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24 Marzo 2014 10:32
La mia amica Dott.ssa Michela De Petris mi ha chiesto di diffondere questo importante accadimento:
Mercoledì 5 marzo a “Le Iene” su Italia1 è andato in onda un interessante servizio tutto documentato su come un signore malato di tumore sia riuscito a bloccare la malattia grazie anche all'introduzione di una alimentazione vegana, in gran parte crudista. Michela, dott.ssa sia privata ma anche specialista al San Raffaele di Milano, ha dato la sua disponibilità a spiegare alle telecamere in che modo tutti i suoi pazienti siano riusciti a trarne tanto beneficio. Consiglio di vedere il servizio. Il giorno dopo ha iniziato a ricevere migliaia di chiamate da tutta Italia a cui lei sta cercando di dare risposte, perché è una persona eticamente corretta. L'ho incontrata oggi e mi ha detto che ieri il suo primario del S.Raffaele l'ha chiamata e l'ha licenziata in tronco. Lei mi ha spiegato che il suo ospedale prende molti soldi dalle cure farmacologiche che danno ai pazienti malati di tumore e quindi, per interessi prettamente economici, il suo intervento ha danneggiato la struttura. Capite? Se ne fottono della salute dei pazienti!
Ebbene, Michela, che è una grande professionista, guardandomi negli occhi mi ha detto che lo rifarebbe altre cento volte, perché è molto più importante informare le persone piuttosto che lasciarle all'oscuro di certe cose così importanti solo per interessi economici.
Se volete, aiutatemi a diffondere la notizia.
Queste sono esattamente le parole di Michela, quindi non è una mia interpretazione. Lei stessa mi ha chiesto di aiutarla a diffondere la verità al fine di aiutarci.
Grande stima da parte mia, cara Michela.
Di Angelo Bavaro
http://vocidallastrada.blogspot.it/2014/03/il-san-raffaele-licenzia-la-dott-de.html
24 Marzo 2014 10:48
Urka! se le cose stanno così!
24 Marzo 2014 12:38
Diffondo.. Io e la mia compagna ci siamo veramente interessati alla cultura vegetariana/vegan proprio dopo il servizio delle Iene e sopratutto le parole della dottoressa.
Una vergogna ma non c'è da stupirsi..
La dottoressa ha dei contatti?
24 Marzo 2014 16:12
Mi ricorda l'odissea di Jaime Oliver, i "fooders" Donchisciotteschi sicuramente lo conoscono, un giovane cuoco inglese con alle spalle libri e TV shows che conosce bene la cucina italiana, che ha come missione di limitare le malattie dovute a diete sbagliate. Ha provato alle elementari inglesi, i bambini preferivano sempre il cibo mondezza, ha riprovato in California in un liceo, gli studenti erano interessati/entusiasti, ma la direzione della scuola gli proibi di cucinare e lo caccio' via
Qual'e' l'aggancio ? Le scuole (e suppongo i dirigenti) ricevono "fondi" per avere le macchinette distributrici di cocacola, servire macdonals et cetera.
In California lo hanno cacciato via senza nessuna giustificazione, ossia " noi qui facciamo cosi' (perche' il nostro budget e' sovvenzionato da Cocacola, McDo, Pizza Hut e via dicendo, poi se si ammallano ? Ottimo ! Grande affare per le compagnie farmaceutiche - ecco l'aggancio al post - e via pe li rami assicurazioni, medici et cetera. Come fai a combattere co' sta gente che ti da cibo a 4 soldi a gente che guadagna 4 soldi ?
24 Marzo 2014 20:13
...ma invece di premiarla
la licenziano !!!
http://www.disinformazione.it/inquisizione_moderna.htm
Lettera aperta alla Ministra Lorenzin
http://www.disinformazione.it/Lettera_ministra_lorenzin.htm
24 Marzo 2014 20:17
24 Marzo 2014 20:44
Purtroppo a decidere quali sostanze debbano essere comuni nel mercato, anche in quello del cibo, sono le multinazionali.
Quante battaglie per la Stevia!
Se adesso e' possibile acquistarla non e' stato per le lotte di chi crede in una alimentazione naturale; ma perché così ha deciso Coca-Cola.
Mi dispiace per la dottoressa. Comunque nell ambito delle mie conoscenze diffonderò la notizia.
25 Marzo 2014 7:17
Quello che so di questa vicenda lo apprendo da queste righe.
Dobbiamo essere grati al S. Raffaele perché ha tenuto un comportamento chiaro, e quando le cose sono chiare e si possono capire fanno bene alla mente.
Ricordo un piccolo imprenditore toscano che mi raccontò di aver abbandonato (per la vergogna) il suo precedente mestiere alle dipendenze di una casa farmaceutica quando, in un crescendo incontrollato, si era trovato a dover consegnare a dei primari le chiavi delle case al mare che ricevevano in regalo dalla ditta per la quale lavorava.
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25 Marzo 2014 11:21
Il San Raffaele aveva già diramato un comunicato il giorno dopo la puntata delle iene, in cui prendeva distanze dalla dottoressa, dicendo che era una "nutrizionista" (...e chi ha detto il contrario?) e che l'uomo della vicenda "non era mai stato in cura da loro o curato dalla dott.ssa" (evidentemente era una cattiva pubblicità un paziente che guarisce completamente...).
http://www.hsr.it/news/nota-per-la-stampa/
Evidentemente questo comunicato non è stato sufficiente a rassicurare le grandi multinazionali del farmaco a cui il Servizio Sanitario Nazionale obbedisce....