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Roma corrotta? Fino a un certo punto.


Nieuport
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Grande rilievo sui giornali alla relazione del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone che accusa l’ATAC, l’azienda dei trasporti di Roma, per appalti per due miliardi di euro affidati nella maggior parte dei casi a trattativa privata.
Tutti a scandalizzarsi, senza ricordare che l’ATAC, e come lei migliaia di cosiddette aziende partecipate, esistono proprio per quello.
D’accordo, esiste un codice codice dei contratti pubblici secondo il quale va adottata come regola la procedura aperta/ristretta, ossia una gara e come eccezione, da motivare, la procedura negoziata, ossia trattare direttamente. Ma è una raccomandazione, non un obbligo.
Fino agli anni 80, la maggior parte dei servizi comunali erano gestiti dai comuni stessi, e rientravano negli atti di diritto pubblico, sottoposti a regole precise, come ad esempio la pubblica gara per l’assegnazione dei contratti.
Poi, era l’epoca del compromesso storico, tutti i partiti di allora, PCI, DC e PSI, scoprirono i meriti della privatizzazione: togliere i servizi dall’ambito pubblico ed affidarli a SpA costituite apposta. Il vantaggio immediato era che se dovevano comprare 10 penne, o 100 autobus, potevano muoversi con la rapidità e la flessibilità del privato.
Vantaggio secondario era che i dipendenti delle SpA non rientravano più nei contratti pubblici, con stipendi bassi e bloccati e assunzione su concorso pubblico. Una SpA può assumere chi vuole, come ad esempio le migliaia di politici trombati diventati presidenti e consiglieri delle municipalizzate, e può dare gli stipendi che vuole, per cui il manager di una grossa municipalizzata guadagna dieci volte di più di un dirigente comunale. È la bellezza del mercato, baby!
Ora ci si accorge che questo sistema è privo di controlli e può favorire la corruzione? Ma lo si è voluto apposta, privo di controlli! Ma credono davvero che per 30 anni una municipalizzata di un comune abbia dato il lavoro ad altri che alle ditte o alle cooperative della stessa parte politica che amministrava il comune? Come un qualunque imprenditore non deve giustificare perché ha assunto chi gli pare o ha scelto un fornitore o un avvocato o uno studio di architetti invece di un altro, così può fare una SpA di una partecipata. Hanno creato il sistema apposta.


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