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MES il nuovo dittatore europeo


alinaf
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Topic starter  

Fonte: http://www.comite-valmy.org/spip.php?article1960
14 ottobre 2011, Rudo de Ruijter, video de Jozeph Muntenbergh
Trad. Nicoletta Forcheri

http://www.stampalibera.com/?p=33147

Un nuovo trattato trattato europeo, di cui nessuno ha sentito parlare? Ebbene si. E’ un trattato che riguarda tutti i paesi dell’eurozona. E non è un caso che nella maggior parte dei paesi interessati non circoli assolutamente alcuna informazione su questo trattato. La ragione è che è molto pericoloso per i cittadini! Non dovreste saperne niente prima che le cose non siano diventate definitive!

Il trattato istituisce una nuova amministrazione europea, chiamata Meccanismo Europeo di Stabilità (MES): da non confondere con i predecessori, i fondi di soccorso europei MESF e FSFE, di cui si sente molto parlare nei telegiornali in questi giorni !!! Il FSFE è dotato di massimo 440 miliardi attualmente, ossia 1320 euro per euro-cittadino.

Il MES sostituirà i due precedenti e avrà la facoltà di svuotare le Casse degli Stati quando e tutte le volte lo vorrà. Il MES non ha limiti. Il Consiglio del MES sarà composto dai 17 ministri delle Finanze che ne diventeranno i Governatori. Sono loro che prenderanno le decisioni. I parlamenti nazionali non avranno voce in capitolo sul MES, né sui suoi Governatori che godranno di una totale immunità (come del resto tutti i suoi dipendenti).

Fino a oggi Bruxelles ha reso pubblico un unico esemplare del trattato… in inglese! (il 96,5%della popolazione dell’eurozona parla altre lingue!).

TRATTATO CHE ISTITUISCE IL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITA’ (ESM)
E’ stato firmato l’11 luglio 2011. Curiosamente nessun giornale francese o internazionale vi ha consacrato il sia pur minimo titolo. Il trattato diventerà definitivo dopo la ratifica dei parlamenti nazionali. Normalmente tali ratifiche sono una semplice formalità ed è poco probabile che i deputati abbiamo già capito che il testo significa la fine del potere supremo del parlamento, quello di decidere il bilancio. E quando le Casse saranno vuote, anche noi dovremo stringerci la cintura sempre di più per salvare l’euro e le banche.

Bruxelles vuole che i Parlamenti dell’eurozona diano il loro accordo entro il 31 dicembre 2011.

Se agiamo rapidamente, possiamo ancora allertare l’opinione pubblica e tentare di impedirne la ratifica.

Articolo di Rudo de Ruijter

video di Jozeph Muntenbergh

Sottotitoli in italiano (NON A CURA DELLA SOTTOSCRITTA):
Link a YouTube : http://www.youtube.com/watch ?v=rFTbIGahzhU
E’ questo il futuro dell’Europa? E’ questa la nuova UE?

Una Europa senza democrazia sovrana ?

E’ questo che volete ?

Se non lo volete, inviate le petizioni per email ai membri del vostro Parlamento.

Per la Germania tramite Abgeordnete.de

Il trattato diventa definitivo quando i parlamenti dei 17 paesi dell’eurozona lo avranno ratificato. Le ratifiche dovranno avvenire entro il 31 dicembre 2011.

Che aberrazione è mai questa ?

Questa è stata la mia reazione quando vidi per la prima volta il video. Non è possibile una cosa simile!!! Un’organizzazione che può svuotare le casse degli Stati così? Viviamo in un paese democratico o no? Ho tuttavia fatta la ricerca dei testi ufficiali, è nel Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di Stabilità (MES).

TREATY ESTABLISHING THE EUROPEAN STABILITYMECHANISM (ESM) http://consilium.europa.eu/media/1216793/esm%20treaty%20en.pdf

Si possono ritrovare facilmente gli articoli citati nel video (dalla pagina 19). Per il resto del trattato, non ho potuto scoprire niente che potesse limitare questo potere dittatoriale in alcun modo. Ne ho ancora la pelle d’oca!

Ma com’è possibile nel contesto dei trattati dell’Unione europea? E’ un ampliamento illegale delle competenze dell’Unione! Cercando ulteriormente, sembrerebbe che siano intervenute tante decisioni discrete, prese rapidamente per rendere «possibile» l’attuazione di questo MES.

