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“Maduro sta uccidendo il Venezuela”


helios
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“Maduro sta uccidendo il Venezuela”
L’analista Moisés Naím, già ministro: “È impopolare, schiaccerà le proteste”.
Espulsi tre diplomatici statunitensi, oggi l’opposizione scende in piazza

Ci sarà anche Leopoldo Lopez, leader del partito di opposizione Volontà Popolare, alla manifestazione contro il presidente Nicolas Maduro a Caracas. Dopo una settimana di scontri che hanno lasciato tre morti sul terreno, quella di oggi è la sfida decisiva fra l’opposizione filo-occidentale e il governo chavista, in piena crisi per il marasma economico e la contrapposizione violenta fra manifestanti, forze di sicurezza e gruppi filogovernativi.

Sulla testa di Lopez pende una sorta di «mandato di cattura» lanciato in diretta tv dalla stesso Maduro: «Consegnati, fascista, vigliacco, ti stiamo cercando», ha tuonato l’erede di Hugo Chavez. Lopez ha annunciato che si consegnerà nella sede del ministero degli Interni, invitando i suoi supporter ad accompagnarlo, «vestiti di bianco». «Non ho nulla da temere, perché non ho commesso nessun delitto - ha replicato in un video pubblicato su Twitter -: se esiste una qualche decisione per imprigionarmi illegalmente allora voglio presentarmi di persona perché si ammetta questa persecuzione». Maduro è andato anche all’attacco dell’arcinemico esterno di sempre, gli Stati Uniti, e ieri mattina ha ordinato l’espulsione di tre rappresentanti diplomatici. «Vadano a cospirare a Washington, ho ordinato al ministro degli Esteri di dichiararle persone non gradite e di procedere all’espulsione», ha spiegato in tv.

Moisés Naím, che del Venezuela è stato ministro dell’Industria e del Commercio, non vede sbocchi: «Il governo continuerà la repressione, schiacciando gli oppositori. E il paese, nel frattempo, continuerà a precipitare verso la catastrofe». Lo studioso del Carnegie Endowment for International Peace, ex direttore della rivista Foreign Policy e autore del celebrato saggio «La fine del potere», osserva la crisi da Washington.

Perché la situazione sta precipitando proprio adesso?

«Il presidente Maduro è paralizzato, perché non ha la stessa forza di Chávez. Il governo è diviso fra vari gruppi con interessi contrastanti: nessuno ha il potere di far prevalere il suo punto di vista, ma tutti hanno la forza di bloccare i rivali. Così non si prendono decisioni indispensabili per l’economia, e il paese va a rotoli».

Ci può descrivere la situazione?

«Il Venezuela è ricchissimo, ha le riserve petrolifere più grandi del mondo. Il governo però non sa come gestire l’economia e lo ha portato alla catastrofe. Nei negozi non c’è neppure il latte per i bambini. Abbiamo l’inflazione più alta al mondo, distruzione del lavoro, e paralisi. Vi do un esempio pratico: la differenza fra il cambio ufficiale e quello nero del dollaro è 1 a 10: chiunque riceve un dollaro dal governo da investire, si limita a rivenderlo sul mercato illegale per intascare dieci volte di più».

Non sono problemi che esistevano già con Chávez?

«Sì, e anche se non ci fosse questa paralisi politica interna, il governo non prenderebbe le decisioni giuste perché sono impopolari. Ma la stessa popolarità dell’esecutivo è un mito. Loro sostengono che i poveri stanno con Maduro e i ricchi con l’opposizione, però i venezuelani sanno che non è vero. Le classi media e alta ormai non esistono quasi più, e se oltre metà del paese ti è contro, vuol dire che anche moltissimi poveri ti vogliono fuori dal governo».

Quali riforme sarebbero necessarie?

«Per esempio dare alle imprese garanzie sulla proprietà privata, che ormai non esiste più. Chi investe, non sa mai se potrà avere un ritorno. E se riesce a produrre qualcosa, poi viene obbligato a venderla a prezzi da bancarotta. Il poco che avanza, va in tasse».

Perché la protesta è scoppiata proprio ora?

«La situazione è insostenibile, mancano i generi di prima necessità. Se hai il diabete, non puoi comprare l’insulina; se devi operarti, non puoi farlo perché non ci sono le medicine».

Maduro però dice che l’opposizione è pilotata dall’estero e prepara il colpo di stato.

