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tolti soldi alle vittime usura per darli all'accoglienza ris


dana74
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risorse

Immigrazione. Secondo le indiscrezioni sarebbero previsti 210 milioni per l'emergenza immigrazione, di cui 20 per l'accoglienza di minori non accompagnati e 190 al Viminale per far fronte alle "problematiche derivanti dal fenomeno". Per la copertura, il decreto legge manovra dispone che 90 milioni siano recuperati dal fondo rimpatri, 80 milioni mediante entrate Inps derivanti dalla regolarizzazione degli immigrati e per 50 milioni dalla riduzione del fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell'usura.
(09 ottobre 2013)

estratto da la saga della manovrina

http://www.repubblica.it/economia/2013/10/09/news/bozza_conti_pubblici-68227814/?ref=HRER2-1


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dana74
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e non vi lamentate eh!!!
che repubblica scrive CHE SIAMO PIU' RICCHI DEI TEDESCHI

che se disoccupati prendono fino a 1850 euro al mese di reddito di cittadinanza

E' PER QUESTO CHE I DISOCCUPATI ITALIANI NON CE L'HANNO, NON NE HANNO BISOGNO NO?

Famiglie italiane ricche, fino al suicdio.

Italiani 13esimi al mondo per ricchezza.
Con 241mila euro superano i tedeschi
Il rapporto sulla ricchezza globale del Crédit Suisse disegna un mondo con i patrimoni al massimo storico, nonostante la crisi: nel 2013 la ricchezza è aumentata del 4,9% globale a 241mila miliardi di dollari. Nel Belpaese c'è moria di miliardari, ma il dato complessivo è di una crescita del 5,6%
di RAFFAELE RICCIARDI

come si faccia a scrivere STRONZATE simili, senza ritegno e pudore
http://www.repubblica.it/economia/2013/10/09/news/ricchezza_globale_famiglie_crdit_suisse_2013-68220365/?ref=HRER2-1

non lo incollo per schifo.

ED I SUICIDI FIGLIO DI .....DI UN PENNIVENDOLO NON LI CONSIDERI???????????????


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dana74
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a proposito di risorse delle risorse per le risorse umane straniere

IL “MAGNA-MAGNA” DEI MIGRANTI- MA QUANTA GENTE “VIVE” DI EMERGENZE ED ACCOGLIENZE? ONLUS, BUONISTI, MEDICINALI, NOLEGGIATORI DI MEZZI DI TRASPORTO. ECCO L’INDOTTO DELLA “BARCONI SPA”

Posted on ottobre 6, 2013

Ma come sono cari i professionisti dell’accoglienza

L’emergenza sbarchi comporta un giro vorticoso di denaro pubblico. Che si ripete senza soluzione

Dietro l’orrore, la pietà, lo scandalo, il buonismo, le tragedie del mare nascondono il business che non t’aspetti. Il giro d’affari del primo soccorso e dell’accoglienza. Da una parte i milioni di euro stanziati dall’Europa e dall’Italia, dall’altra la pletora di personaggi in attesa di incassare.

Onlus, patronati, cooperative, professionisti dell’emergenza, noleggiatori di aerei e traghetti, perfino i poveri operatori turistici di Lampedusa: abbandonati dai vacanzieri si rassegnano a riempire camere d’albergo, appartamenti e ristoranti con agenti, volontari, giornalisti, personale delle organizzazioni non governative, della Protezione civile, della Croce rossa.

L’emergenza sbarchi comporta un giro vorticoso di denaro pubblico. Nel 2011, l’anno più drammatico, gli sbarchi provocati dalle sanguinose rivolte nordafricane sono costati all’Italia un miliardo di euro. Ogni giorno le carrette del mare da Libia e Tunisia hanno scaricato in media 1.500 persone. Il governo dovette aumentare le accise sui carburanti per coprire parte di queste spese. E a qualcuno che sborsa corrisponde sempre qualcun altro che incassa.

Bisogna gestire la prima accoglienza: acqua, cibo, vestiti, coperte, farmaci. Vanno organizzati i trasferimenti sul continente ed eventualmente i rimpatri; si aggiungono spese legali, l’ordine pubblico, l’assistenza (medici, psicologi, interpreti, mediatori culturali). Ma questo è soltanto l’inizio, perché moltissimi rifugiati chiedono asilo all’Italia. E l’Italia se ne fa carico, a differenza della Spagna che ordina di cannoneggiare i barconi e di Malta che semplicemente abbandona i disperati al loro destino. Nel triennio 2011/13 le casse pubbliche (ministero dell’Interno ed enti locali) hanno stanziato quasi 50 milioni di euro per integrare 3000 persone attraverso il Sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati. A testa fanno più di 5.000 euro l’anno.

L’Europa soccorre soltanto in parte. Il finanziamento più cospicuo arriva dal Fondo europeo per le frontiere esterne destinato alle forze di sicurezza di confine (capitanerie di porto, marina militare, guardia di finanza): 30 milioni annui. Altri 14,7 milioni arrivano dal Fondo per l’integrazione, non riservato all’emergenza. Dal Fondo per i rimpatri piovono 7 milioni di euro. Poi c’è il Fondo per i rifugiati, che nel 2012 ha stanziato 7 milioni in via ordinaria più altri 5 per misure di emergenza. Tutti questi denari vanno considerati come co-finanziamento: si aggiungono cioè ai soldi che l’Italia deve erogare.

Il fondo più interessante è quello per i rifugiati, che è tale soltanto di nome perché i veri destinatari dei 12 milioni di euro (sono stati 10 milioni nel 2008, 4,5 nel 2009, 7,2 nel 2010 e addirittura 20 nel fatidico 2011) sono Onlus, Ong, cooperative, patronati sindacali e le varie associazioni umanitarie che si muovono nel settore dell’immigrazione. Dal 2008, infatti, l’Europa ha stabilito che quel fiume di contributi vada «non più all’attività istituzionale per l’accoglienza, ma ad azioni complementari, integrative e rafforzative di essa». Anche queste, naturalmente, co-finanziate dal governo italiano.

Le organizzazioni operano alla luce del sole, sono autorizzate dal ministero dell’Interno che deve approvare progetti selezionati attraverso concorsi pubblici. I soldi finiscono in fondi spese destinati non ai disperati ma a vitto e alloggio delle truppe di volontari e professionisti. Per la felicità degli albergatori lampedusani. Gli operatori sociali spiegano ai nuovi arrivati i loro diritti. Li mettono in contatto con interpreti, avvocati, mediatori da essi retribuiti. Organizzano la permanenza, li aiutano a restare in Italia o a capire come proseguire il loro viaggio della speranza. Fanno compilare agli sbarcati, che per la legge sono clandestini, un pacco di moduli per avere assistenza legale d’ufficio.

Pochissime organizzazioni, e tra queste Terre des hommes e Medici senza frontiere, si fanno bastare i denari privati. A tutte le altre i soldi italo-europei servono anche a sostenere i rispettivi apparati, come gli uffici stampa, gli avvocati e gli attivisti per i diritti umani, per i quali martellare i governi finanziatori è una vera professione. E magari usano l’emergenza immigrazione come trampolino verso la politica.
https://www.facebook.com/pages/Politici-che-non-hanno-MAI-lavorato-ELENCO-UFFICIALE-MANDIAMOLI-A-CASA/274354875910343

FONTE:

http://www.ilgiornale.it/news/interni/sono-cari-i-professionisti-dellaccoglienza-956093.html


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la strategia più usata dai gruppi dominanti per il controllo sociale è fomentare la tipica guerra tra poveri


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