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17 Dicembre 2014 10:18
Braccio di ferro tra Italia e India sui marò. Gentiloni: “Richiameremo l’ambasciatore”
Il ministro degli Esteri: «Non si tratta di rottura delle relazioni diplomatiche». Ma l’esecutivo critica la decisione della Corte indiana. Pinotti: Latorre deve curarsi qui
ANSA
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni
17/12/2014
«Tutte le azioni necessarie», a partire dal «richiamo dell’ambasciatore italiano». L’Italia cambia radicalmente strategia di fronte all’ennesimo “no” della Corte Suprema indiana sulla vicenda dei marò. E si oppone, «per ragioni di salute», alla decisione che impone il ritorno di Massimiliano Latorre a Dehli. La linea del governo è dettata in prima mattinata dai ministri della Difesa Roberta Pinotti e degli Esteri Paolo Gentiloni che sono intervenuti alle commissioni riunite alla Camera.
«Di fronte a un atteggiamento così grave» delle autorità indiane «il governo si riserva i passi necessari a partire dall’urgente richiamo per consultazioni dell’ambasciatore italiano a Nuova Delhi» anche se «non si tratta di rottura delle relazioni diplomatiche», ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. L’Italia «si riserva tutti i Passi necessari» nei confronti delle autorità indiane ha spiegato il capo della Farnesina. E lo «dobbiamo fare», ha aggiunto «senza improvvisazioni» e «con il necessario equilibrio».
L’impegno per il pieno recupero fisico di Massimiliano Latorre è «una priorità per il governo e nulla sarà fatto per mettere a rischio le sue condizioni», ha concordato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Quello del governo, ha aggiunto, è «un impegno fermo» per il quale si stanno considerando diverse opzioni a disposizione. Ma l’Italia non ha altre alternative che subire le decisioni indiane, perché non è mai stata attivata la procedura dell’arbitrato internazionale, l’unica strada alternativa a quella politica e diplomatica che sin qui, come si è visto, non ha portato risultati.
L’accelerazione comunque è indubbia. Ferma restando la carta dell’internazionalizzazione della vicenda, rimasta sul tavolo per i tempi lunghi che richiede, il governo Renzi fino ad ora ha puntato le sue carte sul canale bilaterale. Il premier ha avuto un incontro con il nuovo premier Narendra Modi a Brisbane e Gentiloni, appena un mese fa aveva parlato di un «significativo cambio di passo» nei rapporti diplomatici con l’India, assicurando che il governo stava procedendo con la via del dialogo «rispettoso» con Delhi e dimostrandosi ottimista.
Ora bisognerà vedere quale sarà la reazione di Delhi e se le «ragioni di salute» faranno restare in piedi un canale diplomatico precario. Resta il fatto che dopo tre anni senza una decisione, l’ennesimo “no” della Corte Suprema, e l’opposizione sempre più dura nei confronti del governo sulla vicenda, da più parti si riteneva necessario un cambio di passo.