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Trezzo sull'Adda, degrado e topi, intollerabile abbando


autocostruttore
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Il comune di Trezzo sull'Adda è uno dei 5 dell'area milanese che partecipano al progetto sperimentale di edilizia sociale in autocostruzione assistita promosso dalla regione Lombardia, rispetto a cui ALER e ALISEI ONG hanno aderito proponendosi come soggetti esecutori.
Il progetto prevede che siano i beneficiari stessi del bando, le famiglie, a compiere il lavoro in cantiere per realizzare, sotto attenta e capace supervisione, le case che, una volta terminate, rimarranno per 10 anni di proprietà di Aler, cui i beneficiari pagheranno un canone di affitto agevolato (400 €) ed in seguito potranno riscattare ad un prezzo molto competitivo (a Trezzo 77.000 € per una abitazione di 94 mq).
La Lombardia assegna 11,8 milioni € per realizzare 125 abitazioni con questa modalità.
Il Comune destina ulteriori 171.000 € al progetto, per bonifica e opere di urbanizzazione dell'area. Il bando viene pubblicato nel 2005.
Tempi previsti per il completamento dell'opera, che a Trezzo prevede la realizzazione di 12 abitazioni suddivise in 2 palazzine, sono di 24-30 mesi.

Nel 2008 il cantiere non è ancora terminato ma sulla stampa si legge: «Con questo metodo i costi di costruzione si abbattono fino al 60 per cento - spiega Simona Montesi di Alisei - l’'esperienza di Trezzo è stata molto positiva». Soddisfatto del risultato Giorgio Colombo, assessore alle Politiche Sociali: «Diamo un bel taglio alla lista d'’attesa per le case popolari, promuovendo una logica diversa dall'’assistenzialismo fine a se stesso. Con l'’autocostruzione le famiglie in difficoltà si sono rimboccate le maniche». da IL GIORNALE del 7 luglio 2008 .

Dal sopralluogo del 12 agosto 2013 emerge però una realtà ben diversa:

VIDEO: http://youtu.be/WWQeXZbNe0M

Il cantiere è fermo da circa 4 anni:

- al piano terra sono stati rubati serramenti e sanitari... dopo di che è stato tolto il ponteggio;

- come si vede in un paio di foto, gli intonaci si stanno staccando, e il cantiere all'interno è pieno di feci (cacche) e rifiuti, e all'esterno invaso da rovi e arbusti di ogni genere, oltre che discarica di qualsiasi roba (ma la ASL non ha niente da dire???);

- ora il cantiere ospita "sbandati" senza dimora, spacciatori, giovani saccheggiatori, torme di zanzare e enormi ratti... animali che invadono le vicine case Aler... molto vicine, considerato che il cantiere è stato insediato nel "giardino" che divideva due caseggiati Aler pre-esistenti, col risultato che... il giardino non c'è più, le case nuove neppure, i soldi stanziati chissà dove sono finiti, e abbondano ratti, zanzare e personaggi ambigui (la scuola è a 100 metri!)... e nel frattempo nessuno che abbiamo mai messo in atto una bonifica, o anche solo una recinzione che svolgesse la propria funzione...Ringrazio il cittadino che mi ha inviato le foto!


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