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“Caro Maroni, ecco che succede appaltando gli immigrati...


Tao
 Tao
Illustrious Member
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“Caro Maroni, ecco che succede appaltando gli immigrati alle dittature”

Riceviamo e volentieri diffondiamo questa lettera del regista Andrea Segre ( http://andreasegre.blogspot.com ) sulla cosiddetta “invasione biblica” di immigrati provenienti a Lampedusa dalla Tunisia. Ricordiamo che alcuni mesi fa l’Associazione Voci Globali ha proiettato ( http://vociglobali.it/il-sangue-verde-intervista-con-il-regista-andrea-segre/ ) a Torino il film “Come un uomo sulla terra ( http://comeunuomosullaterra.blogspot.com/ ) “, con cui Segre denunciava le violenze di Rosarno e l’orrore del traffico di esseri umani.

Devo ringraziare il Ministro Maroni, perché nella sua indubitale intelligenza di uomo politico offre sempre l’occasione di smascherare l’ipocrisia delle politiche italiche sull’immigrazione.
Stanno arrivando centinaia di ragazzi tunisini sulle coste italiane.
E come li definisce Maroni? “Esodo biblico di fronte al quale l’Europa non può lasciarci soli”.
Ci sono tre motivi che spingono un uomo politico a pronunciare rapidamente la definizione di un problema: per alimentare un’emozione, per indicarne una soluzione e per coprirne altre spiegazioni.
L’emozione da alimentare è chiaramente quella paura per l’invasione dei clandestini che tanto rende elettoralmente.
La soluzione suggerita è che l’esodo va fermato e va fatto rafforzando i poteri militari tunisini con soldi europei.
Ma quali sono le spiegazioni che invece Maroni rapidamente vuole coprire?
Sono principalmente tre:
1. L’Italia ha costruito la sua strategia di gestione dei flussi d’immigrazione sul finanziamento ai regimi dittatoriali del Maghreb, facendo finta che tali non fossero, mettendosi in balìa dell’arbitrarietà dei loro poteri privi di controllo democratico, nonchè consegnando alle violenze e torture delle loro polizie migliaia di esseri umani. Nel momento in cui questi regimi crollano sotto il peso di popolazioni stremate, l’Italia non ha più strumenti di gestione dei flussi stessi. Anzi
2. L’Italia si è progressivamente privata di sistemi di accoglienza, per sostituirli con sistemi di respingimento. Così un flusso di 4 o anche 10mila persone in fuga diventa un esodo biblico, mentre si tratta sempre di numeri facilmente gestibili da un Paese di 60milioni di persone dotato di sistemi di gestione delle emergenze avanzato e spesso sovra-blasonato dai nostri stessi governanti. Ma il sistema di gestione delle emergenze non può essere scomodato per gli stranieri invasori: politicamente non rende. Per questo è meglio far finta di non prevedere l’inevitabile flusso ( che come sappiamo era ampiamente prevedibile, visto l’impatto storico che le rivoluzioni nordafricane stanno avendo sulle vite di milioni di persone) e aspettare di poterlo definire “esodo biblico”.
3. L’Europa fatica a rispondere alle richieste italiane, non solo per le sue intrinseche e note lentezze diplomatiche, ma anche o forse soprattutto, e questo è ciò che Maroni e Frattini non possono dire, perché l’Italia ha più volte non rispettato o bypassato le direttive europee in termini di immigrazione: l’Italia è in ritardo storico sulle politiche d’asilo, ha violato più volte la Convenzione di Ginevra con le politiche di respingimento, ha ignorato i richiami di Parlamento e Commissione Europea sul Trattato con la Libia, è sotto giudizio della Corte di Strasburgo, ha perseverato con relazioni bilaterali con i regimi meghrebini bypassando le procedure multilaterali volute dall’Europa. E perchè l’Europa dovrebbe aiutare l’Italia se l’Italia non la ascolta e non la rispetta?

