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" O larghe intese o me ne vado!"


pietroancona
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Larghe intese o me ne vado! !

Ieri il Parlamento ed i Grandi Elettori rappresentanti dei 20 staterelli italiani un totale di 1007 persone, una vera e propria folla di privilegiati ha ascoltato e applaudito freneticamente un offensivo ed insultante discorso che mai Capo dello Stato ha rivolto al massimo organismo rappresentativo nel suo Paese.
Sostanza del discorso è stata questo: o farete il governo che dico io oppure me ne vado! Cioè precipito il paese in una gravissima crisi istituzionale che ne potrebbe mettere a repentaglio la sua stessa sopravvivenza!

Napolitano ha rimproverato al Parlamento di non avere ascoltato la sua richiesta di cambiare la legge elettorale e di non avere riformato la seconda parte della Costituzione.
Ha detto che non bisogna avere orrore delle larghe intese. Insomma ha fatto un pressing duro sul PD perchè accetti l'alleanza con Berlusconi ed i suoi senza fare tante storie. Ha delineato una teoria politica secondo la quale le alleanze tra forze diverse sono indispensabili alla democrazia.

La dura reprimenda di Napolitano al Parlamento ed alle Regioni è un oltraggio alla Costituzione. Il Presidente della Repubblica non può contestare al Parlamento le sue deliberazioni o le sue omissioni. La legge elettorale che contesta reca il sigillo del suo predecessore Carlo Azelio Ciampi. Non può rimproverare riforme di un ordinamento protetto da leggi e che dura sin dalla nascita della Repubblica. Il Capo dello Stato può entrare nel merito delle leggi al momento della loro emanazione per approvarle o rinviarle alle Camere ma non farne oggetto generale di contestazione al Parlamento del suo operato. Contestando come ha fatto ieri cambia i rapporti i tra i poteri dello Stato.

Ieri Napolitano ha fatto nei confronti del Parlamento la stessa operazione che aveva fatto verso la Magistratura quando ha impugnato davanti la Consulta le decisioni della procura di Palermo e ne ha chiesto, ottenendola, la cancellazione. Ha ingrandito il suo ruolo a scapito di quello degli altri. .

Inoltre Napolitano è corresponsabile con questo Parlamento delle leggi che sono state emanate con la sua firma. Le due leggi sulla sicurezza nazionale che introducono normative in contrasto con la Costituzione, le leggi ad personam per favorire Berlusconi, le leggi sul fiscal compact che impegnano l'Italia per un lunghissimo periodo di tempo, la legge Fornero che disattende la Costituzione ed i suoi principi in materia di lavoro.

Non è affatto vero che una democrazia vive se i suoi maggiori partiti si accordano tra di loro. La democrazia è garantita sopratutto dalla dialettica tra maggioranza ed opposizione. Una democrazia può anche morire per l'accordo dei suoi maggiori partiti.


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oriundo2006
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Le larghe intese sono praticamente indispensabili se si vuole riformare la Costituzione, la quale richiede amplissime maggioranze allo scopo ( Art. 138 ). Il Presidente puo' indirizzare alle Camere un 'messaggio' ( art. 87 ) ma ovviamente non puo' SOSTITUIRSI AD ESSE QUANTO AD INDIRIZZO DELLA LORO VITA LEGISLATIVA. Questo spetta ai componenti di Camera e Senato ( obvius ai 'partiti' ) senza vincolo di mandato, proprio perciò, per rendere le Assemblee un 'corpo' giuridico 'autonomo' dotato di una propria 'volontà' specifica e libera. La loro 'personalità giuridica' appare costituirsi proprio 'voltando le spalle' ad ogni spinta o tentazione esterna quale che sia. E' evidente che oggi siamo in un contesto differente da 70 anni fa: le dotte interpretazioni, il richiamo retorico alla 'volontà del legislatore', le chiose tecnico-politiche non possono mascherare questa realtà: la linea di tendenza emersa negli ultimi anni è proprio quella di costituire il corpo legislativo 'sovrano' MA dipendente dalle istanze sia comunitarie ( cui è fin troppo sensibile, anzi prono ), sia da quelle internazionali ( che sappiamo essere assolutamente cogenti ... ) sia da quelle interne ed ISTITUZIONALI, in primis dalle sollecitazioni del Capo dello Stato in funzione supplettiva addirittura della funzione di indirizzo politico GENERALE. Napolitano si è inserito nel 'vuoto' lasciato dai partiti, completamente screditati dall'opinione pubblica, e pare un maestro di scuola di fronte ad una scolaresca indisciplinata e fannullona, che bighellona inane di fronte ai compiti assegnati. Verrà rimandata a settembre ? Oppure continuerà ad oziare nei vizi e nelle chiacchere inutili ? Oppure verrà commissariata da un 'uomo forte', di cui Napolitano appare prefigurarne intenzioni e ruolo ? Molte delle colpe addossate a Napolitano appartengono in verità al nostro Parlamento così come congegnato tanti anni fa nonchè all'attività dei partiti, anello di congiunzione interno-esterno ( e quindi contraddittorio rispetto all'architettura generale ) fra Camere e 'popolo'. La crisi italiana è realmente irrimediabile all'interno del 'sistema' e quello di Napolitano appare l'ultimo atto prima del tracollo.


