Cuneo, 15 gen. (LaPresse)- "E' una notizia brutta, di quelle che nella vita non vorresti mai sentire. Ecco, non mi sento di dire altro. In questi casi, soprattutto per noi, tutto diventa personale e deve restare solo personale". Così Renato Curcio, fondatore delle Brigate Rosse, sulla morte di Prospero Gallinari, un altro brigatista del 'nucleo storico' e carceriere di Aldo Moro avvenuta oggi a Reggio Emilia. "Non avevamo più molti contatti, ci sentivamo una-due volte all'anno. E' un po' per tutti noi: è difficile che sia rimasta una frequentazione. Ma l'amicizia è rimasta sempre" aggiunge Curcio.
Pubblicato il 14 gennaio 2013
Cuneo, 15 gen. (LaPresse)- "E' una notizia brutta, di quelle che nella vita non vorresti mai sentire. Ecco, non mi sento di dire altro. In questi casi, soprattutto per noi, tutto diventa personale e deve restare solo personale". Così Renato Curcio, fondatore delle Brigate Rosse, sulla morte di Prospero Gallinari, un altro brigatista del 'nucleo storico' e carceriere di Aldo Moro avvenuta oggi a Reggio Emilia. "Non avevamo più molti contatti, ci sentivamo una-due volte all'anno. E' un po' per tutti noi: è difficile che sia rimasta una frequentazione. Ma l'amicizia è rimasta sempre" aggiunge Curcio.
Pubblicato il 14 gennaio 2013
Riferisco tale e quale.
Una volta chiacchieravo con un pilota di aereo che da giovane aveva fatto la guardia carceraria per un paio d'anni. Era stato nel carcere di Curcio e mi raccontava che i detenuti provavano addirittura soggezione nei suoi confronti; le stesse guardie lo trattavano con particolare rispetto.
Io gli chiesi di descrivermelo in due parole e lui mi rispose:
"Una persona superiore".
Riferisco tale e quale.
Una volta chiacchieravo con un pilota di aereo che da giovane aveva fatto la guardia carceraria per un paio d'anni. Era stato nel carcere di Curcio e mi raccontava che i detenuti provavano addirittura soggezione nei suoi confronti; le stesse guardie lo trattavano con particolare rispetto.
Io gli chiesi di descrivermelo in due parole e lui mi rispose:"Una persona superiore".
Beh, se è per questo molte più persone dicevano la stessa cosa di Adolf Hitler, Benito Mussolini, ecc.
Riferisco tale e quale.
Una volta chiacchieravo con un pilota di aereo che da giovane aveva fatto la guardia carceraria per un paio d'anni. Era stato nel carcere di Curcio e mi raccontava che i detenuti provavano addirittura soggezione nei suoi confronti; le stesse guardie lo trattavano con particolare rispetto.
Io gli chiesi di descrivermelo in due parole e lui mi rispose:"Una persona superiore".
Beh, se è per questo molte più persone dicevano la stessa cosa di Adolf Hitler, Benito Mussolini, ecc.
Perchè, forse non lo erano? O non lo era Stalin?
Cattivi l'avevo sentito, ma mediocri mi è nuova. Però la propaganda fa questo ed altro.
Riferisco tale e quale.
Una volta chiacchieravo con un pilota di aereo che da giovane aveva fatto la guardia carceraria per un paio d'anni. Era stato nel carcere di Curcio e mi raccontava che i detenuti provavano addirittura soggezione nei suoi confronti; le stesse guardie lo trattavano con particolare rispetto.
Io gli chiesi di descrivermelo in due parole e lui mi rispose:"Una persona superiore".
Beh, se è per questo molte più persone dicevano la stessa cosa di Adolf Hitler, Benito Mussolini, ecc.
Perchè, forse non lo erano? O non lo era Stalin?
Cattivi l'avevo sentito, ma mediocri mi è nuova. Però la propaganda fa questo ed altro.
la propaganda la fa sempre il 'vincitore' di turno ❗