Questo è ciò che Maroni vuole nascondere, oltre a voler mantenere l’imbarazzato silenzio italiano (di Governo ma ahinoi anche di opposizione) di fronte alla caduta dei regimi dittatoriali nordafricani. Non c’è stato nelle ultime settimane nessun pronunciamento ufficiale di plauso alle rivoluzioni tunisine ed egiziane e non c’è stato per un semplice motivo: per oltre vent’anni, ma con particolare fermezza negli ultimi dieci, l’Italia ha sostenuto i governi di Ben Alì e Moubarak (per non parlare di Gheddafi e Bouteflika) , ritenendoli fidati alleati e ottimi partner commerciali e chiudendo non uno ma entrambi gli occhi di fronte alla profonda illiberalità e antidemocraticità dei due regimi. I cittadini tunisini che oggi scappano dal loro Paese sono i ragazzi cresciuti sotto l’oppressione e la violenza di un regime con cui l’Italia è stata ottima amica e con cui i governi italiani avevano stretto costosissimi trattati per fermare in qualsiasi modo (spesso violento e disumano) i flussi di emigrazione e per effettuare rimpatri di centinaia di cittadini destinati, una volta rientrati, alle torture e alle segregazioni della polizia di Ben Alì. Quando crolla un regime amico, non si può festeggiare la libertà dei suoi sudditi; e quando i suoi sudditi finalmente possono fuggire non si può accoglierli, ma bisogna definirli “esodo biblico”. Se il regime che crolla è nemico, la storia è ben diversa, come successe con la caduta delle dittature comuniste. Semplice.

Domanda: cosa succederà quando a cadere sarà anche Gheddafi? Ci stiamo pensando o attendiamo l’ennesima occasione per urlare all’emergenza e poter scavalcare o schiacciare i diritti e le vite di altre migliaia di migranti in fuga?

Allora, utilizzando una sua altrettanto celebre definizione sulle manifestazioni dei migranti a Rosarno, mi permetto di suggerire al Ministro Maroni un’altra definizione del problema che in queste ore stiamo affronatndo sulle coste di Lampedusa: “è frutto dell’eccessiva tolleranza dell’Italia nei confronti dei regimi dittatoriali, a cui abbiamo appaltato negli ultimi anni la gestione dei flussi migratori.”

Andrea Segre
Fonte: http://vociglobali.it
Link: http://vociglobali.it/caro-maroni-ecco-che-succede-appaltando-gli-immigrati-alle-dittature%E2%80%9D/
15.02.2011


Citazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14372
 

e quindi?
Avanti tutta con la globalizzazione che vuole la mobilità costante delle persone (la Ue lo sancisce come diritto inalienabile), che abbisogna dell'uomo/consumatore omologato alias integrato in politically correct che "tira avanti" l'Italia secondo la vulgata alla Napolitano (peccato che l'Italia come il resto del mondo eccetto Cina in quanto ad economia non sia poi così florida) da spostare come e dove l'elite comanda, flussi migratori che fungono anche per il dumping sociale per abbassare i redditi di tutti, immigrati compresi, ma no, ma figurati, vuoi che ci siano interessi economici dietro i flussi migratori, macché, si tratta di "diritti umani".

"si tratta di un flusso facilmente gestibile"...

ma dove vive?
Ma se in Italia non si gestisce manco le prenotazioni delle visite negli ospedali.
Capisco che gli interessi dietro i flussi migratori siano appetitosi, ma addiruttura stravolgere la realtà.

Perché l'Ue dovrebbe aiutare l'Italia?
Perché purtroppo i contribuenti italiani ricoprono anche la Ue di oro.

Inoltre riguardo a quei "regimi" fino a ieri tutta la cosiddetta diplomazia internazionale li ha definiti "rispettabili interlocutori", poi nel giro di un paio di giorni son diventati "dittatori" che gli usa piazzarono lì, non l'Italia


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Giancarlo54
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Ma questo Segre dove vive?

Popolazioni stremate da sistemi dittatoriali?

Adesso che hanno (?) fatto le rivoluzioni per la libertà, la democrazia e la felicità e adesso, che potrebbero finalmente costruirsi in futuro migliore, scappano?

O Segre, ma che cavolo stai scrivendo?

http://lasintesi.altervista.org


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Truman
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Ottimo Segre. Quoto la parte centrale che fa capire cosa sta succedendo (almeno per chi ha orecchie).

