LA FUGA DI CAPITALI
 
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LA FUGA DI CAPITALI


Megas Alexandros
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L'argomento del così detto "capital flight" vedo riscuote molto interesse, oltre ad essere interpretato da molti ancora in modo del tutto distorto. Con il mio articolo ho chiarito da dove trae origine questa diciamo leggenda, ed ho anche dimostrato contabilmente che nessuna valuta si muove dal sistema economico del paese che la emette.

Nonostante questo c'è chi, nei commenti pare non essere d'accordo e quindi vorrei dare la possibilità, a costui o costoro, di esprimersi in questo spazio.

Uno dei nostri lettori che non è d'accordo è certamente l'utente @Deheb - che in onore di una definitiva ricerca della verità sul tema trattato è chiamato in questo spazio a motivare la sua contrarietà.

Ricordo, nelle molte discussioni che ho avuto con lui... che egli, è da sempre fortemente preoccupato per quei paesi le cui valute, non avendo l'appeal del dollaro, potrebbero avere grossa difficoltà a vedersele acquistate in cambio di dollari o altre valute così dette pregiate per ottenere poi beni.

Bene, ma il così detto capital flight, non si traduce in un acquisto della propria valuta in cambio di un'altra! Ed allora come si fa ad essere preoccupati contemporaneamente di due cose dove l'una esclude l'altra???? 

Mi spiego meglio: se un argentino (tanto per prendere un paese la cui valuta viene identificata come coriandoli), trasferisce un miliardo di pesos in Usa, significa che qualcuno ha acquistato 1 miliardo di pesos per fornirgli dollari. Visto così il trasferimento di capitale parrebbe proprio non essere una cosa così negativa come si vuol far apparire: si ottengono supposti pregiati dollari in cambio di, così definiti dalla massa, coriandoli (pesos). Tutto questo, sempre premesso che, sia i pesos che i dollari non si muovono dai loro sistemi bancari di origine.

Credo che questa evidenza, oltre a quanto già spiegato a livello tecnico nell'articolo, renda ancora più fragili le argomentazioni di chi prospetta la fuga di capitali come un problema per un sistema economico che adotta la politica del cambio flessibile.

PS: per rispondere sempre alla più che difficile domanda che Deheb pone nel suo commento, riguardo a chi sarebbero i paesi dotati di autarchia finanziaria, mi potrei facilmente sbilanciare, anche se l'autarchia finanziaria è frutto di decisioni politiche che la possono rendere effettiva o meno in base appunto al variare di tali decisioni. Certamente gli Usa hanno autarchia finanziaria, poi se la esercitano più o meno pienamente o a vantaggio di pochi o molti, dipende dalle decisioni politiche stesse. Ce l'ha la Gran Bretagna, l'Australia, il Canada, la Russia attuale... la nuova Cina che secondo Bloomberg starebbe operando all'interno dei dettami della MMT.... potrei continuare, ma vista la premessa avrebbe poco senso.

 

Questa argomento è stata modificata 3 settimane fa 2 volte da Megas Alexandros

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Deheb
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Anzitutto bisogna definire cosa significa “Capital flight” e ci sono diverse interpretazioni del concetto, non c’è una definizione univoca. 

Genericamente si tratta di movimenti ingenti di capitali in un brevissimo periodo da o verso un paese, questi capitali possono essere di tipo prettamente speculativo (cosiddetta HOT MONEY) oppure prestiti oppure investimenti in varie attività finanziarie o imprenditoriali.

Oppure possono riguardare capitali che, per determinate ragioni legate alla situazione paese, cercano di uscire dal paese stesso (es. Argentina); oppure sono capitali che cercano “copertura” (non dichiarati, elusione fiscale in breve).

Un movimento di capitali fa parte delle normali attività finanziarie o monetarie, in special modo nel “mondo globalizzato” attuale, in questi casi vanno e vengono non creando particolari problemi. 

Da questa premessa si potrebbero poi distinguere movimenti di capitale “a breve” e a “lungo termine”.

 

I finanziamenti esteri sono una risorsa per il paese accettore purché usati per lo sviluppo interno altrimenti il paese interessato diventa dipendente in varia misura da capitali esteri che/o potrebbero creare le cosiddette bolle: immobiliare, azionario, sui tassi….etc etc. 

Tuttavia le bolle scoppiano e i capitali scappano onde evitare di rimetterci soldi, il che si traduce in una vendita massiccia e veloce di attività che perdono valore rapidamente. 

Questo è uno dei motivi del “capital Flight”. 

Oppure viene determinato (il C.F.) da modificazioni interne al paese per inflazione, tassi di interesse, tassi di cambio, tassazione, rischio politico e di stabilità…tutto ciò che potrebbe comportare una variazione del valore del capitale investito all’estero da non residenti (e anche fuga, per chi può permetterselo, di capitale in uscita dal paese stesso).

 

Situazione argentina, ad esempio.

ALLO STATO ATTUALE, non puoi portare fuori nulla dall’Argentina visto che ci sono pesanti controlli sul movimento di capitali.

Ma anche se fosse, quel trasferimento di ARS/USD rappresenta una uscita (perdita) di riserve valutarie e una svalutazione del cambio in quanto alla fine del giro i pesos ritornano al paese d’origine visto che non hanno mercato e il loro valore si riduce velocemente (10-15% mensile). Nessuno sano di mente si terrebbe una valuta che si svaluta in quella maniera.

Se tu non avessi problemi con la tua valuta non avresti motivo di trasferire tutti quei soldi all’estero. Diversamente lo fai per evitare la perdita di valore della tua moneta (in termini di dollari). 

E se il cambio determina una ulteriore perdita di valore della valuta pesos, come la prenderebbero gli imprenditori argentini che devono pagare in dollari? Oggi pagherebbero 1 milione di pesos per “comprare” un corrispondente valore in dollari, il mese prossimo la stessa quantità di dollari verrà comprata dal 10-15% in più di pesos e così via, non credo siano contenti e la differenza non credo gliela possa dare la BC o le banche o la MMT.

