Notifiche
Cancella tutti

Termini Imerese: l'incapacità del governo


paolodegregorio
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1630
Topic starter  

-Termini Imerese: l’incapacità del governo -
di Paolo De Gregorio, 7 gennaio 2010

La questione dello stabilimento della Fiat in Sicilia ci rivela, come al solito, l’intima natura del capitalismo e la subalternità della politica alle decisioni imprenditoriali, anche se la politica, a buon diritto, potrebbe pretendere di dire l’ultima parola, visto che i soldi pubblici per finanziare le varie crisi e ristrutturazioni Fiat, dal dopoguerra ad oggi, sono stati erogati massicciamente a spese dei contribuenti.
L’intima natura delle imprese è quella di liberarsi dei rami secchi senza preoccuparsi delle piaghe sociali che queste scelte provocano, e comunque scaricano sulla collettività i problemi, e dunque il cosiddetto “libero mercato” si rivela una struttura predatoria che si fonda su aiuti statali quando è in crisi, e su ammortizzatori sociali statali quando ristruttura o chiude.
Una politica subalterna e vigliacca o complice della classe dominante continua a mantenere con soldi pubblici un sistema che se dovesse veramente basarsi sul libero mercato puro sarebbe già fallito, come quelle banche americane, ree di speculazioni e truffe, che sono state rifinanziate da Obama con cifre 5 volte superiori ai costi della riforma della assistenza sanitaria per tutti.
Così si crea un capitalismo irresponsabile, incapace di correggere i suoi errori, impunito, illegale, e tutta la società civile marcisce con esso, di illegalità in illegalità, di corruzione in corruzione.

Proprio in virtù di tutti quei soldi pubblici regalati alla Fiat, oggi i lavoratori di Termini Imerese devono pretendere dalla Fiat una riconversione della fabbrica in un settore che dovunque è in grande espansione, quello della tecnologia fotovoltaica, con l’obiettivo strategico (e possibile) di rendere tutta la Sicilia energeticamente autonoma, attraverso quell’inesauribile petrolio siciliano che è il sole.
E’ una proposta che deve essere supportata da tutte quelle forze politiche che non vogliono disperdere il patrimonio di 2.000 operai metalmeccanici specializzati, con la lungimiranza di risolvere un grave problema sociale di disoccupazione e disperazione, nella giusta direzione di fare una isola più pulita e moderna, che non brucia più combustibili fossili, con una microgenerazione diffusa di energia elettrica, che può rappresentare una possibilità di lavoro per migliaia di persone che intendano vivere gestendo piccole “fattorie solari” allacciate alla rete, o come integrazione ad una agricoltura anche essa in crisi.
Come si vede, la scelta di non abbandonare gli operai di Termini Imerese con una riconversione della produzione, oltre che responsabilizzare la Fiat, che ha peraltro la capacità tecnica per farlo, potrebbe segnare una positiva svolta per tutta la Sicilia, abbassando i costi degli impianti fotovoltaici, cosa che si otterrebbe con una produzione avanzata di tipo industriale.

Essendo molto scettico sulla lungimiranza della politica, questo discorso può andare avanti solo con la convinzione e la lotta della popolazione intera di Termini Imerese, che deve difendere a tutti i costi i posti di lavoro, con la capacità però di saper proporre soluzioni e pretendere che i politici accompagnino questo nuovo corso con leggi atte a facilitare la riconversione energetica.
E’ per questo che invio queste mie brevi note anche al Consiglio di fabbrica di Termini Imerese e spero che possa essere convincente.
Se il futuro non se lo fabbricano con il loro impegno non avranno futuro.
Quanto al governo Berlusconi e al suo partito che parla di libertà, mi piacerebbe che fosse chiaro che esso parla di libertà dei padroni di licenziare, una delle innumerevoli “libertà” che i padroni hanno, mentre per gli operai le “libertà” sono quelle di avere un lavoro, un sistema sanitario che funziona, e non crepare in lavori nocivi.
Paolo De Gregorio


Citazione
AndFinallyWillBeZeitgeist
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 178
 

