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L'ora del rosario


Stodler
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Articolo su una preghiera di Camillo Langone

Il Foglio contro Udine: «Città di morte e ubriachi»

Il “ritratto” della città è contenuto in un articolo del "Foglio" intitolato “Preghiera” e firmato da Camillo Langone. Gli esempi? E’la città di Loris Fortuna, padre della legge sul divorzio ed è il luogo dove è morta Eluana. Poi la “dedica” alle donne: “mai viste tante donne tanto belle, tanto alte e tanto bionde. E che bevono tantissimo”
di Anna Buttazzoni

UDINE. Un buon vino. Una bella donna. Una città facile da vivere. Basta prendere gli ingredienti e shakerare un po’ per assistere alla vittoria dei luoghi comuni. I friulani lo sanno, abituati a far spallucce davanti allo stereotipo che descrive la maggior parte di loro ubriachi da mattina a sera.
Camillo Langone fa di più e meglio, va oltre. Racconta in poche righe, nella rubrica che tiene per il quotidiano Il Foglio, Udine vista con i suoi occhi. Udine capitale del Friuli (ma è un dettaglio). Udine capitale della cultura della morte. Udine città di donne bellissime, che bevono tantissimo, dal bianco al rosso agli spritz. Si direbbe ironia, se le parole fossero state ripulite da una cattiveria nemmeno malcelata. Sufficiente a far esplodere la polemica.

Non ci sono preamboli. Langone prova ad asfaltare due simboli di diritti civili per il Friuli, Eluana Englaro e Loris Fortuna. Del socialista, che fu ministro e parlamentare negli anni Ottanta, scrive: «Scopro che nella capitale del Friuli hanno dedicato un giardino a Loris Fortuna, mi fa l’effetto di un asilo di Gerusalemme intitolato a Erode. Il politico udinese si è battuto più di ogni altro per introdurre in Italia il divorzio e dopo averlo ottenuto si è impegnato, con malthusiana coerenza, per la soppressione di vite troppo deboli per discuterne (feti, vecchi, malati)».

Da Erode – che uccise i figli – al malthusianesimo – dottrina economica per il controllo delle nascite e per disincentivare la natalità –, i richiami sono dotti quanto inappropriati.

«A proposito – continua Langone nella rubrica “Preghiera” –, a Udine è morta Eluana Englaro, la prima disabile italiana uccisa per sentenza». Forse per lui si equivalgono, o almeno gli fanno lo stesso effetto, una persona disabile e un’altra in stato vegetativo da 17 anni. Eppure, nonostante in città si compia ogni sorta di nefandezza, Langone vivrebbe volentieri a Udine.

«Siccome ha ragione Hannah Arendt (il male è banale), Udine è città molto piacevole, dove abiterei volentieri. Oltre che del Friuli e della cultura della morte, è una capitale della bellezza femminile: mai viste tante donne tanto belle, tanto alte e tanto bionde. Bevono moltissimo, a casa e in osteria, vino bianco, vino rosso e spritz, prima dei pasti, durante i pasti e dopo i pasti, le donne di Udine: forse per consolarsi della gran probabilità di arrivare alla menopausa senza diventare madri. Bevo moltissimo anch’io, a Udine: oltre ai motivi soliti, per dimenticare che la bellezza che vedo è l’ultima».

Forse Langone non voleva dare alle stampe un nuovo “angolo del misogino”, ma dovrà cercare altrove il motivo per cui le signore bevono molto, perché la diminuzione delle nascite a Udine è inferiore alle medie registrate nel Nordest e in Italia. È sopra la media, invece, in quanto a bellezza delle donne.

Inutile cercare rifugio nell’ironia o nella banalità. La polemica è già alta. «Se una persona crede di farsi un nome insultando e ripetendo slogan superficiali – dice il sindaco di Udine Furio Honsell – gli suggerirei di approfondire le questioni. Certamente l’impegno politico di Loris Fortuna è stato un impegno a difesa dei diritti civili e dei più deboli. E la vicenda di Eluana Englaro per fortuna ha trovato a Udine il luogo nel quale si è riusciti a riaffermare che l’Italia è uno Stato di diritto e a Udine Englaro si è dimostrato un eroe civile nell’affrontare una vicenda così tremenda, nel rispetto e per amore di sua figlia.

La superficialità ridanciana di questa presenza sul giornale fa rabbrividire e spero che oltre al giornalista e al direttore che gli ha dato spazio, pochi altri condividano lo stile dell’articolista, altrimenti c’è davvero ancora molto da fare per promuovere l’educazione ai diritti civili nel nostro Paese. Udine è una delle città espressione dell’innovazione e dei diritti civili», chiude Honsell. Langone, cin cin.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/10/08/news/il-foglio-contro-udine-citta-di-morte-e-ubriachi-1.12229135?ref=hfmvudel-1


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[Utente Cancellato]
Noble Member
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Questo Langone (degno rappresentante di una testata giornalistica vomitevole), oltre che insultare i friulani (e in particolar modo gli udinesi), insulta anche altri italiani come me, che ho vissuto 12 anni in una terra meravigliosa, che ha dato i natali a gente come Pasolini, Svevo e Saba. Una terra e una città, segnata dai drammi della guerra e del terremoto. Gente che si è rimboccata le maniche e ha lavorato duramente per arrivare a dove è arrivata. Quando questo signore o presunto tale, vorrà conoscere realmente un po' meglio queste persone, allora ne riparleremo, nel frattempo è meglio cambi mestiere, pennivendolo da quattro soldi.


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Bastian
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Registrato: 2 anni fa
Post: 87
 

Per me che ci sono nato e ci ho vissuto molti dei momenti importanti della vita in questo Friuli, leggere certe cose è assolutamente indifferente, perchè è chiaro che chi le scrive, per sua stessa ammissione, lo ha fatto dopo aver bevuto tantissimo.
Su Loris Fortuna, e sul caso Englaro, evidentemente la critica ci stà ed è accettabile anche se non necessariamente condivisibile ma qui doveva fermarsi.
Dove sono tutte queste bionde e altissime donne? Sicuro di non aver sbagliato treno ed essere finito a Stoccolma?
In quanto al bere, certo qui la tradizione del bere c'è ma è una tradizione del bere bene, si sorseggia, assapora, degusta, alle volte si può anche esagerare ma non è la regola, sopratutto per le donne.

Ci vivrebbe volentieri? Beh, bisogna vedere se ce lo vogliamo uno così.


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