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1712 l'anno del colpo mortale alla chiesa

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spadaccinonero
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è un po difficile definirsi atei, in quanto è impossibile non credere in qualcosa...

di fatto l'ateo divinizza il caos, la natura, l'universo ecc ecc

quindi trattasi di termine improprio ed errato

andrebbero definiti diversamente credenti o diversamente atei

un' amoeba non crede in niente, un essere con la coscienza di se non può non credere...

buonanotte

8)


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mincuo
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Peter Novick noted that in the 1950s "a work of serious scholarship, like Garrett Mattingly's The Armada, might achieve popular success, but for the most part best-sellerdom was reserved for amateurs like Walter Lord, Cornelius Ryan, William L. Shirer, John Toland and Barbara Tuchman, whom most professional historians … regarded as the equivalent of chiropractors and neuropaths."

"Peter Novick ha osservato che nel 1950 "un'opera di standing professionale, come quella di Garrett Mattingly "La Armada", ha potuto raggiungere il successo popolare, ma per la maggior parte i best-sellers erano riservati a dilettanti come Walter Lord , Cornelius Ryan , William L. Shirer , John Toland e Barbara Tuchman , che gli storici più professionali ... consideravano come l'equivalente dei chiropratici e dei nevropatici".

Peter Novick è stato uno storico serio.
Shirer è un propagandista sputtanato ovunque, e perciò è la fonte ideale per uno Stodler.
E anche lo stile, i contenuti e il linguaggio di Shirer, come si vede in qualche esempio sopra, sono quelli adatti a uno Stodler.
Nessun dubbio.


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Stodler
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Guarda Stodler, io, essendo tra l'altro come tutti in cammino su questa terra, mi "baso" su qualcuna di quelle che tu definisci fantasie. E sono una "credente". Te la senti di definirmi una persona che voglia fortemente forgiare nel male qualcuno?

Questo per cercare di capire che cosa intendi dire col termine religione e non perche' io abbia voglia alcuna di metterla sul personale che' non mi interessa affatto.

Se ti limiti al concetto di istituzione religiosa si potrebbe convenire su certi aspetti, ma credo che tu sia un pochino "costretto" in certi luoghi comuni e pregiudizi, e sommarie conclusioni, per alimentare e rafforzare la tua posizione "ateista", che appunto ne risulta facilmente attaccabile.

Certamente che puoi forgiare nel male qualcuno, tutti lo possiamo fare, basta avere una ideologia (religiosa o meno) che giustifichi il tutto.


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Stodler
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Peter Novick noted that in the 1950s "a work of serious scholarship, like Garrett Mattingly's The Armada, might achieve popular success, but for the most part best-sellerdom was reserved for amateurs like Walter Lord, Cornelius Ryan, William L. Shirer, John Toland and Barbara Tuchman, whom most professional historians … regarded as the equivalent of chiropractors and neuropaths."

"Peter Novick ha osservato che nel 1950 "un'opera di standing professionale, come quella di Garrett Mattingly "La Armada", ha potuto raggiungere il successo popolare, ma per la maggior parte i best-sellers erano riservati a dilettanti come Walter Lord , Cornelius Ryan , William L. Shirer , John Toland e Barbara Tuchman , che gli storici più professionali ... consideravano come l'equivalente dei chiropratici e dei nevropatici".

Peter Novick è stato uno storico serio.
Shirer è un propagandista sputtanato ovunque, e perciò è la fonte ideale per uno Stodler.
E anche lo stile, i contenuti e il linguaggio di Shirer, come si vede in qualche esempio sopra, sono quelli adatti a uno Stodler.
Nessun dubbio.

Per carità, per te non sono neanche esistite le camere a gas e se questo è il pulpito...


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Stodler
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E poi Shirer sarebbe stato sputtanto?

Allora perchè lo stesso Novick lo cita per dire che l'olocausto nel suo libro occupa solo il 3% delle 1200 pagine?

