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Toaff rubai tank tedesco


dana74
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che grand'uomo.....
e di cche cosa vi pentite? solo di non aver cagionato abbastanza danni ai gyim, questo al massimo il vostro unico rammarico

15-04-2010 sezione: HOME_ROMA

Toaff: il mio peccato? Rubai tank tedesco
e lo spedii in Palestina per armare ebrei

Il rabbino emerito di Roma: «Non mi pento, così giunse a Haifa il primo carro armato del futuro esercito di Israele»
ROMA (15 aprile) - Elio Toaff, rabbino emerito di Roma, durante la seconda guerra mondiale rubò un carro armato tedesco Tigre abbandonato nelle campagne modenesi che fu inviato in Palestina e destinato alla resistenza ebraica. «Un peccato - dice al mensile della Comunità ebraica della capitale Shalom - di cui non mi sono mai pentito».

Il carro armato tedesco «doveva essere demolito - spiega Toaff - ma la Palestina aveva un disperato bisogno di armamenti pesanti e allora io camuffai il carro armato e lo spedimmo in nave facendolo passare come attrezzatura agricola. È così che giunse a Haifa il primo carro armato del futuro esercito di Israele».

Nell'intervista Toaff spiega che collaborò con Ada Sereni alla «immigrazione illegale» verso la Palestina, e ospitò in casa i profughi provenienti da tutta Europa, raccogliendo soldi, nascondendo persino armi.

Toaff alla vigilia dei suoi 95 anni (il 30 aprile prossimo) affida i suoi ricordi a shalom in vista della grande festa in suo onore che si svolgerà il 3 maggio alla presenza di molti esponenti politici, a partire da Gianni Letta e Carlo Azeglio Ciampi. A suo nome è stata intestata una Fondazione che ha l'obiettivo di sostenere le varie attività culturali della Comunità.

Nell'intervista il livornese Toaff ripercorre le fasi del suo lungo rabbinato, 50 anni, nella capitale e avanza alcune riflessioni: «bisogna fare attenzione: a volte i rabbini stanno troppo dietro le cattedre». E ancora: «ogni generazione ha i suoi rabbini, anche se non tutti sono dello stesso calibro e questo spesso non può che derivare dal contatto con la società dalla quale non bisogna astrarsi, ma nella quale bisogna immergersi profondamente».

«Da mio padre ho ereditato una certa concezione dell'ebraismo italiano aperto e tollerante - dice - fatto di usi e costumi, di tradizioni che oggi vedo più affievolirsi verso l'accoglienza di nuovi modelli e di nuovi usi».

-- http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=98267&sez=HOME_ROMA#


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GinoAnceschi
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Trovo fortemente simbolico che fosse un carro nazista.


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dana74
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vero, adesso loro da quando hanno rubato ed estorto uno stato in Palestina si comportano come costoro di cui pare siano stati vittime.


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Anonymous
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PER POTER RUBARE UN CARRO ARMATO occorre una organizzazione non indifferente ! il rabbino divrebbe spiegare chi erano e chi sono i componenti di questa organizzazione! ora la stessa organizzazione potrebbe star complottando contro il nostro attuale stato!


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radisol
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Realisticamente era "la banda Stern", quella che nell'immediato dopoguerra organizzò l'attentato a Roma contro l'ambasciata inglese ... Toaff aveva già raccontato in passato di averne fatto parte ....

Erano a dir poco organizzatissimi e quindi non mi stupisce la storia del carro armato tedesco inviato in Israele.

Va anche detto, però, che in quella fase la cosiddetta "resistenza ebrea" combatteva soprattutto contro gli inglesi e non contro gli arabi e che, contro il comune nemico inglese e realisticamente anche in cambio di soldi che certo ai sionisti non mancavano, capitò pure che la banda Stern ricevesse - soprattutto in Italia - aiuti dall'apparato clandestino fascista che era rimasto in piedi dopo la fine della guerra ... così come d'altra parte i sionisti ricevettero assistenza ed aiuto dall'Ira irlandese ...

A dimostrazione che il mondo era allora, come del resto oggi, assai complicato e che gli schemini servono poco a leggere le vicende storiche ....


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Anonymous
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la "resistenza ebrea" cosi come è oggi propagandisticamente definita,(per caricarla di un contributo alla lotta al nazismo,)non ha mai combattuto.
Essa si occupava soltanto di recuperare gli ebrei in europa e trasferirli in usa,in palestina,in URSS!
Non cadere nella propaganda sionista !e soprattuttto non credere al film bastardi senza gloria!


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Erwin
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Chiaramente il soggetto dovrebbe spiegare come si fa ad esportare 50 tonellate di acciaio senza permessi,non ci venga a dire che era "camuffato"...come si camuffa un cannone?
Allora le frontiere erano ben controllate!

Altra domanda(seria) si impone,invece:
chi stabiliva CHI ( degli ebrei "italiani") dovesse essere deportato?

Non l'ho mai capito!


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Anonymous
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Molti testimoni (non ebrei)ormai deceduti ricordano come fossero gli ebrei stessi a indicare quali ebrei deportare.Con false accuse denunciavano ebrei,parenti, per appropiarsi della loro eredità e inoltre si garantivano la incolumità dai tedeschi.
Quando partirono da roma tiburtina i treni per ausvitz,gli ebrei lanciavano dei bigliettini di carta nei quali scrivevano ai parenti di occuparsi delle loro proprietà che divennero di fatto loro .
I risarcimenti gli ebrei deportati avrebbero dovuto richiederli ai loro parenti rimasti incolumi e non agli Stati.
La storia è raccapricciante ma vera ! nessuno mai la tirerà fuori !
Anche i motivi per cui Primo levi si è suicidato andrebbero indagati a fondo!


