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2 Dicembre 2015 8:25
Le ragazze che sfilano in passerella in una delle prime domeniche di freddo a Roma, in piazza SS. Apostoli, camminano come modelle, indossano pellicce e giacconi di pelle, ma sotto gli indumenti di lusso sono coperte di sangue, come lungo le gambe e sul collo.
I passanti si fermano un po’ sbigottiti. Persino la polizia che sorveglia la scena sbanda per un attimo.
E’ solo una manifestazione di protesta, ma diversa dal solito.
Per mettere a nudo cosa c’è dietro il lusso e la bellezza di una pelliccia, i militanti di Istinto animale si affidano non alle parole ma all’impatto delle immagini e alla potenza dell’evocazione.
Esordiscono con una messa in scena anche più complessa: una ragazza in gabbia, coperta da quella che un giorno sarà una pelliccia di lusso esposta in vetrina, travestita da ermellino. Viene uccisa, spogliata e poi trascinata via.
Per i passanti la scena è molto forte, seguita dal colpo altrettanto duro della sfilata al confine tra eleganza e atrocità, tra alta moda e mattatoio.
Quella di domenica scorsa a Roma è stata la seconda edizione di “Satana in Pelliccia (n http://www.youreporter.it/gallerie/Istinto_Animale_Satana_in_Pelliccia_flash_mob_a_Roma_F/#1) ” e nonostante il freddo e la partita non sono stati pochi i passanti costretti a fermarsi, a guardare.
“Attraverso l’immedesimazione nei corpi degli animali torturati volevamo mostrare la necessità di sperare in un cambiamento”, spiegano i ragazzi di Istinto animale. Poi fanno seguire agli sganassoni una carezza.
La sfilata prosegue, stavolta con pellicce e giacche di pelle sintetiche. Funzionano lo stesso, possono essere eleganti quanto la pelle degli animali uccisi. Non costano dolore e sofferenza a nessuno. Perché no
Fonte: www.ilmanifesto,info
1.12.2915
2 Dicembre 2015 8:45
Magari sfilasse qualcuno per protestare contro gli esseri umani che ogni giorno muoiono per i fabbricanti di armi e di guerre.
Non è che amando gli animali e non gli esseri umani si va da qualche parte o ci si evolve come umanità.
Satana non si mette la pelliccia di animali,preferisce altro.
2 Dicembre 2015 13:12
E te pareva... Un cucciolo di cane/gatto maltrattato, affamato ed ecco che immancabilmente esce fuori ad orologeria il benaltrismo: e, ma i poveri bambini africani. palestinesi et cetera. Ma che cazzo c'entra ?
2 Dicembre 2015 13:47
E te pareva... Un cucciolo di cane/gatto maltrattato, affamato ed ecco che immancabilmente esce fuori ad orologeria il benaltrismo: e, ma i poveri bambini africani. palestinesi et cetera. Ma che cazzo c'entra ?
c'entra c'entra. Chi non ama gli animali non ha amato prima nemmeno gli esseri umani e non intende amarli. Per entrambi nutre solo degli interessi.
Ma nemmeno dimenticare gli esseri umani come sono maltrattati ora e parlare dei maltrattamenti SOLO degli animali fa capire che non si amano in effetti nè gli uni nè gli altri.
Appunto satana non va in pelliccia (se si capisce il senso....) ma fa finta che sia la pelliccia il problema 8)
3 Dicembre 2015 15:41
c'entra c'entra
invece non c'entra niente. ognuno partecipa alla vita pubblica/sociale secondo i suoi propri interessi e sentimenti. se io mi occupo di animali, non significa che brucio le foreste (vegetali) o tiro le pietre alla polizia (beh magari ogni tanto..)
3 Dicembre 2015 15:45
c'entra c'entra
invece non c'entra niente. ognuno partecipa alla vita pubblica/sociale secondo i suoi propri interessi e sentimenti. se io mi occupo di animali, non significa che brucio le foreste (vegetali) o tiro le pietre alla polizia (beh magari ogni tanto..)
quando qualcuno ha degli interessi (notare il termine) nella vita sociale i sentimenti vengono dopo.
Gli interessi sulla vendita delle pellicce fa in modo che si trattino crudelmente gli animali.
Gli interessi sulla vendita di armi fa in modo che si uccidano gli esseri umani senza che nessuno dica nulla.
Quindi quello che c'entra è che o si è uomini con sentimenti o si è uomini con interessi.
Non esiste una terza via.
Il mondo attuale ne è la prova.
3 Dicembre 2015 17:06
Io per "interessi" non intendevo nell'accezione materiale del termine.
Ad ogni modo, per quanto mi riguarda mi trovo più in difficoltà a guardare un animale morente, piuttosto che una persona nella stessa situazione: ma questo non fa di me un essere impietoso verso i miei simili, significa semplicemente che la mia sensibilità personale mi porta ad avere più empatia verso un essere vivente che, comunque, è totalmente indifeso (a differenza dell'essere umano). Ma ovviamente non c'è una verità, ognuno la pensi come vuole.
7 Dicembre 2015 10:07
Il pensiero è funzione opposta al sentimento (vedi tipi psicologici in Jung) e uno esclude l'altro...Cmnq chi soffre di più vedendo un animale morente piuttosto che una persona è pervertito, eticamente e moralmente pervertito, ovviamente non c'è un codice morale esistente di per se (e l'etica quando opera, spesso va contro il codice morale precostituito, eroicamente)...son cose da umani, ma chi rimane indifferente alle sofferenze umane piuttosto che a quelle animali è palesemente abominevole, imo.
7 Dicembre 2015 10:32
Magari sfilasse qualcuno per protestare contro gli esseri umani che ogni giorno muoiono per i fabbricanti di armi e di guerre.
Non è che amando gli animali e non gli esseri umani si va da qualche parte o ci si evolve come umanità.
Satana non si mette la pelliccia di animali,preferisce altro.
Condiviso, sottoscrivo.
Gran parte delle persone si sente bene e si atteggia a paladino con le facili battaglie a difesa degli animali. Ci sarebbero le ben più complicate e difficili a difesa degli esseri umani... come tu Helios hai ben ricodato.