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8 Aprile 2014 13:00
MILANO: MANIFESTAZIONE NO EURO, COORDINAMENTI POPOLARI SFILANO IN CITTÀ
6 aprile 2014
I coordinamenti popolari di Lombardia e Piemonte insieme per dire NO a questa Europa ed a questa moneta che con prepotente evidenza stanno devastando l’economia delle nazioni.
Il tema è serio.
Non si tratta solo di una questione economica, seppur grave. In gioco vi è molto di più.
L’unione europea, così come funziona oggi, pretende la distruzione delle sovranità nazionali che certamente devasta le economie, ma anche molti altri aspetti della vita civile e dignitosa delle nazioni che hanno aderito al progetto europa.
Non è ora utile discutere se si tratti di un progetto malvagio che fin dalle origini aveva come scopo proprio la distruzione dei paesi sovrani (come sostengono alcuni) oppure se si sia trattato di un progetto buono nelle intenzioni e poi realizzato malissimo (come sostengono altri); ciò che ai cittadini preme sottolineare è che, in ogni caso, come stanno andando le cose non è ulteriormente tollerabile.
La manifestazione di Milano è solo l’inizio di un percorso di proteste analoghe in altre città, volte ad esprimere una precisa volontà dei cittadini nella direzione di una piena riaffermazione della sovranità italiana, non solo monetaria, anche se questo aspetto è fondamentale e prioritario. La piena sovranità è dei cittadini, di ogni singolo cittadino, come chiaramente stabilito dalla nostra carta costituzionale, con triste evidenza oggi ignorata da chi legifera e sceglie per il paese intero. La volontà popolare è quindi quella di ripristinare senza indugi la sovranità di ogni cittadino in campo monetario ed economico, ma anche politico (una legge elettorale decente) ed inoltre medica (il diritto alla scelta delle cure), alimentare (diritto di dire no agli OGM e diritto di scegliere liberamente la propria alimentazione), giusto per citare i capitoli più importanti di un argomento tanto vasto quanto importante ed irrinunciabile.
La manifestazione, che ha registrato una considerevole partecipazione, ha visto emergere alcuni importanti aspetti nuovi.
Innanzitutto, che i cittadini si informano in modo autonomo ed alternativo rispetto ai mass media sui temi più delicati della vita pubblica e che raggiungono autonomamente una chiara determinazione delle proprie scelte in merito al destino del proprio paese e, quindi, del proprio.
Conseguentemente, si profila un atteggiamento politico del tutto nuovo. I cittadini non sono più disposti a consegnare una delega in bianco ai partiti, i quali avrebbero dovuto realizzare il progetto del bene comune, ed attendere da essi che si decidano a porvi mano. La storia degli ultimi anni ha tristemente dimostrato che, finita la campagna elettorale, i partiti si “dimenticano” del fondamentale rapporto fiduciario insito nel meccanismo di rappresentanza, e si dedicano esclusivamente ai propri affari ed interessi che, purtroppo, sono in forte contrasto con il bene comune. Si profila così la volontà popolare di rappresentare con determinazione le proprie scelte in merito al destino del paese, senza riconoscere la pretesa dei partiti di essere gli unici interpreti di questo ruolo. Si tratta di una spetto del tutto nuovo ed impensabile sino a qualche anno fa; con evidenza, l’abuso del ruolo da parte della politica partitica ha risvegliato il senso civico dei cittadini i quali ora lo esprimono. Si tratta di una novità importante, che lascia ben sperare per il prossimo futuro.
Fonte: Coordinamento 9 dicembre Torino
http://www.crisitaly.org/notizie/milano-manifestazione-euro-coordinamenti-popolari-sfilano-in-citta/
o cielo, ecco i "reazionari" del 9 dic......non ci sono sigle "politically correct"...pericolo pericolo! La democrazia è minacciata...