Fra parentesi i dollari del tuo esempio sarebbero in qualche banca americana (presumo) e non nella disponibilità dello stato argentino sotto forma di riserve valutarie nazionali.

Hanno anche bloccato i prelievi agli sportelli bancomat per evitare prelievi e possibile uscita di valuta sotto forma di contanti (sono aumentati i controlli nelle frontiere con i diversi paesi confinanti). 

 

Una sorta di “fuga di capitali” si è avuta nel 2011 quando DB ha venduto improvvisamnete e senza apparente motivo una decina di miliardi in TdS italiani, con conseguente effetto gregge, il che ha determinato un calo del valore dei TdS (e aumento del rendimento) con i possessori che si sono trovati in mano (o in portafoglio) un valore ridotto. E questo ha determinato una situazione imbarazzante per il sistema bancario (e di riflesso sui tassi per le nuove emissioni). LA BCE è dovuta intervenire per “metterci una pezza”.

 

Sinceramente non capisco cosa significhi questo concetto:

Quando un agente del settore privato acquista valuta estera, l’operazione si riflette in registrazioni contabili che cambiano certamente il nome del proprietario della valuta interessata, ma in nessun modo la posizione della valuta stessa, che come valuta nazionale non si muove. Ad esempio, nel caso dell’acquisto di dollari con euro, queste due valute rimangono sui conti del sistema bancario da cui dipendono. “

 

Se io trasferisco moneta (di qualsiasi natura) da una banca all’altra tutto rimane nel sistema bancario nazionale, cambieranno i rapporti fra banche nazionali. Ma se trasferisco soldi su un conto estero, da qui spariscono soldi che appaiono dall’altra parte, da qui non sono più disponibili per il sistema economico nazionale. 

Se porto soldi in Svizzera (e lo posso fare in EUR su EUR visto che fa parte del circuito SEPA) da qui spariscono EUR e questo si riflette sulle passività e attività delle banche commerciali coinvolte (e sui relativi bilanci delle BC). 

Quello che è successo all’Italia alcuni anni fa (e ne abbiamo parlato per il discorso T2 se non ricordo male), i soldi sono usciti dall’Italia per andare in Germania e il sistema bancario italiano è andato in sofferenza, mitigato dall’intervento della BCE (per il sistema bancario Europeo non c’era problema ma per quello locale italiano si).

 

Altro piccolo esempio tratto da questo articolo:

https://africa.businessinsider.com/local/markets/nigerias-central-bank-bans-banks-and-fintechs-from-international-money-transfers/pw777v7

 

“Nigeria's central bank bans banks and fintechs from international money transfers”

 

Un discorso legato alla limitazione dei trasferimenti di denaro tra residenti e non in valuta estera, la diaspora la chiamano, l’equivalente delle nostre passate “rimesse degli immigrati” 

In un link relativo al forex si legge: TRAD:“La Banca centrale della Nigeria (CBN) ha allentato le regole sui trasferimenti internazionali di denaro, facendo un altro passo avanti per liberare il suo volatile mercato dei cambi per attirare miliardi di dollari mandati a casa da cittadini che vivono all'estero.”

Questo per dire semplicemente che i capitali (se possono) si muovono ed escono da un paese per andare in un altro ed è nel paese finale che portano la loro azione. 

 

L’autarchia finanziaria di cui parla Keynes è frutto delle riflessioni dell’epoca, si era reso conto (secondo me) che la supremazia finanziaria ed anche economica inglese si stava perdendo a favore del nuovo leader mondiale, gli USA, che erano i creditori del mondo e questa perdita avrebbe portato ad un peggioramento del tenore di vita degli inglesi.

Gold standard o meno i movimenti di capitali ci sono sempre stati e hanno combinato sempre gli stessi guai a chi li ha subiti, anzi, dalla fine di Bretton Woods e con la liberalizzazione del movimento dei capitali, sono aumentati i fenomeni e i problemi da essi provocati.

C’è ampia letteratura sull’argomento riferita a Messico, paesi sudamericani, paesi asiatici, Cina; tutti paesi in via di sviluppo (cosiddetti) e legati a capitali esteri.

 

Gli americani che fanno autarchia finanziaria…????

Mmmmhhhh il Giappone ha 1100 miliardi di dollari in T-Bond, la Cina 800 mld, la GB 700 mld. 

Non li vedo così autarchici. Parere mio.

 

(La forma è un pò così….e magari mancano delle parti ma il periodo pasquale non è dei migliori per scrivere decentemente e di argomenti così complessi.)

 


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Megas Alexandros
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Non esiste interpretazione per un concetto prettamente contabile. Quello è e quello rimane! quindi affermare che "ci sono diverse interpretazioni del concetto, non c’è una definizione univoca" - è un tuo pensiero che non trova corrispondenza nella dottrina e nemmeno, ripeto nella logica contabile, di quella che è definita la così detta fuga di capitali. L'unica distinzione sono gli effetti che potrebbe avere sui sistemi economici in base alla politica del cambio sulla propria valuta che i singoli paesi utilizzano. Ma essendo oggi tutte le valute dichiaratamente fiat, i governi che adottano la politica del cambio fisso, operano all'interno della frode.

Tu stai solo descrivendo situazioni che presupponi affettino direttamente il settore privato in conseguenza di una variazione di un nome su un estratto conto, ovvero il nulla a livello macro e niente che un governo sovrano non possa gestire attraverso la propria politica fiscale. Ma il punto in questione riguarda gli stati ed i supposti tragici effetti che secondo alcuni provocherebbero i movimenti di capitali, tanto da presentare come soluzione il blocco dei capitali stessi.