Sono sicuro che se dei politici in Francia volessero creare un club, con la prerogativa di potere svuotare le casse dello Stato quando vuole e quanto vuole, non riuscirebbe a ottenere gli adeguamenti di legge necessari, neanche dopo vent’anni! Ma la burocrazia bruxellese riesce persino ad adeguare i trattati in fretta e furia per effettuare il golpe in diciassette paesi contemporaneamente !!!

Lo sprint Bruxellese

Il 17 dicembre 2010 il Consiglio europeo aveva deciso che vi era bisogno di un meccanismo di stabilità permanente per rilevare i compiti del Meccanismo europeo di Stabilità finanziaria (MESF) e della Facilità di Stabilità Finanziaria europea (FSFE). Sono più noti in inglese come European Financial Stabilisation Mechanism (EFSM) e European Financial Stability Facility (EFSF). Sono due organismi costituiti tempestivamente, rispettivamente a maggio e a giugno del 2010 per erogare prestiti ai paesi troppo indebitati. Tuttavia per questi organismi mancava una base legale.

Si noti che queste due organizzazioni erano concepite esplicitamente per interventi finanziari ma l’emendamento nel Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea per istituire il MES consente anche d’istituire altri organismi in qualsiasi altro settore.

L’emendamento giunge il 25 marzo 2011. Per evitare di dovere organizzare nuovamente dei referendum in Europa, si riferiscono all’articolo 48,6 del Trattato dell’Unione europea, che consente al Consiglio europeo di decidere le modifiche negli articoli del trattato purché non comportino un ampliamento delle competenze dell’Unione. (Queste decisioni devono ciononostante essere ratificate dai parlamenti nazionali, con quella che è normalmente non di più di una semplice formalità.) L’emendamento consisteva nell’aggiunta apparentemente innocente a un paragrafo dell’articolo 136. In breve l’aggiunta stipula che «i paesi dell’UE che utilizzano l’euro sono autorizzati a istituire un meccanismo di stabilità per salvaguardare la stabilità dell’eurozona nel suo insieme». Qua non si tratta quindi più esplicitamente di stabilità finanziaria, ma anche di repressione degli scontri, di sorveglianza dei cittadini vivaci o di lotta contro qualsiasi elemento destabilizzante per l’eurozona, che potrà ai sensi dell’emendamento essere deferito di fronte ai nuovi enti europei.

In altre parole l’emendamento costituisce sicuramente un ampliamento delle competenze dell’UE. E’ quindi contrario all’articolo 48.6 del Trattato dell’Unione europea. Ciononostante nessun ministro e nessun parlamento nazionale ha fatto un cenno a Bruxelles dove continuano tranquillamente e rapidamente a redigere il trattato del MES.

Il 20 giugno 2011 i parlamenti nazionali autorizzavano che i compiti del trattato del MES sarebbero effettuati dall’UE e dalla Banca centrale europea.

L’11 luglio 2011 il trattato era firmato. Benché la firma fosse annunciata quel giorno dall’apertura di una conferenza stampa cui assistevano decine di giornalisti, il giorno dopo non si è potuto trovare nessun titolo sulla firma di questo nuovo trattato europeo né sui giornali francese né sui giornali stranieri. Era forse perché Juncker l’aveva annunciato in francese… prima di continuare la conferenza stampa in inglese?

Attualmente il trattato è in attesa di ratifica da parte dei parlamenti nazionali: la ratifica deve avvenire tra qui e il 31 dicembre 2011.

Il trattato non è ancora entrato in vigore che già si tratta della necessità di aumentarne il capitale da 700 miliardi (2100 euro per cittadini dell’eurozona) a 1500 o a 2000 miliardi e cioè tra due a tre volte tanto.

Secondo il testo del trattato dovrebbe entrare in vigore
a giugno 2013 ma adesso vogliono farlo per il 2012.
Logicamente chiederanno ai parlamenti che accelerino sui tempi di ratifica del trattato. In Germania il soggetto è dibattuto già. Apparentemente è necessaria un’accelerazione poiché un numero di tedeschi sempre maggiore si sta svegliando!
Se vogliamoimpiegare l’ultimo cavallo democratico per impedire l’avvento di questa dittatura, dobbiamo rapidamente risvegliare il maggior numero di cittadini e inviare il maggior numero di lettere e di mail di protesta ai deputati, ai politici e ai partiti politici (vedi lista di indirizzo sotto). Aspettare che alter persone lo facciano è un atteggiamento catastrofico allo stato attuale delle cose.