«È curioso sentire una denuncia del genere da chi controlla l’esercito e reprime la protesta, uccidendo gli studenti in strada. Quanto all’influenza esterna, quella vera è di Cuba, che decide le politiche interne venezuelane, e in più arma e addestra i gruppi di civili responsabili delle violenze. L’opposizione non ha strumenti, e se ci sarà una grande manifestazione con l’arresto dei suoi leader, la gente non lo saprà perché Maduro ha chiuso le televisioni, come ha fatto con l’emittente colombiana Ntn24, e ha tolto la carta ai giornali».

Che cosa dovrebbe fare la comunità internazionale?

«È triste vedere come il petrolio e i regali di Caracas abbiano ridotto al silenzio l’interna America Latina. A Cuba si è appena tenuto il vertice della Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños (Celac), e nessuno ha fatto alcuna obiezione».

Vede il rischio di una guerra civile?

«Per avere un golpe o una rivolta efficace servirebbe un’opposizione attrezzata. Prevedo solo che il governo continuerà la repressione e schiaccerà le proteste con la forza».

http://www.lastampa.it/2014/02/18/esteri/maduro-sta-uccidendo-il-venezuela-x7mwA4JGxj795JZo4w8FbL/pagina.html


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clausneghe
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Dopo aver accoppato il grande Chavez con i veleni della Cia, passano alla fase due, approfittando dello scarso carisma del Delfino Maduro.
I giochi sono fatti et voilà 😥


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Anonymous
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Dopo aver accoppato il grande Chavez con i veleni della Cia, passano alla fase due, approfittando dello scarso carisma del Delfino Maduro.
I giochi sono fatti et voilà

Sta di fatto che tutto ciò che sento o leggo del Venezuela, di qualsiasi orientamento sia, parla di un paese che potrebbe essere la Svizzera del Latino America ed invece è sull'orlo del fallimento umano ed economico.
Tutta colpa della CIA?


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helios
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Dopo aver accoppato il grande Chavez con i veleni della Cia, passano alla fase due, approfittando dello scarso carisma del Delfino Maduro.
I giochi sono fatti et voilà

Sta di fatto che tutto ciò che sento o leggo del Venezuela, di qualsiasi orientamento sia, parla di un paese che potrebbe essere la Svizzera del Latino America ed invece è sull'orlo del fallimento umano ed economico.
Tutta colpa della CIA?

tutta colpa di quelli che hanno fatto del sudmerica una pattumiera.

Chi è stato a volerlo tale?
Solo la CIA o anche quella mentalità che basta solo avere in ordine il tuo giardino e degli altri chi se ne fotte ❓

Il sudamerica è pieno di risorse e quindi devono togliere la possibilità agli abitanti di avere governi solidi in primis e mantenerli poveri perchè svendano le loro merci per quattro soldi. Chiamiamola anche Cia, ma il piano è del tutto diabolico.
Maduro, che era l'autista di Chavez, è proprio l'uomo adatto a fare in modo che il Venezuela non possa mai essere un paese stabile.Difficilmente i venezuelani potranno liberarsene in fretta.


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hal900
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basta andare a vedere chi è Moises Naim e sotto quale governo è stato ministro (a qualcuno dice niente il termine "caracazo"?) ed il gioco è fatto


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marcopa
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Dal blog di Fabio Marcelli
Il Fatto Quotidiano

Venezuela: il fascismo non passerà
di Fabio Marcelli | 18 febbraio 2014

Bisogna certamente continuare a chiedere con forza e testardaggine rapporti fra gli Stati che siano ispirati al principio del rispetto reciproco e della non ingerenza, in conformità alla Carta delle Nazioni Unite e ai principi applicabili del diritto internazionale.

Senza tuttavia farsi troppe illusioni. La storia infatti si incarica costantemente di smentire i profeti troppo ottimisti in questo senso.

L’ultima smentita proviene dal Venezuela. Dove nella destra ha preso il sopravvento la corrente più violenta e oltranzista, che gode con ogni evidenza del sostegno degli Stati Uniti. O meglio di quelle correnti, tuttora egemoni, nel governo di Washington che ritengono, con forte miopia e cieca tracotanza, che gli interessi del popolo statunitense sono meglio garantiti, in tutto il mondo e in particolare in America Latina da governi di servi sciocchi, come furono a suo tempo Pinochet e i gorilla argentini, brasiliani e uruguayani.

Il prevalere di questa destra brutale e analfabeta, con la conseguente emarginazione di Capriles, il leader sconfitto da Maduro alle ultime elezioni presidenziali, punta a far scivolare nel caos e nella guerra civile il Paese.

Occorre evidentemente augurarsi che ciò non avvenga. Se questo disegno criminale andasse in porto ci sarebbero migliaia di morti e sarebbero messi a rischio gli indubbi avanzamenti ottenuti dal Paese, specialmente sotto il profilo della condizione delle masse popolari storicamente escluse e ridotte in miseria. Ci sarebbero anche contraccolpi negativi sul processo di integrazione dell’America Latina che ha ricevuto di recente un ulteriore impulso dal Vertice CELAC dell’Avana.

Certamente ciò non gioverebbe al popolo venezolano e agli altri popoli latinoamericani. Ne beneficerebbero solo i piccoli gruppi di terroristi e assassini che puntano sul caos per fare meglio i loro loschi interessi. Appare davvero deprimente che un grande Paese come gli Stati Uniti, oggi guidato da una personalità come Barack Obama, debba fare ricorso ancora una volta agli strumenti della controrivoluzione e dell’ingerenza imperialista che furono a suo tempo usati da Nixon, Reagan e Kissinger, il quale, unico superstite fra i tre, andrebbe tradotto davanti alla Corte penale internazionale per il sostegno a suo tempo accordato ai governi genocidi del Cile e dell’Argentina.

Eppure ciò avviene e sembra rispondere in qualche modo a un’oscura legge della storia. Per porre fine a questa triste abitudine ci vorrebbe niente meno che una rivoluzione socialista negli Stati Uniti, che prima o poi si verificherà.

Nel frattempo occorre condannare questo atteggiamento di tracotante intromissione imperialista che ci sprofonda negli anni più bui del continente americano. Tutti gli Stati latinoamericani, compresa la Colombia di Santos, stanno esprimendo la propria solidarietà al governo venezuelano bersaglio dei tentativi di colpo di Stato e del vero e proprio revival del fascismo più efferato e selvaggio che sta avendo luogo nello Stato caraibico sotto l’egida dell’ambasciata di Washington, come dimostrato da numerosi documenti rivelati da Wikileaks sul finanziamento e appoggio che l’amministrazione Obama ha portato ai gruppi eversivi.

I profeti del neoliberismo, frustrati dalle profezie non realizzate di catastrofi economiche in Venezuela e altrove, assistono oggi compiaciuti alla pantomima di guerra civile messa in scena dalle marionette di Washington. Essi d’altronde hanno rivelato che il Paese modello, dal punto di vista delle performance economiche e della saldezza dei fondamentali, in ambito latinoamericano, è secondo loro il narcostato messicano dominato dalle famiglie dei trafficanti di droga, a proposito del quale il regista italiano Rosi ha realizzato un illuminante documentario mostrato di recente anche dalla Rai.

La democrazia venezolana può essere, come qualunque democrazia, migliorata e deve esserlo. Ma nessuno si illuda che il popolo venezolano sia disposto a rinunciare a quanto ha guadagnato negli ultimi quindici anni della sua storia. Il presidente Maduro, liberamente eletto dal popolo venezolano, ha diritto anzi ha il dovere di concludere il proprio mandato presidenziale senza ingerenze esterne.

L’appoggio che gli Stati Uniti prestano ai gruppi sovversivi costituisce una chiara violazione del diritto internazionale e deve essere respinto dalla comunità internazionale nel suo complesso. Anche il governo italiano dovrebbe pronunciarsi chiaramente al riguardo.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/18/venezuela-il-fascismo-non-passera/884975/


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helios
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Moisés Naím, che del Venezuela è stato ministro dell’Industria e del Commercio, non vede sbocchi: «Il governo continuerà la repressione, schiacciando gli oppositori. E il paese, nel frattempo, continuerà a precipitare verso la catastrofe».

è nato in Libia da famiglia ebrea
http://it.wikipedia.org/wiki/Mois%C3%A9s_Na%C3%ADm

qui dice che che turbolenze sono destinate a durare e tutti si ritroveranno sempre più poveri
http://www.repubblica.it/esteri/2014/01/27/news/moises_naim_paesi_emergenti_senza_riforme_ora_finita_la_grande_illusione-77049090/

(il link non si può compia-incollare)

Per i cittadini più colpiti,quali sono le conseguenze?
"che saranno tutti più poveri.In Argentina l'inflazione erode i guadagni.In Venezuale,il mio paese,mancheranno la luce,la carta igienica.le medicine e il latte per bambini.E questo,oltretutto, sta già succedendo.

allucinante... 😯


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clausneghe
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La carta igienica non è nata con l'uomo.
Le medicine possono procurarsele, e sono anche migliori delle schifezze di Big Pharma, attingendo dalla natura con l'aiuto degli Sciamani che sono anche migliori dei medici moderni.
La luce possono fabbricarsela, non è un problema.
Il latte per bambini,magari alla diossina, possono produrselo con le capre.
E allora? Se questi sono gli argomenti del Libico Kipputo, sono davvero miserabili e da paesano. 😥
Quello che ci vuole è la determinazione e la lotta contro il Satana conclamato, ovvero gli Usa. 👿