Come spiegato, solo in regimi di cambio fisso sulla propria valuta la fuga di capitali potrebbe rappresentare un problema. Mentre in regime di cambio flessibile nessun problema di qualsiasi natura esiste se un soggetto acquista o vende valuta estera.

Spero tu abbia compreso anche quanto, il tuo sostenere il problema della fuga di capitali, contrasti con l'altro problema che tu da sempre sostieni in riferimento a quei paesi le cui valute non sarebbero accettata e quindi costretti a ricorrere alle così dette valute di riserva (vedi il dollaro). In quei paesi, che per scelta politica non si è raggiunta (o meglio, non si è voluta raggiungere), la piena autarchia finanziaria, un capitale che fugge ti porta beni o valuta pregiata con la quale tu puoi comprare beni..... tutto questo, come ormai sappiamo, senza che i numeri rappresentanti la tua valuta si muovano dal tuo sistema bancario.

Tu citi un sacco di esempi per non dire nulla! o meglio per provare a smentire quella che ripeto è una realtà contabile. Il fatto che molti governanti non comprendano la realtà delle cose, vuoi per mancanza di professionalità, vuoi per ragioni corruttive, non cambia la realtà di quella che è la natura della così detta fuga di capitali e che ho ampiamente spiegato. 

Di paesi che rinunciano all'autarchia finanziaria per interessi di élite è pieno il mondo e tu ne hai l'esempio concreto proprio nel paese in cui credo TU viva, ovvero l'Italia. Quindi di cosa stiamo a parlare!!! Giustificare una frode (il supposto problema del "capital flight") attraverso l'accettazione di un'altra frode (aver ceduto la sovranità monetaria alla Bce o peggio, rinunciando deliberatamente a poter creare moneta per operare a livello fiscale), ti porta ad essere complice non conoscitore della materia.

Concludo con questa tua frase: "Questo per dire semplicemente che i capitali (se possono) si muovono ed escono da un paese per andare in un altro ed è nel paese finale che portano la loro azione". 

Ho mai detto e scritto che non si può acquistare valuta estera o beni prodotti in un altro paese???? di questo stai parlando, questo è il significato di questa tua affermazione.... questo e solo questo!!!!

E acquistare valuta straniera e/o beni prodotti in altri paesi fornendo in cambio estratti conto nella propria valuta, nessun problema provoca al sistema economico di un paese sovrano che adotta la politica del cambio flessibile sulla sua valuta. 

Chi mi vende la sua valuta mi sta vendendo la sua disponibilità a fornirmi beni prodotti nel suo paese e chi mi vende beni mi sta dando la possibilità di godere di un bene che lui ha sudato per produrre.

Credo che non ci sia molto altro da dire!!!!

Questo post è stato modificato 3 settimane fa da Megas Alexandros

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Megas Alexandros
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Deheb: Gold standard o meno i movimenti di capitali ci sono sempre stati e hanno combinato sempre gli stessi guai a chi li ha subiti, anzi, dalla fine di Bretton Woods e con la liberalizzazione del movimento dei capitali, sono aumentati i fenomeni e i problemi da essi provocati.

C’è ampia letteratura sull’argomento riferita a Messico, paesi sudamericani, paesi asiatici, Cina; tutti paesi in via di sviluppo (cosiddetti) e legati a capitali esteri.

Megas: ma che senso ha scrivere una cosa del genere quando i problemi sono ben identificati e non sono riconducibile all'acquisto e vendita di valute (movimento di capitali), ma alla politica del cambio che un paese adotta. Che i movimenti di capitali ci siano sempre stati è una realtà che nessuno contesta, ogni giorno si acquista e vende valuta in cambio di altra valuta e/o beni..... il punto è se questi movimenti sono un problema o meno! di questo stiamo parlando! e questo dobbiamo spiegare.

L'ampia letteratura è riferita alle situazioni di quei paesi che appunto non hanno raggiunto una autarchia finanziaria per scelta politica, non perché impossibilitati a raggiungerla. 

Quindi, il fenomeno della così detta fuga di capitali in regime fiat è ben definito dalla dottrina con dimostrazioni contabili che non lasciano scampo a dubbi ed interpretazioni. Anche sulla necessità che uno Stato sovrano debba reperire la propria valuta a prestito esiste ampia letteratura, ma trattasi di una letteratura che si allinea alla frode di un pensiero che si discosta da quella che è la verità dottrinale.

Infatti, gli stessi che sostengono la fuga di capitali un problema in regime fiat, sono gli stessi che sostengo la necessità di una moneta di riserva per quei paesi le cui valute sono considerate non pregiate e di conseguenza non accettate. Due cose che l'una esclude l'altra..... poiché, dimmi TU come fa un soggetto la cui valuta non sarebbe accettata a trasferire il suo capitale?!

Quindi, se in paesi tipo Argentina con valuta definita "coriandoli" viene prospettata la fuga di capitali (che consiste nel trasferimento/cambio in altra valuta), è chiaro che abbiamo di fronte qualcuno che accetta questi coriandoli. E quindi diventa vano l'altro problema prospettato.

Due problemi prospettati che si annullano a vicenda, hanno un solo significato: quello che non sono un problema!


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Deheb
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Ma possibile che possa accedere a quest’articolo a singhiozzo? Posso vedere tutto sul forum ma questo no, vado sulla home del forum col mio account, vado nelle varie aree tematiche, mi guardo tutti gli articoli ma questo no, mi caccia dall’account e devo riaccendere per farmi tornare sulla home per poi ri-disconnettermi.

Cominciamo a dire che se si verifica una fuga di capitali manca la fiducia nella moneta, quindi l’obbligo di pagare le tasse nella propria valuta passa in secondo o terzo piano.

“poiché, dimmi TU come fa un soggetto la cui valuta non sarebbe accettata a trasferire il suo capitale?!”
“Quindi, se in paesi tipo Argentina con valuta definita "coriandoli" viene prospettata la fuga di capitali (che consiste nel trasferimento/cambio in altra valuta), è chiaro che abbiamo di fronte qualcuno che accetta questi coriandoli. E quindi diventa vano l'altro problema prospettato.”