Malgrado abbia ultimamente presentato bilanci in netto miglioramento (che qualcuno che frequenta il circolo culturale di CdC, maliziosamente, pensa siano poco veritieri), la FIAT ha cominciato a chiedere, oltre le proposte avanzate senza vergogna negli ultimi mesi e raccontate egregiamente nell'articolo di De Gregorio, il prepensionamento a quarantotto anni di un numero imprecisato di lavoratori ..... E i maliziosi pensano che, come ha fatto nell’arco dell’oltre mezzo secolo seguito alla seconda guerra mondiale, tale impresa chiederà ancora finanziamenti allo Stato nelle più svariate forme, sia dirette che indirette (magari rispolverando, dopo i prepensionamenti, la cassa integrazione, ecc.) ................................ NEL CONTEMPO, IL SUO PRESIDENTE – ASSIEME A DELLA VALLE, MERLONI, MONTE DEI PASCHI E UNICREDIT – HA CREATO LA SOCIETÀ CHARME IN LUSSEMBURGO (UNO DEI PARADISI FISCALI) ...... Questa società ha fatto una joint venture con una azienda cinese per export-import di cachemire (prodotto veramente strategico, di punta, com’è ben noto) in Italia e, da qui, nei paesi dell’area mediterranea ................................................ Il progetto mi sembra lineare: SI DISMETTERÀ (CI SI RITIRERÀ COMUNQUE) GRADUALMENTE DALLA FIAT – MA NON DOPO AVER ATTINTO IL PIÙ POSSIBILE, E IN VARIE GUISE, ALLE CASSE DELLO STATO (CIOÈ, IN DEFINITIVA, ALLE "NOSTRE TASCHE") CON LA SCUSA DI "SALVARE" I POVERI LAVORATORI E IL COSPICUO INDOTTO – E SI TRASFERIRANNO I FONDI ALLA SOCIETÀ APPENA NOMINATA, CHE SI INGROSSERÀ (E INGRASSERÀ) A DETRIMENTO ULTERIORE DI MIGLIAIA DI PICCOLE IMPRESE DEL SETTORE GIÀ IN CRISI PER LA CONCORRENZA CINESE ............................. La politica economica non defletterà da quella sinora già realizzata, anzi verranno incentivate "riforme macroeconomiche" (sono parole del direttore dell’FMI) per ridare fiato all’economia ............... Dunque, più precarizzazione, più privatizzazione, più apertura al mercato .... L’Italia dovrà essere appetibile dal punto di vista del rating economico e finanziario e dovrà attirare i capitali esteri ............................... Da questo punto di vista, assieme ad una politica di dismissioni (in cui Prodi eccelse, vedi IRI), si tenterà di rendere appetibile il Paese attraverso l’apertura al capitale estero .................................................. NON SO SE SI VENDERANNO LE COSTE COSÌ COME INTERE CITTÀ IN TOSCANA, MA L’UNICO E PRIMO CAPITALE "FRESCO" CHE PUÒ VENIRE IN ITALIA È QUELLO CINESE: SOLO A TARANTO C’È UN FORTE TRAFFICO COMMERCIALE DA E PER LA CINA ............ Del resto, poiché l’Italia aderisce (come la Cina) al WTO ed all’interno di questo organismo non sono possibili scelte protezionistiche, l’Italia – così come l’Europa – dovranno aprire le porte alle merci cinesi .................. BERLUSCONI PER I SUOI MOTIVI DI “BANDA” (SE VOLETE, PER IL FAMOSO "PERSO PER PERSO MI VENDO CARA LA PELLE") È PARTITO IN UN ATTACCO DURISSIMO. IL "SUO" GIORNALE, SENZA PIÙ REMORE E CON MOLTA LUCIDITÀ, PER QUALCHE GIORNO HA RIVELATO TUTTE LE MAGAGNE DI CERTI SETTORI OLIGARCHICI ORMAI ALLA FRUTTA, CON BILANCI TRUCCATI, FORSE PERFINO SULL’ORLO DEL FALLIMENTO, CHE APPOGGIANO IL CENTROSINISTRA PER FAR MAN BASSA NEL PAESE, DERUBARLO, PORTARE UN BEL PO’ DI SOLDI IN SALVO (MONTEZEMOLO HA I SUOI FONDI IN LUSSEMBURGO, SOLO PER FARE UN ESEMPIO), ECC........................I topi mirano a fare mille buchi nel formaggio, perché FIAT e Telecom, e lo stesso Benetton, ecc. non si trovano per nulla in situazione florida come cercano di far apparire per poter mettere mano alle casse dello Stato e alle tasche della popolazione italiana .................................................... Questo è adesso posto in chiarissima luce (si veda l’esplicita e durissima prefazione dell’ex Presidente della Confindustria, D’Amato, al libro di Lodovico Festa Guerra per banche) ........ Che a dirlo sia una delle due bande (sull’altra) non cambia lo stato delle cose; questa è verità, e non credo alla buona fede di chi si ostina a non volerlo sapere .................................................. OGGI ABBIAMO IN ITALIA UN ASSETTO FINANZIARIO IN MOVIMENTO, MA NON CREDO PROPRIO MOLTO AUTONOMO .... NON STO A RICOSTRUIRE TUTTA LA VICENDA DELLA LOTTA SCATENATASI INTORNO AD ANTONVENETA E BNL, CON META ULTIMA MEDIOBANCA IN QUANTO CHIAVE DELLA PORTA DI ACCESSO A GENERALI ..... IN OGNI CASO, SEMBRA DEL TUTTO EVIDENTE CHE AMRO E BILBAO SONO SETTORI DI EUROFINANZA MOLTO LEGATI A QUELLA AMERICANA, MENTRE GLI ANTAGONISTI – DEUTSCHE BANK, PARIBAS, LA GIAPPONESE NOMURA, LE CRÉDIT SUISSE, ECC., CONTRASTATI DALL’AZIONE DEI PRINCIPALI GRUPPI DOMINANTI ITALIANI AL SERVIZIO DI QUELLI STATUNITENSI – NON POSSONO ESSERE CONSIDERATI VERI CAMPIONI DI INDIPENDENZA E AUTONOMIA RISPETTO AGLI INTERESSI USA, MA CERTAMENTE FANNO GIOCHI APPENA UN PO’ MENO SERVILI RISPETTO A QUESTI ULTIMI .......... In Italia esistono poi altre grandi aziende in gravi difficoltà al pari della FIAT – assai più di quanto non appaia per ora ufficialmente – la Telecom (forse la peggio messa) e probabilmente persino Benetton (almeno in parte); credo che anche la Tod’s non stia benissimo, ma comunque non credo che calzature, occhialeria (Luxottica), maglieria e via dicendo (con l’aggiunta del mitico Turismo) rappresentino settori di punta in grado di migliorare le pessime previsioni circa le sorti del nostro sistema economico ............. Abbiamo imprese importanti come l’ENI e la Finmeccanica (e pochi altri "gioielli") che non sono per nulla sostenute; si sa invece di piani per il loro smembramento e decisivo indebolimento – sempre a favore di settori economici euroamericani – che si tradurrà in quello più generale della nostra economia ............................... SCALFENDO UN POCO L’EPIDERMIDE, POSSIAMO CITARE LO SCOOP FATTO DA UN NOTO GIORNALE ONLINE CHE NESSUNO SI È SOGNATO DI SMENTIRE ......... QUESTO GIORNALE HA APPURATO CHE MIELI, PRIMA DI SCRIVERE IL SUO "EDITTO" IN FAVORE DEL CENTRO-SINISTRA QUATTRO ANNI FA, HA CONVOCATO E SENTITO TUTTI I REALI PROPRIETARI DEL CORRIERE, QUELLI DEL "PATTO DI SINDACATO" DEL RCS: FIAT, PIRELLI (CIOÈ TRONCHETTI CHE CONTROLLA PURE TELECOM), LIGRESTI (ANCH’EGLI PERVICACEMENTE ATTRIBUITO A BERLUSCONI), PESENTI, DELLA VALLE (TOD’S), LUCCHINI, MERLONI, BERTAZZONI, EDISON, MEDIOBANCA, INTESA (BAZOLI), GENERALI, CAPITALIA, GEMINA (ROMITI) ................................................. Quel patto di sindacato, detto per inciso (un inciso rilevante), che doveva essere disdettato entro il 30 giugno dello stesso anno, che è stato rinnovato e scaduto con il termine dello scorso anno (in tale patto è entrata anche Benetton, cui venne offerto un 5% della quota allora in mano a Ricucci; il problema è stato al momento rinviato a dopo le elezioni) ......................... Tornando all’editto di Mieli, non c’è stata semplice maggioranza, ma unanimità della proprietà sopra indicata nel placet ad esso ..... PER CUI È PURA DIVISIONE DELLE PARTI QUELLA CHE SI È VISTA ALL’ASSEMBLEA DEGLI INDUSTRIALI A VICENZA, DOVE MONTEZEMOLO HA DICHIARATO DI "NON TIRARLO PER LA GIACCHETTA" ONDE FARLO SCHIERARE POLITICAMENTE, MENTRE DELLA VALLE ASSUMEVA IL RUOLO DELL’ATTACCO FRONTALE A BERLUSCONI ...... Ed è uno spettacolo indicativo e veramente "edificante" vedere il vertice confindustriale (con tutti i proprietari della RCS sopra indicati) attaccato – per un giorno – da Berlusconi e tutto il centrosinistra difenderlo a spada tratta ed essere addirittura indignato per tali "proditorî" attacchi.


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

per me la fiat si opporrà a che termini imerese diventi un centro di produzione e sviluppo di uma macchina ecologica..visto che entrerebbe in competizione proprio con la fiat che nonostante costruisce all'estero ha come mercato principali l'Italia.


RispondiCitazione
paolodegregorio
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1630
Topic starter  

dopo aver postato il mio scritto ho appreso della "cordata" italiana che, insieme a soci stranieri, vorrebbe acquisire Termini Imerese per costruire macchine elettriche.
In effetti la considerazione di maumau1 è fondata, sinora alla Fiat sembra che la macchina elettrica non interessi, ma ovviamente ci sarebbe un concorrente in più nel settore auto.
Per questo penso che la mia proposta potrebbe trovare spazio, ma solo i lavoratori siciliani possono spingere per portarla avanti.


RispondiCitazione
Condividi: