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Ue e euro stanno per crollare?


Rosanna
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Siamo alle ultime curve prima dell'arrivo: Ue e euro stanno per crollare.

Una settimana fa, Ambrose Evans Pritchard del Telegraph ha scritto un accorato articolo economico con il quale ha consigliato - forse meglio: esortato - Matteo Renzi a trarre la conclusione che l'unica via per salvare l'Italia dal default, che disintegrerebbe tanto la nazione quanto l'Europa, è farla uscire dall'euro e anche dalla UE, cancellando l'assurda gabbia di vincoli e limitazioni che la stanno ammazzando.

Ieri, è stata la volta di Jacques Sapir, valente economista francese. Ha scritto un appello direttamente indirizzato a Hollande nel quale ha scritto: "Signor Presidente della Repubblica, il nostro paese sta assistendo da diversi anni ad una profonda crisi che non cessa di aggravarsi. Con una crescita dello 0% nel primo semestre dell'anno, la situazione è oggettivamente grave. Questa crisi non scomparirà finché non verranno prese le necessarie decisioni nella direzione giusta. Le cifre che abbiamo visto smentiscono le varie dichiarazioni sue e del suo governo, che si sono susseguite fin dal 2012. Non c'è alcuna inversione di marcia nella curva della disoccupazione, e lei passerà alla storia come l'Hoover francese, che ad ogni bivio si aspetta di vedere la crescita. Dobbiamo riconoscere la verità. La Francia è oggi sull'orlo della deflazione, e quest'ultima causerà una recessione ancora più profonda, con ancora più disoccupazione e più miseria per la popolazione. Signor Presidente, la gravità della situazione esige da parte sua degli atti importanti, degli atti decisivi. Lei deve riconoscere che il governo Valls è un fallimento, e trarne le conseguenze. Lei deve, soprattutto, mettere immediatamente la Germania di fronte alle sue responsabilità. Nessun paese può, all'interno di un'unione economica e monetaria, avere un avanzo strutturale come quello tedesco. Si deve dunque uscire dall'eurozona, e prendere atto che la soluzione più probabile è che alla fine la Francia esca. Non usciremo da soli. Appena sarà dato l'annuncio della nostra uscita, e questo si può fare piuttosto rapidamente, come lei sa bene, anche l'Italia, la Spagna, il Portogallo e il Belgio annunceranno di volerci imitare. La Grecia seguirà rapidamente. La rottura dell'eurozona renderà possibile per la Francia far sentire nuovamente la propria voce. Un accordo di co-fluttuazione dei tassi di cambio potrà essere firmato con alcuni paesi. La svalutazione che seguirà, tanto verso la zona del dollaro quanto verso la Germania, restituirà all'economia francese le forze necessarie per affrontare le sfide del 21° secolo".

Non è un caso se due tra i migliori analisti europei, quali sono Pritchard e Sapir, contemporaneamente esprimano la medesima idea: la fine dell'euro. Non è un caso nemmeno che la Commissione europea sia arenata in attesa d'affondare il 30 agosto - tra pochi giorni - quando l'inconcepibile Juncker dovrà prendere atto che rivalità, ripicche, ricatti e vendette incrociate impediscono la formulazione di una lista di "commissari" in grado d'essere nominati e accettati da tutti. Senza poi parlare della candidatura italiana di Miss Mogherini a ministro degli Esteri UE, la definitiva scemenza di un governo d'arrangiati, inadeguati, dilettanti.

Dico non è un caso perchè l'Unione Europea ha davvero i giorni contati. Tutti i segnali possibili lo indicano: economici, finanziari, politici. Nessuno può sapere al momento come avverrà lo schiantoma dato che al comando della UE c'è l'oligarchia bancaria che fa capo alla Bundesbank e alla BCE, è molto probabile che il tracollo della UE passi attraverso una ingestibile e definitiva crisi sistemica dell'euro.

