Non ho seguito la vicenda,
e non conosco i veri motivi delle dimissioni
Però Eleonora Evi "formalmente" aveva lo stesso ruolo di Bonelli.
Qualsiasi ricerca sui verdi dimostrerebbe che a nome dei verdi parla sempre Bonelli e raramente Evi,
una situazione davvero umiliante per una persona che formalmente ha lo stesso ruolo, uomo o donna che sia.
Poi non so che motivi ci siano dietro,
ma davvero considerare due i portavoce dei verdi era un' ipocrisia,
parlava solo Bonelli.
Conta poco il problema patriarcato e maschilismo, in un partito già di per sé marcio alla radice.
Come preoccuparsi del patriarcato presente nella famiglia Kissinger.
C' è molto maschilismo anche a sinistra, con molta ipocrisia,
il caso Evi era però paradossale,
Bonelli è il capo indiscusso del partitino e l' aveva messa co-portavoce solo formalmente. E' bene che questa evidente ipocrisia sia stata smascherata, così come il caso Sumahoro, che riguardava lo stesso gruppo parlamentare.
E come no, il problema è il maschilismo che, come tutti sanno, imperversa ovunque...
Non è che viviamo in una società individualista e competitiva imperniata sull'egoismo e l'avidità, in cui si antepongono i propri interessi egoistici a qualunque altra considerazione... Non è mica che Bonelli difende il suo orticello personale e la Evi sfrutta la tendenza del momento tirando in ballo le panzane sul patriarcato e il vittimismo che è un evergreen... No no, niente di tutto questo, siamo di fronte all'omaccio cattivo che vuole discriminare la povera donnina.
Del resto, è un'arte pure vendere aria fritta.