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Un acquirente "amico" per la Tirrenia


dana74
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Un acquirente "amico" per la Tirrenia
Fonte: http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=4160

De Gregorio (PdL) propone l’italo-americano Cerone ma lo spezzatino dell`azienda pubblica è dietro l`angolo

Andrea Angelini

Con 268 voti a favore, 210 contrari e 1 astenuto (più 151 assenti) la Camera ha approvato il decreto legge in materia di trasporti che contiene le nuove norme sui pedaggi autostradali e le misure relative alla privatizzazione della Tirrenia che solo l’incuria e il menefreghismo della politica, probabilmente perché c’era poco da mangiarci sopra, hanno trascinato nel baratro. Un gruppo che un tempo era florido e che nonostante tutte le difficoltà assicurava il collegamento del continente con le isole.

Un baratro al quale ha sicuramente contribuito la gestione, all’insegna più che altro della difesa dell’esistente, condotta dal suo amministratore delegato, Franco Pecorini, rimasto in carica per ben venti anni; un record difficilmente battibile che ha resistito al ciclone di Mani Pulite e ai governi di centrodestra e di centrosinistra della Prima Repubblica. Purtroppo, come spesso è successo, questa ignavia nel settore pubblico e i disastri che ne sono seguiti in un settore strategico per la nostra economia, verranno fatti pagare ai cittadini che saranno costretti ad accettare l’arrivo di un privato che, trovandosi in una situazione di monopolio di fatto, non potrà che imporre le proprie tariffe e guadagnarci sopra cifre esorbitanti, senza che il governo e l’Unione Europea abbiano qualcosa da obiettare.

Così, con uno sguardo al futuro, il senatore Sergio De Gregorio (ora nel PdL) e il deputato Amato Berardi, entrambi fondatori del movimento “Italiani nel Mondo”, hanno consegnato un’offerta di acquisto per la compagnia di navigazione alla Banca Rotschild di Milano, scelta come consulente dal Tesoro. L’offerta è stata presentata per conto dell’imprenditore italo-americano Antony Cerone che ha scelto lo studio legale Libonati-Jaeger per rappresentarlo e per trattare anche con il Commissario Straordinario incaricato della procedura di dismissione, ossia della vendita.

De Gregorio ha cantato le lodi di Ceroni, nato negli Usa da famiglia napoletana, che guarderebbe

alla Tirrenia come ad “una entusiasmante possibilità di investire nel Paese di origine dei suoi familiari”. Sulla carta, sarebbe insomma la classica rivincita dell’immigrato che ha fatto fortuna all’estero e che ritorna con le lacrime agli occhi al paesello natio. Negli Usa attualmente Cerone si occupa di logistica e di trasporti anche marittimi e sarebbe in grado di affrontare da solo lo sforzo finanziario necessario. Ma forse, consapevole della necessità di avere le spalle coperte, ha unito le proprie forze a quelle del finanziere Abraham Morris e di una banca d’affari di proprietà della Ama (American Marittime Association) che è specializzata nella ristrutturazione di compagnie di navigazione in crisi in tutto il mondo.

Il timore, peraltro fondato viste le esperienze del passato, è che la privatizzazione della Tirrenia, dopo le dichiarazioni roboanti dei primi tempi e dopo gli impegni assunti con i sindacati e i dipendenti, naufragherà di fronte alle prime difficoltà di gestione. Così assisteremo al classico spezzatino con tanti piccoli avvoltoi che si avventeranno sulle carcasse dell’ex gruppo pubblico e finiranno ognuno per gestirsi le proprie e limitate rotte. Quelle interne ovviamente. Mentre i collegamenti con gli altri Paesi europei verranno gestiti da società concorrenti estere. Davvero una bella fine per una società che poteva essere un gioiello.
http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.com/2010/10/un-acquirente-amico-per-la-tirrenia.html


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marcopa
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La privatizzazione Tirrenia e delle compagnie regionali avrebbe dovuto concludersi a fine 2009. Il termine e' ulteriormente slittato al 30 settembre 2010. Intanto si sta complicando, ora il Pd e la regione Toscana affermano che e' a rischio anche la privatizzazione Toremar, compagnia regionale della Toscana,naturalmente per colpa del governo.Solo un mese fa veniva assicurato che il termine del 30 settembre 2010 sarebbe stato sicuramente rispettato. Non ho tempo di seguire adeguatamente la vicenda, ma e' una storia che si trascina da mesi,la privatizazione e' stata spiegata come necessaria per non sprecare denaro pubblico, in realta' attualmente conseguenze disastrose ed eclatanti sono evitate da grande uso di risorse pubbliche. Uso naturalmente non pubblicizzato. I giornali,si sa, grandi sponsor delle privatizzazioni che servono ai loro proprietari, compreso DeBenedetti,non parlano degli sprechi pubblici che a loro fanno comodo.
Comunque ribadisco.
In questo momento l' esplosione della questione Tirrenia e compagnie regionali e' evitata da uso di risorse pubbliche non previste.


