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Pd:Liberal chiedono dimissioni di Fassina


marcopa
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ANSA.it Pd: Liberal chiedono dimissioni di Fassina (responsabile economico del Partito Democratico)
Richiesta firmata da Bianco e Ichino
23 novembre, 15:35

ROMA - I Liberal del Pd guidati da Enzo Bianco, a cui aderisce anche Pietro Ichino, hanno chiesto le dimissioni di Stefano Fassina da responsabile Economia del partito, dopo le sue ripetute critiche alle richieste fatte dalla Ue all'Italia e quelle dell'altro ieri al commissario Olli Rehn.

''Le posizioni che Stefano Fassina ha assunto prima, durante e dopo la crisi del governo Berlusconi - si legge nella lettera dell'ufficio di presidenza dei Liberal - sono pienamente legittime in un partito in cui convivono sensibilita' e storie diverse. Quello che non e' comprensibile e' che esse siano espresse dal Responsabile Economico del PD, ed appaiano in netta dissonanza rispetto alle linee di responsabilita' e di rigore assunte giustamente dal Segretario Bersani''.

''Criticare aspramente la linea di rigore e sviluppo assunta prima dalla Banca d'Italia e poi dalla BCE - insiste la lettera - bollare come liberiste posizioni 'liberal' come quella del senatore Ichino, prospettare soluzioni ispirate alle vecchie culture politiche del secolo passato, non e' compatibile con il dovere di rappresentare il complesso delle posizioni assunte dal PD''.

''I Liberal PD - conclude la lettera - chiedono a Stefano Fassina di fare un passo indietro, e di sostenere le sue idee liberamente, senza il vincolo della responsabilita' politica che gli e' stata affidata''. Il testo e' firmato da Enzo Bianco, Ludina Barzini, Andrea Marcucci, Pietro Ichino e Luigi De Sena.

BERSANI, NON CAPISCO RICHIESTA DIMISSIONI FASSINA - ''Questa richiesta dei 'liberal' non l'ho proprio capita''. Cosi' il segretario del Pd Pier Luigi Bersani reagisce alla richiesta della componente del Pd che chiede le dimissioni del responsabile economico del partito Stefano Fassina.

Fonte www.ansa.it


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marcopa
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IL CASO Pd, Liberal contro Fassina: "Si dimetta"
Bersani: "Una richiesta che non capisco"

Nel mirino il responsabile economico dei democratici dopo le critiche alle richieste fatte dalla Ue all'Italia e quelle dell'altro ieri al commissario Olli Rehn. "Su pensioni e lavoro è in minoranza"

ROMA - "Fassina se ne deve andare". L'ala Liberal del Pd si scaglia contro il responsabile economico dei democratici chiedendone la sostituzione dopo le critiche alle richieste fatte dalla Ue all'Italia e quelle al commissario Olli Rehn. In un documento firmato da Enzo Bianco, Ludina Barzini, Andrea Marcucci, Pietro Ichino e Luigi De Sena, si sostiene che le posizioni di Fassina "appaiano in netta dissonanza rispetto alle linee di responsabilità e di rigore assunte giustamente da Bersani". Ma è lo stesso segretario nazionale a gelarli: "Questa richiesta di dimissioni non l'ho proprio capita". Mentre l'ex segretario popolare Franco Marini prova a smorzare: "Enzo Bianco è persona responsabile, basta un chiarimento. Niente dimissioni". "Se le dichiarazioni di Fassina fossero la politica economica di tutto il pd, allora mi preoccuperei. Ma so che così non è..." glissa un altro ex popolare come Beppe Fioroni.

"Criticare aspramente la linea di rigore e sviluppo assunta prima dalla Banca d'Italia e poi dalla BCE - insiste la lettera - bollare come liberiste posizioni 'liberal' come quella del senatore Ichino, prospettare soluzioni ispirate alle vecchie culture politiche del secolo passato, non è compatibile con il dovere di rappresentare il complesso delle posizioni assunte dal Pd". Per questo i Liberal chiedono a Fassina "un passo indietro" in modo da poter sostenere "le sue idee liberamente, senza il
vincolo della responsabilità politica che gli è stata affidata".

Nei giorni scorsi Fassina aveva criticato duramente le ricette del commissario Ue Rehn per uscire dalla crisi: ""Le indicazioni riproposte oggi per la crescita dal commissario europeo Rehn sono deprimenti sul piano intellettuale prima che economico - aveva detto Fassina - Dopo un trentennio dominato dalla flessibilità del lavoro e dalla moderazione salariale, le cause primarie della drammatica e infinita crisi in cui siamo immersi, oggi il commissario europeo agli Affari economici insiste su maggiore flessibilità del lavoro e maggiore moderazione salariale".

