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Siria-M5S contro crimine di guerra Ue,pacifisti lo attaccano

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marcopa
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Secondo molti giuristi le sanzioni economiche in tempo di guerra potrebbero essere considerate un crimine di guerra. Sicuramente sono una violazione del diritto internazionale. Alcuni pacifisti sono presenti tra i firmatari di questo appello ai 5stelle in risposta ad una loro interrogazione nella quale chiedevano la revoca delle sanzioni economiche Ue alla Siria e il ripristino delle relazioni diplomatiche.

Al primo link potete leggere un capitolo di un volume "Crimini di guerra" che giudica illegali le sanzioni economiche ad un paese che è in guerra.

http://www.lecorvettedellelba.blogspot.it/2015/11/le-sanzioni-in-tempo-di-guerra-violano_6.html

Ecco l' appello firmato anche da numerosi pacifisti

https://vicinoriente.wordpress.com/2015/11/16/al-movimento-5-stelle-lettera-aperta-su-un-criminale/

Al Movimento 5 Stelle: lettera aperta su un criminale

Lo scorso luglio, l’On.le Manlio Di Stefano – deputato e capogruppo del Movimento 5 Stelle in III Commissione Affari Esteri e Comunitari e delegato italiano presso il Consiglio d’Europa – insieme ai colleghi Del Grosso, Di Battista, Grande, Scagliusi, Sibilia e Spadoni, ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo italiano quali iniziative intenda adottare “per il ripristino delle relazioni diplomatiche con la Repubblica araba siriana”.
A sostegno della loro mozione, i deputati 5 Stelle affermano che “ la Siria dal 15 marzo 2011 vive una terribile guerra per procura alimentata da terroristi provenienti da 89 Paesi dove, finora, sono morte più di 220.000 persone tra civili e militari”. A seguito di questa e di altre considerazioni, gli onorevoli 5 Stelle formulano la loro richiesta di ripristino delle relazioni diplomatiche con la Siria, o meglio, con il regime siriano del clan Assad, relazioni interrotte da circa tre anni a seguito dei crimini contro l’umanità commessi dal regime stesso.
Nell’intervento dell’On.le Di Stefano e dei suoi colleghi, manca il sia pur minimo riferimento alla ferocia della dittatura esercitata sulla Siria dalla dinastia Assad, ferocia che nel febbraio-marzo 2011 non portò all’inizio di “una terribile guerra per procura”, ma all’esplosione di un movimento di protesta che riempì le strade e le piazze delle città e dei villaggi siriani di milioni di persone che chiedevano riforme democratiche. La risposta del regime alle manifestazioni pacifiche ed agli scioperi fu di una violenza inaudita, ben superiore a quella esercitata, in quello stesso periodo, da altri regimi arabi investiti da contestazioni e manifestazioni popolari.
Quella violenza inaudita è stata la causa della trasformazione della rivolta siriana in conflitto armato, con il conseguente ingresso sulla scena di altri attori, potenze locali e globali, che hanno condotto la Siria al disastro attuale. Fra questi attori internazionali, l’interrogazione dell’On.le Di Stefano e dei suoi colleghi omette di citare la Russia, che ha rifornito le forze armate del regime di Assad con ogni tipo di armamenti; l’Iran, che ha dispiegato al fianco dell’esercito del regime migliaia di suoi combattenti; la milizia libanese di Hezbollah, che ha anch’essa schierato in Siria altre migliaia di combattenti. Questa omissione appare particolarmente grave e strumentale, nel momento in cui si tenta di far apparire il regime siriano come una sorta di eroico Davide che combatte con le sue sole forze contro un Golia internazionale, composto dalle potenze occidentali, da Israele e dalle potenze locali come l’Arabia Saudita, il Qatar e la Turchia.
La decisione del governo italiano di chiudere l’ambasciata siriana a Roma è stata una delle poche iniziative serie della nostra politica estera. Di fronte ai crimini commessi dal regime siriano – denunciati e documentati dalle agenzie dell’O.N.U., da Amnesty International, da Human Rights Watch e da innumerevoli altre organizzazioni per i diritti umani – la scelta di interrompere le relazioni diplomatiche appare come giusta e necessaria, e vale la pena di ricordare che la stessa Lega Araba sin da novembre 2011 ha espulso la rappresentanza del regime siriano, riconoscendo l’opposizione siriana come legittimo rappresentante del popolo.
Nessuno di noi si nasconde la complessità della situazione siriana e la sua pericolosità, in un contesto che vede gran parte del Vicino Oriente in preda a tensioni violente, con l’espansione di un fenomeno terroristico di proporzioni mai viste e che va sotto il nome di “Stato Islamico”. Anche a questo proposito, tuttavia, giova ricordare che l’affermazione di questo fenomeno mostruoso in Siria è stata ampiamente favorita dal regime di Assad, che ne ha prima liberato molti dirigenti e militanti detenuti (mentre massacrava i democratici, gli intellettuali e gli attivisti per i diritti umani) per poi collaborarvi sul terreno militare per oltre un anno, a cavallo fra il 2013 e il 2014, con il comune obiettivo di annientare le forze democratiche e rivoluzionarie siriane.
Di tutti questi elementi e di molti altri, nell’interrogazione dell’On.le Di Stefano e dei suoi colleghi non vi è la minima traccia. Il fatto che il Movimento 5 Stelle sia la formazione politica più votata alle ultime elezioni e che si proponga legittimamente come forza di governo del nostro Paese non può che indurci alla più grande preoccupazione, alla luce del sostegno che sembra voler offrire ad una dittatura sanguinaria come quella del clan Assad, responsabile del disastro del suo stesso popolo e, fra l’altro, della persecuzione dei rifugiati palestinesi in Siria, oltre 3.000 dei quali sono stati assassinati e decine di migliaia costretti ad un secondo esilio, dopo quello subito alla nascita dello Stato di Israele.
Per questi motivi, ci sembra importante sollecitare un confronto con il Movimento 5 Stelle nel suo complesso, perché siamo convinti che i milioni di persone che lo hanno votato (compresi alcuni dei firmatari di questo documento) non si riconoscano affatto nell’opzione del sostegno ad un tiranno ed ai suoi complici, opzione non a caso fortemente sostenuta dall’estrema destra neonazista in Italia e in tutta Europa.

