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Offensiva Vs. le rinnovabili mentre arrivano catastrofi


marcopa
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
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Quello che segue e' un articolo di oggi( 27 gennaio) del sito www.sole24ore.com, di proprieta' della Confindustria, dove si racconta l' intervento dell' Authority Energia dopo che il GSE in un comunicato stampa (25 gennaio) ha fatto una stima di 7.000 MW di potenza fotovoltaica installata al 31 dicembre 2010.

Innanzi tutto vediamo cosa dice il Gse, ne avevo gia' scritto il 25 gennaio stesso nel post "Le sorprese annunciate del fotovoltaico italiano".
Il Gse dice che 2.800 Mw allacciati nel 2010 sono stati gia' incentivati.
Scrive che altri 200 MW allacciati nel 2010 saranno incentivati nelle prossime settimane.
Inoltre 4.000 Mw hanno chiesto di usufruire della legge 129/2010, legge che permette a impianti installati nel 2010 ma allacciati nei primi sei mesi del 2011 di usufruire degli incentivi 2010, cioe' del secondo conto energia del 2007.
La cifra di 2.800 MW e' vera, e' riportata dal contatore situato nella Home Page del sito www.gse.it, che viene aggiornato in tempo reale.
La stima di soli altri 200 MW installati allacciati nel 2010 che usufruiranno degli incentivi la vedo piuttosto azzardata. Gli impianti allacciati entro il 31/12/2010 hanno 60 giorni di tempo per chiedere gli incentivi, quindi il numero delle domande presentate non sara' noto al Gse fino ai primi di marzo. Senza entrare in un mare confuso di cifre sono convinto che saranno almeno 600 MW gli impianti allacciati nel 2010 che usufruiranno degli incentivi oltre i 2800 MW gia' ufficiali.
Sicuramente azzardato anche sostenere che i 4.000 MW che hanno fatto domanda avranno tutti gli incentivi 2010. E' vero che per fare la domanda hanno dovuto presentare una asseverazione di fine lavori di un tecnico abilitato, ma credo che qualche domanda di usufruire della 129/2010 non arrivera' alla convenzione per gli incentivi. Per esempio per il primo conto energia 2005-2006 sono state ammesse 12.000 domande per una potenza di 387 MW, risultano in esercizio 5.000 impianti per 163 MW.
Ma quello che un po' mi irrita e' quello che ho visto, sentito e letto in questa settimana e ho riportato, sicuramente in maniera confusa, su i forum di questo sito.
Fino a lunedi' 24 la previsione piu' elevata per gli incentivi 2010 era del Gse e di 3.000 Mw. Nella sede CGIL nella Conferenza introdotta da Rifkin che metteva in guardia da catastrofi in arrivo (nel Forum dal Mondo si puo' leggere una intervista a Rifkin postata da Tao), il rappresentante della Confindustria ha parlato di 6000 MW fotovotaici incentivati e sparava sugli incentivi. Il giorno 25 e' uscito il comunicato del Gse, reso noto in una audizione in una commissione parlamentare, dove si parla per la prima volta di possibili 7.000 Mw fotovoltaici incentivati. Oggi 27 gennaio il Sole24ore pubblica questo articolo su carta e su Web. Si sa, il mondo e' piccolo ma l' Autority per l' Energia e la Confindustria mi sembrano troppo vicini...... e non e' lontano da loro neanche il nucleare.
Non so se qualcuno e' riuscito a leggermi fino a qui, quello che segue e' comunque quello che pubblica il sito del sole24ore.

Dal sito sole24ore, in Home Page, con caratteri un po' piu' vistosi.

Zavorra «verde» da 4 miliardi. L'Authority chiede misure anti-speculazione per le energie rinnovabili

Una superbolletta 2011 da 4 miliardi di euro solo per incentivare le energie rinnovabili. Esosa, iniqua e soprattutto impiegata male. L'accusa, infiocchettata di proposte, viene dall'Authority per l'Energia. Che non ha perso tempo dopo l'ultima diagnosi sull'accelerazione all'energia solare che il nostro paese ha però ottenuto a carissimo prezzo (si veda Il Sole 24 Ore di ieri).

La reazione è tempestiva anche perché siamo alle ultime battute nel confronto tra il Governo e le categorie coinvolte nella riforma degli incentivi prevista dal decreto legislativo «che sarà approvato a breve» ha affermato proprio ieri il ministro dello Sviluppo, Paolo Romani.

Attutire e rimodulare gli incentivi tenendo conto dell'evoluzione tecnologica (che consentirebbe sussidi sempre più lievi) e delle esigenze di trasparenza nella loro erogazione? Belle parole, da tutti condivise. Sta di fatto che il confronto conferma una grande divaricazione di tesi e interessi. Le associazioni degli operatori si battono per attenuare gli aiuti il meno possibile. Se ne fa interprete l'Assosolare, che plaude per l'obiettivo dei 7 gigawatt di energia fotovoltaica raggiunta a fine 2010 e invita a raddoppiare il target nazionale (praticamente già raggiunto) degli 8mila megawatt al 2020.

Intanto gli amministratori locali rivendicano se non altro regole chiare e tempestive: proprio ieri il governatore della Puglia, Niki Vendola, ha protestato contro i ritardi del Governo nel comunicare i nuovi obiettivi da assegnare in maniera differenziata alle regioni. Le associazioni ambientaliste più vivaci, come gli Amici della Terra, invitano invece a premere con maggiore decisione sull'efficienza, chiudendo ancora di più il rubinetto dei sussidi agli impianti.

Tutto ciò incalza l'Authority per l'energia. Che in una segnalazione al Governo e Parlamento chiede opportuni «correttivi» allo schema dell'ultimo decreto legislativo sui sussidi. Il costo totale per incentivare le sole rinnovabili vere (escluse le "assimilate") è passato - puntualizza l'Authority – dai 2,5 miliardi di euro 2009, ai 3,4 miliardi 2010 fino a superare quest'anno i 4 miliardi.

Come promuovere bene le rinnovabili tenendo fede agli obiettivi europei senza pesare eccessivamente sulle bollette? Con «regole certe, misure anti-speculazione e meccanismi di mercato» sintetizza l'Authority. In particolare occorre «limitare drasticamente il rinvio a futuri decreti attuativi per garantire agli operatori norme e tempi certi per gli investimenti». Bisogna inoltre privilegiare «strumenti di mercato» (come le aste per tutti i tipi di fonti), evitando «l'eccessivo ricorso a meno efficienti incentivi amministrati» (i sussidi diretti e indiscriminati).


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