ha molte ragioni. E non dobbiamo pensare che cause ed effetti si debbano verificare sempre a giro di posta come oggi accade di frequente, complice la maggior diffusione del disorientamento.

Il caso Moro e i timori di essere trascinati su una strada pericolosa e sconosciuta hanno avuto senz'altro una parte nel comportamento del popolo della sinistra (indipendentemente dalle dichiarazioni o prese di posizione dei dirigenti del PCI), che é particolarmente conservatore (quel popolo), anzi, rappresenta forse l'unica componente conservatrice della società.

Permettimi un'osservazione.
Incalzare con una domanda assillante, una persona che articola un'opinione, é molto in voga nel blog ma uccide la conversazione. Quando uno pone le basi di una discussione e, ovviamente, ponendole ne fissa il perimetro, si può essere in disaccordo, rifiutare lo scambio, aprire un'altra discussione, ma non alterarne il perimetro o sovrapporne uno a misura della propria prospettiva.


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fourfive19
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si da, ed è questo il mio giudizio ... e sicuramente sarà stato quello delle Brigate Rosse ... a tutto il discorso del "compromesso storico" un giudizio invece negativo ... cioè di "normalizzazione" autoritaria della situazione italiana, a quella data la più socialmente turbolenta dell'intero mondo occidentale

.....si infatti.....ma dimentichi qualcosa ........

La storia della resistenza americana all'ingresso comunista al governo italiano va rivista tutta. Il PCI, fuori per il patto di Yalta, iniziò ad essere considerato e sospinto proprio dalla CIA in funzione governativa in modo progressivo e proprio dal principio degli anni sessanta. L'esperimento del "compromesso storico" è stato partorito dalla Commissione Trilaterale nella logica della "Dottrina Colby". Colby era il dirigente della CIA che propose l'attrazione delle "sinistre" nei governi per meglio controllare i paesi europei.

Il "compromesso storico", ovvero l'accordo governativo tra DC e PCI, era benedetto dal Segretario di Stato americano Henry Kissinger, in palese disaccordo con il presidente Richard Nixon che sarà vittima di storico "impeachment".

Fatto fuori Nixon con lo scandalo del Watergate, le relazioni estere degli USA erano diventate affare privato del filo-israeliano e sionista Henry Kissinger. Fu proprio per tale motivo che nella prima metà degli anni settanta molti governi dell'Europa meridionale virarono bruscamente a "sinistra". Portogallo, Spagna, Grecia, e appunto Italia.

I servizi segreti dell'est e dell'ovest operanti attivamente nella strategia della tensione e cooperanti con il Superclan (centreale terroristica dell'ultrasinistra controllata dal Mossad) "brigatista" - servizi segreti francesi, israeliani, tedeschi-orientali - erano tutti esterni al Patto Atlantico, ma ne antiamericani, ne anticomunisti visto che perseguivano la strategia della Trilaterale che beneficiava proprio il PCI.

Negli anni sessanta la "strategia della tensione" è servita a stabilizzare il centrosinistra (la formula politica "Saragat-Rumor") secondo il volere delle multinazionali e dell'alta finanza, colpendo prima l'estrema destra, poi i gruppi della sinistra extraparlamentare, per impedire anche che potessero prevalere ad ogni livello tendenze, "antiebraiche". Poi (svolta del 1972 con la nomina di segretario del PCI, del filo-atlantista e para-massone sardo Enrico Berlinguer) ha cercato di creare un intesa "democratica" tra DC e PCI, nell'illusione di sottrarre definitavemente il PCI all'area sovietica per imporlo come partito d'ordine contro i gruppi estremisti.

Questa fase ebbe inizio nel 1973, quando la maggior parte dei quotidiani italiani cambiò di proprietà senza che la gente se ne rendesse conto.
Era un'operazione immaginata dalla Commissione Trilaterale e da Henry Kissinger per spostare l'asse politico italiano e permettere d'includere il Partito Comunista nella maggioranza sottogovernativa. L'opinione pubblica si lasciò soggiogare e quasi nessuno capì in seguito la "correlazione" tra le manovre estive e la stagione delle dello stragismo che esplose implacabilmente subito dopo, essendo parte integrante di questa strategia. Lo "stragismo", insomma, riuscì pienamente il suo colpo di stato. Non solamente cambiando la politica estera nel Mediterraneo, ma avviò il paese ad una dittatura tecnocratica e preparò la rapida, drammatica, cinica, violenta liquidazione di tutte le aree che nutrivano ideali politici. I "neofascisti" in primo luogo, ma anche i libertari e l'ultrasinistra.

La "strategia della tensione" doveva fungere anche da "cavia" alla nuova strategia della Trilaterale: rottura dei legami con i paesi arabi e imposizione, tramite "putsch" intestini, di uomini filo-israeliani negli apparati di potere italiani.

Saranno proprio Agnelli e la Fiat, che avevano salvato nel 1974 le finanze del PCI, ha gettare le basi per il "compromesso storico". Il "compromesso storico" fu inaugurato da uno storico accordo tripartito Berlinguer-Agnelli-DC. Paradossalmente sarà propriò la Strage dell'Italicus a offrire il destro al "Compromesso Storico".

.....e fu così che si consumò il golpe silenzioso del Pci altantista nella "stanza dei bottoni".....insomma lo stragismo finirà (lungi da qualsivoglia svolta autoritaria) per favorire unicamente l'abbraccio PCI-DC....


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