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Sanità:giocano medici e infermieri con cannule su paz


helios
Illustrious Member
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VICENZA
Medici e infermieri: gara su Whatsapp
a chi infila in vena la cannula più grossa
Zaia: porto gli atti in procura
Due sanzioni e sei archiviazioni dopo un'inchiesta interna. C'era una competizione a punti su chi riusciva a infilare la cannulla più grossa nelle vene dei malcapitati

VICENZA Una gara, che corre anche attraverso Whatsapp, a chi infila la cannula più grossa nelle vene degli ignari pazienti che transitano al pronto soccorso dell’ospedale di Vicenza. Una competizione tra medici e infermieri, dove la cannula più grande, distinguibile dal colore, fa prendere più punti, con la situazione che viene aggiornata di volta in volta via messaggino. E’ quella che sarebbe stata messa in atto da due medici e sei infermieri, per i quali il dg Giovanni Pavesi ha aperto altrettanti procedimenti disciplinari. L’inchiesta interna dell’Ulss, con l'avvocato Laura Tedeschi, capo dell'ufficio legale dell'azienda sanitaria vicentina, si conclude con due sanzioni – censura scritta per un medico e rimprovero scritto per un infermiere - e sei archiviazioni. L' accusa della gara indecente non è sostenibile per "insufficienza di prove" mentre rimangono quelle di "sviamento dall'attività istituzionale" e "uso improprio del cellulare".

«Non credo ai miei occhi nel leggere una notizia che è a dir poco inquietante. Vicenda di cui ho appreso stamane dai giornali»: è carico di sorpresa e di rabbia il commento del presidente del Veneto Luca Zaia, sentito dall'agenzia Ansa. Zaia rileva di aver già allertato il segretario generale regionale per la sanità affinché acquisisca al più presto tutti gli atti in possesso dell'Usl di Vicenza e «ho allertato l'avvocato regionale chiedendo che venga inoltrata una mia segnalazione alla procura assieme a tutti gli atti acquisiti». «Solo la procura - aggiunge - potrà chiarire fino in fondo i lati oscuri di questa vicenda. Qualora ci fossero responsabilità accertate le punizioni dovranno essere esemplari. Per me non finisce qui. In mattinata manderò personalmente il fascicolo in procura. Su una storia come questa, qualora accertata, non ci possono essere se o ma o sconti per nessuno».

«La linea dura annunciata dal presidente della Regione è l’unica possibile. Sono arrabbiato e addolorato perché, aldilà delle conseguenze sul piano disciplinare e giuridico, che mi auguro esemplari, siamo anche di fronte al tradimento della deontologia e dell’etica professionale, che per un operatore della sanità è di una gravità assoluta - è il commento di Luca Coletto, assessore alla Sanità della Regione Veneto - . Sarebbe inaccettabile anche se solo avessero scherzato sul web, ma temo che non sia così. In ogni caso, anche per tutelare il buon nome di decine di migliaia di operatori della sanità veneta che trattano i malati come figli, mi auguro che la cosa possa essere valutata con rigore anche dall’Ordine dei Medici. Chiedo da parte mia a queste persone di farsi un profondo esame di coscienza, traendone onestamente tutte le conseguenze del caso».
28 aprile 2016

http://corrieredelveneto.corriere.it/vicenza/notizie/cronaca/2016/28-aprile-2016/medici-infermieri-gara-whatsapp-spese-pazienti-pronto-soccorso-240359727445.shtml


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venezia63jr
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Pischellate! 😀 😆


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helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Pischellate! 😀 😆

rispetto a quello che facevano i medici a Reggio Calabria si, sono ragazzate.

La Lorenzin si presume non sappia nulla, oltre a presumere che dovrebbe essere il ministro della sanità, se cosi si può dire.


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spadaccinonero
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Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

sta arrivando il giorno in cui non avremo più la sanità pubblica e se prendiamo in considerazione che la nostra musa è l'ammerega il modello privato non mi rassicura, anzi mi preoccupa molto più dell'attuale


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