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Pericolo, Bin Laden è in Iran!!!!


vimana2
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http://italian.irib.ir/index.php/articoli/12746-ahmadinejad-allabc-bin-laden-e-a-washington

Ahmadinejad all'ABC: Bin Laden è a Washington Stampa
Giovedì 06 Maggio 2010 10:50

Risposta tempestiva del Presidente Ahmadinejad ad una voce diffusa da Foxnews in base al quale Bin Laden si troverebbe in Iran; Ahmadinejad dice all'ABC che è più probabile che Bin Laden, ex amico di affari di Bush e della sua famiglia, si trovi a Washington.

Seconco l'agenzia stampa FARS il Presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, in un'intervista con la rete americana rispondendo alla domanda a trabochetto riguardante la presunta presenza di Bin Laden in Iran ha detto: "Bin Laden si trova a Washington perchè c'erano delle relazioni amichevoli tra lui e George W. Bush, l'ex presidente americano; loro collaboravano nel settore petrolifero mentre Bin Laden non ha mai lavorato con l'Iran".

Mahmoud Ahmadinejad che per partecipare alla conferenza sul riesame del NPT si trovava a New York, in un’intervista con la rete americana ABC rivolgendosi alle grandi potenze ha ricordato: "L'era delle minacce è terminata ed è negli interessi dei paesi prepotenti trattare l’Iran basandosi sulla legge, l’amicizia e la giustizia".

Gli sforzi della Signora Clinton. Il presidente iraniano alla quale era stato chiesto un commento sulle posizioni anti-iraniane espresse da Hillary Clinton ha detto che le posizioni e gli sforzi della Signora Clinton mirano a privare la nazione iraniana dei suoi diritti e che per questo il suo operato si commenta da solo. Ahmadinejad ha aggiunto:

"Voi pensate che la Signora Clinton sia amica dell’Iran? Noi consideriamo differenti Obama e la Clinton; quest'ultima è molto interessata a far naufragare le relazioni tra l’Iran e gli USA verso lo scontro mentre Obama, per quanto ne sappiamo, la pensa diversamente.

Noi siamo amici del popolo americano. Ahmadinejad ha ancora una volta espresso il suo sentimento di vicinanza al popolo americano: "Noi siamo amici del popolo americano ma siamo anche contro il fatto che un paese accumuli 10 mila bombe atomiche e imponga una pressione ingiusta sugli altri paesi e persino sull’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica". Egli ha ribadito: "È proprio contro il NPT e le leggi internazionali il fatto che alcuni paesi possessori della bomba atomica vogliano ostacolare il programma nucleare pacifico dell’Iran; loro, ha proseguito, usando minacce e pressioni non possono privare l’Iran dei suoi diritti legittimi". Il presidente iraniano ha poi precisato che la fonte dei problemi internazionali sul nucleare è il punto di vista di alcune autorità statunitensi sulla questione: "È una discriminazione che un paese abbia delle bombe atomiche e poi impedisca agli altri paesi di utilizzare l’energia nucleare in modo pacifico".

Secondo il Trattato di non Proliferazione i paesi col nucleare militare, ha notato Ahmadinejad, avrebbero dovuto essere disarmati, e secondo l'articolo 4 di questo Trattato ciascun paese firmatario è impegnato a mettere a disposizione di tutti la tecnologia di arrichimento; "questo è proprio quello che dice il testo del Trattato", ha ribadito Ahmadinejad e quindi le pressioni politiche non hanno alcun valore.

Il Presidente iraniano si è poi domandato: "Ma cosa c'entrano loro con il nostro arricchimento? Il nostro impegno è basato sull'articolo 4 del NPT perciò il presidente dell’AIEA oppure altri Stati non possono ostacolare l’arrichimento dell’Iran".

Egli ha segnalato che questi paesi con simili comportamenti mettono solo a repentaglio l'attendibilità del NPT.