Il segnale in arrivo dagli Stati Uniti è chiarissimo e somiglia molto a una dichiarazione di guerra: la Fed ha annunciato che interromperà definitivamente le iniezioni di decine di miliardi di dollari al mese che passano sotto il nome di quantitative easing. Seguirà a breve l'aumento dei tassi d'interesse a cui a sua volta farà seguito la fuga - l'esodo di massa - di capitali dalla zona euro verso gli Stati Uniti.

E la BCE non potrà farci proprio niente. Se alzasse il tasso di sconto per rendere appetibile la permanenza dei capitali nella zona euro, la deflazione farebbe un salto in alto da spavento e nel medesimo istante Italia, Portogallo, Grecia e Spagna dichiarerebbero default, dato che anche gli interessi sui rispettivi debiti subirebbero aumenti ingestibili. Se invece lasciasse le cose come stanno, bè, già detto: emorragia mortale e fine di tutto.

Come vedete, molte e diverse cose concorrono alla fine dell'Unione Europea e del suo terrificante veleno, l'euro.

E il tempo corre.

max parisi

http://www.ilnord.it/f-165_Siamo_alle_ultime_curve_prima_dellarrivo_Ue_e_euro_stanno_per_crollare


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Anonymous
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Si vabbé... sono 6 anni che tanti grulli continuano a ripetere che tutto sta per crollare... che la causa di tutto è l'Euro e dei kattivoni della Troika, e che basterebbe far cadere l'uno e gli altri (come però non si sa, forse basta desiderarlo fortemente... o dare il 50% di voti a qualcuno...) perchè l'umanità prenda finalmente la strada del sol dell'avvenire...

Basterebbe studiare un po' di Storia per capire come questa visione sia puerile, ed anche leggersi un po' di prospetti a medio termine sulle fonti energetiche, che aggiungono un bella variabile impazzita alle altre cento del problema.


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Luca Martinelli
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Si vabbé... sono 6 anni che tanti grulli continuano a ripetere che tutto sta per crollare... che la causa di tutto è l'Euro e dei kattivoni della Troika, e che basterebbe far cadere l'uno e gli altri (come però non si sa, forse basta desiderarlo fortemente... o dare il 50% di voti a qualcuno...) perchè l'umanità prenda finalmente la strada del sol dell'avvenire...

Basterebbe studiare un po' di Storia per capire come questa visione sia puerile, ed anche leggersi un po' di prospetti a medio termine sulle fonti energetiche, che aggiungono un bella variabile impazzita alle altre cento del problema.

ciao Bonaventura. Incredibile, ma sono totalmente d'accordo con te.


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Rosanna
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Si vabbé... sono 6 anni che tanti grulli continuano a ripetere che tutto sta per crollare... che la causa di tutto è l'Euro e dei kattivoni della Troika, e che basterebbe far cadere l'uno e gli altri (come però non si sa, forse basta desiderarlo fortemente... o dare il 50% di voti a qualcuno...) perchè l'umanità prenda finalmente la strada del sol dell'avvenire...

Basterebbe studiare un po' di Storia per capire come questa visione sia puerile, ed anche leggersi un po' di prospetti a medio termine sulle fonti energetiche, che aggiungono un bella variabile impazzita alle altre cento del problema.

ciao Bonaventura. Incredibile, ma sono totalmente d'accordo con te.

Si sbagliano anche dei super esperti come Bagnai?

https://www.youtube.com/watch?v=2jsoSBGLLls


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Anonymous
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Non crolla ne l' Euro ne l' Europa,
Come non esiste una crisi che sia irreversibile, come non esiste un crollo automatico del capitalismo.
La concentrazione che porta alla crisi ricrea, con la crisi stessa la condizione per il suo risorgere. L' imperialismo che provoca la guerra e, di conseguenza la crisi, diffonde nello stesso tempo, il capitalismo nel mondo.
Cambia l' intensità della concorrenza e degli scontri che saranno più aspri e coinvolgeranno sempre più paesi.
Da questa crisi l' Europa che conta esce più rafforzata e concentrata, ci vorrà ancora tempo per avere una sua ( totale) politica autonoma e un esercito europeo.


