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24 Giugno 2013 8:24
Sindacati di regime
per rafforzare il governo Letta dalle fibrillazioni a cui è sottoposto dal PDL e dallo sconcerto che ancora continua a suscitare in alcuni strati del PD l'intesa tra PD e PDL, i sindacati di regime accorrono e mettono a disposizione la stampella di un accordo.
L'accordo riguarderebbe una diminuzione della spesa pubblica che verrebbe scambiata per una riduzione delle tasse sul lavoro.
Ridurre la spesa pubblica significa meno insegnanti, meno infermieri, niente turn-over. Non credo che si occuperanno delle consulenze che pesano per oltre 2 miliardi di euro l'anno ma che non sono mai state contestate da Bonanni, Angeletti e Camusso.
La riduzione delle tasse sul lavoro riguarda, credo, il cosidetto cuneo fiscale. Può darsi che la montagna partorirà un topolino.
E' davvero stupefacente il fatto che nel momento in cui la recessione e la disoccupazione imporrebbero un aumento della spesa pubblica i sindacati italiani ufficiali con i quali il governo tratta propongono l'esatto opposto: ridurre la spesa pubblica!!
Questa profferta di appoggio e di intesa della Triplice avviene a qualche giorno dalla manifestazione di piazza S. Giovanni. Un false flag per ingannare i lavoratori e tenerli legati al carro dei sindacati governativi, manifestazione nella quale risuonavano grida contro il governo. Angeletti si è spinto financo a dire che saranno i disoccupati a buttare giù questo governo!
Il fascismo può assumere tante forme. Quando grandi organizzazioni sindacali che hanno il monopolio del rapporto con il governo e con la confindustria agiscono per favorire il governo e la confindustria trascurando e danneggiando gli interessi dei lavoratori si generano condizioni oggettive di autoritarismo che chiude ogni possibile speranza di miglioramento delle condizioni dei lavoratori e dei disoccupati.