Adesioni – aggiornamento 19.11 ore 08.45

Lorenzo Declich (esperto di cultura islamica, collaboratore di Limes)

Germano Monti (educatore e attivista per la Palestina)

Fouad Roueiha (giornalista italo-siriano)

Estella Carpi (ricercatrice)

Lorenzo Trombetta (giornalista, ricercatore)

Giacomo Longhi (traduttore)

Andrea Glioti (giornalista, ricercatore)

Shady Hamadi (scrittore)

Feisal Al Mohammad (Associazione Siria Libera e Democratica)

Abdul Ghani Ahmad (Associazione Siria Libera e Democratica)

Aya Homsi (attivista italo-siriana)

Aboulkheir Breigheche

Souheir Katkhouda

Ghazal Afshar

Dott. Amer Dachan (presidente Onsur)

Caterina Pinto (traduttrice, docente)

Alberto Savioli (archeologo)

Marinella Fiaschi (giornalista ANSA)

Gianluca Solera (scrittore e attivista)

Karim Metref (educatore e blogger italo-algerino)

Chiara Comito (blogger ed esperta di letteratura araba)

Sergio Basso (regista)

Sami Haddad (lettore Università Orientale di Napoli)

Federica Pistone (arabista, traduttrice)

Donatella Della Ratta (ricercatrice)

Enea Discepoli (regista)

Cecilia Dalla Negra (giornalista)

Stefano Nanni (giornalista e cooperante)

Martina Pignatti Morano (Presidente di Un ponte per…)

Zanko El Arabe Blanco ( musicista)

Comunità Araba Siriana in Italia

Associazione Siria Libera e Democratica

Associazione Rose di Damasco di Asso (Co)

Comi
tato “Khaled Bakrawi” (Roma)

Comitato in appoggio ai popoli arabi Karama (Napoli)

Comitato di Sostegno al Popolo Siriano – Milano

Associazione Giovani Iraniani in Italia

Unior pro Rivoluzione siriana (Napoli)

ONSUR Italia

Mustafa Taffche (del movimento “La Siria del Futuro”)

Enrico Vandini (Presidente We Are Onlus – Bologna)

Patrizia Mancini (capo redattrice del sito Tunisia in Red)

Debora Del Pistoia (giornalista e cooperante)