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helios
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Non crolla ne l' Euro ne l' Europa,
Come non esiste una crisi che sia irreversibile, come non esiste un crollo automatico del capitalismo.

non esiste un crollo automatico del capitalismo perchè lo stesso potrebbe esser già crollato ma non c'è un altro sistema con cui sostituirlo e tutto va avanti per forza di inerzia.
Meglio dire che era il comunismo a crollare come se il giorno dopo non ci fossero stati più comunisti, come se il giorno dopo che era crollato il fascismo in Italia non ci fossero stati più fascisti come se quelli che entravano nel parlamento della repubblica provenissero chissà da dove.

E pure se la UE crollasse a rifarla sarebbero quelli di prima.


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Luca Martinelli
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Si vabbé... sono 6 anni che tanti grulli continuano a ripetere che tutto sta per crollare... che la causa di tutto è l'Euro e dei kattivoni della Troika, e che basterebbe far cadere l'uno e gli altri (come però non si sa, forse basta desiderarlo fortemente... o dare il 50% di voti a qualcuno...) perchè l'umanità prenda finalmente la strada del sol dell'avvenire...

Basterebbe studiare un po' di Storia per capire come questa visione sia puerile, ed anche leggersi un po' di prospetti a medio termine sulle fonti energetiche, che aggiungono un bella variabile impazzita alle altre cento del problema.

ciao Bonaventura. Incredibile, ma sono totalmente d'accordo con te.

Si sbagliano anche dei super esperti come Bagnai?

https://www.youtube.com/watch?v=2jsoSBGLLls

Gentile signora, anch'io posto qualcosina ogni tanto. Ho però l'abitudine di non rispondere mai ai commenti o quasi mai, sa, per non dare l'impressione di personalizzare la cosa.....saluti.
P.S. solo chi sa del rapporto conflittuale tra me e il buon Bonaventura Durruti ha colto la finezza del mio commento.


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Rosanna
Famed Member
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Si vabbé... sono 6 anni che tanti grulli continuano a ripetere che tutto sta per crollare... che la causa di tutto è l'Euro e dei kattivoni della Troika, e che basterebbe far cadere l'uno e gli altri (come però non si sa, forse basta desiderarlo fortemente... o dare il 50% di voti a qualcuno...) perchè l'umanità prenda finalmente la strada del sol dell'avvenire...

Basterebbe studiare un po' di Storia per capire come questa visione sia puerile, ed anche leggersi un po' di prospetti a medio termine sulle fonti energetiche, che aggiungono un bella variabile impazzita alle altre cento del problema.

ciao Bonaventura. Incredibile, ma sono totalmente d'accordo con te.

Si sbagliano anche dei super esperti come Bagnai?

https://www.youtube.com/watch?v=2jsoSBGLLls

Gentile signora, anch'io posto qualcosina ogni tanto. Ho però l'abitudine di non rispondere mai ai commenti o quasi mai, sa, per non dare l'impressione di personalizzare la cosa.....saluti.
P.S. solo chi sa del rapporto conflittuale tra me e il buon Bonaventura Durruti ha colto la finezza del mio commento.

Beh, potremmo anche darci del tu, se sei d'accordo, per quanto riguarda le risposte ai commenti io credo che nel momento in cui si posta un aticolo o una notizia, si propone l'apertura ad un dibattito, sai quella famosa dialettica platonica, l’arte del dialogare, del discutere, intesa come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore, a far trionfare il proprio punto di vista su quello dell’antagonista.

Poi se non vuoi parlare con me, pazienza, me ne farò una ragione.


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Luca Martinelli
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Beh, potremmo anche darci del tu, se sei d'accordo, per quanto riguarda le risposte ai commenti io credo che nel momento in cui si posta un aticolo o una notizia, si propone l'apertura ad un dibattito, sai quella famosa dialettica platonica, l’arte del dialogare, del discutere, intesa come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore, a far trionfare il proprio punto di vista su quello dell’antagonista.
Poi se non vuoi parlare con me, pazienza, me ne farò una ragione.

