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S.Montanari calano le vaccinazioni


Eshin
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Tragedia: calano le vaccinazioni

di Stefano Montanari

È il panico: le persone disposte a vaccinarsi e a vaccinare i propri figli sono in calo.

Ecco, allora, che la TV di regime si scatena, e così i blog sovvenzionati dallo stato, i pediatri, le ASL… Le notizie sono terrificanti: bambini che schiattano di pertosse o di morbillo, epidemie di meningite che fanno vere e proprie stragi, manca solo una recrudescenza dell’alopecia e siamo davvero alle trombe del Giudizio.

Io non dispongo dei numeri, ma temo che, come me, nessun altro li abbia sul serio sotto mano e temo che, nei proclami che stanno affollando TV, radio, siti Internet e giornali di verità ce ne sia davvero pochina. Morire DI pertosse è qualcosa su cui mi permetto di esprimere i miei dubbi. CON la pertosse è tutt’altra cosa. DI morbillo e CON il morbillo pure. Negli Anni Cinquanta, quando ero bambino, ci ammalavamo tutti di morbillo, di pertosse, di varicella, eppure mai fu denunciato un solo caso di morte. Perché?

A me non passa nemmeno per la mente di disconoscere i meriti dei vaccini e la genialità dell’invenzione, ma le cose vanno raccontate giuste, perché, se si continua a prendere per i fondelli la popolazione raccontando le bufale più grottesche e si continua a tacere su argomenti cruciali, è inevitabile che ci sia chi alle vaccinazioni rinuncia.

Per prima cosa va detto che, come accade per qualunque farmaco, i vaccini non hanno un’efficacia sicura. Il che significa che solo una percentuale di vaccinati sarà realmente immune dalla malattia. Questo concetto, assolutamente impossibile da controbattere se non si vuole fare una figuraccia, è non solo fondamentale, ma onesto. Onesto perché, se s’illude il soggetto vaccinato di essere invulnerabile, gli si fanno correre rischi peggiori di quelli che correrebbe se, non vaccinato, prendesse effettivamente le precauzioni del caso. Chi ha dato un’occhiata alla storia di malattie infettive come, ad esempio, il tetano, sa che, con l’avvento del vaccino specifico, l’incidenza della malattia ha ripreso a salire dopo decenni di discesa vertiginosa proprio perché il vaccinato non si cautelava più con le misure igieniche necessarie.

Onesto è pure dire che, anche se l’immunità viene acquisita, questa, a differenza di quella naturale, dura un tempo limitato e, come è evidente, è circoscritta esclusivamente al ceppo del patogeno specifico. Nel caso della meningite, per esempio, i ceppi responsabili della malattia sono parecchi e, se ci si vaccina, quel farmaco ha una specificità solo nei confronti di un unico ceppo. Cosicché il soggetto è esposto alla malattia esattamente come se non fosse stato vaccinato, tranne che per quella varietà particolare. La stessa cosa avviene per tante altre patologie infettive, una delle quali è il tumore del collo dell’utero da Papillloma virus, una malattia con incidenza decisamente bassa, per di più in calo in Europa, con cui l’industria farmaceutica sta facendo palate di quattrini con la connivenza della classe politica.

Un altro problema è quello dell’immunità che, se acquisita, non passa alla prole. Classico è il caso del morbillo. La donna che si è ammalata in modo naturale trasmette ai figli un’immunità che dura alcuni anni. Non così per chi contro il morbillo è stata vaccinata.

Né mai si dice che un neonato non ha un sistema immunitario sufficientemente maturo per acquisire immunità da vaccino e, di converso, un settantenne ne ha uno diventato insufficiente, ragion per cui il vaccino è per lui acqua fresca.

Impossibile, poi, tacere la follia di praticare raffiche di vaccinazioni somministrate contemporaneamente soprattutto a neonati e a militari. Qui siamo alla follia pura giustificata solo dal business colossale che gira intorno a quei farmaci, un business che si estende ben oltre l’industria farmaceutica.

Ma uno dei punti più dolenti è costituito dalla composizione dei vaccini in commercio da un po’ di anni. Questi contengono un cocktail, più o meno dichiarato, che comprende stabilizzanti come il glutammato di sodio, conservanti come sali di mercurio, antibiotici come, ad esempio, la Neomicina (controindicata in pediatria), adiuvanti come sali di alluminio, proteine, cellule e globuli rossi di origine sia umana sia animale. In aggiunta, come più volte comunicato, dei 28 vaccini che abbiamo avuto modo di analizzare nel nostro laboratorio solo uno non conteneva frammenti di acciaio, di piombo, di tungsteno, di titanio e quant’altro, e quell’unico vaccino era il solo per uso veterinario che abbiamo controllato. Sarà curioso osservare come un sito Internet chiamato VaccinarSi sponsorizzato dall’Istituto superiore di sanità (sono i nostri quattrini) rifiuti di rispondere alla richiesta ripetuta di spiegazioni in proposito.