Tytty Cherasien (cooperante)

Samantha Falciatori (volontaria Onsur)

Smsmieh Mutaz (Comunità Araba Siriana in Italia)

Dr. Alhakam Afandi ( Comunità Araba Siriana in Italia)

Ahmad Sadiddin (Comunità Araba Siriana in Italia)

Muhammad Muhammad ( Comunita Araba Siriana in Italia, Presidente dell’Unione degli Studenti Siriani in Italia)

Damiano Aliprandi (giornalista)

Mary Rizzo traduttrice

Federica Pistono (arabista e traduttrice letteraria)

Mauro Destefano (arabista, traduttore)

Massimiliano Melley (giornalista – Milano)

Salah Methnani (giornalista)

Roberto Del Ciello (Capogruppo SEL Consiglio Comunale di Monterotondo)

Raffaella Piazzi (Comitato Karama per la solidarietà con il popolo siriano – Bologna)

Roberto Dati (Associazione Retour)

Franco Ragusa (curatore di riforme.net)

Arturo Monaco

Savina Tessitore

Franco Casagrande

Fiore Haneen Sarti (Napoli)

Veronica Bellintani

Lisanna Genuardi (Palermo)

Caterina Zanin – Romentino (NO)

Camilla Boldrin

Johannes Waardenburg

Loretta Facchinetti (Roma)

Alessandra Raggi

Emilio Patalocchi (Ascoli Piceno)

Antonio Ronchi (Ferrara)

Diego Brandolin – Milano

Salvatore Maio – Tonnarella di Furnari (ME)

Giovanni Ciccone (sindacalista)

Federico Cuscito (operaio)

Antonio Stefanini (Sinistra Anticapitalista – Livorno)

Antonello Zecca (Sinistra Anticapitalista – Napoli)

Armando Mautone

Lisanna Genuardi (Palermo)

Aia Charaf

Andreina Antongiovanni (Bergamo)

Donata Fada – Treviso

Elena Babetto

Alessandro Liberatoscioli

Francesco Lombardi

Graziella Manfredi

Beatrice Esposito

Marta Giallombardo

Pier Francesco Pandolfi de Rinaldis

Cristiana Di Vico (Reggio Emilia)

Lucia Stella (Salerno)


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Truman
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Pacifinti, non pacifisti.


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eresiarca
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Che accozzaglia di pagliacci.


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Stodler
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Pacifinti, non pacifisti.

Quindi salviamo allora Assad? Quello che fino all'altro ieri collaborava per le extraordinary rendition?


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MarioG
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Pacifinti, non pacifisti.

Quindi salviamo allora Assad? Quello che fino all'altro ieri collaborava per le extraordinary rendition?

Domanda fasulla. Che non permette altra risposta che le domande speculari:
Quindi salviamo Al Nusra?
Quindi salviamo l'ISIS?
Quindi salviamo "l'Esercito siriano libero"? (dovunque sia)


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Truman
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Pacifinti, non pacifisti.

Quindi salviamo allora Assad? Quello che fino all'altro ieri collaborava per le extraordinary rendition?

Io non so se Assad sia davvero colpevole di qualcosa o sia un capro espiatorio.
Ma sono sicuro che chiunque vuole entrare negli affari interni della Siria sta proponendo azioni criminali, in particolare se si tratta di bombardamenti. Solo la Russia ha ricevuto una richiesta di aiuto dalla Siria e si è mossa con l'approvazione del proprio Parlamento (la Duma). Tutti gli altri interventi sono illegali.


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Stodler
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Pacifinti, non pacifisti.

Quindi salviamo allora Assad? Quello che fino all'altro ieri collaborava per le extraordinary rendition?

Io non so se Assad sia davvero colpevole di qualcosa o sia un capro espiatorio.
Ma sono sicuro che chiunque vuole entrare negli affari interni della Siria sta proponendo azioni criminali, in particolare se si tratta di bombardamenti. Solo la Russia ha ricevuto una richiesta di aiuto dalla Siria e si è mossa con l'approvazione del proprio Parlamento (la Duma). Tutti gli altri interventi sono illegali.

Questa sarebbe la tua risposta? Un appiglio legale?