Il Capo di Stato iraniano ha poi chiesto: "Ma se l’Iran avesse avuto il diritto di Veto e se la sede dell’ONU si trovasse in Iran, il segretario generale delle Nazioni Unite avrebbe dette ancora le stesse cose su di noi? Noi, ha risposto Ahmadinejad, ci opponiamo all’ingiusto ordine mondiale esistente e a nostro avviso la radice delle divergenze mondiali è proprio questo ordine".

Il Presidente in seguito ribadendo il fatto che la maggior parte dei paesi del mondo oggi si trovano in accordo con le posizioni della nazione iraniana, ha dichiarato:"È ben chiaro che il paese che è membro permanente del Consiglio di Sicurezza e che dispone del potere di Veto impone la sua legge all’ AIEA".

Ahmadinejad ha ancora chiesto: "Com’è che dopo 60 anni non è stato realizzato ancora il disarmo nucleare? Secondo voi è più grave il pericolo di migliaia di bombe pronte all'uso oppure quello di un paese che si dice starebbe ottenendo una bomba atomica?".

Il docente dell'Università Elm-o-San'at di Teheran ha proseguito: "Coloro che hanno accumulato le bombe e minacciano gli altri paesi stanno giocando con il fuoco. Per accorgersi del vero pericolo bisogna proprio trovare coloro che hanno le bombe atomiche, che le hanno usato e che minacciano di usarle ancora."

La minaccia di Israele. Il presidente iraniano in risposta alla domanda relativa alle minacce del regime sionista contro l'Iran ha detto: "Chi vuole attaccare l’Iran? Un falso regime? Questo regime è troppo piccolo per attaccare l’Iran; nella nostra dottrina militare Israele non viene nemmeno considerato anche perchè è ormai giunto alla fine del suo cammino".

Le minacce USA e il passato nero. Ahmadinejad ha poi ricordato che l'Iran è stato sempre culla della civiltà e che non ha mai aggredito nessun paese al mondo e che ha sempre sostenuto la giustizia e per questo non è giusto che viva sotto l'ombra di una eterna minaccia, anche perchè ciò rovina la figura degli USA nel mondo. "Oggi non solo l'Iran ma tutte le nazioni al mondo si oppongono alle politiche americane", ha detto.

Il presidente ha poi fatto riferimento al martirio di più di 16mila iraniani effettuato da gruppetti terroristici ricordando: "L'Iran è la maggiore vittima del terrorismo ma affrontare il terrorismo ha una sua maniera logica e ragionevole. Sono passati 10 anni dall'inizio della campagna americana in Afganistan, ha notato, ma ora andrebbe verificato se il terrorismo lì è diminuito oppure è aumentato? Il fatto che oggi, dopo 10 anni di campagna militare in Afghanistan, si dica che un tale a New York volesse effettuare un attacco terroristico, non è forse prova della sconfitta degli USA nella lotta al terrorismo?".

Ahmadinejad ha ricordato: "Fino ad oggi in Afghanistan sono stati uccisi più di 100mila individui innocenti mentre è aumentato pure il terrorismo".

Il presidente ha poi parlato del sostegno dato dall'America al superterrorista Abdolmalek Rigi carnefice di oltre 400 iraniani. Ahmadinejad ha detto: "Noi invece siamo contro il terrorismo e contro chi, in ogni posto del mondo, uccide la gente". Alla domanda riguardante ai 3 americani arrestati in Iran, il Presidente ha risposto: "Queste 3 persone sono entrate clandestinamente nel territorio della Repubblica islamica e il sistema giudiziario iraniano funziona indipendemente dal governo e secondo le leggi giudiziarie". Ahmadinejad ha continuato: "Ci sono 7 iraniani incarcerati in America che lo Stato statunitense ha arrestato non in suo suolo ma in altri paesi ed oggi loro non hanno nè un avvocato nè possono comunicare con la propria famiglia". Il Presidente ha detto che se lo Stato statunitense fosse veramente preoccupato per l'incolumità degli americani non avrebbe mai inviato i propri soldati in Iraq e in Afghanistan.


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vimana2
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scusate ho postato nella sezione notizie italia....


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