Se non è accettata non trasferisci nulla. Se è accettata dipende dalle condizioni (economiche) che ti impongono, ovvero dal valore della tua valuta.

Pesos dollaro
Intanto se tu argentino volessi portare fuori pesos lo potresti (forse) fare per problemi legati a possibili perdite (bail-in, tasse, patrimoniali, espropri….), non per l’inflalzione che colpirebbe il valore allo stesso modo, nazionale e extra.

Se tu vuoi trasferire pesos in un conto americano (o dove vuoi) puoi prelevare contanti, metterli in valigia e andare in a versarli (dove vuoi).
Non avrebbe molto senso ma vabbè…ottieni l’uscita di capitale (pesos) dall’Argentina, capitale non più disponibile per il territorio argentino.

Oppure fai un bonifico e la tua banca, direttamente o attraverso in intermediario, ti versa quello che vuoi. Se vuoi trasferire dollari te li cambia e li trasferisce. Ma li cambia non a prezzo di cambio ufficiale ma con spread maggiorato, + commissioni, + possibili dichiarazioni e tasse. I dollari che la tua banca ti da in cambio o li ha gia a riserva, o li ottiene con prestiti o acquisti sul mercato monetario. I pesos che lasci alla tua banca li userà ma hai venduto la tua valuta contro un’altra, se questo trasferimento ha valore di milioni la tua valuta si deprezza. I pregiati dollari escono dalle riserve del tuo paese a discapito del valore della tua moneta nazionale. Il sistema bancario, il sistema economico, il sistema finanziario governativo ne risentono.
Pagherai sempre di più (nella tua valuta) la stessa quantità di valuta estera. Se questo non è un problema allora possiamo finire qua.
Se la tua moneta non ha mercato, puoi anche trovare qualcuno che te la cambia (a prezzo maggiorato e non perdendoci nulla) ma poi la rende al tuo sistema paese in una maniera o nell’altra. O pensi che le banche si tengano i pesos? Una valuta che è arrivata a perdere il 200% del valore su anno?
L’ubicazione del conto da cui è nata quella valuta è irrilevante (i bit che non si spostano…), conta la proprietà, sotto quale legislazione e l’uso.
FATTI SPIEGARE IL MERCATO DELL’EURODOLLARO per capire quali magheggi vengono fatti senza cambiare la sede del computer.

Se la tua valuta, il MeAl, vale 10 MeAl per 1 dollaro, tra un mese ci potrebbero volere 20 MeAl per 1 dollaro…chi ci mette la differenza? Come la metti la differenza? Tu imprenditore come fai? Li chiedi alla tua BC? Li chiedi al mago Otelma? Li chiedi alla valuta fiat convertibile?

“Infatti, gli stessi che sostengono la fuga di capitali un problema in regime fiat, sono gli stessi che sostengo la necessità di una moneta di riserva per quei paesi le cui valute sono considerate non pregiate”

Quante volte ti ho parlato del privilegio del dollaro e del fatto che sia la causa principale delle global imblalances?
Ma tu non recepisci.


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Megas Alexandros
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Deheb: Cominciamo a dire che se si verifica una fuga di capitali manca la fiducia nella moneta, quindi l’obbligo di pagare le tasse nella propria valuta passa in secondo o terzo piano. 

Megas: ma cosa stai fantasticando?! ti risulta che in quei paesi dove la valuta è meno pregiata i governi esentino il popolo dal pagamento delle tasse!?

Deheb: Se non è accettata non trasferisci nulla. Se è accettata dipende dalle condizioni (economiche) che ti impongono, ovvero dal valore della tua valuta.

Megas: buongiorno abbiamo l'inventore dell'acqua calda!!! e questo cosa c'entra con il supposto problema del capital flight in regime di cambio flessibile? NULLA....

Deheb: Se tu vuoi trasferire pesos in un conto americano (o dove vuoi) puoi prelevare contanti, metterli in valigia e andare in a versarli (dove vuoi).
Non avrebbe molto senso ma vabbè…ottieni l’uscita di capitale (pesos) dall’Argentina, capitale non più disponibile per il territorio argentino

Megas: non sai più cosa dire... sei alla frutta! -:)) primo se depositi pesos in contanti in un conto americano se l'importo è ingente ti arrestano.... e se anche te li fanno depositare, il contante viene girato in argentina ed il sistema Usa torna ad avere un estratto conto.

Tutto il resto... sono solo discorsi per non dimostrare nulla!!! parli di cambi, commissioni, chi ci perde e chi ci rimette.... tutte situazioni che affettano, come ti ho già detto il settore privato, e lo affettano in quanto il proprio governo e la propria BC decidono o meno che lo sia..... torniamo all'autarchia finanziaria ed al fatto che averla e non averla è una questione di scelta politica e non tecnica.

Parli di cambi che vanno su e giù ed io ti ricordo che il cambio flessibile è il presupposto essenziale affinché la moneta fiat funzioni correttamente..... l'altra soluzione sono i cambi fissi, non esiste via di mezzo e tutto il mondo accademico sa cosa comporta il cambio fisso.... comporta tutti i problemi che tu descrivi, che non sono problemi se tu adotti la politica del cambio flessibile.

 


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Megas Alexandros
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continua.....

Deheb: Pagherai sempre di più (nella tua valuta) la stessa quantità di valuta estera. Se questo non è un problema allora possiamo finire qua.

Megas: che quando compri o vendi valuta avviene attraverso un rapporto di cambio, è così che funzionano le cose. Non comprendo la tua sorpresa! torno a dirti che il cambio flessibile è essenziale per il funzionamento della moneta e dei sistemi economici. Starà ai singoli governi attraverso le corrette politiche fiscali non far risentire al sistema economico di eventuali perdite sul cambio.

