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Omaggio agli iracheni «martiri della libertà»


Tao
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Illustrious Member
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Dalle 11 di domani mattina Milano avrà il «Parco martiri della libertà iracheni vittime del terrorismo». Così il sindaco Albertini rinominerà il Parco Martesana. Un'iniziativa coraggiosa, con una forte connotazione etica, politica e civile, in netto contrasto con chi in seno al Consiglio comunale, ma anche alla Procura milanese, ritiene che i martiri sarebbero i terroristi, non le loro vittime. Una decisione, finora unica in Europa, basata sulla condanna totale e assoluta del terrorismo che colpisce i «contingenti di pace» internazionali, i militari e i poliziotti iracheni e, soprattutto, le migliaia di civili massacrati indiscriminatamente. Che afferma in modo esplicito che le vittime del terrorismo in Iraq vanno onorate al pari delle vittime del terrorismo in Italia, nella consapevolezza che siamo tutti impegnati in una comune battaglia per la vita e la civiltà contro la cultura della morte e le barbarie.

Nel suo breve intervento Albertini spiegherà che la dedica di un parco ai «martiri della libertà iracheni» serve a «ricordare che, accanto ai caduti e ai feriti militari e civili dei contingenti di pace e delle organizzazioni governative inviate da tante nazioni democratiche, ogni giorno cadono negli attentati orditi dal terrorismo frutto dell'odio, dell'intolleranza e dell'oscurantismo decine di iracheni, spesso giovanissimi, che hanno deciso di combattere un'eroica battaglia di pace e libertà per la loro terra e per il loro Paese». Il sindaco sottolineerà che «nella follia dell'omicidio di massa, del massacro, vi è una logica: forze armate e polizia, in Iraq come in Italia, rappresentano lo Stato, l'unità nazionale, la percezione dell'esistenza di un potere legittimo e la sovranità dello stesso. Ogni vittima irachena caduta per quella democrazia per la quale si battono, soffrono e muoiono anche tanti nostri concittadini italiani deve essere ricordato, al di là di ogni retorica, al di là di ogni facile demagogia, come un eroe della libertà».

Sono personalmente soddisfatto di questa nobile azione del Comune di Milano perché fa proprio un appello da me espresso proprio all'inizio del mio ultimo libro Vincere la paura : «Tutti noi dovremmo essere grati agli eroici "martiri della libertà" iracheni (...). Il mio auspicio è che non solo a Bagdad, ma in tutte le capitali delle nazioni civili, si dedichi una piazza o una via ai "martiri della libertà" iracheni. Probabilmente resteranno anonimi. Forse cadranno nell'oblio. Ma noi dobbiamo sapere che una piccola fetta di storia che coincide con la nostra vita è cambiata grazie a loro». Mi riferivo al sacrificio dei poliziotti che si opposero ai terroristi suicidi quando tentarono di avvicinarsi ai seggi elettorali il 30 gennaio 2005.

La cerimonia di rinomina del Parco Martesana avverrà dall'ingresso in fondo a via Agordat. Insieme al sindaco saranno presenti il presidente del Parlamento del Kurdistan, Adnan Al Mufti, anch'egli sopravvissuto a un attentato terroristico, l'ambasciatore iracheno in Italia, Mohammed Al Amili, il console generale iracheno, Sinan Al Sheikh, e il portavoce della Comunità curda in Italia Adib Fateh Ali.

Magdi Allam
www.corriere.it/allam
14.05.06


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