L'appello qui sopra è molto chiaro e anzi, tutto il casino che gli USA sono riusciti a creare in medio oriente è figlio di una strategia molto chiara per la sua parte ovviamente a cui bisogna aggiungere la parte dei suoi tirapiedi:

"Nessuno di noi si nasconde la complessità della situazione siriana e la sua pericolosità, in un contesto che vede gran parte del Vicino Oriente in preda a tensioni violente, con l’espansione di un fenomeno terroristico di proporzioni mai viste e che va sotto il nome di “Stato Islamico”. Anche a questo proposito, tuttavia, giova ricordare che l’affermazione di questo fenomeno mostruoso in Siria è stata ampiamente favorita dal regime di Assad, che ne ha prima liberato molti dirigenti e militanti detenuti (mentre massacrava i democratici, gli intellettuali e gli attivisti per i diritti umani) per poi collaborarvi sul terreno militare per oltre un anno, a cavallo fra il 2013 e il 2014, con il comune obiettivo di annientare le forze democratiche e rivoluzionarie siriane."

Avevo postato ieri o l'altro ieri un articolo che ben spiegava come in medio oriente si è fatto di tutto per annientare una opposizione laica in favore di questi maiali dello stato islamico.

Dall'Afghanistan in poi tutto è stato amabilmente finanziato dall'arabia saudita e dall'altro grande alleato, Israele.

In Siria Assad quando ha visto la situazione ha capito come reagire per salvare il suo potere a spede del paese.

Fare di Assad un martire oggi è vomitevole, questa cosa grida vendetta.


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Stodler
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Pacifinti, non pacifisti.

Quindi salviamo allora Assad? Quello che fino all'altro ieri collaborava per le extraordinary rendition?

Domanda fasulla. Che non permette altra risposta che le domande speculari:
Quindi salviamo Al Nusra?
Quindi salviamo l'ISIS?
Quindi salviamo "l'Esercito siriano libero"? (dovunque sia)

Ci mancherebbe solo questo.

Quello che dico e che bisogna cominciare la caccia grossa, a partire dall'Arabia Saudita gli altri emirati e il loro grande alleato Israele.

Se non si parte da li non si arriva da nessuna parte.

Perchè credete che non ci sia una opposizione laica e moderata in medio oriente, è stata fatta fuori perchè avrebbe rappresentato la vera alternativa.


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Truman
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Fare di Assad un martire oggi è vomitevole, questa cosa grida vendetta.

Quando il gioco si fa duro, o si va alla guerra per bande, o ci si rifà alla legge. Io per ora sto con la legge.


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MarioG
Famed Member
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Pacifinti, non pacifisti.

Quindi salviamo allora Assad? Quello che fino all'altro ieri collaborava per le extraordinary rendition?

Io non so se Assad sia davvero colpevole di qualcosa o sia un capro espiatorio.
Ma sono sicuro che chiunque vuole entrare negli affari interni della Siria sta proponendo azioni criminali, in particolare se si tratta di bombardamenti. Solo la Russia ha ricevuto una richiesta di aiuto dalla Siria e si è mossa con l'approvazione del proprio Parlamento (la Duma). Tutti gli altri interventi sono illegali.

Questa sarebbe la tua risposta? Un appiglio legale?

L'appello qui sopra è molto chiaro e anzi, tutto il casino che gli USA sono riusciti a creare in medio oriente è figlio di una strategia molto chiara per la sua parte ovviamente a cui bisogna aggiungere la parte dei suoi tirapiedi:

Avevo postato ieri o l'altro ieri un articolo che ben spiegava come in medio oriente si è fatto di tutto per annientare una opposizione laica in favore di questi maiali dello stato islamico.

Dall'Afghanistan in poi tutto è stato amabilmente finanziato dall'arabia saudita e dall'altro grande alleato, Israele.

In Siria Assad quando ha visto la situazione ha capito come reagire per salvare il suo potere a spede del paese.

Fare di Assad un martire oggi è vomitevole, questa cosa grida vendetta.