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Anonymous
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La carta igienica non è nata con l'uomo.
Le medicine possono procurarsele, e sono anche migliori delle schifezze di Big Pharma, attingendo dalla natura con l'aiuto degli Sciamani che sono anche migliori dei medici moderni.
La luce possono fabbricarsela, non è un problema.
Il latte per bambini,magari alla diossina, possono produrselo con le capre.
E allora? Se questi sono gli argomenti del Libico Kipputo, sono davvero miserabili e da paesano.
Quello che ci vuole è la determinazione e la lotta contro il Satana conclamato, ovvero gli Usa.

Mi chiedo sempre come mai quelli che scrivono tali serie di ca...te non se ne vanno davvero a vivere in paesi che di solito hanno visto solo attraverso la Tv.

Andate, ragazzi... scommetto i miei ultimi 1000 euro che senza lo smartphone e il caffè della mattina non resistereste dieci giorni, rivoluzionari dei miei stivali.


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Matt-e-Tatty
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La carta igienica non è nata con l'uomo.
Le medicine possono procurarsele, e sono anche migliori delle schifezze di Big Pharma, attingendo dalla natura con l'aiuto degli Sciamani che sono anche migliori dei medici moderni.
La luce possono fabbricarsela, non è un problema.
Il latte per bambini,magari alla diossina, possono produrselo con le capre.
E allora? Se questi sono gli argomenti del Libico Kipputo, sono davvero miserabili e da paesano.
Quello che ci vuole è la determinazione e la lotta contro il Satana conclamato, ovvero gli Usa.

Mi chiedo sempre come mai quelli che scrivono tali serie di ca...te non se ne vanno davvero a vivere in paesi che di solito hanno visto solo attraverso la Tv.

Andate, ragazzi... scommetto i miei ultimi 1000 euro che senza lo smartphone e il caffè della mattina non resistereste dieci giorni, rivoluzionari dei miei stivali.

bdurruti: che ci sarebbe di male? Cuba è un isolotto e ha la sua farmaceutica di stato.
Cosa ti fa pensare che i venezuelani siano consumatori di roba inutile quanto gli europei?
Cosa ti fa pensare che il Venezuela non possa sviluppare relazioni commerciali con altri paesi (come Cuba, l'Argentina, il Brasile etc.) infischiandosene dei desideri di conquista del Nord America e dei sui feticci.


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helios
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Cosa ti fa pensare che i venezuelani siano consumatori di roba inutile quanto gli europei?

occhio che qui si sta parlando che in venezuela IL POPOLO non ha da mangiare....lasciate perdere la carta igienica ma se non c'è latte per i bambini, almeno questo, dovrebbe un 'pochino' stupirvi!!!

E il latte per bambini non è la carta igienica, il latte per bambini vuole dire allevare nuove generazioni venezuelane.

Il latte per bambini,magari alla diossina, possono produrselo con le capre.

ma perchè se lo dovrebbero produrre i venezuelani il latte alla diossina attraverso le capre?

Bellissimo pensare che 'gli altri' non hanno bisogno delle nostre schifezze abituali. Ma nessuno, dico nessuno di noi ne vuole fare a meno.
Ma gli altri non solo il superfluo NON devono avere ma nemmeno più neanche il necessario.

State ragionando come Moises Naim e ho detto tutto.

Per i cittadini più colpiti,quali sono le conseguenze?
"che saranno tutti più poveri.In Argentina l'inflazione erode i guadagni.In Venezuale,il mio paese,mancheranno la luce,la carta igienica.le medicine e il latte per bambini.E questo,oltretutto, sta già succedendo.

NB- anche per Moises Naim saranno sempre più poveri i GIA POVERI cioè GLI ALTRI e NON LUI.


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Matt-e-Tatty
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Cosa ti fa pensare che i venezuelani siano consumatori di roba inutile quanto gli europei?

occhio che qui si sta parlando che in venezuela IL POPOLO non ha da mangiare....lasciate perdere la carta igienica ma se non c'è latte per i bambini, almeno questo, dovrebbe un 'pochino' stupirvi!!!

E il latte per bambini non è la carta igienica, il latte per bambini vuole dire allevare nuove generazioni venezuelane.

Il latte per bambini,magari alla diossina, possono produrselo con le capre.

ma perchè se lo dovrebbero produrre i venezuelani il latte alla diossina attraverso le capre?

Bellissimo pensare che 'gli altri' non hanno bisogno delle nostre schifezze abituali. Ma nessuno, dico nessuno di noi ne vuole fare a meno.
Ma gli altri non solo il superfluo NON devono avere ma nemmeno più neanche il necessario.

State ragionando come Moises Naim e ho detto tutto.

Per i cittadini più colpiti,quali sono le conseguenze?
"che saranno tutti più poveri.In Argentina l'inflazione erode i guadagni.In Venezuale,il mio paese,mancheranno la luce,la carta igienica.le medicine e il latte per bambini.E questo,oltretutto, sta già succedendo.

NB- anche per Moises Naim saranno sempre più poveri i GIA POVERI cioè GLI ALTRI e NON LUI.

Helios, so poco del Venezuela, ma che buona parte della popolazione è indigente da favelas lo so.

Su quello di cui noi del nord del mondo vogliamo o non vogliamo fare a meno hai ragione, persino se parli sottoscritto che non possiede telefoni cellulari, gps e altri orpelli, perché ho comunque comodità e possibilità che un baraccato venezuelano sogna. Ma l'oggetto non è questo.
Si discuteva se un popolo venezuelano può emanciparsi e raggiungere un buon livello di vita senza gli "investimenti esteri" (oggi li chiamano anche così 😀 ) del capitalismo USA. Secondo me il Venezuela può o per lo meno ha le risorse, l'estensione e il vicinato per poterlo fare.
L'Iran per esempio, a forza di sanzioni ed embarghi produce da se molti dei beni "di consumo" che utilizzano gli iraniani, e l'Iran non è 3° mondo.
Cuba che è un'isoletta, può molto meno, ma comunque i cubani sono riusciti a galleggiare bene nonostante boicottaggi ed embarghi.
E mica si parla di autarchia totale, ci sono molti paesi che senza chinarsi ai voleri USA potrebbero migliorare (come condizioni di vita degli abitanti intendo).


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helios
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Come ho già detto sopra il sudamerica è stato fatto diventare dagli USA una pattumiera anche se le risorse le ha ma deve venderle sottocosto e gli USA non hanno intenzione di cambiare politica. O il sudamerica si libera dell'ingerenza USA in TUTTI i governi oppure deve soccombere come sta facendo.

Illudersi che nel 2013 (dopo Cristo) una popolazione possa fare a meno della carta igienica o del latte per bambini fa solo pena a pensarci.

Si discuteva se un popolo venezuelano può emanciparsi e raggiungere un buon livello di vita senza gli "investimenti esteri" (oggi li chiamano anche così Very Happy ) del capitalismo USA.

e come farebbero a far questo quando l'ingerenza USA è li solo per frenarli in qualsiasi maniera?
Il buon livello di vita non lo possono ottenere, anzi, devono essere frenati proprio su questo altrimenti, grazie alle risorse naturali, sarebbero dei concorrenti USA. E'evidente che la guerra è quella economica che stanno giocando gli USA e l'articolo parla proprio di questo.
Impoverendo la popolazione (già povera) si ottengono solo delle lotte interne e questo serve al potere (messo dagli USA) di tenere sotto controllo il tutto.

Secondo me il Venezuela può o per lo meno ha le risorse, l'estensione e il vicinato per poterlo fare.

l'ambito è diverso.
Se il Venezuele fosse tranquillo con benessere e con una buona economia sarebbe da modello per il sudamerica.
Ma non servono dei modelli da emulare, per la mentalità occidentale potrebbero essere pericolosi per cui non ha importanza se prima c'era Chavez e ora Maduro, l'importante è che NON riescano mai nel loro intento di tenersi le loro risorse e gestirle liberamente.

E mica si parla di autarchia totale, ci sono molti paesi che senza chinarsi ai voleri USA potrebbero migliorare (come condizioni di vita degli abitanti intendo).

che la popolazione possa migliorare le condizioni di vita la ritengo una pia illusione se tutt'ora hanno problemi per sfamarsi. Questo significa che tutte le risorse sono in mano ad altri fino ad arrivare ad affamarli.
Arrivare a parlare di autoarchia quando un popolo è affamato significa che no abbiamo nemmeno noi più idea delle cose fondamentali per vivere che sono quelle che ci hanno preso come l'aria l'acqua e il cibo.
Presi da sciocchezze elettroniche, quando usciamo dall'illusione, ci troveremo davanti un mondo invivibile dove nemmeno il denaro ha più ragione di esistere (come avevano predetto gli indiani d'america).


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