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Messaggio di una repubblica "stivale" alle generaz


paolom
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IL MESSAGGIO DI UNA REPUBBLICA "STIVALE" ALLE GENERAZIONI CHE CI STANNO FACENDO "LE SCARPE"

Mentre l’opinione pubblica si divide per compiacere o no dei governanti che riescono a fare grandi puttanate e ben poco di concreto, la procura di Catania arresta 48 persone e sequestra 105 imprese. E ce ne sono di “nomi bene” nella lista! Estorsioni, omicidi, collusioni con Cosa Nostra… insomma una notizia seria che passa in secondo piano per lasciare le prime pagine alle ultime vicende della personale telenovela del Premier.

E tutti addosso, a criticare, a dire, a fare… quando poi a baciare Rumy e le sue amiche ci si tufferebbero l’80% dei maschi italici e ad un politico potente un buon 60% delle signore (che poi dicono anche…… “noooo, io neanche per tutto l’oro del mondo”, frase ipocrita e scontata) nuoterebbe nelle piscine di Villa Certosa o di Antigua la mattina e navigherebbe fra un’estetista, un chirurgo plastico ed un parrucchiere nel pomeriggio.

Non è che ci si chieda, come persone eticamente evolute, quali problemi sociali o culturali portino queste ragazze nei letti di chicchessia o i maschietti ad avere come principio ispiratore quello di diventare “Il Boss” del gruppo, non è che ci si pongano problemi di istruzione, formazione o educazione; si bypassano semplicemente i drammi che queste giovincelle e questi bulli di quartiere vivono con il grido “Allo scandalo!” e non tenendo presente che l’ambizione di ogni rampante neo affacciato alla società globale di oggi è quella di “Esser qualcuno”. Se fai l’operaia in fabbrica con un contratto precario non avrai mai la possibilità di prendere una busta con migliaia di euro dentro, sculettando per una sola notte. Ti farai solo rompere il culo tutte le notti del mese per accumulare qualche euro in più di straordinario (se poi te lo pagano!).

Ruby, Nadia, le veline, le “modelle”, altro non sono che il frutto dei pasticci che abbiamo combinato non riuscendo a gestire quel fenomeno che si chiama “consumismo”, fenomeno che resta innocuo se hai i soldi per calartici dentro, ma che diventa arma di “distruzione morale di massa” se non hai la stessa disponibilità economica dell’alta borghesia. E questo non ha niente a che vedere con la provenienza, con i paesi di origine o con le solite stronzate di circostanza che si spiattellano in video o sulla stampa etica, perché le cose sono cambiate in ogni angolo del mondo grazie a quel fenomeno che sia chiama globalizzazione e che internet ha fortemente potenziato. Oggi anche in Rwanda il ragazzino che negli anni ottanta ti facevano vedere magro, magro con la pancia gonfia e che magari oggi riesce anche a sopravvivere da patologie come la Malnutrizione Proteico Energetica, dalla febbre di lassa, dalla schistosomiasi o da altre malattie gravi, grazie all’aiuto del nostro “volontariato missionario internazionale”, può morire e vent’anni perché reclutato come militare in un conflitto etnico che comunque a livello economico qualcosa ti ripaga o per guerre fra bande che hanno come finalità quella di contendersi il mercato per attività illegali; stile di vita che gli permette di indossare quelle scarpe Nike o di avere quel Nokia ultimo modello che si vede nella propaganda pubblicitaria dei “paesi ricchi” e che hanno tutti i signori in giacca e cravatta. L’immagine, l’apparenza, quella si è potere! L’esser riconosciuto come leader di un gruppo, di una comunità, di una nazione, di una comunità è l’obiettivo primario di una generazione che sogna di cambiare e che coglie molto più i punti deboli di un sistema di quanto li possiamo cogliere noi. Non importa poi se in casa con i fratelli più piccoli manca il riso o il grano, basta poter uscire in strada e mostrare che il potere è avere un di dietro targato Lewi’s Strauss. Tutto il mondo è paese, dicevano i vecchi qualche anno fa. Ed infatti fra nuove generazioni non ci sono neanche troppi problemi relazionali, chiunque ormai scambia opinioni con il coetaneo del Camerun, del Brasile, delle Filippine o del Madagascar. Tanto nei forum gli argomenti di discussione sono quasi sempre gli stessi: si parte dall’amore per un cantante a quello per un marchio ultimo grido. Poi si arriva a confrontarsi e si scopre che l’unica differenza è il colore della pelle o i nomi degli amici del cuore. Succede negli altri paesi europei, succede in Africa, in Sudamerica e nel Sud Est asiatico. Succede nelle camerette di quei ragazzi che abbiamo in casa e che crediamo figli perfetti, finché poi non li troviamo sdraiati nella saletta di un pub completamente ubriachi della vita. Abbiamo presente che tantissime anonime adolescenti per una ricarica sul telefonino o per un ingresso gratuito nel locale “in” della città si spogliano davanti ad una web cam o fanno sesso virtuale con altrettanti maniaci nostri compaesani? Non vedo molte differenze nei comportamenti di tanti anonimi figli della nostra società, non vedo differenza fra una baby gang e gli atteggiamenti di un Corona, non vedo differenza fra una ragazzina thailandese che si prostituisce con lo sfigato europeo sessantenne per comprarsi i vestiti decenti ed una ragazzina italiana di 15 anni che nelle foto del web appare come una provocatrice sensuale o come mangiatrice di uomini.