Quello che lei dice avrebbe bisogno di qualche riscontro. Chi sarebbero queste presunte 'opposizioni laiche e democratiche'? Chi le certifica come tali? Perche' l'Ente globale Certificatore delle "opposizioni democratiche" non mi sembra molto attendibile.
Questi fantomatici ribelli democratici, che nel 2011 avrebbero dato origine a una rivoluzione del tutto genuina poi "rovinata" e inasprita dalla reazione spropositata (o folle) del governo, sono un'entita' completamente evanescente, mediatica, la foglia di fico per giustificare il sostegno anti Assad.
(Una rivoluzione tanto genuina che eruppe in concomitanza a quella libica e sfido chiunque a trovare l'anelito democratico in quegli eventi)
Tra l'altro, vorrei ricordare che l'aggettivo "laico" in Siria, se mai debba aver corso, si adatta proprio alle forze governative, non a quelle di opposizione.
Penso che gli scritti di Meyssan sulla questione siriana siano apprezzabili.
(Anche se Meyssan e' stato il PRIMO "complottista" dell'11/9.
Ohibo! Per i barnardiani e' condannato in eterno)


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Giovina
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Quando il gioco si fa duro, o si va alla guerra per bande, o ci si rifà alla legge. Io per ora sto con la legge.

Questo e' ammirevole e coerente.

Anche in questo caso si distingue il pensiero del singolo cittadino da quello delle politiche di governo, e sarebbero queste prima di tutto che dovrebbero agire negli ambiti delle leggi.

Faccio un piccolo angramma della parola "caso":

E invece il pensiero, ma tutto, ogni cosa, sono affidati al "caos", all'esercizio reiterato di approssimative competenze, con volonta' determinata e acclarato dolo.


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Stodler
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Quello che lei dice avrebbe bisogno di qualche riscontro. Chi sarebbero queste presunte 'opposizioni laiche e democratiche'? Chi le certifica come tali? Perche' l'Ente globale Certificatore delle "opposizioni democratiche" non mi sembra molto attendibile.
Questi fantomatici ribelli democratici, che nel 2011 avrebbero dato origine a una rivoluzione del tutto genuina poi "rovinata" e inasprita dalla reazione spropositata (o folle) del governo, sono un'entita' completamente evanescente, mediatica, la foglia di fico per giustificare il sostegno anti Assad.
(Una rivoluzione tanto genuina che eruppe in concomitanza a quella libica e sfido chiunque a trovare l'anelito democratico in quegli eventi)
Tra l'altro, vorrei ricordare che l'aggettivo "laico" in Siria, se mai debba aver corso, si adatta proprio alle forze governative, non a quelle di opposizione.
Penso che gli scritti di Meyssan sulla questione siriana siano apprezzabili.
(Anche se Meyssan e' stato il PRIMO "complottista" dell'11/9.
Ohibo! Per i barnardiani e' condannato in eterno)

Anche le rivoluzioni del 48 si sparsero per tutta europa, figuriamoci in paesi arabi goveranati da una banda di ladri e assassini.

Non esiste solo il bianco e il nero. Sarebbe come dire che in Italia o si è Renziani o antirenziani, come se non esistesse niente altro.


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makkia
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Rebels and defectors say the regime also deliberately released militant prisoners to strengthen jihadist ranks at the expense of moderate rebel forces. The aim was to persuade the West that the uprising was sponsored by Islamist militants including al-Qaeda as a way of stopping Western support for it.

The allegations by Western intelligence sources, who spoke on condition of anonymity, are in part a public response to demands by Assad that the focus of peace talks due to begin in Switzerland tomorrow be switched from replacing his government to co-operating against al-Qaeda in the “war on terrorism”.

A cavallo fra il 2013 e il 2014 Assad collaborava con Daesh e Al Nusra?
Liberava terroristi in modo che combattessero i fantomatici moderati?

A cavallo del 2013 e il 2014 erano già due anni di feroce guerra, i morti erano già nell'ordine delle decine di migliaia e il "regime siriano" era già dato per spacciato. E in effetti le perdite militari erano ingenti. Un ottimo momento da parte di Assad per liberare jihadisti che mangiavano il fegato ai suoi stessi soldati con l'astuto piano di ingrossarne le fila, renderli ancora più efficaci nel distruggere l'esercito siriano e "far fare brutta figura" ai moderati.

Ma l'opposizione armata scoppiò dopo che la "primavera" (del 2010) aveva ottenuto da Assad la promessa di riforme ed elezioni. Cioé, quando c'era margine di trattativa scoppiarono (2011) dei moti di piazza che diventarono subito violenti e si trasformarono (2012) in lotta armata. E il Daesh esisteva già, non è stato certo Assad a "inventarlo" secondo la fantasiosa ricostruzione dei pacifinti e delle "intelligence occidentali". Era in Iraq dal 2006 e irruppe in Siria almeno un anno prima che "a cavallo fra il 2013 e il 2014".

