Sveglia... La Politica Sta Bene

L’essenza dell’antipolitica che fonda la sua ragion d’essere nel fallimento della politica è una blasfemia che ha come unica sorgente il tentativo di distrarre l’attenzione pubblica dal reale disagio in cui il “POTERE” versa.
Non ha senso ne parlare di politica malata ne di antipolitica che è già in se una forma di politica.
Non è la politica a star male; essa altro non è che una definizione estensiva dell’arte della buona amministrazione della res pubblica.
Quando un parlamentare chiede pulizia nella politica distrae l’attenzione da sé ed è in questo tranello che non dobbiamo cadere.
Il tentativo implicito di ergersi un gradino sopra quell’arte ( la politica appunto) in qualità di divinatore di se stesso e dei suoi amici di partito pronunciando sentenze di condanna verso l’astratto concetto ch’egli stesso non sa come esercitare al meglio è tanto ipocrita quanto criminale nei nostri confronti che demoralizzati assistiamo agli eventi.
Occhi aperti gente.
Non è la politica insana ma chi tale la vuol far sembrare.
Quindi proviamo a muoverci su questo binario e nella stessa direzione per far alcune considerazioni.
Intanto la politica è, e rimane, l’unico reale strumento di democrazia di cui un popolo può avvalersi nell’espletamento dei suoi diritti improntati ad una vita di decoro.
Uscire da questi schemi costituisce un grande passo indietro nella storia della civiltà. La politica è libertà,dignità e al contempo riparo nascosto per le intelligenze e la moralità. Sono semmai gli strumenti d’attuazione della stessa , nell’esercizio e nelle forme classiche del potere che hanno preso in ostaggio l’arte della politica per fini ed usi personali modificandone così l’alto profilo ideologico dei suoi contenuti sia in concreto che in astratto.
Questi sono i nostri nemici , i nemici della democrazia. Ma chi sono in concreto?
I partiti che negli anni si sono sempre più configurati come lobby segrete di fatto, normali associazioni nella forma, ma che hanno utilizzato il più forte elemento democratico , quello del confronto ,a volte anche duro,ma solo in apparenza sia per facciata di convenienza che per usi personali.
La sostanza ci dice invece che i partiti si sono chiusi a riccio costituendo un cartello che uniformasse le strategie per comodi utilitarismi.
Non sono certamente un fan del movimento a 5 stelle ma, di certo , la reazione dei partiti ( e non della politica) potrebbe esser prova del cartello ideologico di cui parlavo sopra.
In conclusione vi lascio con una domanda: siamo sicuri che la politica si possa esercitare solo attraverso i partiti? Abbiamo veramente necessità dei partiti per sostenere la democrazia?
Io penso che la politica sia bagnata dall’intelligenza,dalla moralità,dal rispetto verso le cose e gli uomini, dalla solidarietà,dalla crescita materiale e spirituale, dal progresso, dalla comunione d’intenti e di ideali.
E tutto questo non può realizzarsi soggettivamente senza un reale associazionismo che costringa gli universi interiori d’ogni individuo al compromesso dell’unica linea da seguire per il bene del partito?
Mi fermo qui e lascio volutamente in secondo piano i diamanti , l’euro , i dollari, le case, le barche, le macchine, i viaggi e i conti correnti in Italia e all’estero.
Tato Tripodo

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