Siamo realisti e veramente adulti, una volta tanto: tutti questi sintomi sono visibilissimi e non è facile analizzare i perché questa forma di malattia del nuovo millennio avanza così veloce. Gli adolescenti oggi pare che abbiano tutti i vizi degli adulti e tutti i complessi dei bambini. Ed anche quell’astuzia tecnologica che noi non possiamo capire. Quanti genitori oggi sono in grado di controllare i contatti dei propri figli, la loro vita o quanti si illudono di farlo? Cazzate, nessuno controlla più nessuno.

I “Bulli e le Pupe” che le sfigate generazioni degli anni cinquanta e sessanta hanno messo al mondo, senza prima aver capito quante assurdità hanno fatto parte del loro percorso, questa morale l’hanno acquisita grazie al tanto scalpore che si da a queste notizie di cronaca Porno/Rosa. Nel pensiero di un’adolescente non c’è più la costruzione di un suo futuro professionale, ma la innata voglia di “sfondare nel mondo dell’immagine”, di distinzione e di vivere bene. Avere a disposizione soldi per comprarsi un i-pod di ultima generazione, un netbook luccicante, un cellulare ultimo grido. Questo è quello che conta, questo è ciò che vedono nei volantini pubblicitari dei grandi magazzini che ti piovono ogni giorno nella cassetta della posta, questo è ciò che fa di loro persone accettate o meno. Andare nelle discoteche di tendenza, buttarsi dentro ad una bottiglia di vodka con attaccate alla lingua le pasticche di tavor rubate alla nonna inconsapevole, giocare a sballarsi per dimenticare l’alienazione quotidiana, avere le chiavi del bolide di papà, passare dall’ecstasy alla cocaina nell’arco di un fine settimana, fare giochi erotici da pubblicare poi su youtube……..questo è quello che interessa le nuove leve che questo paese ha creato. Tanto si resta in casa fino a 40 anni perché mamma provvede, quando va bene, e quando va male in casa ci si torna a 45 con figli e problemi da sbattere sul tappeto d’ingresso come proforma. E poi mamma, che magari è una ex femminista che non riconosce ancora a sé stessa quanti danni abbia fatto lo sbandierare continuo di slogan idioti (mal interpretati e ribaltati proprio nel concetto di base da ragazzine che per libertà sessuale intendono la “svendita” del proprio corpo sull’una o sull’altra web page), si interroga, si prova a dare delle risposte troppo complicate e decide di far finta di non vedere, aspettando magari la divina provvidenza che bestemmiava un giorno si ed uno no, negli anni dei figli dei fiori.

Inutile mandare la propria pupa o il proprio bullo all’oratorio quando poi, una volta davanti ad un personal computer, chiusi nelle loro stanze, questi ragazzi cliccano le chat line
s più assurde o fanno di quelle provocazioni che risveglierebbero anche gli istinti sessuali di un monaco ottantenne!
Inutile correre ai ripari lamentandosi nei salotti di Bruno Vespa dal momento che ciò che fa del nostro paese, un paese degno dell’appellativo di “Stivale”, è proprio quel complesso notizie di fango che restano attaccate finché non piove o finché con le gambe si entra nelle acque di un fiume per purificarci nell’attesa di pescare due lucci per fare cena.
Un’inchiesta che in regioni come Lazio, Toscana, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia vede scattare le manette per il consigliere della Provincia di Catania dell'Udc, Antonino Sangiorgi, l'assessore del Comune di Palagonia, Giuseppe Tomasello, l'imprenditore e assessore al Comune di Ramacca, Francesco Ilardi, il deputato regionale dei Popolari per l'Italia domani (Pid) Fausto Fagone ex sindaco del comune di Palagonìa e vede il Presidente della Regione Sicilia indagato, non ha rilevanza in questo preciso momento.
Tutto questo non è sulle prime pagine, perché questi signori non hanno un fisico da copertina, non destano le attenzioni dei media per le loro frequentazioni in rosa e non amano farsi vedere imbellettati o apparire come i “machos” di turno.
Ma nel contempo si arricchiscono e portano avanti un progetto di conquista del potere, senza che nessuno si pronunci, perché non c’è più spazio in questo paese per indignarsi di tanto malaffare.
E poi si sa che gli italiani sono più attratti dal gossip e dalla cronaca, perché sono argomenti che richiedono meno preparazione e meno sforzo mentale, perché consentono di inventarsi pellegrinaggi domenicali nei luoghi dove sventurate persone perdono la vita solo “per il gusto di……..” e di passare un paio d’ore facendo un giretto per ammazzare il tempo. Fra l’omicidio in giallo di Sarah Scazzi e le avventure delle ragazze immagine nelle ville del Premier, non c’è più una mezza paginetta per parlare di futuro, di crisi economica, di eventuali proposte per cercare soluzioni.
E’ vero, gli stivali se sono di gomma galleggiano, ma con tutti i buchi che si stanno avvicinando l’uno all’altro, prima o poi si formerà uno squarcio irreparabile che ci costringeranno ad andare a cercare un nuovo paio di scarpe. E non saremo neanche capaci di sceglierle, magari puzzeranno ancora di più!

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