A parte queste "leggere" incongruenze, c'è qualche fonte oltre a "fonti dell'intelligence occidentale, che parlano sotto vincolo di anonimità"?

Inoltre io ricordo bene di accuse di collaborazione di Assad coi terroristi: ma erano i terroristi curdi del PKK.


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makkia
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Tra l'altro, vorrei ricordare che l'aggettivo "laico" in Siria, se mai debba aver corso, si adatta proprio alle forze governative, non a quelle di opposizione.

Ed è precisamente questa la trappola che Putin ha inserito negli accordi di Ginevra: una Siria "democratica E LAICA" è tra i punti accettati come traguardo della "roadmap".
Assad e i curdi rispondono ai requisiti. Ma ci sarà da ridere quando, al tavolo delle trattative, si dovrà vedere chi altri si qualifica come laico che può "partecipare alla transizione". (Notare che è già stata individua la Giordania, come partner "terzo" e super partes che si è accollato la rogna di individuare chi sono questi laici)


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Stodler
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LA BUFALA DELL’UFFICIALE ISRAELIANO CATTURATO INSIEME A MEMBRI DELL’ISIS

Articolo 21, portale dedicato all’informazione, ha pubblicato un mio articolo in merito ad una vicenda che da un paio di settimane sta tenendo banco sul web e sui social network: l’arresto, avvenuto nella zona di Mosul da parte delle “forze popolari irachene” (le milizie sciite sostenute da Teheran), di un colonnello israeliano impegnato in attività insieme a membri dell’Isis. Il sito statunitense Veterans Today, in un articolo a firma di Nahed Al-Husaini, si è spinto fino a pubblicare le “ammissioni” fatte dal “colonnello” (che, secondo il sito U.S.A. sarebbe addirittura un generale della Brigata Golani), così come gliele ha riportate un certo Dr. Haissam Bou-Said, “ambasciatore” e Alto Rapppresentante per gli Affari Esteri U.S. al Parlamento e segretario generale del DESI – European Department for Security and Information. Dopo alcuni giorni dalla sua prima diffusione, la notizia dell’arresto dell’alto ufficiale israeliano – che non era stata oggetto né di conferme, né di interessamento da parte di agenzie professionali – è stata rilanciata in Italia sia dal Televideo che da Rainews, con il risultato di conferirle autenticità e credibilità. Riporto integralmente il mio intervento su Articolo 21, cui faccio seguire qualche ulteriore osservazione (parzialmente già postata sulla mia pagina Facebook) sull’origine di quella che appare come una colossale bufala, che però impazza come se fosse una verità su siti e social network di mezzo mondo, anche grazie al pressappochismo e alla incompetenza delle redazioni di Televideo e Rainews.

Siria, la guerra si combatte anche sul terreno della propaganda e della disinformazione

di Germano Monti
Come tutte le guerre, quella che da anni insanguina la Siria si combatte anche sul terreno della propaganda e della disinformazione. Il regime di Assad e i suoi potenti alleati russi e iraniani hanno investito molto su questo terreno.

L’agitprop del regime siriano si manifesta principalmente sul web e sui social network, dove una moltitudine di siti e pagine si incaricano di tradurre e diffondere viralmente le veline dei media di Damasco, Mosca e Teheran. Proprio gli Iraniani sembrano essersi specializzati nella costruzione di false notizie, vere e proprie bufale, che però trovano nel mondo migliaia di megafoni virtuali pronti a rilanciarle, e l’Italia appare come uno dei Paesi più esposti a questo nuovo tipo di black propaganda, dove i boatos rimbalzano in poche ore sulle bacheche e nelle caselle di posta elettronica di milioni di persone. Una delle agenzie più attive nella fabbricazione di notizie false è l’iraniana Fars News, della quale riporto qui alcuni degli scoop più clamorosi.

