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L'italia non deve aderire all'ESM


gekorita
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L'Italia non deve aderire all'ESM. Ecco la mozione.

Giovedì 16 Febbraio 2012 15:40
Dimitri Strazzeri

PalermoReport e l'economista Lidia Undiemi tornano alla carica. I margini di tempo si restringono e gli italiani devono assolutamente impedire che il Governo ed il Presidente della Repubblica ratifichino l'ingresso del Paese nel Meccanismo Economico di Stabilità. Le motivazioni sono già state esaurientemente spiegate ed illustrate, ed inoltre vengono rimarcate dalla MOZIONE in allegato. La mozione può essere scaricata, firmata ed inviata a tutti i politici, al Governo ed al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.Vi chiediamo di compilare il form presente su palermoreport.it, al fine di fornirci un'idea delle vostre adesioni. E' in ballo la sovranità nazionale. Si chiede:

* ai parlamentari nazionali di esprimere voto contrario alla ratifica della modifica dell'art. 136 del Trattato sul Funzionamento dell'UE;
* al Presidente del Consiglio Mario Monti di spiegare ai cittadini italiani "luci ed ombre" del trattato ESM mediante dibattiti pubblici e di valutare proposte alternative di soluzione alla crisi;
* al Presidente della Repubblica di non autorizzare la ratifica e di riferire pubblicamente le motivazioni del grande silenzio sui reali termini dell'entrata in vigore dell'ESM.

Scarica il Dossier sull'ESM di Lidia Undiemi

Fonte : http://www.palermoreport.it/notizie/litalia-non-deve-aderire-allesm-ecco-la-mozione

Avrei voluto allegare la mozione, ma non sono prprio un un fulmine con il computer, però la potete vedere sul sito che ho riportato.
Un saluto a tutti


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dana74
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temo che sia già troppo tardi, i pochi articoli e solo in rete che ne parlavano, scrivevano della ratifica prevista per tutti i membri dell'eurozona per il 31 dic 2011.

In Italia pare che sia stato ratificato il 2 feb nel silenzio più assoluto.
I giornali prendono i soldi nostri (contributi) PER NON INFORMARCI (non che questo articolo dica proprio tutto sul Mes ossia occulta i lati più inquetanti come l'immunità totale di questi signori membri ma l'ho messo per la data)

Firmato il Trattato istitutivo del meccanismo europeo di stabilità (MES), il nuovo fondo salva Stati dell’Unione europea