Bene, davanti a tutto ciò, il bugiardino contenuto nella confezione commerciale che nessuno legge specifica come il medico sia tenuto ad accertarsi se il soggetto ricevente sia allergico o sensibile ad una o più di queste aggiunte, deliberate o inquinanti che siano. È fin troppo evidente che nessun medico ha la possibilità pratica di fare questo, così come di controllare se il vaccinando sia già immune nei confronti della malattia. La conseguenza è che la vaccinazione viene praticata alla cieca, non di rado con effetti collaterali, fortunatamente spesso effimeri ma a volte gravissimi.

Mi fermo qui, ma potrei continuare, per esempio, scrivendo qualcosa sulle sperimentazioni che le case farmaceutiche effettuano, sugli effetti indesiderati che si denunciano solo per una percentuale irrilevante dei casi, su ciò che è scritto nei bugiardini, su che cosa significhi somministrare particelle solide, inorganiche e incompatibili con la vita.

Allora, se vogliamo smetterla con il chiacchiericcio che circonda i vaccini, con tutte le balle che sia le autorità sanitarie sia i comitati anti-vaccino a prescindere sia i media raccontano, con l’ignoranza crassa di troppa parte dei medici, con le squallide minacce nei confronti dei genitori messe in atto dalle ASL e perfino a livello scolastico da insegnanti non solo ignoranti ma stupidamente e arrogantemente presuntuosi, non resta che fare una buona volta chiarezza. Nel bene e nel male, con buona pace di tutti coloro che fanno soldi iniettando o facendo iniettare vaccini.

Questi farmaci hanno dei limiti di efficacia e contengono sostanze che non dovrebbero contenere. Questo deve essere detto con sincerità e l’industria farmaceutica deve impegnarsi immediatamente a produrre farmaci puliti, tollerabili e accuratamente sperimentati. Se tergiversassero, i loro prodotti andrebbero messi fuori legge. E i medici hanno il dovere di ripulirsi da tutte le stravaganze che l’industria farmaceutica, da anni in controllo quasi assoluto della cultura medica, propina e di ricominciare a studiare in base non alle chiacchiere ma ai fatti. Continuare a nascondere i problemi, continuare a raccontare fandonie, continuare ad illudere la gente è criminale. Minacciare è grottesco.

Tra qualche giorno io andrò a Parigi, invitato al Parlamento francese a relazionare sulle nostre ricerche proprio su questo tema. Chissà che qualcosa, partendo da là, non cominci a muoversi nel senso della salute di tutti.

http://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2750-tragedia-calano-le-vaccinazioni.html


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yago
 yago
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Montanari è uno scienziato che non esprime pareri ma supporta le sue tesi con estremo rigore scientifico e con dati laboratoristici certi. Merita grande rispetto.


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Bene allora non facciamo più vaccini contro la polio dai, così è meglio eh Montanari?


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vic
 vic
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Montanari parla molto chiaro, e da persona ben informata.

Sfata il mito che il vaccino funzioni sempre, perche' non e' cosi', non e' mai stato cosi', fin dalla famosa epidemia di "spagnola" ai primi del 1900.

E mi pare divulghi in poche righe, in modo didattico, i lati nascosti dei nuovi vaccini. Perche' molti hanno ancora l'immagine della vaccinazione che hanno subito da piccoli. E che indubbiamente ha contribuito a debellare certe malattie.

I vaccini in circolazione oggi, Montanari lo sottolinea, contengono un mucchio di sostanze di per se' piuttosto pericolose per la salute. Ed e' inutile affannarsi a tirar fuori il discorso che la vaccinazione va fatta comunque, per accantonare la problematica sollevata dai nuovi vaccini. L'industria farmaceutica ha i suoi motivi per fabbricare cosi' i vaccini. Un motivo nient'affatto minore e' quello del rendimento: "potenziando" il vaccino, ne occorre meno per dose, insomma rende di piu' per unita' di vaccino puro prodotto. Stringi stringi: la fabbrica rende meglio.

Le scuole hanno la buona abitudine di portare i ragazzi ogni tanto in visita a fabbriche e fattorie. Sarebbe bene portare il "pubblico in generale" a visitare le fabbriche-fattorie di vaccini. E questo e' un compito piuttosto arduo, che toccherebbe ai media elettronici. Arduo, immagino, e' ottenere i permessi d'ingresso, di ripresa tv, ma soprattutto di raccontare le cose come stanno veramente e non come vorremmo che stessero.