Nell’agosto del 2012, si diffonde la notizia agghiacciante di un bambino di un quartiere sciita di Damasco barbaramente assassinato dall’Esercito Siriano Libero, dopo essere stato costretto ad assistere all’uccisione dei genitori. Non contenti, i feroci terroristi dell’ESL hanno diffuso la fotografia del bimbo impiccato. Come è naturale, questa notizia suscitò in Italia reazioni sdegnate, fino a quando l’Osservatorio Italo-Siriano non dimostrò che la fotografia terribile rilanciata dall’agenzia iraniana era quella di un bimbo vittima di un crimine a sfondo sessuale, perdipiù risalente a tre anni prima: “Il primo lancio della foto risale a dicembre 2009, quando l’Esercito Libero, fiero e sostenuto dall’Occidente, neanche sapeva di esistere, e purtroppo si tratterebbe di uno stupro, di un povero piccolo bambino che uno schifoso pedofilo avrebbe violentato e poi impiccato – Dio lo maledica – direi che questo bambino ne ha subiti anche troppi di abusi.. e sarebbe ora di finirla!!”. Qui il link al mio articolo dell’epoca: https://vicinoriente.wordpress.com/2012/08/10/la-bufala-iraniana.

Sempre di matrice iraniana la “notizia”, del febbraio 2013, di un’eroica impresa dell’aviazione siriana, che avrebbe sorvolato con i suoi Mig Tel Aviv e Haifa, lanciando non bombe ma volantini. Non solo falso, ma anche ridicolo, eppure questa “notizia” suscitò l’entusiasmo – sia pure di breve durata – di molti attivisti “antimperialisti”, nonostante fosse veramente incredibile. Qui il link ad uno dei lanci della redazione italiana di IRIB, la radio iraniana, con tanto di filmato sottotitolato: http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/120867-caccia-siria-sorvolano-telaviv-le-immagini-diffuse-dalla-tv-israeliana-video-sottotitoli-in-italiano.

Infine, da ricordare la “notizia” di un F16 isareliano abbattuto nell’ottobre 2013 dalla contraerea di Assad sui cieli siriani, compresa di foto del relitto, poi rivelatasi quella di un F16 dell’aviazione pakistana precipitato – in Pakistan – per un’avaria. Un mese prima, l’aviazione siriana aveva abbattuto addirittura un ultramoderno caccia U.S.A. F22 “Raptor”. Tutte balle, ovviamente, ma non per migliaia di followers più o meno orientati verso il sostegno al regime siriano.

La novità di questi giorni non è rappresentata, dunque, dalla diffusione – ancora una volta, da parte dell’agenzia Fars News – di un’altra “notiziona”, ma dal fatto che, ad una settimana dalla sua comparsa sul web e sui social network, la stessa “notiziona” sia stata rilanciata dal servizio pubblico italiano, precisamente da Televideo e Rainews ( http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ContentItem-70366234-7bfa-4e06-9e67-a46fd27781fc.html).

Il lancio originale di Fars News pubblicava, oltre al numero di matricola del “colonnello israeliano” (Re34356578765az231434), una sua fotografia, ovviamente ripresa e diffusa ampiamente sul web. Eccola:

La notizia, se vera, sarebbe stata senz’altro dirompente: la prova provata, anzi, la famosa “pistola fumante” a dimostrazione della complicità di U.S.A. e, soprattutto, di Israele nei confronti dei terroristi del sedicente Stato Islamico, con conseguenze politiche e diplomatiche di prima grandezza. Sarebbe stato, quindi, lecito attendersi dalla Rai un minimo di verifica, che invece, in tutta evidenza, non c’è stata.

Eppure, non era difficile capire che si trattava dell’ennesima bufala: anche a colpo d’occhio, si nota la giovane età del militare, incompatibile con il grado di colonnello o, addirittura, generale, come affermato in altri lanci. Inoltre, nei giorni scorsi, in molti avevano notato come il numero di matricola diffuso dall’agenzia iraniana fosse discorde da quelli comunemente utilizzati dall’esercito israeliano (e, quindi, dalla Brigata Golani), composti da sole sette cifre. Infine, avrebbe dovuto costituire motivo di prudenza il fatto che un tale evento – a distanza di una settimana dal primo lancio – non fosse stato minimamente preso in considerazione da alcuna agenzia di una qualche importanza e professionalità.