09/02/2012

Lo scorso 2 febbraio gli Stati che fanno parte dell’area euro hanno firmato il Trattato che istituisce il meccanismo europeo di stabilità (MES). Si tratta dello strumento che subentrerà al cosiddetto fondo salva Stati (Fondo europeo di stabilità finanziaria – FESF – o EFSF nella versione inglese) e che diventerà un meccanismo permanente di gestione delle crisi finanziarie nell’area euro.
Dal punto di vista strettamente giuridico, il MES sarà un'istituzione finanziaria internazionale che avrà come missione principale quella di sostenere i Paesi della zona euro nel caso in cui ciò sia indispensabile per salvaguardare la stabilità finanziaria; la piena operatività è prevista per il mese di luglio.
Le principali caratteristiche del nuovo meccanismo sono:
a) avrà come membri gli Stati che aderiscono alla zona euro, anche se non è esclusa la possibilità che altri Stati dell’Unione possano partecipare alle operazioni di sostegno alla stabilità;
b) gli strumenti che può azionare saranno diversificati: potrà concedere prestiti, fornire assistenza finanziaria precauzionale, acquistare obbligazioni di Stati membri ed accordare prestiti per la ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie;
c) con riferimento alle modalità di votazione, le decisioni saranno in linea di massima assunte di comune accordo (in pratica con il consenso unanime). In
deroga a tale regola generale è previsto (art. 4) che in situazioni in cui la mancata adozione urgente della decisione di fornire assistenza metterebbe a repentaglio la sostenibilità economica o finanziaria della zona euro, questa potrà essere presa a maggioranza qualificata dell'85% dei voti espressi;
d) la capacità massima di prestito del MES sarà inizialmente di 500 miliardi di euro, anche se tale soglia sarà periodicamente rivista dagli Stati aderenti.
Il nuovo accordo dovrebbe essere operativo già dalla prossima estate. Gli Stati membri della zona euro, infatti, si sono dati come termine ultimo per procedere alla ratifica il mese di luglio 2012.
Una disposizione del tutto particolare è quella che vincola la concessione di aiuti finanziari del MES alla ratifica da parte dello Stato membro del Trattato intergovernativo sulla stabilità, il coordinamento e la governance nell’Unione monetaria ed economica. Quest’ultimo è stato approvato dai Capi di Stato e di Governo lo scorso 31 gennaio ed è ancora in attesa di firma definitiva: in pratica si tratta del nuovo Patto di bilancio che gli Stati dell’Unione si sono impegnati a rispettare per garantire la stabilità finanziaria dei rispettivi Paesi e dell’Unione nel suo complesso. In questo caso il testo riguarda 25 Stati membri (hanno deciso di non aderire il Regno Unito e la Repubblica ceca).
Il Trattato sulla stabilità prevede che sia introdotta la regola del pareggio di bilancio nelle Costituzioni nazionali e/o in atti legislativi equivalenti. L'equilibrio è definito (art. 3, lett. b del Trattato) come un deficit strutturale (al di fuori degli elementi eccezionali e del pagamento degli interessi sul debito) ad un livello massimo dello 0,5% del Pil. Per i Paesi che hanno un debito al di sotto del tetto del 60% del Pil il margine di tolleranza sale all'1%. I governi hanno un anno di tempo, a partire dall'entrata in vigore del Trattato, per mettere in atto le nuove norme sul pareggio. Per gli Stati che hanno un debito pubblico eccessivo è anche previsto l’obbligo di rientrare verso il tetto del 60% del Pil al ritmo di 1/20 l'anno per la parte eccedente.
Il nuovo trattato prevede “sanzioni semiautomatiche” nell’ipotesi di violazione della regola dell’equilibrio di bilancio. In particolare spetterà alla Corte di Giustizia, adita dalla Commissione europea o da un altro Stato membro, imporre sanzioni fino ad un massimo dello 0,1% del Pil ai Paesi che non rispetteranno i principi stabiliti nel nuovo Trattato (art. 8).
Quest’ultimo entrerà in vigore il 1° gennaio 2013, a condizione che abbiano proceduto alla ratifica almeno 12 Paesi membri dell’area dell’euro; se tale numero non fosse raggiunto per quella data entrerà in vigore il primo giorno del mese successivo al deposito della ratifica del dodicesimo Stato tra quelli che adottano l’euro. Le disposizioni del nuovo trattato dovrebbero entrare, entro 5 anni, nella cornice dei trattati che attualmente disciplinano le attività dell’Unione, vale a dire il Trattato sull’Unione europea (TUE) e il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE).

http://www.diritto.it/docs/5088131-firmato-il-trattato-istitutivo-del-meccanismo-europeo-di-stabilit-mes-il-nuovo-fondo-salva-stati-dell-unione-europea?source=1&tipo=news#


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gekorita
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L`iter in Italia è obbligato:

trattandosi di un trattato internazionale, la ratifica dovrà essere autorizzata dalle Camere con legge ordinaria. Una volta approvata la legge che autorizza la ratifica, questa avverrà con firma del presidente della Repubblica, ai sensi dell`articolo 87 della Costituzinrie.

E questo non è ancora avvenuto


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dana74
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ok, c'è un minimo di speranza allora sarebbe un'ottima occasione per pretendere di mandare l'Ue al macero...

c'è modo di sapere quando sarà calendarizzata?


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