Deheb: Se la tua moneta non ha mercato, puoi anche trovare qualcuno che te la cambia (a prezzo maggiorato e non perdendoci nulla) ma poi la rende al tuo sistema paese in una maniera o nell’altra. O pensi che le banche si tengano i pesos? Una valuta che è arrivata a perdere il 200% del valore su anno?

Megas: premesso che questo esula dall'argomento. Il debito pubblico argentino che come tutti i debiti pubblici aumenta da sempre, sia quello emesso in pesos che in altre valute, da qualcuno sarà pur detenuto... ed il FMI mi risulta essere in prima fila. Acquistare debito argentino o concedere prestiti all'Argentina, significa solo una cosa: accettare pesos. Perché quel debito per ripagarlo un giorno necessita che lo stato Argentino acquisti dollari e di conseguenza qualcuno deve prendere pesos per venderglieli. Ma la realtà è che nessuno (FMI in testa), all'Argentina con l'intenzione di riavere indietro i suoi soldi, ma con quella di mantenere il paese sotto il "giogo" del debito per saccheggiarlo meglio. Un film che va in onda in molti paesi del mondo. 

Pensaci a cosa significa prestare dollari ad un paese sovrano! significa accettare la sua valuta..... o che ti ceda dollari in cambio di pesos o che te li presti, a livello di stati, è la stessa identica cosa!!! tu, come molti allineati al pensiero neoliberal, non vi staccate dal non considerare uno stato diverso da un impresa o una famiglia. Lo Stato è monopolista della moneta..... e può acquistare tutta la forza lavoro che desidera... attraverso l'imposizione fiscale.. scusa se è poco!!!!

Deheb: L’ubicazione del conto da cui è nata quella valuta è irrilevante (i bit che non si spostano…), conta la proprietà, sotto quale legislazione e l’uso.

Megas: mi sto sforzando ma sinceramente non comprendo cosa vuoi dire con questa affermazione! che in Bankit un conto sia intestato al Sig. Rossi o a Mr Ford, a te e me cambia zero meno di zero. A meno che uno di loro non decida di farci una donazione... e non è detto che sia più probabile che ce la faccia Rossi di Ford... .le probabilità sono le stesse (uso). 

Deheb: FATTI SPIEGARE IL MERCATO DELL’EURODOLLARO per capire quali magheggi vengono fatti senza cambiare la sede del computer.

Magas: da chi me lo dovrei far spiegare, spiegamelo TU, ammesso tu sappia cosa sono gli eurodollari!!!

Deheb: Se la tua valuta, il MeAl, vale 10 MeAl per 1 dollaro, tra un mese ci potrebbero volere 20 MeAl per 1 dollaro…chi ci mette la differenza? Come la metti la differenza? Tu imprenditore come fai? Li chiedi alla tua BC? Li chiedi al mago Otelma? Li chiedi alla valuta fiat convertibile?

Megas: quindi, è chiaro tu vuoi i cambi fissi..... vuoi la moneta convertibile in oro. Una moneta che sia scarsa ed abbia un valore costantemente stabile. Ma che tu sostieni, direi incoscientemente, la frode globalista di una moneta scarsa... mi è chiaro ormai da anni... non ho dubbi su questo, lo mostri ad ogni tuo post!!!!! sei a pieno titolo un fautore del pensiero unico neoliberal e delle sue politiche economiche che in 30 anni hanno distrutto due continenti.

Deheb: Quante volte ti ho parlato del privilegio del dollaro e del fatto che sia la causa principale delle global imblalances?

Megas: degli squilibri commerciali e/o della bilancia dei pagamenti ne abbiamo parlato per un anno e non voglio ripetere sempre le stesse cose. Gli Usa sono da anni importatori netti di beni ed esportatori di estratti conti e per questo sono riusciti a tenere stabile il loro cambio. Oggi pare che diversi paesi si stiano accorgendo che detenere dollari non è necessario e stante le sanzioni neanche conveniente e quindi molti parlano di un processo di de-dollarizzazione. Tutto questo affetta zero sulla vita della gente, se i governi continueranno a mettere in atto politiche economiche errate come hanno fatto fino ad oggi. 


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Deheb
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“…esentino il popolo dal pagamento delle tasse!?”

Non esentano ma la preoccupazione del popolo non è pagare le tasse ma evitare di perdere potere d’acquisto. E al popolo non frega niente delle BC del cambio flessibile o quant’altro. Interessa avere in mano un valore che duri il più possibile nel tempo, per questo motivo escono capitali, per questo motivo cambiano a qualsiasi prezzo la propria valuta col dollaro, mica per il neo-global-liberismo.

 

“e questo cosa c'entra con il supposto problema del capital flight “

C’entra eccome visto che se la tua valuta è accettata non avresti questi problemi (di CF). 

Pure se la tua valuta venisse accettata ma con rischi di cambio o di incertezza finanziaria avresti un fenomeno di CF, l’esempio è quello successo con l’uscita di capitali (IN EURO) dall’Italia verso la Germania, chissà perchè succede sempre che i capitali si spostino da un paese a rischio verso un paese considerato stabile…mistero. E in questo caso EUR su EUR, non c'era neanche il rischio cambio. Apparentemente.

 

“sei alla frutta! -:)) primo se depositi pesos in contanti in un conto americano se l'importo è ingente ti arrestano”

Ti arrestano anche se esporti capitali illegali, se evadi le tasse, se guadagni con attività illecite….e allora?

Esatto, il sistema USA avrà un estratto conto ma i soldi non li usa il sistema USA o il sistema Argentina ma il possessore del conto. Questo per parlare di un privato, immagina una struttura finanziaria complessa, tu piccolo privato lo mantieni per avere qualcosa, tu grande attività lo investi dove più conviene e se non conviene lo porti via senza grossi problemi, quello che rimane e i problemi derivanti caxxi loro.

 

“come ti ho già detto il settore privato, e lo affettano in quanto il proprio governo e la propria BC decidono o meno che lo sia”

E’ la frase di chi vive su un altro pianeta o vuole vedere la propria realtà senza considerare i fattori che incidono sulla realtà stessa. Governo-privati-banche-dipendenti-gente normale-lavoratori sono un tutt'uno, le decisioni di un fattore influiscono sugli altri.

L’autarchia finanziaria non la puoi ottenere nella realtà. In un mondo ideale certamente ma nel mondo reale attuale non è possibile. Non è questione di giusto o sbagliato, è che non è possibile materialmente per i legami che col tempo si sono instaurati. 

Gli USA non sono indipendenti perché la loro forza è determinata dalla periferia (il forte sul debole; come lo era la GB del secolo scorso con l’India alle spalle). Gli esempi che hai fatto delle varie BC non corrispondono alla realtà, nel 2008-2009 la FED ha aperto linee di swap in valuta (dollari) per tutte le principali BC mondiali. Che autarchia finanziaria (e monetaria) è quella dove hai bisogno della FED? BCE, BoE, BoJ, BoC….tutte quelle che hai menzionato come “autarchiche” hanno aderito agli swap, chiediti il perchè.

 

“Il cambio flessibile è il presupposto essenziale affinché la moneta fiat funzioni correttamente. “

Il cambio flessibile è gia presente ma le BC intervengono quotidianamente per portarlo verso il proprio obiettivo. Ma se la BC interviene non è più puro floating ma potrebbe essere managed floating (o dirty float). il cambio flessibile....una ricetta per tutti. Garantito.

Esiste via di mezzo, sempre.

 

“Starà ai singoli governi attraverso le corrette politiche fiscali non far risentire al sistema economico di eventuali perdite sul cambio.”

Quali sarebbero queste corrette politiche fiscali? E’ semplice, basta descrivere brevemente, in caso di svalutazione del cambio si fa….così…come???

In caso di svalutazione si fa così e il settore bancario farà così.. (come), il settore privato farà colà..(come), il settore governativo farà così..(come).

Parlare di corrette politiche fiscali è molto fumoso e poco chiaro, scendiamo nel particolare. COME FARE SE…? Metodo What if.

 

“premesso che questo esula dall'argomento. Il debito pubblico argentino”

Premesso che nessuno ha mai parlato finora di debito pubblico, al più si potrebbe parlare di debito estero ma ho lasciato perdere. 

 

“Acquistare debito argentino o concedere prestiti all'Argentina, significa solo una cosa: accettare pesos. “

Esiste un mercato monetario regolamentato e uno non regolamentato dove tu puoi prendere a prestito valuta a tempo con garanzie che non necessariamente sono la tua valuta mentre Il FMI ti chiede garanzie a scarto e se sei uno poco affidabile paghi interessi più alti rispetto alla media, pesos o meno. Infatti, per evitare problemi, i debiti sono denominati in valuta estera. 

 

“ma con quella di mantenere il paese sotto il "giogo" del debito per saccheggiarlo meglio.”

Verissimo. 

 

“spiegamelo TU, ammesso tu sappia cosa sono gli eurodollari!!!”

Ti faccio un esempio riferito all’eurodollaro: una banca USA (CityB ad esempio) trasferisce 1 milione di dollari ad una sua filiale a Londra. 

Significa che escono dollari dal sistema FED e dalla legislazione FED, la CityB non ha più vincoli con la FED. Da Londra poi la CB-London presta 1 milione di dollari a HSBC a due mesi, la quale presta 1 milione di dollari a Deutsche Bank a 1 mese, la quale presta 1 milione di dollari a Unicredit a 1 settimana. 

Cosa significa questo? Significa che quel milione di dollari che è stato emesso dalla FED in qualche momento, è uscito dal territorio e dalla disponibilità USA per creare un volume di 3 (TRE) milioni di dollari di prestiti IN QUALCHE PARTE NEL MONDO. Tutti garantiti da solo 1 milione (il fantomatico leverage). Se il milione iniziale sparisse improvvisamente.....chissà....altro mistero

Per dire che cosa? Per dire semplicemente che i bit dei computer che non cambiano posto, che sono disponibili per il sistema locale, per la BC che decide che cosa e come e il cambio e il debito e tutto quello che vuoi, i capitali vanno dove meglio credono (in base alla volontà della multinazionale-élite-massoneria-etc etc etc) e tu governochecontrollilabancacentralecolmonopolistadellamoneta puoi bloccare o assecondare questi capitali che ti entrano in casa. Nulla di più.

 

“quindi, è chiaro tu vuoi i cambi fissi..... vuoi la moneta convertibile in oro.”

E’ chiaro solo a te ma se ti fa piacere o ti soddisfa la cosa va bene così.

 

“Gli Usa sono da anni importatori netti di beni ed esportatori di estratti conti e per questo sono riusciti a tenere stabile il loro cambio. “

Tenere il cambio stabile mica tanto, ma siccome tutto è riferito al dollaro....

E’ dalla fine degli anni 60 che gli USA sono importatori netti e sono in passivo nella bilancia commerciale ma SOLO A LORO è concesso, hanno solo loro un debito estero denominato in dollari cioè nella loro valuta, come se fosse debito interno. Il Debt celiing è una farsa intergalattica (quella si che è una frode, per usare la tua terminologia). Se gli USA (allo stato attuale, tra decenni chissà) dovessero mettere un tetto vero al debito il mondo finanziario e monetario salterebbe in aria. Si dovrebbero riscrivere le regole mondiali. Non lo premetterebbero mai. Tafazzismo puro se lo facessero.