Montanari sta facendo un lavoro d'informazione encomiabile e piuttosto raro.

Sarei piuttosto soddisfatto se per esempio il medico cantonale ticinese parlasse in stile Montanari, anziche' ripetere le giaculatorie fatte circolare dall'industria farmaceutica e dall'OMS.

Come pubblico tendiamo a dimenticare che questi medici di stato non sanno praticamente nulla di fabbricazione di vaccini. E se sanno qualcosa, ne sanno quanto noi. Purtroppo basta dire medico per rivestire il personaggio medico di turno di un'aura di sapienza universale, che come essere umano non puo' ovviamente avere.

Semmai si vuole diffondere l'interesse per i vaccini, sarebbe bene cominciare a parlare della cura contro il cancro basata sulla stimolazione del sistema immunitario. Forse definire vaccini tali sistemi e' improprio, ma l'idea e' quella. Ed e' una strada ancora da percorrere a fondo, comunque gia' intrapresa da qualche pioniere.

Vaccinazioni mirate, non per forza a tappeto. Questo dovrebbe essere l'obiettivo della sanita' pubblica. Ovviamente l'industria farmaceutica spinge per le vaccinazioni a tappeto, magari pure di neonati, moribondi, cani, gatti e se possibile topi. Non sono ancora arrivati alla vaccinazione delle pietre. Ma ci arriveranno, magari spruzzando il vaccino dall'alto, per sicurezza, come no!

E' nostro diritto essere critici su certe vaccinazioni. Penso a quella dell'influenza. Malattia che una persona normale puo' tranquillamente beccarsi senza troppi problemi. Non di questo avviso sono i datori di lavoro, ma a questo punto non e' piu' un problema sanitario, bensi' un problema d'efficienza lavorativa. Molti, senza dirlo palesemente, incentivano le vaccinazioni in questa prospettiva, come fossero delle vaccinazioni per rendere meglio sul lavoro. Compreso il lavoro delle infermiere, che non hanno piu' il diritto di ammalarsi tranquillamente d'influenza come tutti e starsene a casa a curarla (ed autoimmunizzarsi senza vaccino).


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Stefano Montanari è quel cialtrone che ha diffuso in Italia la teoria che sostiene la relazione tra autismo e vaccini, relazione che esiste solo in certi cervelli bacati come il suo.

E' quell'indegno che ha avuto il suo momento di notorietà grazie all'ingenuità freak di Grillo, che però si è accorto presto dell'errore che ha commesso a fare da cassa di risonanza a questo ricercatore fasullo.

A gentaglia come questa dovrebbe essere impedito di diffondere certe idiozie, che hanno già provocato danni enormi. In Italia ci stiamo avvicinando pericolosamente alla soglia di somministrazione di vaccini sotto la quale una malattia infettiva può tornare ad essere pericolosa, e personaggi esecrabili come questo ne sono i principali responsabili.


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Eshin
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Informatore del CDC confessa la FRODE VACCINO-AUTISMO

https://www.youtube.com/watch?v=ePEskyFrNZg


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MM
 MM
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La questione vaccini è molto controversa, certamente non si tratta di materia chiara e limpida perché in essa si intersecano interessi che vanno da quelli dei produttori a quelli della salute dell'individuo, di carattere sociale e di carattere economico.

Tra i fattori che influenzano anche grandemente l'efficacia di un vaccino ed i suoi potenziali effetti collaterali vi è quello della via di somministrazione.
Per quanto riguarda quei microrganismi patogeni che hanno una via di accesso mucosale (prendiamo come esempio la pertosse), il vaccino intramuscolare è una via errata, di scarsa efficacia e che mette a rischio di patologia da immunocomplessi. La via di somministrazione appropriata, scarsamente pericolosa e di maggior efficacia è quella aerosolica.

Giusto per un appunto.


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RES
 RES
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@temuchindallaCina
Inteso che non fare più vaccini sia uguale a non facciamo più la vaccinazione.
L'europa è polio free da un tot, solo in Italia è restato il vaccino "obbligatorio"
Se poi scopri che l'antipolio è il rimedio inoculato per la scopertura indotta dal resto della profilassi qualche domanda te la fai.

Credo che una scorta di vaccini anti pandemia (sempre che c'azzecchi il ceppo) sia giusta.

Ma poi di cosa vogliamo parlare dell'esavalente?
... con la sua antiepatiteB!
L'esavalente frutto di mazzete tra Poggiolini e DeLorenzo.
Poggiolini & DeLorenzo do you remember?
Io credo proprio che se un neonato ha l'epatiteB l'ultimo suo problema sia l'avere l'epatiteB!
Fermandomi qui, alla lana caprina, altri possono senz'altro argomentare con coscienza di causa.

Un articolo da HomePage per mè.


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