1. L’Italia ha costruito la sua strategia di gestione dei flussi d’immigrazione sul finanziamento ai regimi dittatoriali del Maghreb, facendo finta che tali non fossero, mettendosi in balìa dell’arbitrarietà dei loro poteri privi di controllo democratico, nonchè consegnando alle violenze e torture delle loro polizie migliaia di esseri umani. Nel momento in cui questi regimi crollano sotto il peso di popolazioni stremate, l’Italia non ha più strumenti di gestione dei flussi stessi. Anzi
2. L’Italia si è progressivamente privata di sistemi di accoglienza, per sostituirli con sistemi di respingimento. Così un flusso di 4 o anche 10mila persone in fuga diventa un esodo biblico, mentre si tratta sempre di numeri facilmente gestibili da un Paese di 60milioni di persone dotato di sistemi di gestione delle emergenze avanzato e spesso sovra-blasonato dai nostri stessi governanti. Ma il sistema di gestione delle emergenze non può essere scomodato per gli stranieri invasori: politicamente non rende. Per questo è meglio far finta di non prevedere l’inevitabile flusso ( che come sappiamo era ampiamente prevedibile, visto l’impatto storico che le rivoluzioni nordafricane stanno avendo sulle vite di milioni di persone) e aspettare di poterlo definire “esodo biblico”.
3. L’Europa fatica a rispondere alle richieste italiane, non solo per le sue intrinseche e note lentezze diplomatiche, ma anche o forse soprattutto, e questo è ciò che Maroni e Frattini non possono dire, perché l’Italia ha più volte non rispettato o bypassato le direttive europee in termini di immigrazione: l’Italia è in ritardo storico sulle politiche d’asilo, ha violato più volte la Convenzione di Ginevra con le politiche di respingimento, ha ignorato i richiami di Parlamento e Commissione Europea sul Trattato con la Libia, è sotto giudizio della Corte di Strasburgo, ha perseverato con relazioni bilaterali con i regimi meghrebini bypassando le procedure multilaterali volute dall’Europa. E perchè l’Europa dovrebbe aiutare l’Italia se l’Italia non la ascolta e non la rispetta?


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Giancarlo54
Famed Member
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Ottimo Segre. Quoto la parte centrale che fa capire cosa sta succedendo (almeno per chi ha orecchie).

1. L’Italia ha costruito la sua strategia di gestione dei flussi d’immigrazione sul finanziamento ai regimi dittatoriali del Maghreb, facendo finta che tali non fossero, mettendosi in balìa dell’arbitrarietà dei loro poteri privi di controllo democratico, nonchè consegnando alle violenze e torture delle loro polizie migliaia di esseri umani. Nel momento in cui questi regimi crollano sotto il peso di popolazioni stremate, l’Italia non ha più strumenti di gestione dei flussi stessi. Anzi
2. L’Italia si è progressivamente privata di sistemi di accoglienza, per sostituirli con sistemi di respingimento. Così un flusso di 4 o anche 10mila persone in fuga diventa un esodo biblico, mentre si tratta sempre di numeri facilmente gestibili da un Paese di 60milioni di persone dotato di sistemi di gestione delle emergenze avanzato e spesso sovra-blasonato dai nostri stessi governanti. Ma il sistema di gestione delle emergenze non può essere scomodato per gli stranieri invasori: politicamente non rende. Per questo è meglio far finta di non prevedere l’inevitabile flusso ( che come sappiamo era ampiamente prevedibile, visto l’impatto storico che le rivoluzioni nordafricane stanno avendo sulle vite di milioni di persone) e aspettare di poterlo definire “esodo biblico”.
3. L’Europa fatica a rispondere alle richieste italiane, non solo per le sue intrinseche e note lentezze diplomatiche, ma anche o forse soprattutto, e questo è ciò che Maroni e Frattini non possono dire, perché l’Italia ha più volte non rispettato o bypassato le direttive europee in termini di immigrazione: l’Italia è in ritardo storico sulle politiche d’asilo, ha violato più volte la Convenzione di Ginevra con le politiche di respingimento, ha ignorato i richiami di Parlamento e Commissione Europea sul Trattato con la Libia, è sotto giudizio della Corte di Strasburgo, ha perseverato con relazioni bilaterali con i regimi meghrebini bypassando le procedure multilaterali volute dall’Europa. E perchè l’Europa dovrebbe aiutare l’Italia se l’Italia non la ascolta e non la rispetta?

Bravi Segre e Truman, peccato che nessuno di voi abbia speso una sola parola sul perchè tutte queste persone stanno scappando dalle "gloriose rivoluzioni". Come siete capaci di rigirare le frittate.

http://lasintesi.altervista.org


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Truman
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Bravi Segre e Truman, peccato che nessuno di voi abbia speso una sola parola sul perchè tutte queste persone stanno scappando dalle "gloriose rivoluzioni". Come siete capaci di rigirare le frittate.

Buona l'ennesima citazione di Segre, ma né nelle mie parole, nè in quelle di Segre trovo la parola "rivoluzione", tanto meno "gloriosa".

In altro thread esprimevo il mio punto di vista, sostanzialmente consistente nel fatto che per ora c'è una rivolta, che potrebbe evolvere verso un golpe o potrebbe precipitare in una rivoluzione, oppure semplicemente evaporare. Nel frattempo c'è molta confusione.


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