 

“Oggi pare che diversi paesi si stiano accorgendo che detenere dollari non è necessario e stante le sanzioni neanche conveniente e quindi molti parlano di un processo di de-dollarizzazione. Tutto questo affetta zero sulla vita della gente,”

Obtorto collo “si sono accorti” che c’è vita oltre il dollaro, il processo di de-dollarizzazione è in atto come ciclo naturale delle cose (si nasce, ci si sviluppa, si muore) il problema è per quanto durerà (il dominio del dollaro).

Io invece penso affetti molto sulla vita della gente. Forse troppo per la gente e molto più di quanto immagini tu e la gente.

 

Questo post è stato modificato 3 settimane fa da Deheb

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Megas Alexandros
Estimable Member
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Non esentano ma la preoccupazione del popolo non è pagare le tasse ma evitare di perdere potere d’acquisto. E al popolo non frega niente delle BC del cambio flessibile o quant’altro. Interessa avere in mano un valore che duri il più possibile nel tempo, per questo motivo escono capitali, per questo motivo cambiano a qualsiasi prezzo la propria valuta col dollaro, mica per il neo-global-liberismo.

Io credo che quando tu rispondi manchi di riflessione. Sono le idee neoliberal, errate a livello dottrinale (come ti sto dimostrando) di far credere che la moneta sia scarsa ad impedire l'azione fiscale dei governi, cosa che mettono la gente nelle condizioni che tu descrivi. Le tasse e l'austerità fiscale conseguente sono certo una preoccupazione ma cosa stai dicendo... riducono la marginalità, la domanda e portano al fallimento. Il mantenere il potere di acquisto presuppone che prima tu abbia risparmio ed il risparmio netto te lo può concedere solo lo stato attraverso politiche fiscali di spesa che mantengono la domanda ai livelli desiderati. Tu confondi cause con effetti!!!!

C’entra eccome visto che se la tua valuta è accettata non avresti questi problemi (di CF). 

Ma se la tua valuta è accettata come ti ho già spiegato, significa che stai cambiando la tua valuta con un altra o con beni, ovvero stai dando azione a quella che tu definisci fuga di capitali e che per te sarebbe un problema. Di fatto con questa frase di sei smentito da solo..... hai affermato che la cd fuga di capitali non è un problema. E' il paradosso che ti ho indicato ovvero neoliberal e post-keynesiani identificano una cosa che esclude l'altra come due problemi.... il che essendo assurdo a livello logico (oltre che ripeto dimostrato contabilmente), fa cadere il loro ed il tuo castello.

Pure se la tua valuta venisse accettata ma con rischi di cambio o di incertezza finanziaria avresti un fenomeno di CF, l’esempio è quello successo con l’uscita di capitali (IN EURO) dall’Italia verso la Germania, chissà perché succede sempre che i capitali si spostino da un paese a rischio verso un paese considerato stabile…mistero. E in questo caso EUR su EUR, non c'era neanche il rischio cambio. Apparentemente.

Ma ora stai parlando di una unione monetaria a cambi fissi... dobbiamo ripetere sempre le stesse cose! credimi è dura, di fronte ad uno che non ha interesse a capire come stanno le cose. Ho fatto un articolo... la dottrina tutta è concorde che la fuga di capitali affetta solo se stai adottando una politica del cambio fisso... e la UE, è tale!!! per favore..... 

Ti arrestano anche se esporti capitali illegali, se evadi le tasse, se guadagni con attività illecite….e allora?

E questo cosa c'entra.... ti ho risposto alla tua supposizione di quello che esporta capitali in contanti..... Sveglia stiamo parlando di quello che sarebbe per Voi un grande problema, ovvero la fuga di capitali.

Esatto, il sistema USA avrà un estratto conto ma i soldi non li usa il sistema USA o il sistema Argentina ma il possessore del conto. Questo per parlare di un privato, immagina una struttura finanziaria complessa, tu piccolo privato lo mantieni per avere qualcosa, tu grande attività lo investi dove più conviene e se non conviene lo porti via senza grossi problemi, quello che rimane e i problemi derivanti caxxi loro.

Esatto, è quello che ti ho detto, se il conto è intestato a Rossi o Ford, al sistema paese niente affetta..... il sistema paese vivrà sempre delle politiche economiche del suo governo. Oppure tu vuoi dire che il Sig. Ford o Rossi possono sottomettere il monopolista perché detengono un conto ingente presso il sistema bancario di quel paese??? 

E’ la frase di chi vive su un altro pianeta o vuole vedere la propria realtà senza considerare i fattori che incidono sulla realtà stessa. Governo-privati-banche-dipendenti-gente normale-lavoratori sono un tutt'uno, le decisioni di un fattore influiscono sugli altri.

L’autarchia finanziaria non la puoi ottenere nella realtà. In un mondo ideale certamente ma nel mondo reale attuale non è possibile. Non è questione di giusto o sbagliato, è che non è possibile materialmente per i legami che col tempo si sono instaurati. 

Gli USA non sono indipendenti perché la loro forza è determinata dalla periferia (il forte sul debole; come lo era la GB del secolo scorso con l’India alle spalle). Gli esempi che hai fatto delle varie BC non corrispondono alla realtà, nel 2008-2009 la FED ha aperto linee di swap in valuta (dollari) per tutte le principali BC mondiali. Che autarchia finanziaria (e monetaria) è quella dove hai bisogno della FED? BCE, BoE, BoJ, BoC….tutte quelle che hai menzionato come “autarchiche” hanno aderito agli swap, chiediti il perché.

Ok... ora è tutto chiaro, siamo su due pianeti completamente diversi. Io cerco di spiegare la frode mentre tu ci dici che dobbiamo accettarla... perché è così!!!! anche se è una frode......

Il cambio flessibile è gia presente ma le BC intervengono quotidianamente per portarlo verso il proprio obiettivo. Ma se la BC interviene non è più puro floating ma potrebbe essere managed floating (o dirty float). il cambio flessibile....una ricetta per tutti. Garantito.

Esiste via di mezzo, sempre.