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radisol
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Perlomeno in Italia, l'indicazione era chiara : TUTTI GLI EBREI DOVEVANO ESSERE DEPORTATI ... che poi non sempre i nazi ( ma alle deportazioni partecipavano alacremente anche le polizie fasciste italiane) ci siano riusciti è un'altra storia ...

"Allora le frontiere erano ben controllate" dice un commentatore ... nel 1946 ? quando praticamente una macchina statale italiana ancora non esisteva e quando quel minimo ordine pubblico doveva essere garantito dalle truppe di occupazione ? Del resto poi non è difficile immaginare che, non tanto ovviamente gli inglesi, ma certamente gli americani, tra le truppe che occupavano l'Italia nel 1946, potessero avere tutto l'interesse a far partire carichi di quel tipo per la Palestina ... ma poi c'era pure l' "armata polacca" che imperversava in certe zone d'Italia, soprattutto al Centro, ed all'interno della quale non mancavano certo gli ebrei ...

La "resistenza ebrea" contro nazisti e fascisti, salvo qualche caso isolato di singoli o di piccoli gruppi comunque innestati nelle normali brigate partigiane, soprattutto quelle socialiste o trotzkiste, praticamente in Italia non c'è mai stata.

In compenso, a fine guerra, vi sono stati dei gruppi terroristici di matrice ebraica, la Banda Stern che operava soprattutto in Europa ed in particolare in Italia contro interessi inglesi ( e della quale faceva parte Toaff) e l'Irgun che invece operava in Palestina soprattutto contro le popolazioni palestinesi, che erano invece mirabilmente organizzati e finanziati ... e che saranno poi la base da cui nacquero gli apparati di sicurezza del futuro stato di Israele e che non disdegnavano, come dicevo, la collaborazione con gruppi diversissimi da loro, dall'Ira irlandese ai "franchi tiratori" fascisti riorganizzatisi in Italia dopo la fine del conflitto.

Nel caso del gravissimo attentato della banda Stern all'ambasciata britannica di Roma ( quasi una strage) è assodata ad esempio la collaborazione di reduci della Rsi che poi confluiranno in Ordine Nuovo, nel Fronte Nazionale di Valerio Borghese ed in gruppi consimili ....

Alla faccia degli schemini con cui un pò tutti tendono a leggere le vicende storiche ...


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Erwin
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...quindi ammessa l'inesistenza di un controllo "italiano" delle frontiere,l'operazione vantata è solo un banale carico mercantile .

Cosa ci sia da vantarsene non lo afferro.

Ci si può vantare di aver inviato armi a criminali che usarono tali armi per
derubare il popolo Palestinese della propria terra?


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Anonymous
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x radisol
hai citato per caso il contenuto del libro "mossad base italia" di Salerno?


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radisol
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Quel libro non l'ho letto ma le notizie che ho dato sono tuttaltro che delle primizie, girano a vario titolo da anni.

Da parte mia nessuna simpatia per i sionisti e massima e totale solidarietà ai palestinesi .... ma questo non mi porta a credere a tutte le cazzate dell'antisemitismo nazistoide ... c'erano ebrei che indicavano ai nazisti chi deportare magari per impadronirsi delle case dei deportati ? senz'altro ... una tizia del genere fu ad esempio giustiziata a Roma nell'immediato dopoguerra, tale Celeste Di Porto ... così come c'erano italiani, cattolici ed apostolici e nemmeno necessariamente fascisti, ma semplicemente infami ed "interessati", che facevano la stessa cosa allo stesso scopo ai danni anche di loro parenti ed affini .... o anche vicini di casa .....magari denunciandoli come partigiani .... la guerra e la fame portano fatalmente alle peggiori infamità, senza distinzione di razza e/o di religione ....

Nè mi sembra di aver espresso alcuna simpatia con l'azione del carrarmato che racconta Toaff ... dico soltanto che una cosa del genere in quell'epoca in Italia non era così complicata ed impossibile come ora si potrebbe pensare ... certo il carrarmato tedesco di Toaff lo hanno fatto addirittura arrivare in Palestina ... ma ricordo che ancora qualche anno fa ne fu trovato nascosto un altro in una ghiacciaia nella zona di Reggio Emilia, all'epoca inguattato da partigiani comunisti che evidentemente l'avevano messo da parte per la leggendaria "ora x" .... diciamo che in quel gran casino tutti inguattavano tutto, per fede o per interesse .... e che nel caso raccontato da Toaff sono realisticamente anche intervenuti appoggi da parte di qualche truppa occupante ....

Più in generale, sulla cosiddetta "resistenza ebrea" del dopoguerra ( senza che ce ne sia mai stata una specifica durante la guerra) ho detto che agiva spesso in combutta con gli epigoni del fascismo e del nazismo ... ti pare un giudizio positivo ?


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radisol
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Sull'argomento, un interessantissimo articolo sui rapporti, nell'immediato dopoguerra, tra mafie, separatismo siciliano, terrorismo sionista e neofascista in Sicilia e non solo lì .... ed il tutto agli ordini diretti e sotto la protezione delle truppe Usa .....

http://www.antimafiaduemila.com/content/view/27737/78/


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