Una carogna sociale
il capo del governo non dovrebbe essere un tizio che digrigna i denti minaccia e fa il bullo nei confronti della parte del Paese che più di tutti sta pagando il peso quasi insostenibile della crisi economica e sociale.
Non può essere tutto sorrisi e pacche sulle spalle con Marchionne ed insulti e sputi in faccia ai Cipputi.
Cipputi sono stati svillaneggiati e criminalizzati da Renzi e dai suoi ruffiani davanti ai precari come se il precariato non fosse stato creato dalla oligarchia al governo a partire dal pacchetto Treu e poi alla famigerata legge Biagi e poi ancora Fornero.
In una situazione come è quella italiana in cui il lavoro è introvabile perchè non c'è o perchè viene nascosto (accade anche questo) togliere il diritto al reintegro al posto di lavoro se licenziati ingiustamente è un vero e proprio crimine sociale. Non siamo in una realtà in cui perso un posto di lavoro entro quindici giorni se ne trova un altro simile. Non è questa l'Italia. Se perdi il posto di lavoro puoi sprofondare nelle sabbie mobili e finire nell'unterground sociale. Quante persone per avere perso il posto sono ridotti a dormire prima in auto e poi nei dormitori pubblici?
Togliere ai lavoratori il diritto al reintegro è aumentare il già alto tasso mdi ricatto che viene usato nei loro confronti.
L'abolizione dell'art.18 è un fatto ideologico preteso dal una parte della borghesia italiana. Una sorta di certificato di buona condotta liberista che verrà mostrato alla Merckel ed ai mostri della Commissione Europea della BCE e del FMI che lo reclamano.
E' anche una forzatura perchè non tutta la borghesia italiana era ed è d'accordo a fare questo strappo, ad infliggere questa ferita a quanti portano avanti l'Italia con salari davvero meschini.
Renzi sta tirando la corda assai più di quanto lo abbiano fatto Monti e Berlusconi.
Il PD che oggi approverà a grande maggioranza la scelta di Renzi diventa il partito che ha liquidato quanto restava dei diritti dei lavoratori.
Questo è l'esito di una storia politica che è cominciata con Berlinguer ed attraverso Occhetto giunge a Renzi. La storia di una abiura degli ideali e della identità a cominciare dalla rivoluzione di ottobre e poi della criminalizzazione di Stalin e dell'URSS per scegliere la "libertà e la democrazia " dell'Occidente. Libertà e democrazia simboleggiate dai cinquanta milioni di morti di fame e venti milioni di senza tetto di cittadini americani senza diritti e dalle bombe che giorno e notte vengono sganciate sulla Siria e sull'Iraq dalla "civilissima Europa" e della Nato che per Berlinguer era un ombrello che lo riparava dal totalitarismo rosso.
persino kossiga ammetteva la lotta armata per opporsi allo smantellamento dei diritti dei lavoratori.
Una carogna sociale
il capo del governo non dovrebbe essere un tizio che digrigna i denti minaccia e fa il bullo nei confronti della parte del Paese che più di tutti sta pagando il peso quasi insostenibile della crisi economica e sociale.
Non può essere tutto sorrisi e pacche sulle spalle con Marchionne ed insulti e sputi in faccia ai Cipputi.
Cipputi sono stati svillaneggiati e criminalizzati da Renzi e dai suoi ruffiani davanti ai precari come se il precariato non fosse stato creato dalla oligarchia al governo a partire dal pacchetto Treu e poi alla famigerata legge Biagi e poi ancora Fornero.In una situazione come è quella italiana in cui il lavoro è introvabile perchè non c'è o perchè viene nascosto (accade anche questo) togliere il diritto al reintegro al posto di lavoro se licenziati ingiustamente è un vero e proprio crimine sociale. Non siamo in una realtà in cui perso un posto di lavoro entro quindici giorni se ne trova un altro simile. Non è questa l'Italia. Se perdi il posto di lavoro puoi sprofondare nelle sabbie mobili e finire nell'unterground sociale. Quante persone per avere perso il posto sono ridotti a dormire prima in auto e poi nei dormitori pubblici?
Togliere ai lavoratori il diritto al reintegro è aumentare il già alto tasso mdi ricatto che viene usato nei loro confronti.
L'abolizione dell'art.18 è un fatto ideologico preteso dal una parte della borghesia italiana. Una sorta di certificato di buona condotta liberista che verrà mostrato alla Merckel ed ai mostri della Commissione Europea della BCE e del FMI che lo reclamano.
E' anche una forzatura perchè non tutta la borghesia italiana era ed è d'accordo a fare questo strappo, ad infliggere questa ferita a quanti portano avanti l'Italia con salari davvero meschini.Renzi sta tirando la corda assai più di quanto lo abbiano fatto Monti e Berlusconi.
Il PD che oggi approverà a grande maggioranza la scelta di Renzi diventa il partito che ha liquidato quanto restava dei diritti dei lavoratori.
Questo è l'esito di una storia politica che è cominciata con Berlinguer ed attraverso Occhetto giunge a Renzi. La storia di una abiura degli ideali e della identità a cominciare dalla rivoluzione di ottobre e poi della criminalizzazione di Stalin e dell'URSS per scegliere la "libertà e la democrazia " dell'Occidente. Libertà e democrazia simboleggiate dai cinquanta milioni di morti di fame e venti milioni di senza tetto di cittadini americani senza diritti e dalle bombe che giorno e notte vengono sganciate sulla Siria e sull'Iraq dalla "civilissima Europa" e della Nato che per Berlinguer era un ombrello che lo riparava dal totalitarismo rosso.
SANTE PAROLE. Dalla prima all'ultima.