La via di mezzo tra cambi fissi e flessibili non esiste in dottrina a meno che non la inventi TU, domani. Anche un cambio semi fisso o semi flessibile.... di fatto sarebbe fisso. Le BC ed i governi sono gli unici due soggetti che possono agire con politiche economiche in modo anticiclico..... se gli cuoi togliere questo privilegio, ti allinei alla realtà del pensiero neoliberl, secondo il quale devono essere indipendenti ed appunto non agire in modo anticiclico.

Quali sarebbero queste corrette politiche fiscali? E’ semplice, basta descrivere brevemente, in caso di svalutazione del cambio si fa….così…come???

In caso di svalutazione si fa così e il settore bancario farà così.. (come), il settore privato farà colà..(come), il settore governativo farà così..(come).

Parlare di corrette politiche fiscali è molto fumoso e poco chiaro, scendiamo nel particolare. COME FARE SE…? Metodo What if.

C'è un ampia letteratura in merito e la MMT indica minuziosamente le politiche economiche da mettere in pratica per gestire le varie fasi dei sistemi economici. Dal perseguire la piena occupazione attraverso politiche di spesa in deficit, dall'implementare una politica di tassi a zero, dal garantire illimitatamente tutti i depositi bancari da parte della BC..... etc. ma ripetiamo le solite cose già scritte e riscritte. Poi certo a livello di politiche prettamente fiscali dovremmo entrare in merito alle necessità di ogni singolo paese.

Premesso che nessuno ha mai parlato finora di debito pubblico, al più si potrebbe parlare di debito estero ma ho lasciato perdere. 

Ma tu sai cosa è il debito estero? dammi la tua definizione altrimenti si rischia di parlare di cose diverse...

Esiste un mercato monetario regolamentato e uno non regolamentato dove tu puoi prendere a prestito valuta a tempo con garanzie che non necessariamente sono la tua valuta mentre Il FMI ti chiede garanzie a scarto e se sei uno poco affidabile paghi interessi più alti rispetto alla media, pesos o meno. Infatti, per evitare problemi, i debiti sono denominati in valuta estera. 

Scrivi cose per fare più tardi..... le valute che si scambino sui mercati regolamentati o meno, sono prodotte sempre dal monopolista. E torno a dirti che parlando di Stati, perché di questo stiamo parlando..... prestare ad uno stato equivale a cambiare la sua valuta con la tua e ti ho già spiegato il perché. Se tu continui a mischiare settore privato con settore governativo, senza considerare l'evidente differenza che passa tra chi emette la moneta e chi la usa.... beh, si continua a parlare fino alla tomba. Ed io non ne ho voglia!!!!

Per dire che cosa? Per dire semplicemente che i bit dei computer che non cambiano posto, che sono disponibili per il sistema locale, per la BC che decide che cosa e come e il cambio e il debito e tutto quello che vuoi, i capitali vanno dove meglio credono (in base alla volontà della multinazionale-élite-massoneria-etc etc etc) e tu governo che controlli la banca centrale col monopolista della moneta puoi bloccare o assecondare questi capitali che ti entrano in casa. Nulla di più.

Che il settore privato possa trasferire soldi e asset finanziari, mai negato... e che il monopolista possa regolare tali fenomeni nemmeno..... quindi, ho ragione non sono un problema!!!!

E’ chiaro solo a te ma se ti fa piacere o ti soddisfa la cosa va bene così.

E' chiaro in base a quello che scrivi.... io faccio deduzioni in base a quello che leggo dalle tue risposte. Anche in queto post dice che i cambi flessibili non vanno bene "ci vorrebbe una via di mezzo" - e ti ho già spiegato che la via di mezzo equivale ai cambi fissi.

Tenere il cambio stabile mica tanto, ma siccome tutto è riferito al dollaro....

Stabile nel senso che essendo importatori netti da 50 anni il cambio avrebbe dovuto scendere molto di più

E’ dalla fine degli anni 60 che gli USA sono importatori netti e sono in passivo nella bilancia commerciale ma SOLO A LORO è concesso, hanno solo loro un debito estero denominato in dollari cioè nella loro valuta, come se fosse debito interno. Il Debt celiing è una farsa intergalattica (quella si che è una frode, per usare la tua terminologia). Se gli USA (allo stato attuale, tra decenni chissà) dovessero mettere un tetto vero al debito il mondo finanziario e monetario salterebbe in aria. Si dovrebbero riscrivere le regole mondiali. Non lo premetterebbero mai. Tafazzismo puro se lo facessero.

Stai discutendo cose fisiologiche, se gli Usa importano qualcuno esporta.... e se gli Usa non importavano chi ha esportato loro i propri beni non li avrebbe esportati. Cosa c'entra il debito estero denominato in dollari. Ti ho già spiegato.. quale è l'unico vantaggio, quello di aver sostenuto il cambio. Se la Cina invece che trasformare le riserve in dollari in bond usa per prendersi gli interessi, li avesse venduti, il cambio Usa sarebbe crollato.... e magari si sarebbero rimessi a produrre visto che sarebbero stati competitivi. Stai discutendo del nulla...... 

Obtorto collo “si sono accorti” che c’è vita oltre il dollaro, il processo di de-dollarizzazione è in atto come ciclo naturale delle cose (si nasce, ci si sviluppa, si muore) il problema è per quanto durerà (il dominio del dollaro).

Si sono accorti di quello che Mosler afferma da 40 anni... ovvero che chi esporta fondamentalmente lo fa in cambio di un estratto conto nella valuta di chi importa... detenuto presso la BC del paese importatore.

Io invece penso affetti molto sulla vita della gente. Forse troppo per la gente e molto più di quanto immagini tu e la gente.

Allora non ci siamo capiti! certo che affetta... ma non perché la gente trasferisce i propri capitali.... ma perché i governi agiscono a livello di politica fiscale in modo errato..... ancora con la confusione fra causa ed effetto.... azzz ma questo lo comprende anche un bambino.


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