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marcopa
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Un acquirente amico anche per la Toremar ?
Toremar: Numeri in libertà

Sul Tirreno leggiamo che la camera ha risposto no alla possibilità che Tirrenia onori il debito contratto con Toremar, quindi il credito di 9,7 milioni di euro che Toremar vanta sulla casa madre Tirrenia diventa un debito nei confronti delle banche che hanno elargito a Toremar un prestito di 20 milioni euro poi girati alla Tirrenia. Visto che il valore di Toremar (secondo alcuni) è di 8 milioni di euro, chi prende Toremar gratis si sobbarca un debito di 1,7 milioni di euro. la Regione sta cercando il modo di risarcire “il benefattore che si sacrifica” della perdita.
La Regione spera che almeno uno di quelli che hanno fatto domanda decida di essere cosi generoso da rimanere interessato alla privatizzazione di Toremar.
Cerchiamo di capirci qualcosa.
Il 31.12. 2009 Toremar per la regia Matteoli/Conti passa di mano: la Tirrenia gira il 100% delle quote alla Regione.
La Regione decide di privatizzare Toremar al 100% entro il 30.09.2010, in contemporanea con la gara per il contributo per la continuità territoriale, gara richiesta dalla comunità Europea in forma non discriminante e aperta a tutti gli armatori fiscalmente residenti in Europa.
Primo Passo
L’assessore Riccardo Conti stabilisce un bando per mostrare interesse così discriminante e restrittivo che, come per l’eroe del film Highlander. “alla fine ne rimarrà solo uno.”Ma come insegna il bando Tirrenia, con un solo partecipante la gara viene dichiarata nulla.
Allora come fare per portare al nostro Highlander un dono confezionatogli addosso su misura? Bisogna che gli altri richiedenti non siano eliminati dai requisiti, ma che si ritirino perché non sono più interessati economicamente ad acquisire Toremar. Così Toremar ritorna ad essere una società fallimentare piena di debiti, così il nostro Highlander diverrà un eroe che si sacrifica ancora per noi guadagnando milioni e verrà ringraziato e benedetto dai suoi benefattori.
Secondo passo
Non si aprono le buste: si conferisce direttamente, attraverso una legge Regionale, la società Toremar in stato “fallimentare”. ovviamente gratuitamente, al nostro Highlander .
Si stipula il contratto per la continuità territoriale con chi può iniziare subito il servizio perché non ci sono più i tempi e bisogna evitare la procedura di inflazione da parte della comunità europea.
Domanda: chi può iniziare da subito il servizio per la continuità territoriale?
Certamente il nostro Highlander che, grazie al sacrificio fatto potrà utilizzare navi idonee per il servizio, personale che conosce le rotte e soprattutto gli slot per attuare il servizio.
Solo lui potrà avere le carte in regola per iniziare immediatamente il servizio.
Poi i vincoli contrattuali: sconto residenti del 50% sul prezzo stabilito dal nostro Highlander, rinnovo della flotta (forse ai Nuovi Cantieri Apuane) cosi si salvano i cantieri e tutti sono felici,
ovviamente a parte gli abitante dell’arcipelago abbandonati nelle mani dei privati dalla Regione.
Alcune domanda semplice:
Come può una Banca prestare 20 Milioni di euro ad una società che ne vale appena 8?
Di norma per avere un prestito di 20 milioni bisogna avere un valore minimo 50 milioni
Cosa penserà la Corte dei Conti di un bene pubblico ceduto al di sotto del valore?
Come può non essere discriminante una gara che porta dritta verso un solo soggetto?
Cosa penserà l’Alta Corte Europea di una gara svolta fuori dalle sue indicazioni?
In attesa di esaustive risposte, sempre dalla parte dei cittadini

Florio Pacini ITALIA dei Valori
dal blog elbano "camminando"


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marcopa
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Mi e' arrivato questo messaggio di Gimmi, portavoce e promotore, di un comitato dell' Isola d' Elba che si occupa del problema dei traghetti. Si occupa sia dei prezzi alti, e l' antitrast ha avviato su denuncia di Gimmi una procedura (la notizia e' stata riportata anche dal Sole 24ore), sia della privatizzazione completa della Toremar ( e il governatore della Toscana Rossi ha risposto personalmente a Gimmi per le sue osservazioni che evidentemente un po' preoccupano). Prima di pubblicizzare l' email volevo aspettare di verificare che veramente l' account di Gimmi fosse bloccato. Ma l' impegno di Gimmi merita di essere conosciuto anche se non fosse esatta la notizia del blocco del suo account di Facebook. Per capire meglio le vicende aggiungo solo che Bruno Paterno' e' un imprenditore alberghiero con simpatie di destra ma che scrive sulle questioni elbane riscuotendo simpatie anche da sinistra perche' disinteressato. Ha una polemica aperta con la Moby che va avanti da anni.

Messaaggio da Gimmi

Hanno bloccato l'account di facebook di Gimmi Ori , non può più scrivere perché disturba , comunque é riuscito a mettere le foto della sentenza del Tribunale di Milano che ha rigettato le domande della MobyLines e di Vincenzo Onorato contro Bruno Paternò sia per l'infondatezza che per il diritto di critica .

Ciao

Gimmi


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