Volentieri possiamo darci del tu.....assolutamente lungi da me il non volerti parlare, intendevo solo segnalare l'istintiva possibilità di personalizzare il tutto. Penso infatti che quando postiamo uno scritto lo facciamo perchè lo troviamo interessante e convincente. Se un amico ribatte e sostiene l'esatto contrario a volte capita che ci sentiamo "feriti". Tutto qua. Buona domenica.


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Raziel79
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In questo caso anche io mi schiero con il "blocco comunista". Questo del crollo dell'euro è una delle posizioni insostnibili di Bagnai, che, assieme all'assunto implicito che l' economica sia una scienza "dura" ed alla non discutibilità del dogma moneta-debito, mi spingono a pensare che il detto professore finisca per essere solo un elemento di divisione all'interno dell'ipotetico fronte "no euro". Seppure non censurabile (qualitativamente), ed anzi, utile al lettore preparato su certi argomenti, per cogliere alcuni elementi di contraddizione nel sistema vigente, può risultare devastante per l'utente impreparato.
Come ben evidenziato da un articolo di Sollevazione, riportato anche qui su CDC, l'eventuale uscita dall'euro pone inevitabilmente problema di come uscirne. Queste ed altre critiche espresse anche su queste pagine aspettano ancora una risposta sensata.
Spero di non averti ferita troppo. 🙂


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Rosanna
Famed Member
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In questo caso anche io mi schiero con il "blocco comunista". Questo del crollo dell'euro è una delle posizioni insostnibili di Bagnai, che, assieme all'assunto implicito che l' economica sia una scienza "dura" ed alla non discutibilità del dogma moneta-debito, mi spingono a pensare che il detto professore finisca per essere solo un elemento di divisione all'interno dell'ipotetico fronte "no euro". Seppure non censurabile (qualitativamente), ed anzi, utile al lettore preparato su certi argomenti, per cogliere alcuni elementi di contraddizione nel sistema vigente, può risultare devastante per l'utente impreparato.
Come ben evidenziato da un articolo di Sollevazione, riportato anche qui su CDC, l'eventuale uscita dall'euro pone inevitabilmente problema di come uscirne. Queste ed altre critiche espresse anche su queste pagine aspettano ancora una risposta sensata.
Spero di non averti ferita troppo. 🙂

Non mi hai ferita per niente, anzi, io credo che la dialettica che propone posizioni anche contrarie sia sempre positiva, perché è proprio dal dialogo con gli altri e dal confronto con altre posizioni, che emerge la consapevolezza della "verità".

Per quanto riguarda l'articolo di Sollevazione, il problema è complesso, perché si confrontavano due teorie economiche in disaccordo:

1) Sollevazione non è completamente d'accordo con le tesi di Bagnai, e nemmeno con l'uscita dall'euro
2) Bagnai invece la sostiene fortemente, sapendo benissimo (come ha detto tante volte) che nessun paese europeo ne uscirà, ma la dovremo subire di brutto tra qualche tempo. Quanto ai modi per uscirne, nel suo libro "Il tramonto dell'euro" ne indica una decina, quindi questo non sarebbe un problema. Quindi Bagnai ha risposto sul suo blog, con il suo libro (ma anche Claudio Borghi, Sapir, Antonio Rinaldi e altri).
L'uscita è indispensabile per permettere all'economia di riprendere, perché tornerebbero le svalutazioni competitive, che davano respiro al mercato interno ed estero.
Infatti essere contro l'Europa e non contro l'euro è una contraddizione in termini, perché Spread, Fiscal Compact, Pareggio di bilancio, Mes, fallimento delle aziende, perdita dei posti di lavoro è tutto riconducibile all'euro, che è l'arma letale che strozza l'economia italiana.

Come dici tu il fronte "no euro" è diviso, semplicemente perché gli altri non hanno messo a fuoco la vera causa del problema. Anche l'Argentina è fallita per aver agganciato il suo peso al dollaro USA, e si è ripresa solo quando ne è uscita. Quando una moneta debole si aggancia ad una moneta forte (Lira/Euro/Marco), la moneta debole è destinata a fallire. Questo dice la storia dell'economia monetaria.


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