Che Fassina fosse al centro di aspre critiche da parte dell'area Liber del partito era noto da tempo. In particolare da quando partecipò alla manifestazione della Fiom. Solo nei giorni scorsi il responsabile economico rispondeva così a chi gli chiedeva notizie circa le sue eventuali dimissioni: "Quando qualcuno mi chiederà ufficialmente di dimettermi, in sede politica, rispondero. Se qualcuno metterà la faccia intorno ai pettegolezzi affronteremo il problema, sempre che il quesito sulla mia permanenza del Pd venga posto in maniera esplicita". Richiesta, oggi, esaudita.

La Rete, nel frattempo, va sentire la sua voce. Ed è un coro a favore di Fassina."Stefano, la base di tutto il centro-sinistra è con te! non farti intimidire dai servi di confindustria!", scrive ad esempio Paolo Gonzaga. Questo sarà "uno spartiacque per il pd: o un partito socialdemocratico moderno che ragiona sugli interessi del paese a partire dalla rappresentanza politica dei lavoratori o un rifugio di ciarlatani liberali che solo perchè si autoproclamano progressisti non sono ancora passati con rutelli, fini e compagnia. Forza Stefano Fassina", aggiunge Francesco Maria Pierri.

Intervengono con una nota anche i deputati dell'area modem Verini, Peluffo e Martella: "E' un momento in cui il Pd deve concentrarsi, tutto insieme, su un punto fondamentale: come sostenere al meglio l'impegno nazionale del Governo Monti. Dobbiamo farlo declinando con coraggio, coerenza e spirito unitario tre punti cardine: rigore, innovazione ed equità". "Fare questo - proseguono - significa corrispondere all'interesse dell'Italia, che è la missione fondamentale di un partito come il nostro. Per questo crediamo sia meglio discutere in maniera aperta, dentro il partito e con la società".

"Non ci pare il caso, quindi, di chiedere dimissioni, di costringere i democratici a discutere dei propri assetti e non dell'Italia. Così come al tempo stesso, nei giorni scorsi, era stato sbagliato, ad esempio, esprimere posizioni intolleranti circa l'eventualità che esponenti illustri del Pd come Ichino potessero partecipare al governo. Il nostro -concludono i tre deputati democratici- è un partito ricco di personalità e plurale. Questa è la sua caratteristica, che dobbiamo vivere come un valore aggiunto e non come un impaccio anche nello sforzo nuovo che ci attende per definire le linee di politica economica del partito per salvare e modernizzare l'Italia"

La discussione supera i confini del Pd e arriva a Sel. 'E' sempre imbarazzante intervenire nella vita interna di un altro partito; quindi, parlo per me, spero comunque che questa stagione non si sviluppi all'insegna di una sorta di conformismo coatto" dice Nichi Vendola.

Fonte www.repubblica.it


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pippo74
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Fassina non è il mio ideale di politico, ma perlomeno si è espresso contro il suicidio dell'Italia nel caso di applicazione delle ricette imposteci dalla bce


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diotima
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Fassina non è il mio ideale di politico, ma perlomeno si è espresso contro il suicidio dell'Italia nel caso di applicazione delle ricette imposteci dalla bce

Per questo se lo vogliono fare fuori.
La democrazia di stampo piddino, cioè ultra-liberista ,non tollera defezioni.
Non tollera più precisamente che si facciano discorsi di sinistra al suo interno.

Al prossimo che mi dice che il pd è un partito di sinistra, o alla prossima ospitata in una trasmissione rai fazio-savianeggiante in cui Bersani o chiunque del pd sia chiamato a fare un elenco dei "valori" di sinistra...

Vabbè niente violenza ....


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Matt-e-Tatty
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Ne hanno uno normale nel PD? Non lo avrei mai detto....


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Maria Stella
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Ho un sospetto: i nostri politici non governano, non fanno notizia, conta Monti e i burokrati europei.. ragazzi questi si giocano la pagnotta, tutti! Debbono esistere, che cappero dire e fare ora che Berlusconi si è fatto da parte? Ed allora dai con la scemeggiata delle dimissioni di Fassina per futilissimi motivi .. oddio , se ne va? Bersani che sibilerà?

Questo darebbe misura e peso del PD ove trovasse conferma


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Pellegrino
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Fassina è un cretino ma viene dalla BCE, magari qualcosina la sa....


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unodipassaggio
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Se non li buttano fuori a calci in testa non c'è speranza per il pd.


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marcopa
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Sull' Unita Ignazio Marino critica le posizioni di Fassina anche se non chiede le dimissioni

Pd, liberal contro Fassina
«Faccia un passo indietro»

I 'Liberal' del Pd guidati da Enzo Bianco hanno chiesto le dimissioni di Stefano Fassina da responsabile Economia del partito, dopo le sue ripetute critiche alle richieste fatte dalla Ue all'Italia e quelle dell'altro ieri al commissario Olli Rehn.

Bersani: «Questa richiesta non l'ho capita»

«Questa richiesta dei 'Liberal' non l'ho proprio capita». Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani reagisce alla richiesta della componente del Pd che chiede le dimissioni del responsabile economico del partito.

Fassina: «Vogliono dimissioni? Regalerò loro un abbonamento al Financial Times»

I firmatari della lettera «di richiesta di mie dimissioni da Responsabile economia e lavoro del Pd sono cari amici. Per Natale regalo loro un abbonamento al Financial Times così possono leggere il dibattito internazionale di politica economica e ritrovare le posizioni, aggiornate e non ideologiche, della cultura liberale». Lo scrive Stefano Fassina sulla pagina Facebook aperta il 19 novembre e intitolata "Noi sosteniamo Stefano Fassina".

La lettera dei Liberal: «Dimissioni»

«Le posizioni che Stefano Fassina ha assunto prima, durante e dopo la crisi del governo Berlusconi - si legge nella lettera dell'ufficio di presidenza dei Liberal - sono pienamente legittime in un partito in cui convivono sensibilità e storie diverse. Quello che non è comprensibile è che esse siano espresse dal Responsabile Economico del Pd, ed appaiano in netta dissonanza rispetto alle linee di responsabilità e di rigore assunte giustamente dal Segretario Bersani».

«Idee legittime, ma non per responsabile economia Pd»

«Criticare aspramente la linea di rigore e sviluppo assunta prima dalla Banca d'Italia e poi dalla Bce - insiste la lettera - bollare come liberiste posizioni 'liberal' come quella del senatore Ichino, prospettare soluzioni ispirate alle vecchie culture politiche del secolo passato, non è compatibile con il dovere di rappresentare il complesso delle posizioni assunte dal Pd». «I Liberal Pd - conclude la lettera - chiedono a Stefano Fassina di fare un passo indietro, e di sostenere le sue idee liberamente, senza il vincolo della responsabilità politica che gli è stata affidata». Il testo è firmato da Enzo Bianco, Ludina Barzini, Andrea Marcucci e Luigi De Sena. Piccolo giallo sulla firma di Pietro Ichino, inizialmente riportata dalla agenzie di stampa, ma smentita dallo stesso senatore.

Dal web levata di scudi contro i Liberal

«Giù le mani da Fassina». I liberal del Pd chiedono le dimissioni del responsabile economico del Pd e in meno di due ore sulla pagina sulla Facebook di Stefano Fassina si scatena una reazione durissima. «Massima solidarietà a Stefano Fassina. L'attacco dei liberal è inaccettabile», è stato il primo di decine di commenti, a firma Benedetto Paris. «In qualità di segretario del partito democratico di Casalecchio di Reno ti esprimo la mia più viva solidarietà anche oggi», ha scritto Matt Baglieri. «Vai tranquillo Stefano, la base del Pd è con te», ha assicurato Entico Mattiuzzo. Il più duro è stato Ferruccio Gasparotto: «Giù le mani da Fassina», appunto.

Marino: «Fassina? E' problema, ma no dimissioni»

«In un partito non si chiedono le dimissioni di chi la pensa in maniera diversa, ma certamente dobbiamo affrontare un problema che esiste. Serve un chiarimento nella prossima direzione nazionale: rispetto alla lettera della BCE, il PD non può accogliere nella direzione nazionale di luglio la nomina di Mario Draghi con scroscianti applausi e poi trasformarlo, in quella successivamente in una figura da criticare, solo perché dice il contrario di ciò che pensa un membro della segreteria. Quello che conta di quella lettera è il merito e ci sono delle questioni fondamentali. Noi possiamo essere in disaccordo su alcuni punti, ma altre questioni sono ineludibili, come la flexsecurity, uno strumento che, non togliendo i diritti acquisiti, crei nuovi diritti per i 4 milioni di precari sul modello del contratto di lavoro unico a tempo indeterminato con reddito di disoccupazione e formazione continua. Io ho firmato nel 2009 il disegno di legge del senatore Pietro Ichino. Il partito ora deve dire cosa pensa con chiarezza quanto prima». Così il senatore PD Ignazio Marino dopo la richiesta di dimissioni di Stefano Fassina resa pubblica dai Liberal Pd.

Fonte www.unita.it


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Giancarlo54
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I politici sono stati commissariati dai tecnocrati e, per passare il tempo, devono dare aria alla gola, Fassina e i suoi "oppositori" si adeguano.


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pippo74
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Fassina è un cretino ma viene dalla BCE, magari qualcosina la sa....

ci vai giù pesante; certo non sarà uno stinco di santo, ma è uno dei pochi economisti del PD, e dalle politica in generale, che si è pubblicamente esposto contro la lettera predatoria della BCE. non capisco questo tuo accanimento. potresti argomentare il tuo giudizio così brutale? saluti


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