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Referendum, la rivoluzione dell'acqua


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
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Un milione e 400mila donne e uomini che sottoscrivono i tre referendum per la ripubblicizzazione dell'acqua rappresentano una piccola grande rivoluzione. Un primo tratto di questa rivoluzione risiede nel fatto che sul tema dell'acqua si è ormai costituito, dopo decenni, un vero e proprio movimento nazionale di massa. L'Italia è un paese tutt'altro che pacificato: decine di conflitti attraversano il mondo del lavoro, la società e le realtà territoriali.

Sono esperienze dotate spesso di una fortissima radicalità ma al contempo di altrettanta frammentazione. Dentro questo contesto, il movimento per l'acqua si colloca come una fertile anomalia: estremamente reticolare e radicato nei territori, su questo humus ha saputo costruire nel tempo - dalla legge d'iniziativa popolare alla campagna referendaria, passando per due grandi manifestazioni nazionali - una forte vertenza nazionale, capace di incidere sull'agenda politica del paese. Il secondo tratto risiede nel non negoziabile contrasto con il pensiero unico del mercato: dopo due decenni di egemonia della cultura dell'impresa sulla società e la vita delle persone, il movimento per l'acqua costruisce una mobilitazione non per ottenere qualche riduzione del danno, bensì per affermare la totale fuoriuscita dell'acqua e dei beni comuni dal gorgo delle Società per azioni comunque delineate. E per affermarne la riappropriazione sociale e una gestione pubblica e partecipata dalle comunità locali. Il terzo tratto nasce dalla straordinaria domanda di democrazia e di protagonismo sociale che questo movimento ha messo in campo e ha saputo intercettare: le donne e gli uomini che hanno profuso energie, in ogni comitato - dalla metropoli come nel piccolo paese - i cittadini corsi a frotte a firmare affermano la straordinaria volontà di decidere in prima persona su ciò che a tutti appartiene. Per la qualità della vita nel presente e una possibilità di futuro per le generazioni che verranno.
Da ultimo, emerge il tratto di laboratorio di democrazia e partecipazione che il movimento per l'acqua ha saputo costruire in quasi un decennio di esperienza. Il costante rapporto fra locale e globale, l'approccio inclusivo verso le più diverse culture e provenienze, il metodo del consenso come elemento costitutivo di tutti processi decisionali, ne hanno fatto un interessante laboratorio di formazione collettiva, di saperi condivisi, di redistribuzione della conoscenza. Un laboratorio perfettibile, ma attrezzato per evitare una delle conseguenze più nefaste del degrado della politica: la nascita dei populismi, che, anche nelle loro versioni più avanzate, costruiscono appartenenza sull'elemento simbolico della personalizzazione.

Al contrario, nel movimento per l'acqua l'appartenenza nasce dalla condivisione del tema e di una piattaforma valoriale, culturale e politica che si fonda su obiettivi di radicale trasformazione della democrazia nel senso della partecipazione sociale. Sono queste alcune delle caratteristiche che, con il successo della campagna di raccolta firme, mettono in campo un potenziale di cambiamento di grande fertilità sociale. Un popolo che riprende collettivamente parola è molto più pericoloso di uno che cerca di volta in volta qualcuno a cui affidarsi. Sarà un autunno caldo per la battaglia dell'acqua e ci rinfrescheremo in primavera con una marea di «Sì».

Marco Bersani (Attac Italia)
Fonte: www.ilmanifesto.it
22.07.2010


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Maria Stella
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Registrato: 2 anni fa
Post: 1429
 

marea di si che ci potremo mettere in quel posto, temo , e ancora una volta un sacco di gente avrà fatto l'interesse di chi sa bene che sto referendum non smuoverà una virgola, ma ha bisogno di fare credere che sta dalla parte dei buoni. Spero di sbagliare, ma ...


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14365
 

hanno condiviso anche i due seggi che vanno a rifunda e sinistra ecologista?

Anche questo rientra nel bell'esempio di democrazia e laboratorio e bla bla bla?

"così che Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia e Libertà pur sostenendo la campagna referendaria per l’acqua pubblica non hanno avuto alcun pudore a spartirsi la torta della stessa acqua che il referendum dorrebbe sottrarre alla lottizzazione della politica. "

http://dadietroilsipario.blogspot.com/2010/07/negoziazione-di-una-causa.html

Sondaggio:

ritenete migliori chi si batte per una causa e poi la monetizza in poltrona o chi apertamente dichiara di essere per la privatizzazione?

Io personalmente non amo nessun delle due ipotesi, certo che almeno i secondi non sono ipocriti.


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AlbaKan
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Registrato: 2 anni fa
Post: 2015
 

Un bel traguardo, sicuramente l'Europa di "Lisbona" è d'accordo sul fatto che i cittadini possano esprimersi con un referendum...

😉


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14365
 

bella questa Alba eh eh 😉


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