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Ma Bertolaso decreta: "Emergenza risolta"


Mari
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Rifiuti, camion bloccati a Giugliano
Ma Bertolaso decreta: "Emergenza risolta"

Il capo della Protezione civile: "Abbiamo tranquillizato i cittadini". In mattinata, a Taverna del Re, un gruppo di persone è riuscito a fermare la colonna di autocompattatori, mandando il traffico in tilt. Sempre oggi il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, ha fatto sapere che a breve verrà ripreso lo sversamento a Tezigno

Dopo una mattinata di tensione a Giugliano, con camion bloccati dai manifestanti, sul caso dei rifiuti interviene il capo della Protezione civile Guido Bertolaso. "L'emergenza a Napoli è di fatto risolta", ha dichiarato Bertolaso, oggi nel Molise. Richiamando l'impegno scritto del presidente del Consiglio, Bertolaso ha detto: "Abbiamo tranquillizzato i cittadini che erano preoccupati e dato risposte concrete ai cittadini di Terzigno, di Boscoreale e del resto dell'area vesuviana. Se ci sono ancora strascichi, in questi momenti, è solo per una serie di sovrapposizioni che c'erano state in quel territorio, ma che non riguarda Terzigno".

Il capo della Protezione civile ha confermato che la rimozione dei rifiuti nelle strade di Napoli "va avanti". "I malumori e le amarezze per certi interventi di queste ore - ha concluso - saranno dissipati entro domani, perchè la situazione ritornerà sotto controllo come lo era prima della vicenda di Terzigno".

Un interveneto quello di Bertolaso che è arrivato dopo una mattinata piena di tensione a Taverna del Re, alla periferia di Giugliano. All'arrivo di una colonna di autocompattatori i manifestanti hanno incominciato a protestare, bloccando i camion carichi di spazzatura. Le forze dell'ordine hanno tentato di fare un cordone a protezione degli automezzi, ma un manifestante si è infilato sotto un camion. Il traffico è rimasto bloccato lungo la strada che dall'incrocio di Ischitella porta verso il mare. Poco dopo l'uomo è uscito, permettendo così ai mezzi di riprendere la marcia. Il manifestante è stato convinto da un funzionario di Polizia a fermare la sua azione di protesta.

Le foto dei camion bloccati
Rifiuti, gli scontri a Taverna del Re
http://tv.repubblica.it/edizione/napoli/rifiuti-gli-scontri-a-taverna-del-re/55642?video
Emergenza a Napoli

Gli sversamenti sono iniziati all'alba ma quando è arrivata la seconda autocolonna i manifestanti si sono messi davanti ai mezzi, bloccando il transito. All'interno del sito stanno arrivando da giorni i mezzi del Comune di Napoli sversando i rifiuti su una piazzola a cielo aperto. All'interno del sito ci sono già oltre sei milioni di ecoballe che negli anni scorsi avevano scatenato la protesta dei residenti della zona perchè fonte di miasmi insopportabili.

Intanto, in tarda mattinata il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, ha fatto sapere che a breve verrà ripreso lo sversamento a Tezigno. "E' questione di ore - ha detto Langella - . La ripresa delle attività a Cava Sari potrebbe scattare anche domani".

Lo sversamento nella discarica Cava Sari era stato interrotto giorni fa a seguito delle proteste dei cittadini per il cattivo odore, la presenza di percolato e in seguito alla richiesta dei comitati nonchè dei sindaci di avviare le analisi e gli interventi necessari che attestassero la correttezza delle operazioni di sversamento, al fine di tranquillizzare i cittadini. "La Protezione Civile ha già effettuato alcune analisi che sono positive, vale a dire non segnalano problemi - spiega il sindaco di Boscoreale - nel frattempo anche i nostri tecnici e l'Arpac stanno effettuando esami. In questo caso i dati penso che saranno resi noti tra una settimana". Nel frattempo, però, inizierà lo sversamento, "anche perchè siamo alle prese con i rifiuti in strada e quindi è opportuno che le attività riprendano". Del resto, come stabilito dall'accordo raggiunto, a Cava Sari si sverserà solo la frazione secca dei 18 comuni vesuviani.

31 ottobre 2010
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2010/10/31/news/rifiuti_tensione_a_taverna_del_re-8602951/?ref=HREC1-1


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Mari
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Bertolaso: "L'eruzione del Vesuvio?
Non sarebbe una tragedia"

Polemica su un discorso tenuto davanti ad alcuni funzionari: "Lo dico da buon leghista...". Tensione davanti al sito di stoccaggio a Giugliano
di ROBERTO FUCCILLO

NAPOLI - "L'eruzione del Vesuvio? Mi è mancata solo quella, ma non sarebbe una grande disgrazia". Mentre in Campania il miracolo dei dieci giorni di Berlusconi resta una chimera, sul dramma spazzatura cala la gaffe di Guido Bertolaso. Parole scherzose, pronunciate in un contesto cameratesco, l'addio di uno dei suoi collaboratori. Ma che la Cgil ha diffuso, censurandole. È il 15 ottobre: manca una settimana al nuovo mandato che Berlusconi gli affiderà, a Terzigno già si combatte, Bertolaso incontra personale e dirigenti della Protezione civile nell'Auditorium di via Vitorchiano, a Roma. C'è da salutare Bernardo De Bernardinis, che va a guidare l'Ispra. Fra le pieghe anche il prossimo abbandono dello stesso Bertolaso: "L'unico rammarico che avrò, che avremo - si ascolta nel nastro diffuso dalla Cgil - sarà che purtroppo fra Vesuvio e Campi Flegrei non è successo niente. É l'unica che ci manca".

Risate in sala, una reazione di corpo per dirsi delle tante imprese in cui il Dipartimento si è speso. Solo che Bertolaso aggiunge: "Inutile che vi grattiate, da buon leghista vi dico che non sarebbe quella grande disgrazia".

Una "spregevole strumentalizzazione da parte del sindacato - reagisce la Protezione civile - Ha decontestualizzato e artatamente ricostruito ciò che ha detto il capo Dipartimento". Il riferimento all'eruzione andrebbe letto come "consapevolezza che la Protezione civile sarebbe in grado di affrontare e superare anche un'eventuale crisi vulcanica in Campania". Antonio Crispi, ex segretario della Cgil campana e ora segretario nazionale della Funzione pubblica-Cgil, non ci crede: "Una superficialità che ci lascia quantomeno interdetti e che non ci si aspetterebbe da chi occupa ancora oggi incarichi di tale rilievo in quelle aree".

In quelle aree, intanto, la febbre è ancora alta. Lo stesso Berlusconi ha rinunciato al collegamento telefonico in programma ieri con i manifestanti dei Comuni vesuviani. I sindaci, che con lui avevano firmato un accordo venerdì sera, hanno fatto presente che la piazza non era per niente serena. Al termine di quattro cortei provenienti da vari Comuni è ripreso il presidio che impedisce ai mezzi di dirigersi verso la Cava Sari. Non è bastata la promessa di rinunciare a Cava Vitiello, i vesuviani esigono il decreto piuttosto che il disegno di legge proposto da Berlusconi, e dicono no anche alla possibile riapertura fra una settimana della stessa Cava Sari.

Nel frattempo Napoli non sa più dove sversare. Il capoluogo è di nuovo coi rifiuti alla gola, oltre 2000 le tonnellate non rimosse, addirittura in aumento rispetto ai giorni precedenti. Una soluzione di emergenza, il trasferimento temporaneo in una area del Comune di Giugliano, ha immediatamente provocato incidenti anche qui: i camion sono stati bloccati ieri mattina addirittura da uomini a cavallo, nel pomeriggio le forze dell'Ordine hanno aperto il blocco, ma in serata la protesta si è trasferita in città, bloccando il traffico.

Incombe davvero l'incubo di tornare a due anni fa. Le attuali discariche si esauriranno nella migliore delle ipotesi entro due anni. Troppo presto per i nuovi termovalorizzatori. Serviranno altri invasi, Berlusconi e Bertolaso non li hanno indicati. E i rifiuti campani provocano problemi anche in Calabria: la Regione ha dato via libera allo sversamento di 300 tonnellate al giorno in una discarica di Pianopoli, provincia di Catanzaro, il sindaco di Lamezia Terme ha vietato il transito ai mezzi, ma i camion passano da un'altra strada aggirando Lamezia.

(31 ottobre 2010)
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/10/31/news/eruzione_vesuvio-8601542/?ref=HREC1-1


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