Se avete contatti all’estero, inviate loro le informazioni: nella maggior parte dei paesi dell’euro si sa poco o niente al riguardo.

Non appena si siede al trono un dittatore, lo si scaccia non prima di 30 anni e non vogliamo imporre questo ai nostri figli, vero?
Link verso la sessione di 30 foto:

http://consilium.europa.eu/council/photographic-library.aspx ?command=PIC&pic=1&bid=170&lang=en&rubrique=3736&dateEvent=11/07/2011&id=&picid=60bec2d5-00c7-43eb-8822-7970df493f13

Il seguito al sito: http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=27074


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grillone
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chiamarla dittatura mi sembra esagerato, ma sicuramente, con l'unione europea, abbiamo perso buona parte della nostra sovranità nazionale


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dana74
Illustrious Member
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l'ipotesi sul tappeto è quella della creazione di una governance economica europea
Supervertice su modifica dei Trattati Ue
Trichet: «Serve vera unione economica»
Per l'addio al presidente Bce, si incontrano Draghi, Merkel, Sarkozy, Lagarde, Barroso e Van Rompuy

MILANO - L'addio di Jean Claude Trichet alla presidenza della Bce celebrato a Francoforte diventa l'occasione perché i grandi protagonisti della politica e dell'economia europea si confrontino sul come affrontare la crisi. E' previsto infatti un colloquio tra il presidente francese, Nicolas Sarkozy, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il presidente della Bce, Jean Claude Trichet e il numero uno del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde. All'incontro parteciperà anche il futuro presidente dell'Eurotower, Mario Draghi, il presidente della commissione Ue, Jose Manuel Barroso e il presidente dell'Unione europea, Herman Van Rompuy. «Al termine dell'incontro non ci sarà nessun comunicato», dicono le fonti. Sul tappeto però ci sarebbe un passo in avanti verso una vera e propria governance europea in materia economica.

TRICHET - La linea la lancia il presidente uscente della Bce. Dopo il mercato unico e l'euro come moneta unica, occorre in Europa una vera unione economica, con «rigorosa sorveglianza sia delle politiche fiscali che delle politiche per la competitività» ha detto Jean-Claude Trichet nel suo discorso d'addio. «Il presente richiede un'azione immediata», ha detto. La crisi europea, secondo il presidente uscente della Bce, richiede un triplice approccio. «Quello che è necessario - sostiene Trichet - è di chiarire una gestione della crisi su tre fronti: rinforzare la capacità dell'Efsf di assicurare la stabilità finanziaria, rafforzare i bilanci delle banche europee e lavorare ad un'appropriata soluzione della crisi greca con aggiustamenti a medio termine».

VAN ROMPUY - «La situazione economica sta peggiorando», per questo la crisi può essere superata solo se «agiamo insieme e con decisione». È questo il monito lanciato dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy nella lettera indirizzata ai capi di stato e di governo dei 27 prima del vertice Ue di domenica. «La crescita sta rallentando in Europa e globalmente, in parte in sueguito ai rischi sul debito sovrano in certi paesi, che hanno anche un impatto sul settore bancario», scrive ancora Van Rompuy ai 27, sottolineando che «questo ci impone di prendere tutte le misure richieste per consolidare i bilanci, ridurre i livelli di debito e preservare la stabilità finanziaria». Allo stesso tempo, però, «è richiesta un'azione determinata anche per promuovere la creazione di posti di lavoro e una crescita sostenibile». «Voi tutti sapete che ci troviamo ad affrontare sfide che possono scoraggiare» ma «possiamo superarle solo se agiamo insieme e con decisione», ha messo in guardia il presidente Ue, dicendosi «fiducioso» che il vertice a Bruxelles «insieme saremo in grado di essere all'altezza» della situazione.

MERKEL - La crisi deve essere l'occasione per rafforzare l'Europa e «un cambio dei trattati non è da escludere, non è un tabù» ha detto la Merkel, spiegando che «se capiamo la crisi come un'opportunità, dobbiamo approfittarne e usare metodi non convenzionali»

BARROSO - La Commissione Ue e la Bce dopo la crisi hanno «chiesto un salto di qualità nella governance economica europea. Quella richiesta oggi sta trovando una risposta. Dobbiamo completare la nostra unione monetaria con una vera unione economica» ha detto Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione europea.