Al sottoscritto sono stati sufficienti cinque minuti per risalire alla vera identità rappresentata nella foto del “colonnello”: si tratta del sergente Oron Shaul, 21 anni, effettivamente appartenente alla Brigata Golani, rimasto ucciso a Gaza nell’operazione “Protective Edge” del luglio 2014. Qui il link al sito – in italiano! – che riporta l’elenco dei caduti israeliani, con foto e breve biografia: http://www.conqueritalia.com/Ic/caduti.htm. E questo è il link al lancio effettuato proprio da Rainews all’epoca dei fatti: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/crisi-di-gaza-israele-rende-noto-il-nome-del-soldato-disperso-oron-shaul-sergente-hamas-rivendicato-rapimento-21-anni-45ba9b84-cb6f-4bda-8757-5e33879da75e.html. Evidentemente, oggi nelle redazioni di Televideo e Ra
inews non c’è nessuno che abbia cinque minuti di tempo da dedicare alla verifica di una notizia di questa portata, prima di darla in pasto al pubblico.

3 novembre 2015

Il cosiddetto “diplomatico” autore delle clamorose “rivelazioni” pubblicate da Veterans Today ( http://www.veteranstoday.com/2015/10/21/breaking-story-israeli-general-captured-in-iraq-confesses-to-israel-isis-coalition) è il Dr. Haissam Bou Said, presentato da Veterans Today come “USA Parliament (Intr) Foreign Minister and European Department for Security and Information Secretary General Ambassador”, che suona come una cosa importante. Peccato che il Dr. Haissam Bou Said pare sia in realtà un truffatore internazionale piuttosto noto (cfr. https://haissambousaid.wordpress.com) e che sia socio di un certo Davide Cioccarelli, conosciuto dalle nostre parti come uno dei promotori dell’ “Esercito di Silvio”, la singolare organizzazione che si proponeva di sostenere e difendere con ogni mezzo Silvio Berlusconi (il quale, per la verità, non è sembrato entusiasta dell’iniziativa, fortemente osteggiata anhe da molti dei suoi più stretti collaboratori).
Il Dr. Haissam Bou Said e il Cioccarelli fanno parte di un’organizzazione che si chiama Interdipco, una delle cinque aderenti all’Esercito di Silvio,le cui attività sono descritte in questo articolo del luglio 2013, dove ritroviamo alcune vecchie conoscenze e dove l’acronimo DC sta proprio per Davide Cioccarelli: http://www.agoravox.it/INCHIESTA-L-esercito-di-Silvio-l.html. In quest’altro articolo, invece, potete scoprire un momento dell’attività della strana organizzazione di Cioccarelli e Said: http://www.forumitalia.info/index.php…. e in quest’ultimo alune preoccupazioni espresse per le caratteristiche “militari” di Interdipco: http://www.lanotiziagiornale.it/lombra-dei-mercenari-dietro-lesercito-di-silvio .
Ce n’è abbastanza per considerare destituite di ogni fondamento, nonché assolutamente ridicole, le “rivelazioni” di Veterans Today, così come ridicola è la “notizia” di un alto ufficiale israeliano di un’unità di èlite che, impegnato in un’operazione segretissima, si porta appresso il numero di matricola, come una recluta qualsiasi. Magari, aveva addosso anche le lettere della mamma e della fidanzatina.
Insomma, dato che per ricostruire questa insulsa vicenda un dilettante come me ha impiegato esattamente un quarto d’ora, mi piacerebbe sapere quanto guadagnano i “giornalisti” di Televideo e Rainews che hanno diffuso – al pari di un qualsiasi sito spazzatura – una frescaccia di questa portata, alimentando le paranoie delle migliaia di complottari (di destra, di “sinistra” e a 5 stelle) che infestano il web. Last but not least, appare assolutamente evidente come la diffusione di “notizie” così clamorosamente false faccia perdere credibilità alle vere denunce delle violenze e dei crimini quotidianamente commessi nel Vicino Oriente, come avvenuto proprio in occasione dell’operazione “Protective Edge” contro la Striscia di Gaza, quando in molti diffusero immagini delle città siriane devastate dai bombardamenti di Assad, spacciandole come immagini provenienti da Gaza, con il risultato di minare la credibilità di chi documentava le reali atrocità commesse dall’esercito israeliano in quell’occasione.

P.S. Naturalmente, sono in trepida attesa di conoscere il seguito delle “rivelazioni” del “generale israeliano” che certamente Veterans Today pubblicherà.


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