Notifiche
Cancella tutti

Regeni,supertestimone:lo hanno preso agenti in borghese


helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
Topic starter  

L’INCHIESTA SULLA MORTE DEL RICERCATORE IN EGITTO
Rapimento di Giulio Regeni,
al Cairo c’è un supertestimone
Interrogato dagli investigatori italiani ha raccontato: «Lo hanno preso agenti in borghese»
di Virginia Piccolillo, nostra inviata al Cairo

C’è un supertestimone nel giallo della morte di Giulio Regeni. E ieri, in una palazzina bassa con affaccio sul Nilo, ha parlato con gli investigatori italiani di quella sera che lo ha visto «prelevare» da poliziotti in borghese alla fermata della metropolitana, a tre minuti da casa sua. La voce che ci fosse un testimone oculare dell’agguato, un ambulante che aveva raccontato tutto a una giornalista americana, era circolata ed era stata riportata dal Corriere . Ma ieri gli investigatori hanno ascoltato una versione con dettagli concreti sui personaggi e sugli eventi concatenati che fanno in modo di farli riconoscere con certezza. E, se confermata, darebbe una svolta all’inchiesta.

Non quadra infatti la versione ufficiale del semplice crimine. La prima, quella dell’incidente stradale quadrava ancor meno. E fa effetto la notizia che a fornirla ai media era stato proprio il capo della squadra investigativa incaricata di trovare gli assassini del ricercatore: Khaled Shalaby, il poliziotto condannato nel 2003 per aver interrogato una persona con torture tali da portarla alla morte. E quadra ancor meno la pista fornita dal governo egiziano, di un omicidio senza connotazioni politiche, dopo la frenetica attività di accertamenti che ieri ha fatto rimbalzare tra il Cairo e Roma interrogativi inquietanti. Chi spiava Giulio? Chi lo fotografava di nascosto? Chi lo aveva ritenuto pericoloso al punto di farlo «attenzionare»? E cosa voleva, o voleva sapere, chi lo ha torturato fino alla morte?

Per capirlo sono stati sentiti personaggi di questa vicenda, che assomiglia sempre più a una brutale spy story. Tutti tranne uno: Hassamein Kashek, un anziano professore ritenuto l’ideologo carismatico della dissidenza al regime di Al Sisi. È lui che Giulio doveva andare a trovare quella sera assieme all’amico Gennaro Gervasio, ascoltato ieri a Roma. Un personaggio cui non avevano accesso in molti. Un professore egiziano, considerato un personaggio molto ascoltato negli ambienti della resistenza ad Al Sisi.

Ascoltati, sempre a Roma, anche tre ricercatori della stessa università americana dove Giulio svolgeva le sue ricerche sui sindacati degli ambulanti, quelli capaci in Egitto di mobilitare milioni di persone in piazza, i più temuti dalla paranoia di regime del possibile complotto. Loro hanno parlato di quella riunione ristretta dell’11 dicembre, in cui Giulio, straniero, dall’ottima conoscenza dell’inglese e dell’arabo, e stimato in quell’ambiente di difesa dei diritti umani, venne notato e fotografato. Quella circostanza lo aveva scosso, anche se, dopo il rientro al Cairo successivo alle vacanze natalizie, hanno detto, sembrava meno preoccupato. Ascoltato persino il tassista egiziano che nella versione ufficiale avrebbe ritrovato il corpo casualmente, perché il minivan si era fermato in panne proprio accanto al ghiaione oltre il guardrail di cemento alto un metro del cavalcavia della Desert road per Giza, a poca distanza dalla prigione dei dissidenti politici.

Intanto si rilegge in controluce il suo articolo scritto su quella assemblea dell’11 dicembre. Nulla che potesse, da solo, bastare a scatenare ritorsioni pesanti. E non sfugge agli investigatori anche un elemento importante. La giornata in cui è sparito Giulio era il 25 gennaio, giornata in cui è imposto il coprifuoco, con una legge ad hoc che prevede non solo il divieto di manifestare, ma persino, se si è nelle vicinanze della piazza dove lui e Gennaro avevano l’appuntamento, di parlare in più di tre. Giornata nella quale, drammaticamente, gli abitanti del Cairo si sono abituati a rastrellamenti e arresti. Quindi, paradossalmente, perfetta per catturare qualcuno senza dare troppo nell’occhio. Intanto il feretro è arrivato a Fiumicello. E oggi i suoi familiari sperano di poterlo piangere finalmente a riflettori spenti.
12 febbraio 2016 (modifica il 12 febbraio 2016 | 08:54)

http://www.corriere.it/esteri/16_febbraio_12/rapimento-giulio-regeni-cairo-c-supertestimone-bf170a46-d152-11e5-9819-2c2b53be318b.shtml?refresh_ce-cp