Per autosputtanarsi anche lui?

http://www.theoccidentalobserver.net/authors/Connelly-Holocaust.html

E poi Novick direttamente sul NYTimes

William L. Shirer, the best-selling author of Berlin Diary, who during the war was a European correspondent for CBS, reported that it was only at the end of 1945 that he learned "for sure" about the Holocaust; the news burst upon him "like a thunderbolt."

https://www.nytimes.com/books/first/n/novick-holocaust.html


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Giovina
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Guarda Stodler, io, essendo tra l'altro come tutti in cammino su questa terra, mi "baso" su qualcuna di quelle che tu definisci fantasie. E sono una "credente". Te la senti di definirmi una persona che voglia fortemente forgiare nel male qualcuno?

Questo per cercare di capire che cosa intendi dire col termine religione e non perche' io abbia voglia alcuna di metterla sul personale che' non mi interessa affatto.

Se ti limiti al concetto di istituzione religiosa si potrebbe convenire su certi aspetti, ma credo che tu sia un pochino "costretto" in certi luoghi comuni e pregiudizi, e sommarie conclusioni, per alimentare e rafforzare la tua posizione "ateista", che appunto ne risulta facilmente attaccabile.

Certamente che puoi forgiare nel male qualcuno, tutti lo possiamo fare, basta avere una ideologia (religiosa o meno) che giustifichi il tutto.

Tu rimani sempre sul generico, in superficie, e sfuggi sempre le domande di fondo. Ma non e' che sei obbligato a rispondere. Lascio spazio dunque a chi ancora spera risposte da te per altro e ti ha seguito in questo topic.
Stammi bene.


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Stodler
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Guarda Stodler, io, essendo tra l'altro come tutti in cammino su questa terra, mi "baso" su qualcuna di quelle che tu definisci fantasie. E sono una "credente". Te la senti di definirmi una persona che voglia fortemente forgiare nel male qualcuno?

Questo per cercare di capire che cosa intendi dire col termine religione e non perche' io abbia voglia alcuna di metterla sul personale che' non mi interessa affatto.

Se ti limiti al concetto di istituzione religiosa si potrebbe convenire su certi aspetti, ma credo che tu sia un pochino "costretto" in certi luoghi comuni e pregiudizi, e sommarie conclusioni, per alimentare e rafforzare la tua posizione "ateista", che appunto ne risulta facilmente attaccabile.

Certamente che puoi forgiare nel male qualcuno, tutti lo possiamo fare, basta avere una ideologia (religiosa o meno) che giustifichi il tutto.

Tu rimani sempre sul generico, in superficie, e sfuggi sempre le domande di fondo. Ma non e' che sei obbligato a rispondere. Lascio spazio dunque a chi ancora spera risposte da te per altro e ti ha seguito in questo topic.
Stammi bene.

Se per ogni ideologia dovessimo disquisire i pro e i contro dovremmo pubblicare una intera enciclopedia Treccani per ogni singolo argomento.


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Giovina
Noble Member
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Ti avevo fatto una domanda ben precisa.

"Te la senti di definirmi una persona che voglia fortemente forgiare nel male qualcuno? "

Ma credimi, sei esonerato dal rispondere.

😉


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Stodler
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Ti avevo fatto una domanda ben precisa.

"Te la senti di definirmi una persona che voglia fortemente forgiare nel male qualcuno? "

Ma credimi, sei esonerato dal rispondere.

😉

Ma se ti ho risposto direttamente sopra cosi:

Certamente che puoi forgiare nel male qualcuno, tutti lo possiamo fare, basta avere una ideologia (religiosa o meno) che giustifichi il tutto.


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ohmygod
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Stodler:- Certamente che puoi forgiare nel male qualcuno, tutti lo possiamo fare, basta avere una ideologia (religiosa o meno) che giustifichi il tutto.

certamente che puoi forgiare nel male qualcuno, tutti lo possono fare, basta avere un pensiero che giustifichi il tutto. ne ho fin sopra le palle del termine "massimo" che ha assassinato e che continua ad assassinare: la religione come politica e la politica come religione.


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mincuo
Illustrious Member
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E poi Shirer sarebbe stato sputtanto?

Allora perchè lo stesso Novick lo cita per dire che l'olocausto nel suo libro occupa solo il 3% delle 1200 pagine?

Per autosputtanarsi anche lui?

http://www.theoccidentalobserver.net/authors/Connelly-Holocaust.html

E poi Novick direttamente sul NYTimes

William L. Shirer, the best-selling author of Berlin Diary, who during the war was a European correspondent for CBS, reported that it was only at the end of 1945 that he learned "for sure" about the Holocaust; the news burst upon him "like a thunderbolt."

https://www.nytimes.com/books/first/n/novick-holocaust.html

Non capisco cosa voglia dire. E perchè si sputtanerebbe lui stesso?

Visto che "tutti" l'hanno sentito dell'Olocausto solo nel '45, compresi gli accusati.

Non l'aveva sentito, tra i tanti, De Gaulle (2.054 pagine), Eisenhower (559 pagine), Churchill (4.448 pagine) nelle cui memorie non c'è una riga.
Nè la Croce Rossa Internazionale che i campi li visitava.
Nè lo sapevano gli stessi Comandanti dei Campi che scambiavano messaggi cifrati col Comando Generale a Berlino, con la descrizione puntuale e pignola di ogni evento, messaggi intercettati e decrittati dal controspionaggio Inglese, per 2 anni filati, 3 volumi pubblicati, dove non c'è una virgola.
Non lo sapeva il Vaticano che aveva una rete capillare in Polonia e Germania.
Non lo sapevano quelli che avevano poi fatto gli attentati a Hitler, una rete di Generali e di alti funzionari, compreso Wilhelm Canaris che era a capo dell'Abwehr cioè il Controspionaggio Militare Tedesco, nè Hans Oster che era il suo vice e che erano entrambi traditori e che furono poi condannati a morte.
E che qualche "mezzuccio" per sapere ce l'avevano.
E neanche al processo agli attentatori del 20 luglio 1944 venne mai fuori che qualcuno "sapeva". E se avessero "saputo", l'avrebbero certamente usato in Tribunale a loro difesa come una motivazione forte per l'attentato.
Non lo sapeva la CIA che aveva ad Auschwitz, il posto più spiato d'Europa per via che era il 3° Polo industriale Tedesco, perfino personale infiltrato ovunque, così come gli Inglesi, a partire dall' I.G. Farben, che stava ad Auschwitz III, per finire con la Siemens Schuckert Werke.
Oltre che entrambi facevano ricognizioni aeree.
Non lo sapevano infine gli stessi detenuti visto che 20.000 ad esempio ad Auschwitz lavoravano fianco a fianco tutti i giorni con gli 80.000 lavoratori liberi che andavano a lavorare tutte le mattine e se ne tornavano a casa loro tutte le sere e a cui i detenuti con cui stavano assieme dalla mattina alla sera non avevano mai detto evidentemente niente.
Detenuti e lavoratori liberi che vedi insieme anche nelle pause pranzo nei Dürrfeld File (National Archives, Washington, D.C.) che infatti non vedi mai citati in opere di Storici Classici, ad eccezione di Walter Zeev Laqueur.
E non lo sapeva nemmeno Primo Levi, che lì era stato detenuto.
Che ha scritto il notissimo "Se questo è un uomo".
Solo che nell'edizione originale e semisconosciuta del 1947 non c'è niente.
E' 29 anni dopo, nell'edizione del 1976, l'unica peraltro conosciuta dai teleutenti, che invece si ricorda tutto e aggiunge una trentina di pagine.
E infine quando arrivarono i Sovietici ad Auschwitz e i Tedeschi evacuarono il campo, 60.000 detenuti su 67.000, preferirono volontariamente andarsene cogli sterminatori Tedeschi, lasciando praticamente solo i malati e i 1000 bolscevichi della Resistenza clandestina, (gli altri della Resistenza se la squagliarono lo stesso) invece di star lì ad attendere i liberatori Russi.
Si vede che non sapevano molto neanche loro pur stando da mesi o da anni dentro un Km quadrato.
Compresi Elie Wiesel e papà, come racconta lui stesso nel suo famoso libro "La nuit". [La Nuit, éditions de Minuit, 1958].
E lo stesso lo racconta Israel Gutman, storico dell'Olocausto nonchè dirigente dello Yad Vashem, il Museo dell'Olocausto e centro studi di Gerusalemme.

Ah già....è perchè "tutti" sapevano ma "tutti" tacevano e quindi sono anche "tutti" colpevoli e "tutti" devono "pagare".
Tout le monde. Te pareva....
Chissà perchè tacevano poi, dato che sui Tedeschi inventavano una calunnia al giorno come propaganda nera di guerra. E dato che prima, durante tutti gli anni '30, trasmettevano agli Americani le atrocità Tedesche nei documentari "originali Tedeschi" girati però a Ellis Island e a Hollywood.

Quindi che Shirer l'avesse sentita nel '45 non è per nulla inusuale.
L'ha sentita quando l'hanno sentita tutti gli altri.
E anche agli altri "the news burst upon him like a thunderbolt."

P.S. Shirer che pure era un propagandista che alimentava odio ed era pagato per quello, e usava un linguaggio da trivio non diceva di Goebbels che era "un grande idiota".
Quello lo scrive Stodler al cui confronto uno Shirer è un gentleman.


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riefelis
Honorable Member
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è un po difficile definirsi atei, in quanto è impossibile non credere in qualcosa...

di fatto l'ateo divinizza il caos, la natura, l'universo ecc ecc

quindi trattasi di termine improprio ed errato

andrebbero definiti diversamente credenti o diversamente atei

un' amoeba non crede in niente, un essere con la coscienza di se non può non credere...

buonanotte

8)

Caro Spadaccino in questo caso non snono d'accordo.
Si cerca, soprattutto in ambiente religioso, di stiacchaire e estendere il termine ateo. Gli atei non credono semplicemente in un dio, dei o divinità varie. Altre convinzioni non rientrano nel dominio di definizione del termine

Saluti.


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R
 R
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scusa mincuo il punto focale per me è questo:
'Auschwitz, il posto più spiato d'Europa per via che era il 3° Polo industriale Tedesco'
non si spiega mai questo ...e perchè lo fosse e perchè fu organizzato in questo
modo ... (un idea me la sono fatta ovviamente ..e non mi interessa sapere di piu' ) come spieghi spesso vedo, l'importante è attribuire colpe generiche creare
capri espietari , *mostri* responsabili di tutto ....quando le responsabilita'
sono molto piu' strutturate stratificate sfumate...e ovviamente beneficiari e *ideatori* di certi processi sono nascostissimi dal dibattito e dai mass media...

OT: comunque mi piacerebbe di piu' leggerti sul salvataggio* (per modo di dire..) delle 4 banche 'amiche' (del governo...) o sul significato pratico del Qe sull'economia...(Cose che praticamente nessuno spiega in modo onesto...)


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spadaccinonero
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è un po difficile definirsi atei, in quanto è impossibile non credere in qualcosa...

di fatto l'ateo divinizza il caos, la natura, l'universo ecc ecc

quindi trattasi di termine improprio ed errato

andrebbero definiti diversamente credenti o diversamente atei

un' amoeba non crede in niente, un essere con la coscienza di se non può non credere...

buonanotte

8)

Caro Spadaccino in questo caso non snono d'accordo.
Si cerca, soprattutto in ambiente religioso, di stiacchaire e estendere il termine ateo. Gli atei non credono semplicemente in un dio, dei o divinità varie. Altre convinzioni non rientrano nel dominio di definizione del termine

Saluti.

le amoebe non credono in nulla caro Rief

io stesso mi definisco diversamente ateo in quanto mi è impossibile non credere nella natura, nel caos che ha funzione di Creatore dell'Universo ecc ecc

di fatto l'ateo divinizza semplicemente utilizzando termini diversi

esempio

credente : Dio ha creato l'Universo
ateo : il Caos (oppure il caso) ha creato l'Universo

cambia il soggetto ma la sostanza è sempre la stessa

concludo : per noi esseri limitati Dio è incomprensibile quindi definirlo Caos è solo un altro nome per chiamarlo

saluti

8)


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