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Tonguessy
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una vera e propria folla di privilegiati ha ascoltato e applaudito freneticamente un offensivo ed insultante discorso che mai Capo dello Stato ha rivolto al massimo organismo rappresentativo nel suo Paese.

Ah, il Kapò dello Stato!


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pietroancona
Famed Member
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Le larghe intese sono praticamente indispensabili se si vuole riformare la Costituzione, la quale richiede amplissime maggioranze allo scopo ( Art. 138 ). Il Presidente puo' indirizzare alle Camere un 'messaggio' ( art. 87 ) ma ovviamente non puo' SOSTITUIRSI AD ESSE QUANTO AD INDIRIZZO DELLA LORO VITA LEGISLATIVA. Questo spetta ai componenti di Camera e Senato ( obvius ai 'partiti' ) senza vincolo di mandato, proprio perciò, per rendere le Assemblee un 'corpo' giuridico 'autonomo' dotato di una propria 'volontà' specifica e libera. La loro 'personalità giuridica' appare costituirsi proprio 'voltando le spalle' ad ogni spinta o tentazione esterna quale che sia. E' evidente che oggi siamo in un contesto differente da 70 anni fa: le dotte interpretazioni, il richiamo retorico alla 'volontà del legislatore', le chiose tecnico-politiche non possono mascherare questa realtà: la linea di tendenza emersa negli ultimi anni è proprio quella di costituire il corpo legislativo 'sovrano' MA dipendente dalle istanze sia comunitarie ( cui è fin troppo sensibile, anzi prono ), sia da quelle internazionali ( che sappiamo essere assolutamente cogenti ... ) sia da quelle interne ed ISTITUZIONALI, in primis dalle sollecitazioni del Capo dello Stato in funzione supplettiva addirittura della funzione di indirizzo politico GENERALE. Napolitano si è inserito nel 'vuoto' lasciato dai partiti, completamente screditati dall'opinione pubblica, e pare un maestro di scuola di fronte ad una scolaresca indisciplinata e fannullona, che bighellona inane di fronte ai compiti assegnati. Verrà rimandata a settembre ? Oppure continuerà ad oziare nei vizi e nelle chiacchere inutili ? Oppure verrà commissariata da un 'uomo forte', di cui Napolitano appare prefigurarne intenzioni e ruolo ? Molte delle colpe addossate a Napolitano appartengono in verità al nostro Parlamento così come congegnato tanti anni fa nonchè all'attività dei partiti, anello di congiunzione interno-esterno ( e quindi contraddittorio rispetto all'architettura generale ) fra Camere e 'popolo'. La crisi italiana è realmente irrimediabile all'interno del 'sistema' e quello di Napolitano appare l'ultimo atto prima del tracollo.

non è una prescrizione medica il cambio della Costituzione! Lo scopo delle larghe intese non è comunque questo quanto costringere il PD ad accordarsi e fare un governo con Berlusconi, cosa per la quale parte della base del PD recalcitra-


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dana74
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a detto che non bisogna avere orrore delle larghe intese. Insomma ha fatto un pressing duro sul PD"

ma quale pressing duro. Dopo una campagna elettorale fatta di Mai con Berlusconi nonostante i 14 mesi precedenti ha votato compattamente insieme ad esso non sapeva come giustificarsi davanti alla base.


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