Citazione
lanzo
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 744
 

Ci sono troppe ombre. Quello che scrive il corriere e se lo scrive il corriere gia' mi puzza. Perche' prendersela solo con lui mentre i suoi amici dell'universita' americana sono vivi e vegeti ?
Il grande vecchio oppositore di AlSisi, sta sempre bene - o no ? Oppure e' una fantasia. Al Sisi non avrebbe alcun problema a sbatterlo in galera.
Come e' stato identificato il corpo ? Da quello che si racconta era stato massacrato, aveva il passaporto in tasca ? Se i servizi avessero voluto mandare un "messaggio" avrebbero potuto farlo scomparire invece di ritrovarlo. In Argentina li buttavano a mare dagli elicotteri, i desaparecidos...
Cui prodest ? Follow the money, chi e' interessato allo sfruttamento dei giacimenti di gas ?


RispondiCitazione
helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
Topic starter  

attenzione che il corriere scrive che è stato 'prelevato' da agenti in borghese ma non indica la nazionalità.
8)
Di fatto non si sa ancora da chi e perchè è stato 'prelevato'.
Qui comunque l'Egitto la dice giusta.Se fossimo stati noi saremo stati tanto ingenui da far ritrovare il corpo torturato?
E qui c'è da riflettere

Intanto stanno costruendo tutta una altra storia come da prassi.


RispondiCitazione
uomospeciale
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 776
 

attenzione che il corriere scrive che è stato 'prelevato' da agenti in borghese ma non indica la nazionalità.
8)
Di fatto non si sa ancora da chi e perchè è stato 'prelevato'.
Qui comunque l'Egitto la dice giusta.Se fossimo stati noi saremo stati tanto ingenui da far ritrovare il corpo torturato?
E qui c'è da riflettere

Intanto stanno costruendo tutta una altra storia come da prassi.

Infatti è la prima cosa che ho pensato pure io....
Come se fosse difficile per degli apparati filo-governativi, o appartenenti ai servizi segreti, o alla polizia egiziana, far sparire un cadavere per sempre.

Bastava scavare una qualsiasi buca e nessuno lo avrebbe mai più ritrovato.

Non mi stupirebbe più di tanto se alla fine saltasse fuori che è stato ucciso proprio da qualcuno di quegli stessi esponenti appartenenti alla variegata galassia dell'opposizione antigovernativa, magari da una testa calda, o dal classico fanatico "cane sciolto", che aveva intaresse a far ricadere la colpa sul governo egiziano.

La politica è sempre stata una cosa sporca anche qui da noi, figuriamoci da quelle parti dove oltre che sporca, è pure insanguinata.


RispondiCitazione
venezia63jr
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1229
 

la notizia e' una altra:
si puo' fare la rivoluzione senza violenza.
Dopo tutto quello che ci stanno facendo ingollare dobbiamo credere
che si puo' arrivare alla pace del paradiso soltanto manifestando,
all'italiana, insomma, tipo se e' autorizzata, solo nei giorni feriali,
dopo mezzogiorno a casa, manifestanti pagati e spesati, trasporti gratis,
abbracci e annunci di fratellanza.
I nostri governanti ci stanno rendendo dei castrati, credono che rendendoci
non violenti possono fare quello che vogliono, pero' dimenticano che
quando avranno bisogno per la loro pellaccia, asseggeranno i loro trucchi.
speriamo presto.


RispondiCitazione
helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
Topic starter  

Non mi stupirebbe più di tanto se alla fine saltasse fuori che è stato ucciso proprio da qualcuno di quegli stessi esponenti appartenenti alla variegata galassia dell'opposizione antigovernativa, magari da una testa calda, o dal classico fanatico "cane sciolto", che aveva intaresse a far ricadere la colpa sul governo egiziano.

non mi stupirebbe che invece fossero stati altri NON egiziani. Per la serie prima di ammazza poi si fa la false flag.
Tanto il governo di al Sisi è un governo non democratico e si sa che in medioriente che cosa si intende per governo democratico e a chi automaticamente il pensiero corre.
Il supertestimone che dice che erano agenti in borghese come faceva a riconoscerli? se arrivano dai vicini agenti in borghese voi li riconoscereste da che cosa?
Alla faccia del supertestimone che sa capirlo.
Resta il fatto che il capo di Forte Braschi era al Cairo subito dopo che Regeni era sparito e se ne andato via il 4 febbraio.Dal 25 gennaio al 4 febbraio non sono pochi giorni. Da notare che trattava ALMENO per avere il cadavere.
Vedi topic postato.
Perchè tanto interesse quando si sperticano a dirci che Regeni non era un agente italiano mentre il capo degli 007 italiani se ne va di soppiatto (senza dire nulla alla stampa se non molti giorni dopo quando la notizia non poteva piu essere taciuta) alCairo per trattare?
Non oso nemmeno pensare con chi visto che l'Egitto giustamente dice che sarebbero stati ingenui a darci il cadavere se fossero stati loro.


RispondiCitazione
Condividi: