Senza ritegno

Il fatto quotidiano - Francesca Fornario
Sgomberi a Roma, la guerra ai poveri spacciata per emergenza migranti
«Vogliamo giocare!» gridano i bambini affacciati alla finestra dello stabile sotto sgombero

C'è da chiedersi se la Fornario sappia dove si trova lo stabile sotto sgombero; guardando lo stabile:
a destra a meno di cento metri c'è la Stazione termini, il suo posteggio a pagamento, i capolinea di decine di linee Atac che vi convergono da tutta Roma; la stazione è un noto luogo di prostituzione, spaccio, borseggio; partendo dallo stabile sotto sgombero, prima di arrivare alla stazione si incontra la chiesa del Sacro Cuore; ha un cortile interno, è occupato da una mensa per i poveri che eroga giornalmente centinaia di pasti.
a sinistra: a duecento metri, c'è la Biblioteca Nazionale; unico punto verde il posteggio della Biblioteca;
e poi, in un raggio di circa 1 km, la città Universitaria La sapienza, il Consiglio Nazionale della Ricerca, il Poliambulatorio Umberto I, l'Istituto Superiore di Sanità, il Ministero dell'Aeronautica, la caserma degli allievi di polizia, la sede Istituzionale delle FFSS, il Ministero del Tesoro, il Ministero dei Trasporti ... insomma non c'è un metro quadrato libero dove dei bambini possano giocare.
Se voleva fare informazione interessante riguardante il mondo dei rifugiati poteva indagare per quale strana alchimia mini appartamenti una volta affittati all'UCLA (University of California, Los Angeles), che a sua volta li affittava a studenti e professori, siano diventati appartamenti per i rifugiati, oppure come mai la Repubblica, che aveva (ma credo abbia ancora) uffici amministrativi con ingresso proprio di fronte all'ingresso utilizzato dai rifugiati (lo stabile è enorme e ha molti ingressi che insistono sulle quatto strade che lo delimitano) non si sia mai spesa per fare chiarezza su quanto stava avvenendo sotto il suo naso;
oppure andare a visitare le case popolari proposte dalla giunta, quelle si dotate di ampi spazi dove i piccoli rifugiati potevano giocare indisturbati.

E ancora poteva indagare sui materassi buttati per strada non appena la Raggi è diventata sindaco;
questa estate Roma è stato oggetto di migliaia di incendi (siamo arrivati anche a 100 al giorno), tutto è iniziato con l'incendio di materassi collocati lungo la strada interna alla pineta di Castel Fusano (Roma Sud Ovest) che porta alla villa di Plinio il Vecchio; su quei materassi si prostituiscono ogni giorno decine di rifugiate minorenni di colore sfruttate da loro concittadini rifugiati; i materassi li forniscono la malavita nostrana dietro pagamento di un congruo affitto; sono stati dati alle fiamme, e con essi buona parte della pineta, perché gli sfruttatori rifugiati non volevano pagare il pizzo;
chi sa se gli avversari politici della giunta non hanno chiesto un aiutino ai malavitosi gestori dei materassi per le prostitute