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9 Agosto 2016 7:10
Picconatori e Rottamatori
Cossiga e Renzi
L'Italia ha conosciuto un personaggio assai inquietante che fu anche Presidente della Repubblica. Si chiamava Cossiga ed introdusse nel gergo politico la parola "picconatore". Voleva distruggere a colpi di piccone per l'appunto la Costituzione del nostro Paese. Si seppe che era a Capo della Gladio una organizzazione militare segreta collegata al Pentagono ed alla Cia costituita per intervenire in Italia nel caso di successo e di conquista del potere da parte dei comunisti.
Ora l'Italia sta conoscendo un altro picconatore che però si qualifica come " rottamatore" il quale vorrebbe abolire la elezione diretta del Senato riservandola al ceto politico delle Regioni, aumentare il potere dell'Esecutivo sul potere legislativo già mortificato dal ricorso alla decretazione d'urgenza.
Costui ci prova ad indebolire e sfregiare la Costituzione che è una delle Carte Fondamentali pèiù belle del mondo.
Spero che ci recheremo tutti a votare per il referendum per salvare da costui la nostra Costituzione e con essa le nostre libertà ed il diritto di vivere in una vera democrazia.
9 Agosto 2016 11:45
...la Costituzione che è una delle Carte Fondamentali più belle del mondo.
La fonte? Benigni?
Al di là degli scherzi, caro Ancona, mi fa piacere vedere che ci sono ancora persone ancorate ai propri ideali, ma vivaddio, ogni tanto un po’ di “autocritica” o di analisi della realtà sarebbe opportuna. Temo infatti che Lei stia continuando a vivere nel mondo dei sogni. Mondo nel quali gli idoli che ci siamo costruiti – o che qualche astuto e disinteressato profeta ci ha suggerito... – se ne stanno là, vestiti di bianco, che suonano l’arpa mentre cantano i sublimi versi: “Noi, il Popolo…”, “la Democrazia…”, “la Patria...”, “Fratelli d’Italia…”…
Confessi che Lei vede Marx o Togliatti con la cetra in mano, come dei cherubini! Ci ho preso, eh!?!
Quante cose stupende ha detto Marx! E Einaudi? E il Papa?! Altro campione mondiale di chiacchiere! Sì, ho detto chiacchiere, ciance. Belle, bellissime parole, a volte anche straordinariamente giuste, ma il cui effetto nei confronti del popolo, di solito è pressochè nullo. O peggio, in nome di qualche principio – magari falso, ma sempre espresso in maniera molto lirica – si sono commesse le peggiori nefandezze. Sono i fatti che contano, non le belle parole (qui magari Gianluca Freda avrebbe qualcosa da obbiettare) con le quali ci prendono in giro.
Il POTERE, con le belle parole ci va a nozze e ci fotte. In un modo o nell’altro, con Renzi o senza, non si preoccupi che troveranno il modo di fregarci.