DRAGHI - Come presidente della Bce, Jean-Claude Trichet si è trovato ad affrontare «il compito e il periodo più difficile dalla sua creazione» e durante la crisi è stato «il primo, il più veloce» ad agire. Lo ha sottolineato Mario Draghi, designato presidente della Bce, durante una cerimonia per salutare l'uscente Trichet.

http://www.corriere.it/economia/11_ottobre_19/trichet-draghi-crisi_8ce3c064-fa6a-11e0-81c3-3aee3ebb3883.shtml

ah ci sarà la governance europea in materia economica....ma va?
Ma se è da quando è stata progettata l'euro che si mira a quello e da quando i gov nazionali farebbero come pare loro salvo poi ricevere la lettera di Trichet-Draghi di turno?

E chi li elegge questi della governance?

Questo è mero totalitarismo economico che ruba la vita di popoli e generazioni intere


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dana74
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non è stato nemmeno tradotto nelle lingue dei paesi membri già denota quantomeno il rispetto degli altri popoli, insomma si da per assodato che la lingua del Nuovo Ordine Mondiale sia l'inglese e va bene, niente mistero questo.

Ma di questa nuova misura succhiasangue, mettiamo in evidenza o una petizione (lo sò è poco, ma in questo caso manca proprio l'informazione di base) o un qualsiasi comitato che si batte...


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dana74
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Post: 14366
 

doc della camera dei deputati del 25 luglio

http://www.camera.it/561?appro=331&Sostegno+alla+Grecia+e+stabilizzazione+area+euro

raccapricciante tutto il testo ma in particolare

"Sulla base delle decisioni del Consiglio europeo, il 12 luglio 2011 gli Stati membri della zona euro hanno firmato il trattato istitutivo del meccanismo europeo di stabilità (MES), costituito quale organizzazione intergovernativa nel quadro del diritto pubblico internazionale con sede in Lussemburgo.

L'accesso all'assistenza finanziaria del MES sarà offerto sulla base di una rigorosa condizionalità politica nell'ambito di un programma di aggiustamento macroeconomico e di un'analisi scrupolosa della sostenibilità del debito pubblico effettuata dalla Commissione insieme al Fondo monetario internazionale (FMI) e di concerto con la Banca centrale europea (BCE). Lo Stato membro beneficiario sarà tenuto a realizzare una forma adeguata di partecipazione del settore privato in funzione delle circostanze specifiche e secondo modalità pienamente conformi alle prassi dell'FMI.

il MES avrà una capacità effettiva di prestito pari a 500 miliardi di euro, soggetta a verifica periodica almeno ogni cinque anni. Si cercherà di integrare la capacità di prestito del MES attraverso la partecipazione del FMI alle operazioni di assistenza finanziaria, mentre gli Stati membri che non fanno parte della zona euro potranno anche partecipare su una base ad hoc;
il MES avrà un capitale sottoscritto totale di 700 miliardi di euro. Di questo importo, 80 miliardi di euro saranno sotto forma di capitale versato fornito dagli Stati membri della zona euro e si aggiungeranno progressivamente a partire dal luglio 2013 in cinque rate annuali di uguale importo. Inoltre, il MES disporrà anche di una combinazione di capitale richiamabile impegnato e di garanzie degli Stati membri della zona euro per un importo totale di 620 miliardi di euro.
la ripartizione dei contributi di ciascuno Stato membro al capitale sottoscritto totale del MES sarà basata sulla partecipazione al capitale versato della BCE. Gli Stati membri, ratificando il trattato istitutivo del MES, si impegnano giuridicamente a fornire un contributo al capitale sottoscritto totale.

Per migliorare l'efficacia del meccanismo transitorio di stabilizzazione e del Meccanismo europeo di stabilità, i Capi di Stato e di Governo dell'Eurozona, nella riunione straordinaria del 21 luglio 2011, hanno convenuto di accrescerne la flessibilità, legata a un'adeguata condizionalità, consentendo loro di:

agire sulla base di un programma precauzionale;
finanziare la ricapitalizzazione degli istituti finanziari mediante prestiti ai governi, anche nei Paesi che non partecipano al programma;
intervenire sui mercati secondari in base a un'analisi della BCE che riconosca l'esistenza di circostanze eccezionali sui mercati finanziari e rischi per la stabilità finanziaria, e in base a una decisione adottata di comune accordo dagli Stati membri al fine di evitare il contagio."


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