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Le squadre belliciste. Del PD


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
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Mi arriva questo comunicato.

Ora, io sono il primo a fare la tara a una certa maniera stereotipata di descrivere gli scontri tra manifestanti, e non sono affatto sicuro che le cose siano andate esattamente come descritto qui.

Però conferma una tesi che sostengo da tempo: lo stalinismo era il meccanismo tremendo e paranoico grazie al quale l’Unione Sovietica è sopravvissuta in un mondo ostile.

Questo meccanismo è penetrato in profondità in tutti i partiti comunisti, in particolare in quello italiano. Che ha però combinato questo sistema di controllo sociale interno, a una grandissima moderazione politica, che oggi è scivolata nell’identificazione integrale dei suoi eredi con il sistema capitalista occidentale.

Il metodo stalinista – che consiste nell’esaltare la propria presunta superiorità morale, nel demonizzare ogni avversario, nel sostenere l’esistenza di complotti e nell’annientare i propri concorrenti – costituisce però una tecnica di potere cui si rinuncia meno volentieri che alle proprie idee.

Stiamo parlando di un partito, il PD, per cui hanno votato tante ottime persone, accecate da una irrazionale paura del pittoresco puttaniere che ha attualmente in mano il compito di applicare gli ordini del Fondo Monetario Internazionale, della Commissione Europea, della NATO e degli Stati Uniti nel nostro paese.

Riguardo all’attacco alla Libia, il PD si è posto solo il problema di dimostrare che Berlusconi è meno guerrafondaio di loro. Bersani ha spiegato infatti così la mozione del PD sulla guerra: “Vogliamo capire se la maggioranza e’ in condizione di confermare l’impegno italiano”.

Torino 1 maggio

Il PD aggredisce lo spezzone contro la guerra

Il servizio d’ordine del PD ha tentato di fermare lo spezzone contro la guerra e il militarismo, promosso da Federazione Anarchica Torinese, Federazione Anarchica del Monferrato, Perla Nera, Zabriskie Point Novara, Collettivo Anarchico Studentesco Torinese.

In piazza Vittorio, alla partenza del corteo, il servizio d’ordine degli squadristi democratici del PD ha assaltato il furgone d’apertura degli anarchici. Hanno frantumato il parabrezza e rubato le chiavi del mezzo. Quando gli antimilitaristi, dopo un lungo scontro con i democratici, sono riusciti a riprendersi le chiavi, le hanno trovate spezzate. Gli stalinisti poi, temendo di essere riconosciuti, hanno aggredito un manifestante che stava fotografando il corteo, spaccandogli a pugni la macchina fotografica.

Nonostante la violenza incontrata, nonostante il furgone fuori uso, lo spezzone è partito lo stesso per terminare numeroso in piazza San Carlo. Diffusa la notizia dell’aggressione, lo spezzone del PD è stato duramente contestato, insultato e anche schiaffeggiato dai manifestanti. Poi l’azione intimidatoria e repressiva del PD è continuata fuori dal corteo. Un compagno di Alessandria infatti, tornando alla propria auto, si è ritrovato chiodi e viti intorno alle ruote. Questi sono i mezzi adoperati da un partito ora all’opposizione, ma poco tempo fa al potere, che ha sostenuto e finanziato guerre in Afganistan, Iraq e nella ex Jugoslavia.

Metodi già utilizzati a Torino nel 1999, quando era presidente del consiglio Massimo D’Alema, per reprimere il dissenso di chi si opponeva ai bombardamenti. Oggi, 1 maggio 2011, non potendo disporre delle truppe dello Stato, hanno assoldato picchiatori prezzolati in divisa rossa e bianca. Dopo questa giornata, resta solo la miseria politica e morale di chi ha il coraggio di scendere in strada il 1 maggio, quando tutto l’anno difende i profitti dei padroni e le guerre degli stati.

Federazione Anarchica Torinese – FAI, Federazione Anarchica del Monferrato – FAI, laboratorio anarchico Perla Nera di Alessandria, circolo Zabriskie Point Novara, Collettivo Anarchico Studentesco Torinese

Fonte: http://kelebeklerblog.com/
30.04.2011


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Truman
Membro Moderator
Registrato: 2 anni fa
Post: 4113
 

La Leggenda del Grande Inquisitore, è contenuta nel romanzo I fratelli Karamazov, dello scrittore russo Fiodor Dostoevskij.

Nella storia l'inquisitore racconta di come gli uomini, ricevuta in dono da Dio la libertà, abbiano usato tale libertà per decidere di passare dalla parte del suo nemico, il Diavolo. O meglio, è l'inquisitore, rappresentante degli uomini, che sta senza esitazioni dalla parte del Diavolo.

Forse Tu vuoi proprio udirlo dalle mie labbra, ascolta dunque: noi non siamo con Te, ma con lui, ecco il nostro segreto! Da lungo tempo non siamo più con Te, ma con lui, sono ormai otto secoli.

Oggi l'inquisitore avrebbe la faccia di Bersani, ma D'Alema era meglio.


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terzaposizione
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 902
 

Ci vorrebbero i F.lli Bellini e la loro banda di duri e puri a lisciare il pelo a questi Katanga del 3millennio.


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