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Liberali e lacrime di coccodrillo


Stodler
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LIBERALI LACRIME DI COCCODRILLO (ancora sulla tragedia di Giulio Regeni) di Piemme

CHI ASSOLVE GLI ASSASSINI E' COMPLICE!

L'altro giorno me la prendevo con gli infami "di sinistra" che pur di prendere le difese del generale golpista al-Sisi contribuivano a gettare fango sulla figura di Giulio Regeni: non un martire ma una losca spia... degli americani (sic!)

Ora che la tragica verità s'impone oltre ogni ragionevole dubbio (Regeni sequestrato illegalmente, crudelmente fatto a pezzi e quindi giustiziato dai servizi segreti egiziani per i suoi contatti con le opposizioni egiziane, quella di sinistra e quella islamista), certi personaggetti tacciono.

Si è alzata oggi, sulla prima pagina del Corriere della Sera, una voce ben più potente, quella di Sergio Romano [nella foto], con un editoriale vergognoso, scandaloso, tutto teso a giustificare l'assassinio di Giulio Regeni.

Non lo segnaleremmo se non fosse che il signor Romano passa per un compassato ed autorevole my lord liberale.

Viene il vomito a leggere quanto scrive. Sentiamo:
«Nella prospettiva del Cairo la riparazione di un atto ingiusto e crudele è molto meno importante, in questo momento, della efficacia del dispositivo di sicurezza con cui il Paese si difende dai jihadisti dell’Isis e dalla fazione radicale della Fratellanza musulmano. E sappiamo che non vi è purtroppo un forte sistema di sicurezza, in un Paese minacciato dal terrorismo islamista, se il governo non lascia ai suoi servizi di polizia un certo margine di libertà. Possiamo indubbiamente deplorare i mezzi con cui il maresciallo Al Sisi ha conquistato il potere e la brutalità con cui impedisce alla stampa di fare il suo lavoro. Ma dubito che un governo straniero possa persuaderlo, in questo momento, a modificare i suoi metodi.
Che cosa sarebbe successo se avessimo preteso di spiegare al governo britannico quali erano i metodi accettabili per la lotta contro il terrorismo dell’Ira (Irish Republican Army). Che cosa sarebbe successo se le democrazie europee, dopo gli attentati alle Torri Gemelle, avessero detto al governo americano che i metodi della Cia erano intollerabili, che Guantanamo era un orrendo lager, che non era giusto rapire un imam nelle strade di una delle nostre città per trasferirlo in un Paese (spesso, guarda caso, l’Egitto) dove sarebbe stato torturato? È probabile che in quel momento e in quelle circostanze la risposta britannica e quella americana sarebbero state meno educate di quella ipocrita, ma cortese, con cui il Cairo reagisce alle nostre sollecitazioni».
Un assassinio "ingiusto e crudele" ma... ma giustificabile nel quadro della "lotta al terrorismo". L'assoluzione di al-Sisi, del suo colpo di Stato, dei suoi sistemi di repressione, è quindi piena e sfrontata. E per renderla digeribile fa una chiamata di correo dicendo, ed è vero, che le stesse tanto decantate "democrazie occidentali" non agiscono diversamente.

Romano assolve infine in anticipo, sull'altare degli affari e della geopolitica —"Piaccia o no, l’Egitto, in questo momento, è un alleato, non un nemico"—, il comportamento pusillanime del governo italiano il quale, alla fine, non muoverà un dito.

Il ragionamento assolutorio di Romano svela quanta ipocrisia ci sia nell'atteggiamento di certi liberali per i quali gli affari, gli interessi economici e la realpolitik imperialista vengono prima di ogni altra considerazione.

Non ci vengano dunque a dare lezioni sulla democrazia e sulla libertà, che titoli per farlo non ne hanno.

http://sollevazione.blogspot.it/2016/02/liberali-lacrime-di-coccodrillo-ancora.html


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