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Tremonti: "L'Fmi è da rifondare..."


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Post: 33516
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Tremonti: "L'Fmi è da rifondare le regole ai politici non ai tecnici"

Il ministro propone anche una doppia tassazione sulle banche, meno favorevole per quelle d'affari

Appena giunto nella gelida Iqaluit, mentre in mezza Europa i mercati sobbalzano e l'Euro soffre, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ribadisce il primato della politica sui tecnici. «Le regole della finanza o le fanno i governi o non servono a niente». Quelle dei tecnici «le abbiamo attese due anni e non abbiamo visto nulla». Senza mai nominare il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, che pure è lì, a due passi ed è la persona scelta dal G20 per disegnare la nuova architettura finanziaria del domani e perciò appunto le nuove norme dei mercati, Tremonti scandisce: «Le regole vanno fatte ex ante, perché fungano da deterrente. Bisogna impedire prima la speculazione o i fallimenti bancari, non gestirli dopo». Lo stesso G20, pur avendo funzionato all'indomani della crisi, è tuttavia «incompleto dal punto di vista politico» perché al suo interno non è rappresentata larga parte dell'Africa e neppure il mondo arabo.
Meglio puntare, per il futuro, a una trasformazione del Fondo monetario Internazionale in un World economic council, con riunioni frequenti di ministri e capi di Stato.

Non è la prima volta che Tremonti ce l'ha con i tecnici.
E non è neppure la prima volta che, sia pure indirettamente, critica Draghi. Ma ciò che rende diversa questa sortita dalle altre è la situazione, il fatto che l'Italia economica è in trasferta al Polo nord, lontano davvero mille miglia da casa. La temperatura è rigida come il messaggio del ministro: «Le regole o sono politiche o non sono: le regole tecniche sono un caso in cui l'aggettivo cancella il sostantivo». Breve pausa. Quindi il ministro riprende: «Non a caso le uniche regole che hanno preso forma sono quelle proposte unilateralmente dal presidente americano». Ovvero, il piano Obama- Volcker sulle banche.

Tremonti ha in mente delle idee per riaffermare il primato della politica che proporrà proprio qui, a Iqaluit, nell'ambito del G7. Sono idee «del governo italiano», come chiarisce a più riprese e dunque non solo sue.
La prima è appunto la trasformazione del Fmi in consiglio economico: sarebbe «una sua evoluzione, per tornare allo spirito di Bretton Woods». Ma c'è anche altro, sempre nella logica dell'ex ante. Per esempio sulle banche, Tremonti pensa all'ipotesi di tassare in modo diverso «l'attività ordinaria e quella speculativa», imponendo di fatto due regimi fiscali. In questo modo «si andrebbe a favore delle famiglie e si tasserebbe la speculazione finanziaria».

Il principio dovrebbe essere europeo. Un'altra ipotesi è quella di una contabilizzazione annuale del valore nozionale dei contratti derivati. Quanto ai famigerati, contestatissimi bonus, secondo il ministro non bisogna pensare solo ai manager ma pure agli operatori. In ogni caso, l'Italia sta lavorando con l'Ocse. «Pensiamo di presentare a primavera una specie di supertrattato che contenga principi fondamentali e i paragrafi su fiscalità e trasparenza».
D'accordo col canadese Flaherty, il ministro comunque difende il G7 come forum «importante e utile». In questo format ristretto, d'altra parte, Italia e Canada contano molto di più.

Elena Polidori
Fonte: www.ilmanifesto.it
6.02.2010


Citazione
RobertoG
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 210
 

L'ultima boutade dell'imbonitore.

Lui che è un servo del Fondo Monetario Internazionale lo vuole riformare per sottometterlo alla politica. E a quale politica, la sua? Quella cioè di chi vuole regalare l'immenso patrimonio pubblico della nostra università alle fondazioni private?

Che incommensurabile ed insopportabile pagliaccio.


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